Immigrazione
Immigrato deportato tenta di cannibalizzare se stesso durante il volo di rimpatrio

La segretaria del dipartimento della Homeland Security (la sicurezza interna USA) Kristi Noem, ha raccontato ai media un evento di autofagismo durante la conferenza stampa per il nuovo centro di detenzione per deportati «Alligator Alcatraz», raccontando ai giornalisti che un immigrato illegale, sospettato di essere un cannibale, ha tentato di mangiarsi durante un recente volo di deportazione.
La Noem ha affermato che gli agenti degli U.S. Marshals le hanno riferito che il volo ha dovuto essere interrotto prima del decollo perché l’autofago si era procurato gravi lesioni personali e aveva bisogno di cure mediche immediate. In pratica, l’immigrato remigrato si era autocannibalizzato.
«Hanno detto di aver fermato un cannibale e di averlo messo su un aereo per riportarlo a casa. E mentre lo tenevano seduto, ha iniziato a mangiare, e hanno dovuto farlo scendere e portargli cure mediche», ha detto la Noem durante il briefing con il presidente Trump e il governatore della Florida Ron DeSantis.
«Questi sono il genere di individui squilibrati che vivono nelle nostre strade in America e che stiamo cercando di prendere di mira e cacciare dal nostro Paese perché sono così squilibrati che non dovrebbero stare qui», ha ulteriormente esortato il segretario del DHS.
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«Non dovrebbero camminare per strada con i nostri figli e non dovrebbero vivere nelle nostre comunità con le nostre famiglie che vogliono solo… crescere i propri figli perché crescano, trovino un lavoro e vivano il sogno americano», ha aggiunto.
Noem ha suggerito che la nuova struttura «Alligator Alcatraz» dovrebbe essere replicata in altri stati del Paese. «Spero che il mio telefono squilli ininterrottamente, perché i governatori chiamano e dicono: “Come possiamo fare quello che ha appena fatto la Florida? Come possiamo fare esattamente quello che hanno fatto loro?”», ha sottolineato.
Noem ha anche sottolineato che «il presidente Trump sta difendendo la libertà con ciò che sta facendo»: «Vi sto chiamando in causa, CNN. Vi sto chiamando in causa perché mentite ogni singolo giorno su cosa siano queste operazioni».
«Stiamo dando la caccia ad assassini, stupratori, trafficanti e spacciatori di droga, togliendoli dalle strade e portandoli fuori da questo Paese perché Joe Biden ha lasciato entrare il peggio del peggio», ha affermato Noem.
La questione delle strane abitudini alimentari degli immigrati in USA aveva tenuto largamente banco durante la campagna elettorale, producendo peraltro meme gustosissimi.
Racconti da varie città, ma in ispecie dalla città di Springfield, Ohio, avevano parlato di migranti haitiani che mangiavano gatti, cani ed anatre.
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Arte
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Immigrazione
Il Belgio valuta l’invio dell’esercito sulle strade di Bruxelles

Il ministro della Difesa belga Theo Francken ha annunciato che potrebbe dispiegare truppe a Bruxelles entro la fine dell’anno per pattugliare la città, in risposta alle crescenti pressioni sul governo per contrastare la criminalità violenta e ristabilire l’ordine nella capitale, oramai totalmente sconvolta dall’immigrazione che ne ha cambiato i connotati.
Secondo i media locali, quest’anno Bruxelles ha registrato circa 60 episodi di sparatorie, di cui circa un terzo durante l’estate, con un bilancio di due morti.
Il mese scorso, il ministro della Sicurezza e degli Affari Interni Bernard Quentin ha definito la situazione «una catastrofe», sottolineando che le bande criminali sono diventate «sempre più audaci». Ha proposto l’impiego di squadre miste di polizia e militari per pattugliare «i punti critici della criminalità a Bruxelles», con l’obiettivo di generare un «effetto shock».
In un’intervista a Le Soir, pubblicata sabato, Francken, esponente del partito nazionalista fiammingo N-VA, ha dichiarato di non essere contrario all’invio di soldati, ma ha chiarito che tale misura deve essere legalmente giustificata e limitata a compiti essenziali di sicurezza.
«Sono sempre disponibile a rafforzare la sicurezza a Bruxelles», ha detto Francken, noto per la sua linea dura sull’immigrazione. «La situazione è diventata disastrosa, non solo dal punto di vista della sicurezza, ma anche a livello politico e sociale». Ha aggiunto che i disordini nella capitale «hanno ripercussioni sulle regioni circostanti».
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«La sicurezza è compito della polizia, non dell’esercito. Tuttavia, quando il ministro dell’Interno lo richiede, diventa una responsabilità della Difesa, che ha il dovere di proteggere la nazione», ha proseguito. «È possibile inviare soldati in strada entro la fine dell’anno? Non ho detto sì, ma nemmeno no».
Il procuratore di Bruxelles Julien Moinil ha recentemente riferito che, entro metà agosto, la città aveva registrato 57 sparatorie, di cui 20 in estate, chiedendo un’azione coordinata contro le gang. Moinil ha avvertito che «chiunque, ogni residente di Bruxelles e ogni cittadino, rischia di essere colpito da un proiettile vagante», evidenziando il crescente pericolo della criminalità violenta nella capitale.
Un recente rapporto di Euronews ha descritto Bruxelles come la «capitale europea dei crimini legati alle armi da fuoco», sottolineando che molti incidenti si sono verificati in quartieri come Anderlecht e Molenbeek, noti per le attività delle gang e il traffico di droga.
Secondo Statbel, l’ufficio nazionale di statistica belga, il 46% dei residenti di Bruxelles è nato all’estero, rispetto al 18% a livello nazionale, un cambiamento demografico che, secondo le autorità, ha intensificato le sfide sociali e di sicurezza della città.
Come riportato da Renovatio 21, Bruxelles fu oggetta, come tante altre città d’Europpa (Berlino, Milano, etc.) di momenti di pura barbarie durante anche l’ultimo capodanno, quando i facinorosi sono arrivati a tirare molotov sulle ambulanze.
Il quartiere di Moleenbek è risaputamente una delle no-go zone islamiche europee, ossia un luogo dove di fatto lo Stato moderno ha ceduto il potere agli immigrati.
Brusselle è stata oggetto di una brutale sequela di attentati il 16 marzo 2016.
Rimane tuttavia impressa la reazione delle forze dell’ordine della capitale del Belgio e dell’Europa, pochi mesi prima, agli eventi terroristici di Parigi: secondo quanto riportato, in una stazione di polizia presso Ganshoren, alcuni agenti di polizia e alcuni soldati avrebbero partecipato ad una clamorosa orgia organizzata in commissariato proprio durante l’allerta anti-terrorismo dei giorni del Bataclan.
La caserma protagonista degli atti orgiastici delle forze dell’ordine belghe si trova peraltro vicino al quartiere di Molenbeek, dove in quei giorni erano stati pure effettuati alcuni raid.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Immigrazione
Sindaca tedesca accoltellata: arrestato il figlio adottivo 15enne

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BREAKING:
Iris Stalzer, the Mayor of Herdecke in Germany, was stabbed 13 times in the abdomen and back today. Her 15-year-old adoptive son is now being held by the police as the primary suspect in the case pic.twitter.com/XieNNdr0CY — Visegrád 24 (@visegrad24) October 7, 2025
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