Politica
Il generale Flynn chiede il 25° emendamento: rimuovere Biden dopo la decisione sui missili
«Oggi, il mondo è probabilmente più vicino alla guerra nucleare che in qualsiasi altro momento dalla crisi missilistica cubana. Nei suoi ultimi giorni, l’amministrazione Biden sta trascinando la nostra nazione in una potenziale guerra nucleare con la Russia».
Lo ha scritto il generale in pensione Michael Flynn in un post del 19 novembre.
Dopo una breve panoramica dell’approvazione di Biden all’uso di missili a lungo raggio da parte dell’Ucraina contro il territorio russo,il Flynn ha quindi citato i commenti di Putin dal suo annuncio del 25 settembre di una nuova dottrina nucleare, in cui ha avvertito che un attacco contro la Russia da parte di una potenza non nucleare condotto con il supporto di una potenza nucleare sarà considerato un attacco congiunto e che la Russia si riserva il diritto di rispondere con armi nucleari.
«Non prendete queste parole alla leggera», ha detto Flynn.
Il generale, già consigliere del presidente Trump travolto dalla caccia alle streghe del Russiagate, sembra proporre diverse misure per prevenire la rapida escalation verso la guerra nucleare.
Innanzitutto chiede alla vicepresidente Kamala Harris di promulgare il 25° emendamento e rimuovere Biden. Il 25° emendamento definisce il protocollo da adottare nell’eventualità di un impedimento del presidente per inabilità manifesta o malattia.
Flynn chiede quindi alla Camera dei rappresentanti di presentare immediatamente misure di impeachment contro Biden, «per aver messo in pericolo la nazione adottando misure che costituiscono atti di guerra senza una dichiarazione di guerra, un potere che la Costituzione conferisce solo al Congresso».
«In terzo luogo, i funzionari in arrivo nell’amministrazione Trump devono contattare il presidente Putin e il suo staff per de-escalare la situazione il più possibile. Questo è esattamente ciò che stavo cercando di fare nella mia conversazione con l’ambasciatore russo Sergej Kislyak nel gennaio 2017. Lo stesso Deep State che ha intercettato la mia chiamata e l’ha fatta trapelare alla stampa lo farà di nuovo, perché il Deep State è alle corde ed è disperato. Nessun uomo che teme di andare in prigione ha l’autorità morale per guidare l’America in questo momento pericoloso» racconta l’ex direttore dell’Intelligence militare USA.
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«Solo due settimane fa, il 5 novembre 2024, gli elettori hanno parlato della grande questione della guerra con grande chiarezza. Il presidente Trump ha ricevuto un chiaro mandato per la sua promessa di porre fine alle uccisioni in Ucraina e di cercare la pace».
«L’America non aveva visto quel tipo di leadership dal discorso di inizio anno del Presidente Kennedy all’American University, e hanno votato a larga maggioranza per essa» conclude Flynn.
L’ultimo riferimento del generale è ampiamente noto come il «discorso della pace» di Kennedy, noto anche come «Una strategia di pace» pronunziato dal presidente poi assassinato all’American University di Washington lunedì 10 giugno 1963, considerato ampiamente uno dei discorsi più potenti pronunciati da Kennedy, non solo delineò un piano per limitare le armi nucleari, ma anche «tracciò un percorso pieno di speranza, ma realistico, per la pace nel mondo in un momento in cui gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica si trovavano di fronte al potenziale per una corsa agli armamenti nucleari in escalation».
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Politica
L’Ucraina vuole che l’Occidente paghi le elezioni
President Zelenskyy confirms Ukraine’s readiness for elections and calls on Parliament to prepare changes to the Constitution and laws. However, three basic questions must be solved first.
No missiles or drones can fly during the vote. The only realistic path is a ceasefire.… — Михайло Подоляк (@Podolyak_M) December 12, 2025
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Politica
Brigitta Macron contro le femministe: «stupide stronze»
La moglie del presidente francese Emmanuel Macron, Brigitte, ha provocato un’ondata di indignazione dopo aver definito le manifestanti femministe «salles connes», cioè «stupide stronze».
All’inizio di questa settimana è emerso un video (poi cancellato) in cui la first lady francese, domenica scorsa, chiacchierava in privato nel backstage con l’attore e comico ebreo sefardita Ary Abittan, in passato accusato di stupro. L’artista 51enne era in tournée per la prima volta dopo che i giudici istruttori avevano archiviato il caso per mancanza di prove.
La sera precedente, il collettivo femminista Nous Toutes («Tutte noi») aveva fatto irruzione nel suo spettacolo di cabaret: alcune attiviste, con maschere raffiguranti il volto dell’attore e la scritta «stupratore», si erano alzate in mezzo al pubblico gridando «Abittan stupratore» prima di essere accompagnate fuori.
Nel video trapelato, Abittan scherza sul fatto di sentirsi ancora nervoso, probabilmente temendo il ritorno delle manifestanti. Si sente chiaramente Brigitte Macron rispondere in tono scherzoso: «Se ci sono delle stupide stronze, le cacceremo via».
Martedì un portavoce dell’Eliseo ha spiegato che la first lady stava solo cercando di tranquillizzare l’attore e che il suo commento era diretto unicamente ai metodi radicali usati per interrompere lo spettacolo.
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Nonostante la precisazione, le reazioni sono state immediate e trasversali: politici di tutti gli schieramenti, attivisti e personalità del mondo del cinema hanno condannato le parole.
La segretaria nazionale dei Verdi, Marine Tondelier, le ha definite «estremamente gravi»; la senatrice LR Agnès Evren le ha giudicate «profondamente sessiste». Persino l’ex presidente François Hollande ha criticato la scelta lessicale della first lady. L’attrice Judith Godrèche, divenuta simbolo della lotta contro le violenze sessuali nel cinema francese dopo aver denunciato abusi subiti da minorenne, ha chiesto la fine di questi comportamenti nel settore culturale e ha pubblicato un breve messaggio su Instagram contro le dichiarazioni di Brigitte Macron. Il collettivo Nous Toutes ha poi trasformato la frase in un hashtag virale sui social.
Brigitta Macron era già finita al centro dell’attenzione nei mesi scorsi per una lunga vicenda giudiziaria legata alle teorie complottiste che la descrivono come transgender. Una sentenza di quest’anno ha condannato e multato le due donne che avevano diffuso la falsa notizia, riaccendendo il dibattito sulle molestie online contro le figure pubbliche.
Il caso aveva avuto risonanza internazionale dopo che la commentatrice americana Candace Owens ne aveva ripreso le accuse, per poi dichiarare che i Macron avessero ordinato il suo assassinio.
Come riportato da Renovatio 21, Macron aveva chiesto personalmente a Trump di intercedere con la Owens per farla smettere di parlare dell’incredibile teoria per cui la Brigitta sarebbe nata uomo.
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Immagine di Mélanie Praquin via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Politica
Trump: Zelens’kyj deve indire le elezioni
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