Spirito
Lo strano messaggio del Papa ai movimenti popolari
Il 16 ottobre 2021 Papa Francesco ha rivolto un videomessaggio al V incontro mondiale (on line) dei movimenti popolari, un insieme di gruppi di origine soprattutto sudamericana che lotta per i poveri e il creato. L’appello del Papa, vertiginosamente orizzontale, contiene diverse affermazioni particolarmente sorprendenti.
Papa Francesco sostiene da anni l’organizzazione dei movimenti popolari, una congerie di gruppi che reclama per i derelitti le cosiddette «3T»: terra, casa e lavoro (tierra, techo y trabajo in spagnolo), tre «diritti sacri», per i quali il Pontefice ha preso parte anche ai tre incontri precedenti (Vaticano, 2014 e 2016; Santa Cruz de la Sierra, in Bolivia 2015).
Il Sudamerica e l’Amazzonia sono terreno di scontro di queste due grandi tendenze della politica mondiale, in una sorta di generale solve et coagula, che non lascia spazio a posizioni autenticamente cattoliche
Gli appelli del Papa per l’auto-salvezza dell’uomo
Il Papa rivolge ai movimenti popolari parole di forte incoraggiamento e sostegno, chiamandoli «poeti sociali». Il discorso si sviluppa poi in un appello più volte ripetuto «in nome di Dio», che invita potenti e organizzazioni industriali e finanziarie a una serie di radicali riforme, a volte condivisibili, a volte utopiche, ma senza alcun afflato soprannaturale, se non l’invocazione iniziale. I problemi e le loro soluzioni restano tutti intra-umani, senza orizzonte al di là di questa vita.
Non manca ovviamente l’appello a governi e cause farmaceutiche per dare vaccini a tutti i paesi del mondo, come se fosse il massimo atto di carità possibile
L’appello alla censura delle dissidenze
Vogliamo qui soffermarci su una delle invocazioni del Papa, che lo mette specialmente all’unisono con il mainstream dell’informazione progressista. Egli si appella alle grandi piattaforme di comunicazione in questo modo: «Voglio chiedere, in nome di Dio, ai giganti della tecnologia di smettere di sfruttare la fragilità umana, le vulnerabilità delle persone, per ottenere guadagni, senza considerare come aumentano i discorsi di odio, il grooming [adescamento di minori in internet], le fake news [notizie false], le teorie cospirative, la manipolazione politica».
Invocare, nelle circostanze attuali, la censura dei grandi social media, significa rafforzare le posizioni del progressismo globale su qualsiasi argomento, a partire dalle lotte LGBT fino a tutte le narrazioni utili alla politica radicale
Nel suo discorso Francesco utilizza per ben tre volte il termine «post-verità» (in inglese post-truth), coniato dai media progressisti anglosassoni e da essi utilizzato in modo molto specifico e tecnico per squalificare qualsiasi narrazione alternativa alla loro, particolarmente dopo le ultime elezioni americane che hanno visto censurare persino un presidente USA.
Se fino a qualche anno fa il modernismo si preoccupava di veicolare il pensiero del mondo moderno utilizzando un linguaggio cristiano, sembra che oggi la gerarchia faccia da cassa da risonanza al politicamente corretto usando gli stessi identici termini del mondo
Articolo previamente apparso su FSSPX.News
Immagine di Roman Catholic Archdiocese of Boston via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-ND 2.0)
Spirito
Mons. Viganò ricorda mons. Lefebvre, «vero Confessore della Fede»
Il 25 marzo di 33 anni fa moriva monsignor Marcel Lefebvre, il vescovo che per primo si oppose alla deriva della Chiesa dopo il Concilio Vaticano II, preservando la Santa Messa nel suo vero rito e formando centinaia di sacerdoti che, in tutto il mondo, hanno tenuto acceso per milioni di persone il lume della tradizione dell’unica vera religione.
In un recente post su X, l’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha ricordato la ricorrenza, sottolineando la rilevanza assoluta dell’opere del vescovo Lefebvre.
«Il 25 Marzo 1991 l’arcivescovo Marcel Lefebvre, fondatore della Fraternità Sacerdotale San Pio X, concludeva il suo pellegrinaggio terreno. Sono trascorsi da allora trentatrè anni, e mai come oggi comprendiamo quanto importante sia stato il suo impegno e il suo zelo apostolico – da vero Confessore della Fede – nella difesa del Sacerdozio cattolico e della Messa di sempre».
Il 25 Marzo 1991 l’Arcivescovo Marcel Lefebvre, fondatore della Fraternità Sacerdotale San Pio X, concludeva il suo pellegrinaggio terreno. Sono trascorsi da allora trentatrè anni, e mai come oggi comprendiamo quanto importante sia stato il suo impegno e il suo zelo apostolico -… pic.twitter.com/pkW1I1uKcK
— Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) March 25, 2024
«Se oggi la Messa Apostolica è conosciuta e celebrata nel mondo lo dobbiamo a lui, così come dobbiamo a lui la denuncia di quegli errori esiziali del Concilio Vaticano II che sono alla base dell’apostasia presente. Verrà il giorno in cui le Autorità della Chiesa – non più eclissate dalla setta di eretici che la infesta sino al vertice – gli tributerà i pubblici onori che la Corte celeste già gli riconosce nella gloria eterna del Cielo».
Come ribadiamo spesse volte, i lettori che desiderano seguire una Santa Messa in rito antico possono scrivere a Renovatio 21.
Già in tanti lo hanno fatto e, indirizzati alla celebrazione più vicina a casa, mai si sono lamentati.
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Immagine di Jim, the Photographer e Stv26 via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic; immagine modificata.
Spirito
«Infanticidio»: il cardinale Müller chiede che i vescovi americani scomunichino Biden
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Spirito
Richiesta di preghiera per Mons. Huonder
Dal 19 marzo mons. Vitus Huonder, che risiede abitualmente presso l’istituto Sancta Maria di Wangs, è ricoverato a Coira per gravi problemi di salute.
Molto indebolito ma completamente lucido, sorridente e sereno, offre le sue sofferenze con edificazione per la Chiesa.
Il Superiore Generale della Fraternità San Pio X ha potuto fargli visita, e ogni giorno un sacerdote dell’Istituto Sancta Maria va a portargli la comunione.
Mons. Huonder è molto commosso e grato per i segni di sostegno spirituale e fraterno che riceve.
La Casa Generalizia della Fraternità San Pio X chiede delle ferventi preghiere per questa intenzione.
Articolo previamente apparso su FSSPX.news.
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Immagine da FSSPX.news
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