Gender
Joe Biden accoglie con favore la decisione di Papa Francesco di concedere benedizioni alle «coppie» omosessuali
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, sedicente cattolico, ha accolto con favore la recente approvazione da parte del Vaticano delle benedizioni per le coppie dello stesso sesso, secondo il suo addetto stampa.
«Il presidente, insieme a molti cattolici in tutto il mondo, ha accolto con favore la dichiarazione del Vaticano, fatta con l’approvazione di Papa Francesco, che consente la benedizione delle coppie dello stesso sesso», ha detto la portavoce Karine Jean-Pierre durante una conferenza stampa di martedì. «Certamente qualsiasi cosa specifica dovremmo riferirci alla Chiesa, ma ovviamente accogliamo con favore il passo avanti nel ministero ecclesiale verso le persone LGBTQ».
Nonostante la sua autoproclamata fede cattolica e la regolare frequenza alla messa, il presidente Biden ha sfidato l’insegnamento cattolico presiedendo l’amministrazione più favorevole all’aborto nella storia degli Stati Uniti, e rimane uno zelante sostenitore della depenalizzazione dell’uccisione di bambini prenatali.
Biden è anche un ardente sostenitore delle «unioni» omosessuali e nel 2016, da vicepresidente, ha persino presieduto al «matrimonio» di due uomini.
Proud to marry Brian and Joe at my house. Couldn't be happier, two longtime White House staffers, two great guys. pic.twitter.com/0om1PT7bKh
— VP Biden (Archived) (@VP44) August 1, 2016
Biden annunciò il suo sostegno alla ridefinizione del matrimonio nel maggio 2012 prima che Barack Obama cambiasse ufficialmente la sua posizione sulla questione, aggiungendo che lo show televisivo Will and Grace aveva fatto «più di ogni altra cosa per educare il pubblico americano» sull’omosessualità.
Nel maggio 2013, ad un evento ebraico ospitato dal Partito Democratico USA, dichiarò che il matrimonio gay era arrivato negli USA grazie a «leader ebraici»: «io penso che dietro a tutto ciò, scommetto che l’85% di questi cambiamenti, sia a Hollywood che sui social media, sono una conseguenza dei leader ebrei del settore» disse Biden, mandando in solluchero, involontariamente, i simpatizzanti americani di nazismo e antisemitismo, che vedevano così corroborate le loro tesi complottiste.
L’attuale addetta stampa del presidente, la donna di origine haitiana Karine Jean-Pierre, è una lesbica dichiarata.
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La prima donna primo ministro del Giappone si oppone al «matrimonio» omosessuale
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Gender
Il Parlamento austriaco vieta il linguaggio «inclusivo di genere» nelle sue comunicazioni ufficiali
Il presidente del Parlamento austriaco ha vietato l’uso del cosiddetto linguaggio «inclusivo di genere» nelle comunicazioni ufficiali dell’organo legislativo.
Walter Rosenkranz, presidente del Nationalrat (Consiglio nazionale, la Camera bassa del Parlamento austriaco), ha recentemente annunciato che il Parlamento tornerà a utilizzare la forma maschile generica delle parole o, in alternativa, la forma maschile e femminile insieme, come nell’espressione «Gentili signore e signori» («Sehr geehrte Damen und Herren»).
In precedenza, il Parlamento di Vienna aveva adottato una variante ideologica che prevedeva l’inserimento di lettere maiuscole interne, due punti, asterischi o barre all’interno di sostantivi per includere persone di generi diversi, compresi coloro che si identificano come «transgender».
Questo adattamento linguistico, promosso da attivisti di sinistra in molte istituzioni austriache e tedesche, è estraneo alla lingua tedesca scritta. L’Associazione per la Lingua Tedesca ha più volte criticato questo linguaggio «inclusivo di genere», definendolo una «lingua ideologica» che «viola le regole ortografiche vigenti» e cerca di «rieducare» i cittadini. I sondaggi indicano che l’80-90% dei tedeschi rifiuta questo linguaggio ideologico.
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«Come istituzione governativa, dobbiamo rispettare le regole stabilite dal Consiglio per l’ortografia tedesca, l’unica istituzione riconosciuta dal governo», ha dichiarato Rosenkranz al quotidiano austriaco Krone. «Nel 2021, il Parlamento ha anche stabilito una base giuridica nel Piano di promozione delle donne. Voglio che le persone si attengano a questo e non inventino una propria lingua. Perché la vera uguaglianza si ottiene attraverso l’istruzione, le pari opportunità e il rispetto, non con i segni di punteggiatura».
«Il Parlamento è un luogo di democrazia, non di esperimenti linguistici», ha aggiunto. «Torniamo a una lingua che rispecchia lo spirito della Costituzione austriaca: universalmente comprensibile, oggettiva e inclusiva nel senso più autentico».
«Non a caso, il Bundestag tedesco e il Consiglio nazionale svizzero, così come quasi tutti i media stampati, non utilizzano un linguaggio neutro rispetto al genere», ha sottolineato il Presidente del Parlamento.
Le linee guida non si applicano ai discorsi tenuti nel Consiglio nazionale né ai testi presentati dai parlamentari, che, in virtù del loro mandato, sono liberi di redigere i propri documenti come preferiscono.
Rosenkranz, primo Presidente del Consiglio Nazionale austriaco nominato dal Partito della Libertà (FPÖ) è stato eletto dopo che l’FPÖ è diventato il partito più votato alle elezioni nazionali del 2024. Tuttavia, pur avendo ottenuto il maggior numero di voti, l’FPÖ non fa parte della coalizione di governo, poiché non dispone della maggioranza assoluta necessaria e gli altri partiti hanno rifiutato di allearsi con esso.
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Immagine di Gryffindor via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
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Il transgenderismo è in declino tra i giovani americani: «una moda in declino»
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