Intelligenza Artificiale
La NATO usa l’Intelligenza Artificiale per tracciare gli aerei russi

La NATO sta utilizzando l’Intelligenza Artificiale per tracciare gli aerei russi e le stazioni di rifornimento, ha rivelato David van Weel, vicesegretario generale per l’innovazione, l’ibrido e il cyber del blocco guidato dagli Stati Uniti.
Intervenendo al Forum degli innovatori della difesa NATO-Ucraina presso l’Università AGH di Cracovia, in Polonia, l’alto funzionario si è impegnato ad approfondire la cooperazione con Kiev, con un nuovo accordo sull’ «innovazione sul campo di battaglia» già in vista.
«L’energia per una maggiore collaborazione tra gli ecosistemi innovativi ucraini e quelli alleati è stata contagiosa, ed è esattamente il motivo per cui gli alleati e l’Ucraina stanno lavorando insieme su un nuovo accordo sull’innovazione nel Consiglio NATO-Ucraina», ha affermato il van Weel.
Come esempio di integrazione di varie soluzioni di Intelligenza Artificiale, ha affermato che il blocco la utilizza per analizzare le immagini satellitari al fine di tracciare e contare gli aerei russi e le stazioni di rifornimento. Il segretario generale aggiunto ha affermato che l’utilizzo dell’intelligenza artificiale in questo modo è in accordo con i principi della NATO sull’uso etico dell’intelligenza artificiale.
«È a basso rischio», ha detto van Weel. «Nessuno viene ucciso se togli il numero».
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Negli ultimi mesi, secondo quanto riferito, l’Ucraina ha intensificato i suoi sforzi per colpire gli aeroporti russi, sia quelli vicini alla zona di combattimento che quelli più all’interno del territorio del paese. Mosca sembra aver ampliato in modo significativo anche l’uso dell’aviazione di prima linea, principalmente per lanciare bombe aeree dotate di kit di guida alata UMPK (Universal Glide and Correction Module).
Varie fonti militari ucraine hanno notato il crescente utilizzo di bombe dotate di UMPK da parte della Russia, attribuendo battute d’arresto in prima linea all’efficacia dell’arma.
I moduli UMPK, ampiamente considerati come un analogo dei kit JDAM (Joint Direct Attack Munition) fabbricati negli Stati Uniti, si adattano alla maggior parte delle bombe a caduta libera nell’arsenale russo. Vengono spesso potenziati con munizioni termobariche e a grappolo, che sono già state osservate utilizzate in prima linea.
Come riportato da Renovatio 21, pochi mesi fa è stato rivelato che le forze militari israeliane utilizzano l’AI per gli attacchi aerei. Lo Stato Ebraico aveva altresì impiegato un robot teleguidato dotato di AI per uccidere due anni fa lo scienziato atomico iraniano Mohsen Fakhrizadeh.
L’impiego di algoritmi e supercalcolatori nel quadro della battaglia non sembra scevro di rischi esiziali – sia per l’attaccato che per l’attaccante.
Come riportato da Renovatio 21, un’IA militare USA durante una simulazione ha ucciso il suo controllore umano come parte del disegno strategico pensato dalla macchina.
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Intelligenza Artificiale
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Economia
L’AI potrebbe spazzare via 100 milioni di posti di lavoro nei soli USA

Un rapporto pubblicato lunedì dal senatore americano Bernie Sanders evidenzia che l’intelligenza artificiale e le tecnologie di automazione rappresentano una minaccia per circa 100 milioni di posti di lavoro negli Stati Uniti nei prossimi dieci anni.
Il rapporto sottolinea che i disagi colpiranno in modo trasversale sia le professioni impiegatizie sia quelle manuali.
Secondo Sanders, membro di spicco della Commissione del Senato per la salute, l’istruzione, il lavoro e le pensioni, l’intelligenza artificiale e l’automazione potrebbero sostituire il 40% degli infermieri diplomati, il 47% degli autotrasportatori, il 64% dei contabili, il 65% degli assistenti didattici e l’89% dei lavoratori dei fast food.
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«La rivoluzione agricola si è sviluppata nell’arco di migliaia di anni. La rivoluzione industriale ha richiesto più di un secolo», si legge nel rapporto. «Il lavoro artificiale potrebbe rimodellare l’economia in meno di un decennio».
L’avvertimento si scontra con la posizione dell’amministrazione Trump, che promuove la leadership statunitense nello sviluppo dell’intelligenza artificiale, sostenendo che perdere la corsa tecnologica contro la Cina rappresenterebbe una minaccia per la sicurezza nazionale.
In un editoriale per Fox News pubblicato insieme al rapporto, Sanders ha messo in discussione le motivazioni dietro questi massicci investimenti, osservando che «alcune delle persone più ricche del mondo», come Elon Musk, Larry Ellison, Mark Zuckerberg e Jeff Bezos, stanno destinando centinaia di miliardi alla tecnologia.
Il senatore statunitense sedicente socialista ha avvertito che «l’intelligenza artificiale e la robotica sviluppate oggi da questi multimiliardari consentiranno alle aziende americane di eliminare decine di milioni di posti di lavoro dignitosamente retribuiti, tagliare i costi del lavoro e aumentare i profitti».
Sanders ha sostenuto che la tecnologia viene utilizzata principalmente per incrementare i profitti aziendali e concentrare la ricchezza, citando casi di dirigenti che hanno annunciato investimenti significativi nell’automazione, accompagnati da licenziamenti di massa e altre misure di riduzione dei costi.
Il senatore ha evidenziato che i lavoratori nei settori manifatturiero, dei trasporti su strada e dei servizi di taxi saranno particolarmente colpiti, a causa dei rapidi progressi nei progetti di guida autonoma da parte di case automobilistiche e aziende tecnologiche.
Ha inoltre espresso scetticismo sul fatto che l’obiettivo di queste innovazioni sia migliorare la condizione del «60% della nostra popolazione che vive di stipendio in stipendio», ritenendo invece che il vero scopo sia che «investire nell’intelligenza artificiale e nella robotica aumenterà esponenzialmente la loro ricchezza e il loro potere».
Questa tendenza è già evidente: grandi aziende americane come Amazon e Walmart hanno eliminato decine di migliaia di posti di lavoro intensificando l’automazione.
Uno studio del 2019 dell’Harvard Business Review, stimava che il 10% dei posti di lavoro negli Stati Uniti sarebbe stato automatizzato nel 2021. Un altro studio del colosso internazionale della consulenza McKinsey stimava che quasi la metà di tutti i posti di lavoro negli Stati Uniti potrebbe essere automatizzato nel prossimo decennio.
«Le persone vogliono rimuovere la manodopera» aveva affermato in tranquillità un l’amministratore delegato di una società di robotica a Bloomberg l’anno scorso.
Come riportato da Renovatio 21, la scorsa estate si era detto che il Bild, il tabloid tedesco di proprietà e gestito dalla principale casa editrice europea Axel Springer, aveva in piano di sostituire oltre un centinaio di lavori editoriali umani con l’Intelligenza Artificiale.
A maggio il CEO di IBM Arvind Krishna aveva affermato che la società prevede di sospendere le assunzioni per ruoli che ritiene possano essere sostituiti con l’Intelligenza Artificiale nei prossimi anni. Di conseguenza, le assunzioni nelle funzioni di back-office, come le risorse umane, saranno sospese o rallentate, ha detto Krishna in un’intervista. Tali impieghi non rivolti al cliente ammontano a circa 26.000 lavoratori, ha affermato Krishna. «Potrei facilmente vedere il 30% di questi essere sostituiti dall’Intelligenza Artificiale e dall’automazione in un periodo di cinque anni». A conti fatti, ciò significherebbe la perdita di circa 7.800 posti di lavoro.
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Come riportato da Renovatio 21, IBM aveva già lavorato con il colosso del fast food McDonald’s per la sostituzione dei dipendenti con robot. Nei ristoranti gli esperimenti di soppressione della manodopera umana vanno avanti da un po’.
Autisti, giornalisti, piloti di aereo, trader finanziari, giornalisti, stilisti, artisti, autisti, medici, insegnanti, persino psicanalisti e soldati. Nessuno è al riparo dalla disruption dell’automazione, la potenza socialmente distruttiva (ma, per pochi, economicamente conveniente) della sostituzione dell’uomo con la macchina.
Come riportato da Renovatio 21, l’IA ha attaccato anche Hollywood, e il recente sciopero di attori e sceneggiatori era percorso anche da questa paura – a breve per fare film fotorealistici non vi sarà più bisogno di esseri umani.
Le macchine stanno davvero sostituendoci. È una verità, ormai, incontrovertibile, ed è pure il modo più solare di pensare alla trasformazione in corso: perché là fuori in molti sono convinti che l’AI annienterà gli esseri umani.
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Intelligenza Artificiale
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