Militaria
L’Ucraina tagliata fuori dalle informazioni satellitari USA

L’Ucraina ha perso l’accesso alle immagini satellitari degli Stati Uniti dopo che la società americana di tecnologia spaziale Maxar ha bloccato l’uso dei suoi servizi da parte di Kiev, ha riferito venerdì una testata ucraina.
Lo sviluppo, che potrebbe avere grandi conseguenze sul campo, segue la recente decisione di Washington di congelare gli aiuti militari e la condivisione di Intelligence con l’Ucraina.
La testata ucraina Militarnyi ha affermato che diversi utenti anonimi di Maxar hanno confermato di essere stati negati all’accesso al servizio. L’azienda avrebbe spiegato che la restrizione era stata introdotta «in risposta a una richiesta amministrativa».
Il sito ha osservato che il limite sembra applicarsi sia agli utenti governativi che a quelli privati, aggiungendo che la richiesta citata dall’azienda si riferisce probabilmente all’ordine del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di cessare ogni condivisione di informazioni di intelligence con l’Ucraina.
Maxar, secondo Militarnyi, è stato uno dei principali fornitori di immagini satellitari commerciali ad alta risoluzione per le forze armate ucraine, che le hanno utilizzate per tracciare i movimenti delle truppe russe, valutare le condizioni del campo di battaglia e i danni alle infrastrutture chiave.
La società statunitense non ha ancora confermato la presunta restrizione dei servizi, scrive la stampa russa.
Mercoledì, durante il suo discorso al Congresso degli Stati Uniti, Trump ha affermato di aver ricevuto una lettera da Volodymyr Zelens’kyj in cui, dopo la scenata allo Studio Ovale della Casa Bianca, il presidente ucraino apparentemente accettava di sedersi al tavolo delle trattative nel prossimo futuro per lavorare a un accordo di pace.
Come riportato da Renovatio 21, due settimane fa funzionari statunitensi avevano avvertito che potrebbero impedire all’Ucraina di utilizzare i terminali Internet Starlink di Elon Musk se Kiev non concedesse l’accesso alle sue riserve minerarie essenziali, come secondo l’accordo voluto da Trump ma rifiutato (al momento) da Kiev.
Il valore militare di Starlink si era visto poco dopo l’inizio dell’operazione militare russa in Ucraina, quando il magnate della tecnologia aveva fornito a Kiev i terminali satellitari. Come riportato da Renovatio 21, stazioni di comunicazione Starlink vicine a Bakhmut sono state distrutte nella prima estate del conflitto dalle forze russe.
In seguito Musk ha impedito all’esercito ucraino di utilizzare la rete per guidare gli attacchi dei droni sulle navi russe nel Mar Nero, sostenendo che l’attacco avrebbe potuto agire da innesco della Terza Guerra Mondiale. In risposta, il regime Zelens’kyj lo aveva definito «malvagio».
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Immagine di Ars Electronica via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC-ND 2.0
Militaria
Il Pentagono affida a Raytheon un contratto da 5 miliardi di dollari

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Militaria
L’India testa un nuovo missile

L’India ha completato con successo il lancio del missile a raggio intermedio Agni-Prime tramite un sistema di lancio mobile su rotaia, ha annunciato giovedì il ministro della Difesa Rajnath Singh.
Questo missile di nuova generazione, con una gittata massima di 2.000 km (1.242 miglia), è dotato di tecnologie avanzate, ha dichiarato Singh in un post su X.
«Il lancio, il primo del suo genere, è stato effettuato da un lanciatore mobile appositamente progettato; il missile ha la capacità di muoversi sulla rete ferroviaria senza alcuna precondizione, consentendo all’utente di avere mobilità attraverso il paese e di lanciarsi in tempi di reazione brevi con visibilità ridotta», ha affermato.
Singh ha sottolineato che questo test posiziona l’India tra le poche nazioni capaci di lanciare missili con taniche da un sistema mobile su rotaia.
India has carried out the successful launch of Intermediate Range Agni-Prime Missile from a Rail based Mobile launcher system. This next generation missile is designed to cover a range up to 2000 km and is equipped with various advanced features.
The first-of-its-kind launch… pic.twitter.com/00GpGSNOeE
— Rajnath Singh (@rajnathsingh) September 25, 2025
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I missili Agni sono progettati e sviluppati dalla Defense Research and Development Organization, la principale agenzia governativa indiana incaricata della progettazione e produzione di sistemi d’arma.
Ad agosto, l’India ha effettuato con successo un test dell’Agni-5, un missile balistico a capacità nucleare lanciabile da piattaforme mobili. Con una gittata massima di 5.000 km, è in grado di colpire obiettivi in gran parte dell’Asia e alcune aree dell’Europa.
L’India punta all’autosufficienza nel settore degli armamenti militari. Negli ultimi mesi, il paese ha condotto numerosi test missilistici di importanza cruciale, tra cui il missile da crociera subsonico Nirbhay, con una gittata di 1.000 km, considerato un’aggiunta strategica al suo arsenale, e il missile da crociera supersonico BrahMos, sviluppato in collaborazione con la Russia.
Inoltre, l’India ha schierato i missili Agni-1 e Agni-4, con gittate comprese tra 700 e 3.500 km.
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Immagine da Twitter
Militaria
Von der Leyen: l’opzione di abbattere gli aerei russi è «sul tavolo»

CNN’s Amanpour: Türkiye shot down a Russian jet 10 years ago, and did not suffer consequences necessarily.
Ursula von der Leyen: It is a principle of NATO and Article 5. Amanpour: What is taking you so long? Is it time now to punch back in the nose? Ursula von der Leyen: It is… pic.twitter.com/772aWwWFKk — Clash Report (@clashreport) September 25, 2025
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