Geopolitica
La Brexit fagocitata dai mondialisti?

Il 13 novembre il primo ministro del Regno Unito Boris Johnson ha scaricato il suo consigliere capo Dominic Cummings, di fatto la persona responsabile della vittoria del referendum del 2016 per la Gran Bretagna per lasciare l’UE – la Brexit.
Cummings, che è stato ritratto dall’attore Benedict Cumberbatch nel film HBO Brexit: The Uncivil War, era divenuto per Johnson anche un chiave nell’orientamento scientifico e infrastrutturale di Johnson all’inizio della sua amministrazione.
Si dice che il licenziamento di Cummings abbia seguito il suo tentativo di nominare Lee Cain – persona vicina a Cummings – come capo dello staff del Primo Ministro, ma si dice che la fidanzata di Johnson, Carrie Symonds, abbia bloccato lo sforzo.
Cummings in questi anni è stato sotto costante attacco da parte dei media e di ambo i maggiori partiti del Parlamento britannico.
Originariamente lo stratega doveva lasciare all’inizio del nuovo anno, ma le cose ovviamente sono cambiate. Sir Edward Lister, il principale consigliere strategico di Johnson, diventerà capo del personale ad interim fino a quando non ci sarà una nomina permanente, ha detto l’ufficio del primo ministro, secondo il Guardian. Cummings econtinuerà a lavorare per 10 Downing Street fino a metà dicembre, lavorando da casa per sei settimane.
L’amministrazione Johnson sta affrontando una scadenza per un accordo con l’UE sulla Brexit alla fine dell’anno, e c’è ancora molto da fare se sperano di evitare una rottura «no-deal», «senza accordo».
Il padre di Carrie Symonds, la compagna di Johnson, è stato il co-fondatore di The Independent e giornalista finanziario per The Economist. Attualmente è direttore esecutivo della Larry Ellison Foundation. Il suo capo, Larry Ellison è il co-fondatore, presidente esecutivo e Chief Technology Officer di Oracle Corporation, e l’undicesimo uomo più ricco del mondo
Si dice che il licenziamento di Cummings abbia seguito il suo tentativo di nominare Lee Cain – persona vicina a Cummings – come capo dello staff del Primo Ministro, ma si dice che la fidanzata di Johnson, Carrie Symonds, abbia bloccato lo sforzo.
Il padre di Carrie Symonds, Mathew Symonds, è stato il co-fondatore di The Independent e giornalista finanziario per The Economist. Attualmente è direttore esecutivo della Larry Ellison Foundation. Il suo capo, Larry Ellison è il co-fondatore, presidente esecutivo e Chief Technology Officer di Oracle Corporation, e l’undicesimo uomo più ricco del mondo.
Nel 2018 Symonds è stata responsabile delle comunicazioni del Partito Conservatore, che ha lasciato per lavorare alle pubbliche relazioni per la fondazione ambientalista internazionale Oceana, creata dal Rockefeller Brothers Fund, Pew Charitable Trusts e altri.
Oceana, che ha raccolto 57 milioni di dollari lo scorso anno, è una delle principali organizzazioni non profit di «difesa degli oceani», con una campagna contro la plastica.
C’è da considerare, in questi mesi, la brusca svolta effettuata da Boris Johnson e da tutta la società del Regno Unito, entrata in un nuovo lockdown persino prima dell’Italia.
C’è da considerare, in questi mesi, la brusca svolta effettuata da Boris Johnson e da tutta la società del Regno Unito, entrata in un nuovo lockdown persino prima dell’Italia.
Dapprima, il premier aveva affrontato gagliardamente la pandemia, annunciando ai cittadini che a differenza degli altri Paesi non vi sarebbe stato alcun lockdown. Fece un annuncio shock: «preparatevi a perdere i vostri cari». A prima vista una sparata utilitarista – Londra è la patria filosofica e morale dell’utilitarismo sociale che tollera la morte di una minoranza a favore della felicità della maggioranza – la frase in realtà, forse grazie agli studi classici di Boris, evocava anche idee antiche di responsabilità e di tragedia catartica.
Sappiamo come è andata a finire: Johnson, e con lui l’intero Regno, furono «normalizzati». Furono sottomessi al COVID.
Il premier, a seguito di un tampone, si ammalò gravemente e fu portato in terapia intensiva. Alla politica «svedese» di rifiuto della clausura, venne sostituito un lockdown draconiano che non fa che peggiorare ogni mese, con passaporti vaccinali e minacce di retate in casa per chi fa festicciole.
La cloche del controllo sulla pandemia passò a Neil Ferguson, uomo dell’Imperial College e dei programmi di Bill Gates
La cloche del controllo sulla pandemia passò a Neil Ferguson, uomo dell’Imperial College e dei programmi di Bill Gates – leggete quanto scriveva Renovatio 21 qualche mese fa – che propose modelli rivelatisi sballati totalmente, ma al momento impressionanti davvero: si parlava di mezzo milione di vittime della pandemia.
Come noto, il Ferguson fu beccato con la patta calata: letteralmente, e in clausura. Venne pizzicato mentre violava il lockdown per andare a trovare l’amante, sposata anche lei e dipendente della nota ONG Aavaz, no profit recipiente dei finanziamenti di George Soros.
Ora la Gran Bretagna sarà il primo Paese a testare il vaccino – e forse a renderlo obbligatorio – nonostante comincino i campanelli di allarme rispetto, ad esempio, ai rischi sulla fertilità delle donne.
Ora la Gran Bretagna sarà il primo Paese a testare il vaccino – e forse a renderlo obbligatorio – nonostante comincino i campanelli di allarme rispetto, ad esempio, ai rischi sulla fertilità delle donne.
Il mondialismo si è mangiato completamente la Brexit?
Geopolitica
463° giorno di guerra

– Il capo dell’ufficio di Zelens’kyj, Mikhail Podolyak, ha dichiarato che in Ucraina «guardano con piacere» a ciò che sta accadendo a Mosca e nella regione di Mosca e prevedono un aumento del numero di attacchi, anche se Kiev «ovviamente non ha nulla a che fare con loro».
– Il quotidiano turco Hurriet dice che sono previste a breve termine in Turchia visite (separate) di Putin e Zelens’kyj.
– Immagine degli attacchi dei droni su Mosca.
– «Nella guerra con l’Ucraina, non siamo alleati della Russia. Questa guerra ci preoccupa e influisce direttamente sulle nostre relazioni», ha affermato il primo ministro armeno Nikol Pashinyan in un’intervista alla CNN.
– Shoigu:L’esercito russo ha colpito un sistema di difesa aerea Patriot a Kiev nei giorni scorsi. Sono stati distrutti anche grandi depositi di armi a Khmelnitsky, Ternopol e Nikolaev. Le perdite di truppe ucraine questo mese ammontano a oltre 16.000 militari, 16 aerei, 5 elicotteri, 466 UAV, più di 400 carri armati e altri veicoli corazzati
– La Germania considera gli attacchi dell’Ucraina sul territorio russo legittimi dal punto di vista del diritto internazionale, ha affermato il portavoce del governo tedesco. Inoltre si è venuto a sapere che la Germania chiude quattro dei cinque consolati russi presenti sul suo territorio.
– Secondo le previsioni dell’FMI, il divario del PIL totale dei BRICS e del G7 sarà il 6% entro il 2028.
– Macron: se fra qualche mese si aprirà una finestra di trattativa per la pace in Ucraina, credo che il dialogo con le autorità russe al potere debba avere la precedenza sul procedimento penale a carico di Putin.
– Gli stoccaggi di gas sono ad un livello record per la stagione nei depositi europei occidentali e i paesi stanno rallentando gli acquisti confidando in un ulteriore calo dei prezzi.
– I ministri degli Esteri dei BRICS si sono incontrati in Sudafrica.
– Dichiarazioni incendiarie di Kadyrov: «è necessario dichiarare la legge marziale in Russia, utilizzare tutte le risorse di combattimento per spazzare via tutta questa cellula terroristica senza ricorrere alle definizioni “militari ucraini”. Non ci sono militari e politici in Ucraina, solo terroristi. I Paesi europei dovrebbero anche pensare a chi sponsorizzano e a quali condizioni gli forniscono armi. Si ritorcerà contro di loro quando la Russia busserà alla porta, ad esempio, della Germania o della Polonia. E non ci sarà nulla con cui rispondere: tutte le armi sono state impiegate in Ucraina. Infine, anticipo un po’, ma non rivelerò i dettagli. Presto mostreremo nella zona dell’operazione speciale cos’è la vendetta nel pieno senso della parola».
– La differenza tra droni russi Geran e quelli iraniani Shahed. I Geran lanciati dal territorio russo potrebbero ipoteticamente colpire qualsiasi città europea.
– Secondo alcune fonti ci sarebbero di nuovo combattimenti a Shebekino, la località russa della regione di Belgorod al confine con l’Ucraina già interessata da scontri nel recente passato. Contraerea attiva a Belgorod La situazione è ancora molto incerta.
– S è verificato un guasto su larga scala nel sistema energetico dell’Ucraina a causa di un’interruzione del funzionamento di una serie di reattori nucleari alle centrali di Yuzhnoukrainskaja e di Khmelnytsky, ha riferito la testata ucraina Strana, citando fonti vicine al ministero dell’energia dell’Ucraina.
– Il Parlamento svizzero non autorizza la riesportazione di armi svizzere all’Ucraina da parte di paesi terzi.
– Sette società russe sanzionate, tra cui un produttore di elicotteri militari, stanno visitando l’Arabia Saudita questa settimana come parte di una missione commerciale, scrive il Guardian. La delegazione comprende produttori di armi con legami diretti con l’esercito russo, aziende statali e Rosatom. La volontà dell’Arabia Saudita di sviluppare legami commerciali con società russe sotto sanzioni occidentali rischia di causare ulteriori tensioni nelle sue già tese relazioni con Washington.
– Antiaerea russa in azione nell’area di Kursk
– L’OPEC ha vietato ai giornalisti di Wall Street Journal, Bloomberg, Reuters di partecipare alla riunione dell’organizzazione a Vienna il 4 giugno.
– Secondo un comunicato dell’amministrazione di Kiev un attacco missilistico russo nella notte sarebbe stato respinto dalla contraerea. La caduta dei rottami avrebbe comunque provocato tre vittime, fra cui due bambini.
– Zelens’kyj ha rinnovato la disponibilità tcraina a «risolvere» il problema della Transnistria «se il governo moldavo lo chiederà».
– Drone ucraino precipita ed esplode in zona Kaluga, non lontanissimo da Mosca
– Zelens’kyj ha ammesso che la Cambogia sta addestrando i genieri ucraini e la cooperazione continuerà.
– L’opposizione bielorussa all’estero ha chiesto all’Occidente il finanziamento di 230-250 milioni di dollari per attività sovversive contro la repubblica, ha dichiarato il capo del KGB bielorusso.
– È vero che il Sudafrica ha fornito armi alla Russia? Lavrov: il Sudafrica è un paese sovrano, la Russia pure. Quel che decidono nelle loro relazioni non riguarda gli altri.
– Il presidente israeliano Yitzhak Herzog è andato a Baku in visita di Stato.
– New York Times: la flotta del Nord della marina militare russa è una vera minaccia nell’Artico, dove il cambiamento climatico sta aprendo nuove rotte marittime. Le navi potranno navigare verso le coste orientali degli Stati Uniti attraverso gli stretti tra Groenlandia, Islanda e Gran Bretagna. La Russia rimane un’enorme potenza artica con armi moderne e basi navali nella regione.
– RC-135 americano intercettato da un caccia cinese J-16 sopra il Mar Cinese meridionale.
– Zelens’kyj in Moldavia al vertice dei leader europei ha incontrato Maia Sandu.
– L’accordo bipartisan per evitare un default non limiterà gli aiuti all’Ucraina, ha detto un funzionario della Casa Bianca, mentre gli Stati Uniti cercano di rassicurare Kiev che le armi continueranno a fluire. Qualsiasi ulteriore assistenza militare passerebbe attraverso il Congresso in una misura supplementare che non sarebbe soggetta ai limiti dell’accordo sulla spesa federale.
– Limes fa il punto sul sostegno occidentale all’Ucraina. L’Italia è undicesima, con 660 milioni di euro. Sul piano militare l’esercito italiano addestra gli Ucraini all’uso del sistema SAMP/T.
– Kadyrov: Ora mi rivolgo a chi sta dall’altra parte. A differenza dei media europei e ucraini, che da diversi mesi cercano di spaventarci con un’offensiva fantastica e terrificante, non annunceremo nulla. Invece, vi informo: senza aspettare l’offensiva NATO-ucraina, le unità Akhmat hanno iniziato la loro offensiva. Siamo stanchi di aspettare. I satanisti subiranno la loro meritata punizione.
– L’Ucraina ha rifiutato tre volte di accettare dichiarazioni sulla centrale nucleare di Zaporozhye: sia nel formato Mosca-IAEA-Kiev, sia nei formati Mosca-IAEA, Kiev-IAEA. Anche quando Grossi si è offerto di farla per proprio conto, le autorità di Kiev hanno rifiutato. Quindi, il capo dell’AIEA ha deciso di annunciare al Consiglio di sicurezza dell’ONU i prossimi passi per la sicurezza della centrale nucleare. L’Ucraina ne ha preso atto, ma questo non basta, ha affermato Mikhail Ulyanov, rappresentante permanente della Russia presso le organizzazioni internazionali a Vienna. Ha osservato che è troppo presto per valutare la fattibilità dei principi di sicurezza dell’AIEA, i presupposti sono buoni ma solo a condizione che l’Ucraina li osservi.
– Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si è rifiutato di partecipare al vertice della Comunità politica europea, che si terrà in Moldavia il primo giugno, perché è stato concepito come una «manifestazione di solidarietà contro la Russia».
– Bloomberg: il Dipartimento della Difesa Usa ha concordato con la società SpaceX di Elon Musk l’acquisto dei terminali del sistema di comunicazione satellitare Starlink per l’Ucraina e la garanzia del loro funzionamento.
– Shalva Papuashvili, presidente del parlamento georgiano ha risposto alla domanda sul perché Tbilisi non si unirà alle sanzioni anti-russe: «se scoppia la guerra, saremo soli. Guardiamo l’Ucraina e vediamo che nessuno combatte accanto o al posto del popolo ucraino. Il massimo che l’Occidente può fare è inviare armi. Forniscono armi, ma sul suolo ucraino scorre il sangue di soli ucraini».
– Zelens’kyj parla con il premier serbo Vucic nel Summit di Chisinau.
– L’Ucraina non intende rinnovare l’accordo di transito del gas con la Russia, che scade nel 2024, ha affermato Gerhard Reuss, ex capo della compagnia petrolifera e del gas austriaca OMV, citando il viceministro dell’Energia ucraino.
– La Polonia chiude, dal 1 giugno, il confine ai camion immatricolati in Russia e Bielorussia. Una misura uguale e opposta è contenuta in un progetto di legge presentato alla Duma.
– Il presidente dell’IAEA Grossi nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha esortato a non colpire reattori, combustibile esaurito, infrastrutture critiche e personale della centrale nucleare di Zaporiggia. Ha proposto diversi modi per garantire la sicurezza della centrale, compreso il divieto di sparare nella sua direzione. Grossi ha chiesto che si faccia di tutto per ridurre al minimo la possibilità di un incidente nucleare
– Struzzo fugge per le strade di Mosca.
– Bloomberg: conti bancari delle società russe in India accumulano fino a 1 miliardo di dollari in rupie ogni mese. Questi fondi sono «intrappolati» praticamente impossibili da spendere a causa delle restrizioni valutarie esistenti.
– Borrell: non sono ottimista sulla piega che sta prendendo la guerra in Ucraina la prossima estate. Vedo la chiara intenzione di Putin di vincere.
– Nella classifica annuale degli eserciti più potenti del mondo, GlobalFirePower, la Russia ha mantenuto il secondo posto, l’Ucraina è al 15°.
Rassegna tratta dal canale Telegram La mia Russia e Intel Slava Z.
Immagine da Telegram
Geopolitica
Lukashenko: la Russia avrebbe dovuto lanciare l’operazione ucraina nel 2014. «L’Occidente sta preparando un golpe in Bielorussia»

Il conflitto in Ucraina è iniziato anni fa e «l’unico errore» commesso da Russia e Bielorussia è stato non risolvere prima la questione, ha dichiarato giovedì il presidente bielorusso Alexander Lukashenko.
Parlando a una riunione dei capi della sicurezza della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI), Lukashenko ha affermato che il conflitto in Ucraina è iniziato anche prima del colpo di stato di Maidan del 2014 a Kiev, che ha estromesso il presidente democraticamente eletto del paese, Viktor Yanukovich.
«Sono assolutamente d’accordo con il presidente Putin quando afferma che non siamo stati noi a iniziare questa guerra. Non è nemmeno iniziato nel 2014. È iniziato molto prima del 2014. Abbiamo visto tutto quello che è successo qui: il colpo di stato “marrone” che ha avuto luogo e in cosa è stata portata l’Ucraina», ha dichiarato il presidente bielorusso.
Le ostilità erano destinate a scoppiare prima o poi, ha affermato il leader di Minsk, aggiungendo che anche se Mosca non avesse lanciato la sua operazione militare un anno fa, sarebbe stata comunque inevitabile, ma a condizioni ancora peggiori per Russia e Bielorussia.
«L’ unico errore» commesso dai due paesi è stato quello di continuare i loro sforzi per risolvere il conflitto attraverso la diplomazia, piuttosto che avviare prima un’azione militare, ha insistito Lukashenko. «Tutto stava portando a questo. Probabilmente l’unico errore che abbiamo commesso è stato non aver risolto questo problema nel 2014-2015, quando l’Ucraina non aveva né un esercito né determinazione».
Secondo Lukashenko, l’attuale presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj – così come i suoi predecessori Petr Poroshenko e Yanukovich – di fatto non ha fatto nulla per garantire una «esistenza pacifica» ai cittadini del Paese. Essi «non volevano la guerra», ma a quanto pare vi sono stati spinti, ha affermato Lukashenko, aggiungendo che i sostenitori occidentali di Kiev hanno ammesso apertamente di aver utilizzato gli sforzi diplomatici prolungati per risolvere la crisi semplicemente come un ripiego per armare e addestrare l’esercito ucraino.
«Hanno francamente ammesso di aver fatto di tutto per preparare l’Ucraina a una guerra con la Russia», ha affermato il Lukashenko, riferendosi alle osservazioni dell’ex cancelliere tedesco Angela Merkel e dell’ex presidente francese François Hollande. Entrambe le figure hanno affermato che gli accordi di Minsk, firmati nel 2014 e nel 2015 come presunta tabella di marcia per la pace nell’ex Donbass ucraino, erano un mezzo per guadagnare tempo per rafforzare le forze ucraine.
Lukashenko ha poi affermato che i Paesi occidentali insieme all’Ucraina stanno preparando un «violento cambio di regime», cioè un colpo di stato in Bielorussia. Il presidente bielorusso ha insistito sul fatto che le forze di sicurezza di Minsk sono preparate alla minaccia e non lasceranno che uno scenario del genere si materializzi.
«In Polonia, Lituania e, purtroppo, Ucraina, vengono addestrati membri illegali di gruppi armati» ha continuato Lukashenko. Gli agenti, secondo Lukashenko, intendono creare «cellule estremiste dormienti» in Bielorussia.
Il presidente ha citato le recenti operazioni congiunte con le forze di sicurezza russe, durante le quali sarebbero stati sequestrati esplosivi. «Questo fatto significa che non ci lasceranno soli», ha predetto.
Lukashenko ha affermato che i cittadini bielorussi contrari al suo governo stanno combattendo per l’Ucraina e stanno acquisendo esperienza di combattimento sul fronte.
A differenza delle proteste del 2020, l’Occidente sta ora sollecitando l’opposizione del Paese a impegnarsi in atti di violenza armata e sta finanziando tali attività, ha elaborato Lukashenko, avvertendo gli altri Stati membri della CSI che potrebbero incontrare minacce simili in futuro e chiedendo una maggiore cooperazione in materia di sicurezza.
Apparendo sul canale televisivo polacco Polsat alla fine del mese scorso, il generale in pensione Waldemar Skrzypczak ha invitato le autorità di Varsavia a «prepararsi per una rivolta in Bielorussia», insistendo sul fatto che ciò «accadrà», riporta RT.
«Dobbiamo essere pronti a sostenere le truppe che effettueranno l’operazione contro Lukashenko. Abbiamo motivi per aiutarli, proprio come aiutiamo l’Ucraina», ha affermato il generale, ex viceministro della difesa polacco per gli armamenti.
Commentando le osservazioni del generale, il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha osservato che la Russia ha l’obbligo di garantire la sicurezza della Bielorussia, «cosa che faremo di fronte a minacce così evidenti».
Immagine di Homoatrox via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unported (CC BY-SA 3.0)
Geopolitica
Medvedev afferma che i funzionari britannici in Ucraina possono ora essere considerati obiettivi legittimi

Medvedev torna a minacciare la Gran Bretagna che sostiene gli attacchi ucraini alla Russia.
In risposta a una dichiarazione rilasciata ieri dal ministro degli Esteri britannico James Cleverly secondo cui l’Ucraina aveva il «diritto di proiettare la forza oltre i suoi confini», cioè attaccare la Russia, l’ex presidente e ora vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitrij Medvedev ha affermato che il Regno Unito fornisce all’Ucraina materiale e specialisti e sta conducendo una «guerra non dichiarata» contro la Russia e che quindi i funzionari britannici diventano «un obiettivo militare legittimo».
«I goffi funzionari del Regno Unito, nostro eterno nemico, dovrebbero ricordare che nel quadro del diritto internazionale universalmente accettato che regola la guerra moderna, comprese le Convenzioni dell’Aia e di Ginevra con i loro protocolli aggiuntivi, il loro stato può anche essere qualificato come essere in guerra» ha dichiarato l’ex presidente della Federazione Russa.
«Oggi, il Regno Unito agisce come alleato dell’Ucraina fornendole aiuti militari sotto forma di attrezzature e specialisti, cioè, de facto sta conducendo una guerra non dichiarata contro la Russia. Stando così le cose, qualsiasi suo funzionario pubblico (militare o civile, che faciliti la guerra) può essere considerato un obiettivo militare legittimo».
La situazione tra Londra e Mosca sta aggravandosi ulteriormente con l’ultima fornitura britannica a Kiev, i missili Storm Shadow, che hanno gittata tale da poter colpire l’entroterra russo.
Come riportato da Renovatio 21, pochi giorni fa il Medvedev aveva definito Londra «nemico eterno» della Russia, sottolineando che i droni Poseidon sarebbero in grado di sommergere l’isola con tsunami radioattivi. A inizio anno era emerso che sono state date alle forze ucraine anche proiettili all’uranio impoverito, che, secondo alcuni avrebbero causato una nube radioattiva che minaccia l’Europa. Londra avrebbe avuto un ruolo anche negli attacchi antirussi nel Mar Nero degli scorsi mesi, al punto che Mosca ha convocato l’ambasciatore britannico per chiederne conto.
In un video-omaggio per l’incoronazione di re Carlo III, l’Esercito ucraino aveva ringraziato dettagliosamente Londra per ogni tipo di arma inviato.
Medvedev a inizio mese aveva parlato di «nemici della Russia» che starebbero «conducendo l’umanità alla Terza Guerra Mondiale e alla catastrofe globale». In questi mesi altre volte ha parlato di Terza Guerra Mondiale e di pericolo di «giorno del giudizio», ossia di olocausto termonucleare globale.
Immagini di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
-
Ambiente1 settimana fa
Alluvione, undici scienziati dimostrano che le inondazioni non sono correlate ai cambiamenti climatici
-
Spirito2 settimane fa
La battaglia tra la stirpe di Cristo e quella di Satana, antichiesa e sinedrio globalista massonico. Omelia di mons. Viganò
-
Bioetica1 settimana fa
Verso la società della discriminazione genetica
-
Geopolitica6 giorni fa
Zelen’skyj in esilio in Italia?
-
Internet1 settimana fa
YouTube censura l’omelia di Pasqua di monsignor Viganò
-
Reazioni avverse1 settimana fa
Vaccino HPV, l’esperienza terrificante di Candace Owens
-
Pensiero1 settimana fa
Giorgia Meloni tace davanti al «figlio» di Castro
-
Spirito5 giorni fa
«Satana è il grande scenografo del Nuovo Ordine». Omelia di Pentecoste di mons. Viganò