Immigrazione
L’immigrazione illegale in Europa è cresciuta del 70%

Frontex, l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, ha diffuso nuovi dati sulla situazione dell’immigrazione illegale nell’Unione Europea.
Secondo Frontex in Europa durante il 2021 vi sarebbe stato un aumento dell’immigrazione illegale del 70%.
Durante i primi 10 mesi del 2021 sono stati rilevati circa 160.000 attraversamenti illegali delle frontiere europee.
Secondo Frontex in Europa durante il 2021 vi sarebbe stato un aumento dell’immigrazione illegale del 70%
Si tratta di un aumento sostanziale rispetto all’anno precedente e un aumento del 45% rispetto ai numeri dell’anno pre-pandemico 2019.
Solo nel mese di ottobre sono stati registrati quasi 22.800 ingressi fuorilegge: un aumento del 30% rispetto allo stesso periodo del 2020 e del 18% nel 2019.
«L’aumento più significativo è stato registrato sulle rotte dei Balcani orientali, occidentali e del Mediterraneo centrale e a Cipro», ha spiegato l’agenzia nel nuovo rapporto.
Update from ???????? external borders:
☑️Number of illegal border crossings in the first ten months of 2021 rose nearly 70% to 160 000 and 45% when compared with 2019
☑️Persisting pressure on Eastern Border
More: https://t.co/GhpRFgvEkr pic.twitter.com/MwdssoxfVW— Frontex (@Frontex) November 22, 2021
I numeri di ingressi illegittimi attraverso la frontiera orientale sono saliti del 1.500% circa.
I numeri di ingressi illegittimi attraverso la frontiera orientale sono saliti del 1.500% circa. La situazione al confine polacco-bielorusso lo testimonia visibilmente. Tuttavia, anche Lituania e Lettonia si trovano sotto grande pressione dello tsunami migratorio proveniente dal territorio controllato da Lukashenko.
Particolarmente calda sembra essere anche la rotta balcanica, con circa 9.000 violazione dei confini nel solo mese di ottobre: un aumento dell’810% rispetto al 2019.
Un aumento del 1.020% rispetto al 2019 è stato registrato invece alle Canarie, punto di ingresso per l’immigrazione dall’Africa Occidentale.
«Tra gennaio e ottobre, le autorità europee hanno segnalato 55.000 attraversamenti illegali delle frontiere sulla rotta del Mediterraneo centrale. Nel solo ottobre sono stati segnalati 6.240 attraversamenti illegali, l’85% in più rispetto all’anno precedente a causa delle restrizioni legate al COVID e il 186% in più rispetto al 2019» dichiara Frontex.
A metà del 2020, Europol ha previsto un’ondata di migrazione dai Paesi del terzo mondo pesantemente colpiti dai lockdown globali e dal rallentamento economico
A metà del 2020, Europol ha previsto un’ondata di migrazione dai Paesi del terzo mondo pesantemente colpiti dai lockdown globali e dal rallentamento economico.
Gli Stati nazionali europei, con eccezioni come l’Ungheria e di qualche candidato francese, paiono aver misteriosamente in simpatia l’ondata migratoria: si prendano per esempio le strane parole in proposito proferite dal premier italiano Mario Draghi.
«L’immigrazione è come la digitalizzazione (…) sono fatti inevitabili (…) Per trasformare i migranti in fratelli occorre saperli accogliere, bene e con il senso dell’importanza di essere italiani. Sennò non riusciremo ad accoglierli e ne faremo dei nemici. E ne abbiamo già fatti di nemici» aveva detto Mario Draghi.
Era la prima volta che un politico italiano dichiarava senza mezzi termini che i migranti sono nemici reali e potenziali e che continueranno ad arrivare.
La logica di questo ragionamento – percepire la minaccia ma continuare sulla stessa strada 0 ci sfugge. O forse no.
Immigrazione
Immigrazione e finanziamenti alle ONG cattoliche: 2,9 miliardi di motivi per cui i vescovi americani hanno amato Biden ma odiano Trump. E in Italia?

Il gruppo Complicit Clergy (CC) ha stilato un’analisi aggiornata sui finanziamenti federali correlati all’immigrazione assegnati alle organizzazioni non governative (ONG) cattoliche, per includere tutti e quattro gli anni dell’amministrazione Biden. Secondo il gruppo, il dato economico potrebbe spiegare perché la maggior parte dei vescovi cattolici si sia rifiutata di condannare le odiose politiche anti-cattoliche di Joe Biden. Lo riporta LifeSite.
Inoltre, i vescovi statunitensi hanno apertamente accolto Biden – che, dice CC, passerà alla storia come il presidente anti-cattolico più radicale d’America – per ricevere la Santa Comunione nonostante il Canone 915, che afferma che i cattolici che non sono ammessi coloro che «ostinatamente perseverano in peccato grave manifesto».
«Il progetto prevedeva l’estrazione di transazioni federali relative all’immigrazione da USAspending.gov per il periodo di 16 anni tra il 2009 e il 2024. Abbiamo esaminato tutte le organizzazioni che ricevevano assistenza federale relativa all’immigrazione, segnalando quelle ONG affiliate alla Chiesa cattolica» scrive CC. «Abbiamo quindi determinato in quale diocesi cattolica risiede ciascuna di queste organizzazioni. Infine, abbiamo caricato questi dati in Tableau, un sistema software che aiuta le persone a esplorare approfondimenti sui dati tramite visualizzazioni intuitive».
«Si dice che un’immagine valga più di mille parole, ma in questo caso vale MILIARDI. L’amministrazione Biden ha concesso alle ONG cattoliche quasi 2,9 miliardi di dollari in finanziamenti per l’immigrazione negli ultimi quattro anni. Si tratta di più del TRIPLO del livello di finanziamenti sotto la prima amministrazione Trump e quasi il DOPPIO dell’importo assegnato sotto l’amministrazione Obama nel corso di OTTO ANNI!»
Secondo il gruppo, dal 2009, le ONG cattoliche hanno intascato 5,2 miliardi di dollari del contribuente americano per un periodo di 16 anni, fornendo servizi correlati all’immigrazione al governo federale. «Ciò che è davvero sorprendente è che più della metà di questa cifra è stata assegnata solo negli ultimi quattro anni! Si prega di tenere presente che questa cifra di 5,2 miliardi di dollari è probabilmente ampiamente sottostimata».
«Non dovrebbe sorprendere che le Catholic Charities siano state le principali destinatarie di questo finanziamento federale, con la loro rete di ONG che hanno raccolto più di 2,6 miliardi di dollari di finanziamenti federali per servizi correlati all’immigrazione. Non dovremmo sorprenderci nemmeno nell’apprendere che l’illustre Conferenza Episcopale USA (USCCB) è arrivata al secondo posto, raccogliendo quasi 1,6 miliardi di dollari» continua CC.
Complicit Clergy nota come invece i vescovi abbiano attaccato continuamente lo sfidante di Biden Donald J. Trump.
«Mentre i nostri pastori sono rimasti in gran parte in silenzio su Joe Biden, il contrario è vero per Donald Trump. Durante la campagna presidenziale del 2024 fino a oggi, i vescovi cattolici sono stati tra i critici più espliciti di Donald Trump; in particolare sulla questione dell’immigrazione. I vescovi cattolici rischiano di perdere milioni, se non miliardi, di finanziamenti federali nel corso dell’amministrazione Trump».
Il gruppo ne ha anche per il Bergoglio.
«Dobbiamo anche considerare l’ASSOLUTA IPOCRISIA del nostro sommo pontefice, che ha definito il piano di Trump di deportare gli immigrati clandestini una “vergogna” proprio alla vigilia del suo insediamento. Si scopre che papa Francesco aveva appena represso gli ingressi illegali nella Città del Vaticano, solo pochi giorni prima delle sue critiche a Donald Trump».
«Ci auguriamo inoltre che il Presidente Trump segua il consiglio di Elon Musk, tagliando tutti i finanziamenti alle ONG cattoliche che stanno aiutando nell’invasione illegale della nostra nazione» scrive CC.
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Come noto, anche in Italia la Conferenza Episcopale è fortemente coinvolta nel processo di immigrazione massiva che sta travolgendo il Paese, con episodi incredibili come l’invito al Sinodo rivolto a Luca Casarini, al vertice organizzazione impegnata nel salvataggio dei migranti in mare al centro di un’inchiesta dove era stato chiesto un rinvio a giudizio per «favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravato».
Scandali sui fondi CEI finiti a ONG immigrazioniste del mare sono scoppiati sui giornali, ma, per qualche ragione, il Vaticano non ha mollato il colpo, anzi: cinque mesi fa Bergoglio aveva definito pubblicamente l’opposizione alle migrazioni come un «peccato grave». Come scritto da Renovatio 21, si trattava di un messaggio preciso sul fatto che la rotta non sarebbe stata cambiata. L’invasione deve continuare, con l’aiuto dei preti: Roma locuta, causa finita.
Tuttavia, siamo fiduciosi: il cambio di paradigma che stiamo vivendo travolgerà vescovi e papi complici del tentativo di distruggere la fede e le nazioni.
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Immagine di USCCB Migration and Refugee Services via Flickr pubblicata su licenza CC BY-ND 2.0
Immigrazione
Un’adolescente salta dal sesto piano per sfuggire al suo stupratore libanese ad Amburgo

Immigrazione
Il capo delle frontiere USA contro Bergoglio: più che all’immigrazione, «pensi a sistemare la chiesa cattolica»

Il responsabile della frontiera del presidente Donald Trump, Tom Homan, ha criticato papa Francesco per l’ipocrisia delle sue critiche al piano di Trump di deportare gli immigrati illegali.
In un’apparizione del 19 gennaio al programma TV «Che Tempo Che Fa», Bergoglio aveva detto che le deportazioni di migranti illegali da parte degli Stati Uniti sarebbero una «vergogna». Venerdì, Homan ha sottolineato che la politica degli Stati Uniti è coerente con l’applicazione dei propri confini da parte del Vaticano.
«Hanno un muro attorno al Vaticano. Se entri illegalmente in Vaticano, il reato è grave», ha detto Homan durante un’apparizione a Newsmax, aggiungendo che chiunque entri illegalmente passerà del tempo in prigione.
Infatti, proprio lo scorso dicembre, il Vaticano ha aumentato le sanzioni per coloro che entrano illegalmente nelle sue aree riservate, che ora includono multe di circa 10.000-25.000 euro e pene detentive che vanno da uno a quattro anni. Coloro che vengono condannati per ingresso illegale in Vaticano sono banditi dalla città-Stato fino a 15 anni.
Gran parte della Città del Vaticano, compresi i palazzi, i giardini e gli uffici, è circondata da mura alte circa 12 metri e i suoi cancelli sono presidiati da Guardie Svizzere che proteggono la città dagli intrusi.
Homan ha osservato riguardo a Francesco: «Può proteggere il Vaticano dove vive. Può costruire un muro dove vive. Al popolo americano non è permesso?»
«Mettere in sicurezza il confine salva vite», ha sottolineato Homan. «Quando arrivano meno persone, meno donne vengono stuprate dal cartello. Meno bambini muoiono nel fiume. Meno americani muoiono per overdose di fentanyl».
Da un rapporto pubblicato in ottobre è emerso che il solo traffico sessuale di minori è triplicato a causa delle politiche di apertura delle frontiere dell’amministrazione Biden-Harris, scrive LifeSite.
«Sono cattolico da sempre. Sono nato cattolico. Ho seguito la dottrina cattolica. Guarda, dovrebbe concentrarsi sul sistemare la Chiesa cattolica… ha grossi problemi lì», ha detto Homan. «Dovrebbe attenersi alla Chiesa cattolica e sistemare la cosa. È un pasticcio», ha concluso.
Bergoglio ha ripetutamente affermato che opporsi all’immigrazione è un «grave peccato». Tuttavia, il Catechismo della Chiesa Cattolica riconosce il diritto dei leader politici di regolamentare l’immigrazione:
«Le autorità politiche, in vista del bene comune, di cui sono responsabili, possono subordinare l’esercizio del diritto di immigrazione a diverse condizioni giuridiche, in particolare al rispetto dei doveri dei migranti nei confronti del Paese che li accoglie» (CCC 2241).
Inoltre, il Catechismo sottolinea che «l’immigrato è tenuto a rispettare con riconoscenza il patrimonio materiale e spirituale del paese che lo ospita, ad obbedire alle sue leggi, a contribuire ai suoi oneri».
Questo insegnamento è stato esposto nel 2011 da papa Benedetto XVI nel suo messaggio per la 97ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. Mentre citava Papa Giovanni Paolo II per difendere la «possibilità» per le persone «di entrare in un altro paese per cercare migliori condizioni di vita», Benedetto ha anche difeso i diritti delle nazioni di origine a limitare tali ingressi:
«Ogni Stato ha il diritto di regolare i flussi migratori e di attuare politiche dettate dalle esigenze generali del bene comune, ma sempre assicurando il rispetto della dignità di ogni persona umana. Gli immigrati, inoltre, hanno il dovere di integrarsi nel Paese di accoglienza, rispettandone le leggi e l’identità nazionale» aveva detto Ratzinger quattordici anni fa.
Immagine di Gage Skidmore via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
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