Geopolitica
L’UE respinge le proposte di pace di Orban per l’Ucraina
Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha respinto le proposte dell’Ungheria di porre fine al conflitto in Ucraina. Lo riporta l’agenzia Reuters.
Michel ha criticato pubblicamente il primo ministro ungherese Viktor Orban, che ha recentemente visitato Kiev, Mosca e Pechino e USA (dove ha incontrato il candidato presidente Trump a Mar-a-Lago) come parte di una «missione di pace».
Come riportato da Renovatio 21, Orban è tornato riportando la notizia che i presidenti russo e cinesi si aspettano colloqui di pace per l’Ucraina entro la fine dell’anno.
In una lettera ad Orban, che aveva chiesto alla UE di parlare con la Russia, Michel avrebbe detto al leader ungherese di non avere alcun mandato UE per negoziare sul conflitto.
«La presidenza di turno del Consiglio [cioè l’Ungheria, ndr] non ha alcun ruolo nel rappresentare l’Unione sulla scena internazionale e non ha ricevuto alcun mandato dal Consiglio europeo per impegnarsi a nome dell’Unione», ha scritto il Michel, citato da Reuters.
Il messaggio è arrivato in risposta a una lettera inviata da Orban ai leader UE la scorsa settimana, in cui ha delineato i risultati dei suoi negoziati con le leadership ucraina, russa e cinese, ha avanzato proposte per porre fine al conflitto e ha espresso la sua opinione sulla politica estera di Washington dopo una visita negli Stati Uniti.
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Orban ha suggerito di «riaprire le linee dirette di comunicazione diplomatica con la Russia» mantenendo contatti di alto livello con Kiev e conducendo colloqui con la Cina, che potrebbe fungere da mediatore.
In risposta, Michel ha affermato che «nessuna discussione sull’Ucraina può aver luogo senza l’Ucraina» e ha affermato che Bruxelles ha «cercato costantemente di costruire un ampio sostegno internazionale per una pace completa, giusta e duratura».
Michel ha anche respinto l’affermazione di Orban secondo cui Bruxelles sta seguendo la guida pro-guerra di Washington e non ha un proprio piano d’azione indipendente. Il primo ministro ungherese ha sostenuto che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden non è in grado di cambiare l’approccio di Washington all’Ucraina, mentre il suo rivale elettorale, Donald Trump, ha un piano dettagliato ed è pronto a fungere da «mediatore di pace».
L’Ungheria è una delle poche nazioni dell’UE a criticare l’approccio di Bruxelles al conflitto. Budapest si è rifiutata di inviare armi a Kiev e ha ripetutamente bloccato le sanzioni contro la Russia e gli aiuti all’Ucraina. Orban ha insistito sul fatto che il conflitto ucraino deve essere risolto attraverso negoziati.
La recente «missione di pace» di Orban ha scatenato una feroce reazione in Occidente. Lo stesso Michel aveva già dichiarato che il leader ungherese «non ha alcun mandato per impegnarsi con la Russia per conto dell’UE» e ha sottolineato che «nessuna discussione sull’Ucraina può aver luogo senza l’Ucraina».
Durante la sua visita a Kiev, il leader ungherese ha chiesto al presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj di accettare un cessate il fuoco con la Russia, una proposta che quest’ultimo ha respinto.
Come riportato da Renovatio 21, Orban varie volte ha dichiarato Trump come l’unico uomo che può salvare il mondo dalla catastrofe della guerra. L’ex presidente ha ripetutamente giurato di porre fine al conflitto in Ucraina entro 24 ore se eletto.
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Immagine di NATO North Atlantic Treaty via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC-ND 2.0
Geopolitica
Gli USA hanno tentato di reclutare il pilota di Maduro per un rapimento
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Economia
USA e Giappone firmano un accordo sui minerali essenziali
Martedì, Stati Uniti e Giappone hanno siglato un accordo di cooperazione per la produzione e la fornitura di minerali essenziali e terre rare. La mossa arriva dopo la decisione della Cina di rafforzare i controlli sulle esportazioni di terre rare e attrezzature per la produzione di chip, in risposta ai dazi imposti dal presidente statunitense Donald Trump.
L’intesa è stata conclusa durante la visita di Trump a Tokyo, dove ha incontrato per la prima volta il nuovo primo ministro giapponese, Sanae Takaichi.
Secondo la Casa Bianca, le due nazioni hanno convenuto di promuovere iniziative congiunte «necessarie a sostenere le industrie nazionali, incluse le tecnologie avanzate e le rispettive basi industriali», e di impiegare «strumenti di politica economica e investimenti coordinati per accelerare lo sviluppo di mercati diversificati, liquidi ed equi per minerali essenziali e terre rare».
I leader hanno inoltre sottoscritto un documento che impegna i rispettivi governi a «intraprendere ulteriori passi verso una nuova era d’oro per l’alleanza in continua crescita tra Stati Uniti e Giappone».
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Trump ha definito il Giappone un «alleato al livello più alto», elogiando Takaichi, insediatosi la settimana scorsa, come «uno dei più grandi primi ministri». Takaichi, dal canto suo, ha promesso di rafforzare i legami bilaterali, che ha descritto come «la più grande alleanza al mondo».
Trump ha da tempo manifestato interesse a garantire l’accesso ai minerali di terre rare in diverse regioni del mondo, perseguendo sia opportunità economiche vantaggiose sia una maggiore influenza geopolitica.
All’inizio di quest’anno, gli Stati Uniti hanno firmato un accordo sui minerali con l’Ucraina, considerato da diplomatici e politici americani una forma di garanzia di sicurezza per Kiev. Trump ha inoltre concluso un’intesa di investimento con l’Australia all’inizio di questo mese, mirata a contrastare il dominio cinese nel mercato delle terre rare e dei minerali essenziali.
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Immagine da Twitter
Economia
I mercati argentini salgono dopo la vittoria elettorale di Milei, che ringrazia il presidente Trump
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«Grazie, Presidente Trump, per la fiducia accordata al popolo argentino. Lei è un grande amico della Repubblica Argentina. Le nostre nazioni non avrebbero mai dovuto smettere di essere alleate. I nostri popoli vogliono vivere in libertà. Contate su di me per lottare per la civiltà occidentale, che è riuscita a far uscire dalla povertà oltre il 90% della popolazione mondiale».Gracias Presidente @realDonaldTrump por confiar en el pueblo argentino. Usted es un gran amigo de la República Argentina. Nuestras Naciones nunca debieron dejar de ser aliadas. Nuestros pueblos quieren vivir en libertad. Cuente conmigo para dar la batalla por la civilización… pic.twitter.com/G4APcYIA2i
— Javier Milei (@JMilei) October 27, 2025
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