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IVF

«Le cliniche della fertilità sfruttano la disperazione delle donne»

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Renovatio 21 pubblica questo articolo sulla fecondazione assistita (in inglese, In Vitro Fertilisation, o IVF – il tag con cui troverete gli articoli a proposito pubblicati su questo sito) e i suoi orrori. Vogliamo però ricordare che, più che ail dramma delle donne illuse del concepimento, e al dramma dei bambini prodotti in vitro statisticamente nati più cagionevoli di quelli concepiti naturalmente, la questione da considerare è un’altra, e ben più grave: per ogni ciclo di fecondazione assistita vengono prodotti, e quindi scartati, anche 20 embrioni – cioè, per chi crede che la vita di una persona inizi da quella cellula che già contiene l’interezza del suo genoma e financo della sua anima, esseri umani veri e propri. Esseri umani sacrificati dalla scienza per la smania della famiglia borghese.

Renovatio 21 lotterà sempre e comunque affinché questa pratica barbara e cruenta abbia fine al più presto possibile.

 

 

Il titolo dell’Independent (Regno Unito) sulla storia della giornalista freelance Rachel Tompkins dice tutto: «Le cliniche della fertilità sfruttano la disperazione delle donne come me – e non c’è una legge che lo impedisca».

 

È una storia triste ma comune. Rachel decise di smettere la pillola anticoncezionale a 29anni, poco dopo il matrimonio. Con grande sgomento non riuscì a rimanere incinta  facilmente. Così lei e il marito decisero di ricorrere alla fecondazione assistita. Il primo ciclo andò a buon fine e nacque un bambino. Ma due anni dopo, la storia cambiò, con un aborto spontaneo dopo l’altro.

 

«Le cliniche della fertilità sfruttano la disperazione delle donne come me – e non c’è una legge che lo impedisca»

«Dopo aver speso più di 10.000 sterline per un sogno che non doveva avverarsi, iniziavamo ad avere dei dubbi. La salute e i risparmi non sono infiniti».

 

Fortunatamente la sua è una storia a lieto fine: è riuscita a concepire naturalmente. Ma pone delle importanti questioni sull’industria della fecondazione:

 

«Ero talmente coinvolta che avrei provato qualsiasi cosa il dottore suggerisse. Queste cliniche opportuniste commettono l’abuso di fiducia e potere più atroce che esista»

«Approfittare della vulnerabilità delle persone che desiderano disperatamente un bambino, tanto da mettersi nei debiti e finire sull’orlo di una crisi di nervi è nient’altro che criminale. Io, come molti altri nel percorso di fecondazione, ero talmente coinvolta che avrei provato qualsiasi cosa il dottore suggerisse. Queste cliniche opportuniste commettono l’abuso di fiducia e potere più atroce che esista»

 

«Non passa giorno in cui non mi consideri fortunata ad avere i miei bambini. Ma pensare che queste cliniche approfittano della vulnerabilità di persone come me per guadagnare è assolutamente orribile. Certamente, è necessario adottare misure affinché le persone disperate non vengano sfruttate e coinvolte in un percorso più doloroso di quello che già stanno affrontando».

 

Fonte: Michael Cook per Bioedge

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IVF

Tre donatori di sperma della stessa famiglia hanno generato 600 bambini. Incesto involontario difficilmente evitabile

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Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.

 

Tre uomini della stessa famiglia in Quebec hanno generato più di 600 figli offrendo sperma gratuitamente su Internet. Un documentario di Noovo Info, un organo di stampa del Quebec, afferma che hanno pubblicato annunci su Facebook – «un “universo parallelo” online di donazione gratuita di sperma non regolato da Health Canada».

 

Noovo Info inizialmente ha indagato sulle segnalazioni secondo cui una coppia di uomini della stessa famiglia donavano sperma. Ma mentre i giornalisti scavavano più a fondo, hanno scoperto che tre uomini erano coinvolti e che insieme avevano generato almeno 600 figli.

 

Nel documentario, intitolato «Père 100 enfants» [«padre di cento figli», ndr], i giornalisti hanno parlato con donne single e lesbiche che sono rimaste inorridite nell’apprendere che i loro figli avevano dozzine di fratellastri.

 

Due dei donatori di sperma sono portatori di una rara malattia genetica ereditaria del fegato che potrebbe essere trasmessa alla prole.

 

Il direttore della sanità pubblica del Quebec, dottor Luc Boileau, è rimasto sorpreso dalla notizia. «Sulla scena canadese, nessuno se lo aspettava», ha detto. «Questa è una situazione nuova». Vuole porre dei limiti al numero di figli che gli uomini possono generare.

 

Il ministro della Sanità del Quebec Christian Dubé era preoccupato per l’incesto involontario. «Penso che sia particolarmente preoccupante per i genitori che hanno utilizzato il servizio di procreazione sapere: “Il mio bambino o la mia bambina potrebbero essere in contatto con uno degli altri bambini?”», ha detto.  «Questo è ciò che preoccupa in termini di salute pubblica». Ha promesso di trovare soluzioni e di porre fine al selvaggio West della donazione di sperma.

 

Michael Cook

 

Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

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Bioetica

Azienda americana pubblicizza kit per il furto di sperma

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Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.   Un’azienda del Texas che commercializza il suo «kit per l’inseminazione domestica» sui social media incoraggia le donne a utilizzare lo sperma del preservativo usato dal partner per rimanere incinta senza il suo permesso.   Secondo un articolo del New York Post, la società MakeAMom avrebbe pubblicizzato il suo kit da 250 dollari per il «furto dello sperma» come un modo per aggirare le leggi negli Stati Uniti che rendono illegale fare buchi nei preservativi all’insaputa di entrambi i partecipanti.   Uno dei suoi annunci su X sottolinea che mentre fare dei buchi nei preservativi all’insaputa di entrambi i partner sessuali è illegale nella maggior parte degli Stati, «rubare il preservativo a sua insaputa» «non è illegale in nessuno stato».   La pubblicità del prodotto su X rasenta l’oscenità.   «Una donna ruba silenziosamente un preservativo dalla spazzatura per eseguire l’inseminazione domestica mentre il suo partner dorme nell’altra stanza. Cosa ne pensi di questo? È legale? Dovrà ancora il mantenimento dei figli?» dice un post su X. Un altro dice: «Devo dirgli che è suo figlio?» e «Non hai bisogno del suo permesso per rimanere incinta».

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Gli annunci sono stati ripresi dalla giornalista investigativa Samantha Cole, della cooperativa giornalistica di notizie tecnologiche 404Media. Ha scoperto che le credenziali di MakeAMom erano altamente sospette. Interrogato sulla sua etica, l’apparente CEO dell’azienda ha risposto:    «Sembra che ci sia stato un grave malinteso riguardo ai nostri contenuti di marketing e all’etica della nostra azienda. Ci assumiamo la piena responsabilità per questo e stiamo attualmente rivedendo le nostre strategie pubblicitarie per garantire che riflettano il nostro impegno verso pratiche etiche».   «La nostra intenzione è sempre stata quella di dare potere alle persone nel loro viaggio verso la genitorialità, ma non a scapito del consenso e dell’integrità morale».   La FDA ha approvato un paio di altri kit per l’inseminazione domestica, ma non quello di MakeAMom.    Michael Cook   Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

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IVF

Gaza, gli embrioni della fecondazione in vitro di Hamas distrutti dalle bombe israeliane

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Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.

 

Una delle tante vittime della guerra a Gaza sono stati gli embrioni e i gameti conservati nel Centro per la fecondazione in vitro di Al-Basma. Una bomba israeliana ha colpito i cinque serbatoi di azoto liquido della clinica, distruggendo più di 4.000 embrioni e un migliaio di fiale di sperma e ovuli.

 

Secondo un giornalista incaricato dalla Reuters che ha visitato il sito di recente, il laboratorio di embriologia è ancora disseminato di murature rotte e forniture di laboratorio esplose insieme ai serbatoi di azoto liquido rovinati.

 

«Sappiamo profondamente cosa hanno significato queste 5.000 vite, o vite potenziali, per i genitori, sia per il futuro che per il passato», ha detto ad AP il dottor Bahaeldeen Ghalayini, 73 anni, fondatore della clinica formatosi a Cambridge.

 

Non sa se gli israeliani hanno preso di mira la clinica o se è stata colpita per caso. In ogni caso, dice: «tutte queste vite sono state portate via: 5.000 vite con una sola granata».

 

Prima della guerra a Gaza c’erano circa nove cliniche per la fecondazione in vitro. La maggior parte degli embrioni congelati sono stati conservati presso il Centro IVF Al-Basma.

 

Come ogni altra cosa a Gaza, la fecondazione in vitro era politica. Alcuni centri erano associati ad Hamas, il gruppo terroristico che governa Gaza. Ha sostenuto e sovvenzionato la fecondazione in vitro per le coppie.

 

Michael Cook

 

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Immagine di Fars Media Corporation via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International 

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