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Il ministro dell’economia tedesco insiste: disordini sociali in autunno ed inverno. Ma è lui stesso a crearne le condizioni

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Il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck ha affermato di aspettarsi grandi disordini sociali in autunno e in inverno per i costi successivi dell’operazione militare russa in Ucraina.

 

«Vedremo un aumento drammatico dei costi di riscaldamento», ha detto ieri sera al talk show nazionale di Maybrit Illner sul canale tedesco ZDF.  «Se poi le misure politiche saranno sufficienti a sostenere la pace sociale e la sensazione che le cose siano giuste in questo Paese, questa diventerà la questione decisiva dell’autunno e dell’inverno. Non sono ancora del tutto sicuro», ha detto Habeck alla domanda se la Germania potrebbe esaurire il suo sostegno all’Ucraina e alle sanzioni contro il presunto «aggressore» russo.

 

Il fatto è che ciò che il ministro verde «si aspetta» è in realtà una condizione sorta artificialmente grazie anche al suo contributo in linea con la politica dell’UE che rende energia e cibo più costosi.

 

Inoltre, «i leader del governo dell’UE hanno deciso criminalmente di non fare nulla per controllare i prezzi dell’energia alla riunione del Consiglio dell’UE del 30-31 maggio all’inizio di questa settimana» scrive EIRN.

 

Su richiesta di diversi paesi membri di introdurre un tetto massimo di prezzo, il Consiglio ha deciso di affidare alla Commissione Europea il compito di esplorare i pro ei contro di tale mossa.

 

Un comitato produrrà un rapporto «in futuro», mentre fuori la situazione della società europea sta per esplodere.

 

Come riportato da Renovatio 21, il ministro Habeck si era già distinto due mesi fa per aver aver dichiarato che un taglio repentino del gas russo avrebbe portato a rivolte in Germania. In precedenza, Habeck aveva annunciato un piano di emergenza nel caso in cui la Russia interrompesse le forniture di gas alla Germania.

 

Una ricerca dell’Università di Bielfeld ampiamente circolata nei mezzi di informazione il mese scorso avvertiva del fatto che« l’inflazione può portare a enormi conflitti sociali».

 

Tuttavia, chi segue Renovatio 21 può avere in mano il tassello giusto per completare il puzzle: mentre l’industria tedesca muore, tra prezzi alla produzione aumentati del 34% e rete ferroviaria semiparalizzata da blackout, la politica tedesca ha votato un cambio del Grundgesetz, ossia della Costituzione della Repubblica Federale.

 

La modifica della Costituzione serve, sostanzialmente, per aumentare il tetto di spesa nei confronti delle forze armate.

 

Ora, a cosa servirà questo tsunami di miliardi ai militari?

 

A proteggersi dalla Russia, o ad attaccare il proprio stesso popolo, come tante volte abbiamo visto succedere contro i manifestanti nel biennio pandemico?

 

 

 

 

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Protesta

Un morto e oltre 100 feriti in una protesta dei giovani del Perù

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Secondo le autorità, violenti scontri antigovernativi avvenuti mercoledì nella capitale peruviana Lima hanno provocato almeno un morto e oltre 100 feriti.

 

La settimana scorsa, il Congresso peruviano ha destituito la presidente Dina Boluarte a seguito dell’indignazione popolare per l’aumento della criminalità e numerosi scandali di corruzione, nominando il capo del Congresso José Jeri come presidente ad interim. Jeri, che ha presentato il suo gabinetto martedì, ha promesso di concentrarsi sulla lotta alla criminalità, ma si è trovato di fronte a proteste che ne chiedevano la rimozione.

 

Mercoledì sera, migliaia di manifestanti, prevalentemente giovani, insieme a rappresentanti sindacali, hanno marciato per le strade di Lima per contestare il nuovo governo di Jeri. La protesta è degenerata in violenza quando i dimostranti hanno cercato di abbattere le barriere di sicurezza fuori dal Congresso, spingendo la polizia antisommossa a intervenire.

 

Secondo i resoconti, i manifestanti hanno attaccato gli agenti con pietre, bombe molotov e fuochi d’artificio, mentre la polizia ha risposto utilizzando gas lacrimogeni e razzi per disperdere la folla.

 

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Lo Jeri ha criticato la protesta sui social media, etichettandola come «irresponsabile» e affermando che criminali si erano infiltrati nella folla per «seminare disordine». Ha assicurato che i colpevoli della violenza dovranno subire «tutto il rigore della legge».

 

Le manifestazioni contro corruzione e criminalità si sono acuite a Lima, dove i casi di estorsione sono passati da poche centinaia annue nel 2017 a oltre 2.000 mensili nel 2025, causando la morte di decine di autisti di autobus e attentati con bombe contro imprese. Questa ondata di violenza ha indotto la proclamazione dello stato di emergenza all’inizio dell’anno.

 

Tuttavia, molti ritengono lo Jeri inadeguato a gestire la crisi. Un sondaggio Ipsos del mese scorso ha rilevato che solo il 5% approva il suo lavoro come presidente del Congresso, mentre quasi l’80% lo critica. Il Perù ha visto sette governi negli ultimi dieci anni, compreso l’ultimo in ordine di tempo.

 

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La polizia usa lacrimogeni e idranti contro i manifestanti a Brusselle

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Episodi di protesta con violenza sono emersi durante le manifestazioni delle ultime ore a Brusselle.   Le immagini della protesta mostrano i manifestanti che si scontrano con le forze dell’ordine, lanciano fuochi d’artificio e sventolano bandiere e cartelli.   Poliziotti in tenuta antisommossa sono stati visti utilizzare gas lacrimogeni e cannoni ad acqua per disperdere la folla.  

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Secondo HLN, Gert Truyens, presidente del sindacato CGSLB, ha dichiarato che la manifestazione è stata interrotta a causa degli scontri provocati da una minoranza violenta tra i dimostranti.   «Questi non sono manifestanti, ma individui che causano disordini», ha riportato il giornale.   Durante la giornata, lo sciopero generale ha fortemente compromesso i servizi di trasporto pubblico e ha bloccato le partenze nell’aeroporto principale di Bruxelles.   De Wever, eletto a febbraio, ha proposto misure di austerità per affrontare il crescente deficit di bilancio del Belgio.  

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Protesta

I giovani della generazione Z protestano anche in Marocco: le immagini

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Proteste guidate da giovani per chiedere migliori ospedali e scuole si sono diffuse in diverse città del Marocco nella tarda serata di lunedì. Secondo testimoni e organizzazioni per i diritti umani, decine di persone sono state arrestate a Rabat, Casablanca, Agadir, Tangeri e Oujda.

 

Le manifestazioni, coordinate online dal gruppo informale «GenZ 212» tramite TikTok, Instagram e Discord, hanno visto anche il coinvolgimento di Morocco Youth Voices, che ha invitato i partecipanti a radunarsi pacificamente per stimolare il dibattito sulle politiche sociali.

 

I disordini sono iniziati ad Agadir, dove la frustrazione per le condizioni degli ospedali si è rapidamente propagata tramite i social media ad altre città. L’Associazione Marocchina per i Diritti Umani, citata dall’*AP*, ha riportato oltre 120 arresti nel fine settimana.

 


 

 

 

 

 

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Le autorità hanno smentito le accuse secondo cui i preparativi per la Coppa del Mondo 2030, co-ospitata da Marocco, Spagna e Portogallo, avrebbero sottratto risorse ai servizi essenziali.

 

Il premier marocchino Aziz Akhannouch, anche sindaco di Agadir, ha difeso l’operato del governo: «Abbiamo portato avanti riforme, aumentato la spesa e stiamo costruendo ospedali in tutte le regioni del Paese», ha dichiarato, come riportato dall’agenzia AP. Ha ammesso, tuttavia, che l’ospedale principale di Agadir soffre di carenze croniche e infrastrutture obsolete.

 

La popolazione marocchina è prevalentemente giovane, con metà degli abitanti sotto i 25 anni.

 

Come riportato da Renovatio 21, proteste simili guidate da giovani hanno recentemente scosso altri paesi. In Madagascar, le dimostrazioni per la carenza di energia e acqua hanno portato lunedì allo scioglimento del governo. In Nepal, a inizio settembre, proteste contro il divieto di piattaforme social e la corruzione hanno costretto alle dimissioni il Primo Ministro KP Sharma Oli.

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