Droni
I piani di guerra con i droni ispirati all’ISIS trapelano dal Consiglio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti

Accademici britannici e americani avrebbero consigliato al Consiglio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti di incoraggiare l’Ucraina ad adottare tattiche con droni in stile ISIS contro le ferrovie russe. Lo riporta il giornalista investigativo Kit Klarenberg sul sito The Grayzone, citando documenti trapelati.
Secondo il reportage, il Progetto Alchemy, una cellula segreta di intelligence accademica la cui missione era «mantenere l’Ucraina in lotta» imponendo «dilemmi strategici, costi e attriti alla Russia», è stato rivelato essere la rete presumibilmente dietro questi piani.
Le raccomandazioni accademiche sono state consegnate al colonnello Tim Wright, che ha ricoperto il ruolo di direttore per la Russia dell’amministrazione Biden presso il Consiglio di sicurezza nazionale da agosto 2021 a luglio 2022. Le proposte provenivano da tre importanti esperti di droni all’interno di un più ampio gruppo di lavoro sull’Ucraina composto da «circa 60 esperti provenienti da stati di tutta la NATO” che cercavano di “supportare la difesa dell’Ucraina (senza dover schierare forze di combattimento)».
Un esperto di guerra di droni della Schar School della George Mason University ha sostenuto «attacchi in due fasi, come quelli spesso compiuti dall’ISIS» contro le ferrovie russe, raccomandando all’Ucraina di «rompere i binari e aspettare che gli ingegneri arrivino a ripararli, per poi usare i droni per ucciderli».
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Un ricercatore anonimo della Durham University, identificato come «MED», ha citato l’uso «innovativo» dei droni da parte dello Stato Islamico, come documentato in un articolo di West Point del luglio 2018, suggerendo che i droni commerciali potrebbero essere «modificati tramite un semplice meccanismo di lancio… per fungere da efficaci piattaforme per la consegna di munizioni».
Un’esperta già del Centro studi sulla sicurezza dell’ETH di Zurigo e attualmente direttrice della ricerca sulla guerra dei droni presso l’Atlantic Council, ha raccomandato di prendere di mira «tutto ciò che utilizza» le ferrovie, anziché l’infrastruttura stessa.
Questi progetti accademici si sono rivelati profetici quando, alla fine del mese scorso, l’Ucraina ha lanciato l’operazione Spider Web, conducendo audaci attacchi con i droni all’interno della Russia, uccidendo sette persone e ferendone più di 30, tra cui due bambini.
La tempistica si è rivelata particolarmente significativa in quanto questi attacchi hanno avuto luogo «alla vigilia dei negoziati programmati tra Russia e Ucraina».
Successivamente, alla fine del mese scorso, le forze ucraine hanno distrutto un treno di carburante russo utilizzando un drone DJI Mavic III, uno dei modelli specifici erano strati raccomandati per la modifica.
Gli attacchi sono proseguiti per tutto il mese con l’operazione Spiderweb 2.0, dimostrando come la «strategia di matrice britannica abbia influenzato pesantemente il pensiero dell’esercito di Kiev, sempre più disperato».
Come riportato da Renovatio 21, la settimana scorsa Londra ha annunciato la produzione congiunta di droni con l’Ucraina.
Come riportato da Renovatio 21, due settimane fa è emerso che anche Parigi vuole produrre drone in Ucraina. Negli stessi giorni, il presidente russo Vladimiro Putin ha dichiarato che Mosca sta creando una forza di droni dedicata. Putin durante una riunione della Commissione militare-industriale del Paese sullo sviluppo di sistemi aerei senza pilota dello scorso settembre aveva annunciato che nel 2024 l’esercito russo avrebbe ricevuto dieci volte più droni rispetto all’anno precedente – una produzione praticamente decuplicata.
Come riportato da Renovatio 21, l’uso di droni come strumenti militari nel teatro di guerra ucraino sta praticando un cambio di paradigma che rimodellerà con probabilità i conflitti di tutto il XXI secolo.
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Immagine screenshot da YouTube
Droni
Ecco i droni-zanzara dell’esercito cinese

The Chinese military unveils a tiny drone the size of a mosquito. The creators believe such a drone is nearly impossible to detect, making it ideal for reconnaissance. A compact handheld device is all that’s needed for control. China is ahead of the rest of the world… pic.twitter.com/thfCzIcchy
— Alexeï (@jeanlol67573289) June 21, 2025
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Droni
Londra annuncia la produzione congiunta di droni con l’Ucraina

La Gran Bretagna ha annunciato che avvierà la produzione congiunta di droni militari con l’Ucraina.
Parlando a Londra lunedì, dopo un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj, il premier britannico Kier Starmer ha elogiato un accordo «primo nel suo genere» che rappresenta un «enorme passo avanti» nell’assistenza militare a Kiev. Zelens’kyj ha descritto lo sviluppo come «storico».
Nessuno dei due leader ha divulgato dettagli specifici dell’iniziativa, ma entrambi hanno affermato che i produttori di difesa ucraini trarranno vantaggio dalle tecnologie britanniche applicate al campo di battaglia.
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Lo Zelens’kyj si trovava a Londra questa settimana per incontrare Starmer e intervenire a un evento organizzato dal famigerato think tank di Chatham House. Durante il suo discorso, l’ucraino ha menzionato la produzione di «droni a lunga distanza». Uno di questi droni kamikaze ha colpito una torre residenziale vicino a Mosca nelle prime ore di martedì mattina.
La Russia ha accusato Londra di essere direttamente coinvolto nelle operazioni dei droni ucraini, in particolare negli attacchi con droni navali contro la Crimea. All’inizio di questo mese, il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha affermato che anche la Gran Bretagna è «coinvolta al 100%» nelle operazioni di intelligence ucraine, comprese quelle che Mosca classifica come atti di terrorismo.
«È ovvio che tutto questo è stato fatto dalla parte ucraina, ma sarebbe stata impotente senza il sostegno… degli inglesi», ha detto Lavrov.
Ad aprile, il Times ha riportato la presenza di truppe britanniche in Ucraina dal 2022, anno in cui il conflitto si è intensificato. Il rapporto affermava che le forze britanniche avevano svolto un ruolo chiave nello schieramento dei missili da crociera Storm Shadow franco-britannici forniti a Kiev.
L’ex primo ministro Boris Johnson, che ha supervisionato il coinvolgimento tempestivo e su larga scala del Regno Unito nel conflitto, ha definito l’esercito ucraino «i nostri delegati» in alcune interviste, così come hanno fatto altri ex e attuali funzionari occidentali.
Come riportato da Renovatio 21, in questi anni di conflitto i britannici hanno assistito gli ucraini nell’uso di droni anche in versione sottomarina.
Come riportato da Renovatio 21, due settimane fa è emerso che anche Parigi vuole produrre drone in Ucraina. Negli stessi giorni, il presidente russo Vladimiro Putin ha dichiarato che Mosca sta creando una forza di droni dedicata. Putin durante una riunione della Commissione militare-industriale del Paese sullo sviluppo di sistemi aerei senza pilota dello scorso settembre aveva annunciato che nel 2024 l’esercito russo avrebbe ricevuto dieci volte più droni rispetto all’anno precedente – una produzione praticamente decuplicata.
La Russia il mese scorso ha subito un pesante attacco di droni ai suoi bombardieri (cioè, ad una parte della sua triade nucleare) in tutto il suo territorio. Uno sciame di droni avrebbe cercato di colpire anche l’elicottero con cui Putin viaggiava nell’oblast’ russo del Kursk.
Come riportato da Renovatio 21, l’uso di droni come strumenti militari nel teatro di guerra ucraino sta praticando un cambio di paradigma che rimodellerà con probabilità i conflitti di tutto il XXI secolo.
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Immagine Simon Dawson / No 10 Downing Street via Wikimedia pubblicata su licenza Open Government Licence v3.0/ Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic
Droni
Putin: la Russia crea una forza di droni dedicata

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