Militaria
I democristiani tedeschi spingono per fornire i missili Taurus all’Ucraina
Dopo che una precedente votazione non era riuscita a ottenere la maggioranza nel Bundestag tedesco, i cristiano-democratici (CDU) hanno presentato una mozione da votare entro questa settimana a favore della consegna di missili da crociera Taurus all’Ucraina.
Mentre il cancelliere Olaf Scholz ha ribadito ancora una volta il suo rifiuto a tali consegne, la CDU conta i voti dei verdi e dei liberal-democratici che hanno disertato la coalizione di governo.
Un potenziale «sì» alla consegna implicherebbe anche, sostiene la CDU, un accordo per aumentare sostanzialmente la produzione dei missili.
Attualmente, le forze armate tedesche hanno 300 missili Taurus pronti per il dispiegamento; altri 300, che necessitano di certificazione, sono immagazzinati presso il suo principale produttore, MDBA, nel sud della Germania. La Germania ne ha bisogno di almeno 500 per le proprie forze armate, e altri 1.000 sono stati offerti ad altri partner della NATO.
Sostieni Renovatio 21
Fabian Hoffmann, politologo tedesco e dottorando presso l’Oslo Nuclear Project dell’Università di Oslo, intervistato dalla stazione radiotelevisiva MDR, ha affermato che il sistema Storm Shadow/SCALP-EG britannico e francese non differisce in modo significativo da quello tedesco Taurus, ecco perché le continue richieste dell’Ucraina sono principalmente per ragioni pratiche.
Secondo le stime di fonti pubbliche, l’Ucraina ha ricevuto dai 400 ai 600 missili da crociera dagli arsenali britannico e francese, spiega Hoffmann: «se si presuppone ora un tasso di utilizzo di circa 30-50 missili da crociera al mese, che di per sé non è particolarmente elevato, si può supporre che gli ucraini finiranno i sistemi missilistici da crociera entro la fine dell’anno». E ciò avrebbe un «impatto negativo» sull’efficacia della potenza di combattimento ucraina, conclude.
Se la Bundeswehr dovesse ordinare nuovi missili Taurus, dovrebbe farlo alla MBDA bavarese. Interrogato da MDR Investigativ, un portavoce dell’azienda ha affermato che la produzione potrebbe essere aumentata a breve termine, anche se non senza difficoltà, poiché la catena di approvvigionamento dovrà essere ristabilita.
«È importante sapere che il sistema Taurus è costituito da numerosi componenti e sottosistemi di diversi produttori nazionali e internazionali», ha affermato la società.
La deputata Sevim Dagdelen, già nota ai lettori di Renovatio 21 per i suoi avvertimenti sull’incipiente Terza Guerra Mondiale, lo scorso settembre aveva espresso preoccupazione per i missili da crociera a lungo raggio Taurus, temendo che questi missili potrebbero essere potenzialmente dotati di testate nucleari. La deputata di Die Linke – partito di opposizione sempre più apertamente critico del governo Scholz e della sua guerra NATO – ha respinto come «ingenua» la convinzione della coalizione di governo tedesca secondo cui «l’Ucraina sarà in grado di controllarsi ed evitare di colpire obiettivi in Russia con queste armi».
Come riportato da Renovatio 21, sempre lo scorso settembre il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock in visita a Kiev è stata di fatto insultata dall’omologo ucraino Dmytro Kuleba che in conferenza stampa congiunta ha accusato la Germania di perdere tempo con le decisioni sulle forniture militari, quando il risultato, disse con boria piuttosto rara in diplomazia, è noto a tutti: la Germania alla fine darà i missili all’Ucraina, ha assicurato Kuleba guardando la Baerbock, pure nota per il suo filoucrainismo totale (ha dichiarato che sosterrà Kiev anche contro il volere degli elettori, e che l’Europa è in guerra con la Russia).
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Boevaya mashina via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
Militaria
La bozza del piano della naja tedesca scatena una protesta di massa
Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Militaria
149.000 adolescenti belgi invitati al servizio militare «volontario»
L’esercito belga ha inviato 149.000 lettere a tutti i diciassettenni del Paese, illustrando i vantaggi e incoraggiandoli a valutare un anno di servizio volontario al compimento dei 18 anni, ha reso noto il ministro della Difesa Theo Francken.
Francken ha proposto l’idea subito dopo la nomina a febbraio, presentandola come soluzione alla carenza di personale e per potenziare le riserve belghe. Il mese scorso il Parlamento ha approvato una legge che permette l’invio di lettere personalizzate ai minori.
«Ieri sono state spedite 149.000 lettere. Tutti i diciassettenni del Paese sono invitati a informarsi sulla Difesa in generale e sull’anno di servizio militare volontario in particolare. Andiamo!», ha scritto Francken sui social sabato, condividendo foto di scatole piene di buste. L’iniziativa è volontaria, ma i critici temono prepari il terreno per il ritorno alla leva obbligatoria. Francken ha smentito, affermando che «l’esercito non è in grado di gestirla logisticamente».
Secondo il Brussels Times, nei prossimi dieci anni il Belgio mira ad ampliare le forze armate a 34.500 effettivi attivi, 12.800 riservisti e 8.500 civili. A settembre il Ministero ha delineato gli obiettivi di reclutamento per il 2026, inclusi almeno 4.800 nuovi posti tra militari, riserve e ruoli civili di supporto. Ai volontari tra 18 e 25 anni saranno offerti inizialmente 500 posti come riservisti, con stipendio netto mensile di 2.000 euro.
Iscriviti al canale Telegram ![]()
In altri Paesi UE si registrano iniziative analoghe per promuovere l’impegno militare giovanile. Nei Paesi Bassi gli adolescenti ricevono questionari sul loro interesse per ruoli nella difesa, con un «anno di servizio volontario» già attivo. La Svezia ha reintrodotto la coscrizione obbligatoria nel 2017; la Germania discute un sistema a lotteria che potrebbe obbligare i diciottenni al servizio in caso di carenza di volontari.
Come riportato da Renovatio 21, a luglio era emerso che la Germania stava pianificando di introdurre un servizio militare volontario di sei mesi per raddoppiare il numero dei riservisti. La coscrizione obbligatoria era stata abolita in Germania dal 2011. Il ritorno alla naja nel Paese (che ad inizio conflitto si disse aveva munizioni per appena due giorni di guerra) è stato ripetutamente annunciato in questi anni di conflitto russo-ucraino, dichiarazioni cicliche quanto i piani di guerra contro la Russia trapelati sui grandi giornali tedeschi.
Nel frattempo, altri Paesi come Gran Bretagna e Croazia si muovono verso il ritorno della naja. La Svezia prevede di aumentare drasticamente a 70 anni l’età massima di coscrizione per gli ex ufficiali militari nell’ambito di un ampio sforzo per espandere le sue forze armate. La Danimarca, in grande stile di equità sociale nordica, è andata oltre estendendo il servizio militare anche alle donne.
L’iniziativa belga si inserisce nei più ampi piani di militarizzazione UE, che Brusselle ritiene necessari per dissuadere una presunta aggressione russa. Mosca nega intenti ostili verso UE o NATO e accusa i leader occidentali di usare una retorica della paura per distogliere l’attenzione da problemi interni politici ed economici.
Come riportato da Renovatio 21, il ministro della Difesa Francken si era fatto notare per aver parlato la settimana scorsa di «cancellare Mosca dalla mappa». Il Cremlino ha risposto parlando di «psicosi militare».
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Militaria
Generale tedesco: la NATO schiererà 800.000 soldati in caso di guerra con la Russia
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-



Autismo2 settimane faIl più grande fattore di rischio per l’autismo? Bombardare i bambini piccoli con vaccini multipli
-



Vaccini2 settimane faI gravi effetti avversi del vaccino nei tribunali tedeschi
-



Misteri2 settimane faHalloween festa di sangue: lista aggiornata dell’orrore
-



Necrocultura2 settimane faLa generazione perduta nel suo egoismo
-



Salute2 settimane faI malori della 44ª settimana 2025
-



Ambiente7 giorni faLe mucche danesi crollano dopo l’aggiunta al mangime del prodotto anti-peti al metano
-



Fertilità1 settimana faI leggings stanno facendo diventare le donne sterili?
-



Civiltà1 settimana faChiediamo l’abolizione degli assessorati al traffico













