Ambiente
Governo, re e regina contestati a colpi di fango. Ma quanti sono i morti di Valencia?
Il sindaco del comune di Aldaia, paesino alle porte di Valencia, ha dichiarato che la tragedia del parcheggio interrato Bonaire potrebbe ridimensionarsi.
Nelle ultime ore, dopo un’immersione dei sommozzatori dell’esercito e degli speleologi, era emerso che nel parking sotterraneo potrebbero esserci moltissime vittime. «Un cimitero», era stato il commento dei sub una volta tornati in superficie.
«Si sta facendo un lavoro impressionante per drenare l’acqua. Ma vogliamo ridimensionare le notizie sulla dimensione della tragedia. Non è un parking completo di 5.000 veicoli che è stato sepolto dal fango, era al livello minimo di occupazione. Secondo le prime notizie, sono stati identificati venti veicoli e senza che sia stata rilevata la presenza di vittime» ha affermato a Tve il sindaco di Aldaia, Gullermo Lujan, riportato dall’agenzia ANSA.
Alcampo y las tiendas de Bonaire pic.twitter.com/QXW0SONRpv
— Pawn (@zunwang76) November 2, 2024
🔴📍 CC BONAIRE ULTIMA HORA@LaVanguardia nos comparte este vídeo donde comenta que según las autoridades PODRÍA haber decenas de víctimas mortales.
Desde RR solo nos queda agradecer a las autoridades por su rigurosa labor y pedir justicia por todo el pueblo valenciano. pic.twitter.com/tXcENi21kd
— RAGING ROAR (@THIS_IS_ROAR) November 4, 2024
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Tuttavia, riguardo ai dispersi, «al momento non abbiamo dati ufficiali. Il nostro comune ha finora registrato 6 vittime e ci sono molti garage che si stanno svuotando, non abbiamo numeri certi sui dispersi. Ma continuiamo ad essere cauti sulle stime. Siamo preoccupati, perché Aldaia è un paese distrutto, la gente ha perduto le case, dobbiamo ripulire tutto e cominciare a ricostruire».
Secondo quanto riportato dalla stampa, al momento sarebbero non rintracciabili tra le 1.900 e le 2.000 persone. Una ricostruzione vuole che i clienti del centro commerciale, una volta partito l’allarme, si siano spostate sottoterra, per rifugiarsi o per salvare la propria auto.
Ora le cronache dicono che, mentre lavorano le idrovore, fuori dal complesso vi sarebbero sei tir frigo, come quelli che negli ultimi cinque giorni hanno portato masse di cadaveri in una camera mortuaria allestita sotto la Fiera di Valencia.
Secondo il governo della regione le «vittime sorprese in superficie» recuperate sarebbero 217, e una sola settantina sarebbe stata identificata. «I dispersi vengono cercati nei parcheggi sotterranei, nei garage, nelle cantine, sotto le macerie delle case crollate, sotto il fango indurito di fiumi e torrenti e perfino nel mare. I soccorritori confermano che molti corpi “sono stati inghiottiti sotto metri di fango”» riporta La Repubblica, che scrive di come «l’emergenza non è però circoscritta ora solo alla disperata ricerca di chi manca. Con il passare dei giorni aumenta il rischio sanitario per chi è sopravvissuto».
«Cadaveri umani e animali sono in acqua e nei terreni, assieme a combustibili e rifiuti. Zanzare, topi e scarafaggi si moltiplicano nei luoghi dove restano solo macerie. Medici e autorità intimano alla popolazione la massima attenzione su ciò che beve e che mangia, su quanto si tocca. La minaccia sono epidemie, leptospirosi ed epatite A».
Almeno una ventina di scomparsi sarebbero rimasti imprigionati nella propria auto, parcheggiata sotto un supermercato. Morti si sono registrati anche nelle regioni di Castiglia-La Mancia e in Andalusia.
Mentre la Spagna si chiede dove sia finito questo numero immenso di persone che non risponde al telefono, aumentano le polemiche su questo recupero lento, con accuse alle autorità di aver eretto un muro del silenzio sull’ecatombe. Le accuse al governo riguardano anche il mancato allarme per una tale emergenza.
Le immagini della protesta della popolazione nei confronti dei politici stanno facendo il giro del mondo. Raramente, in Europa, si è vista una folla più adirata con i suoi governanti.
Los españoles lo están cagando a piedrazos al presidente pedro sanchez por caer a la inundación 1 semana después porque “no pidieron ayuda”
Le hicieron mierda el auto pic.twitter.com/UVwJMduZFV— ElBuni (@therealbuni) November 3, 2024
“La extrema derecha reivindica el ataque a Pedro Sánchez en Paiporta”.
Seguid dándole alas al fascismo🤡
La extrema derecha en cuestión👇 pic.twitter.com/DuMTUa8oN2
— Sr.Liberal (@SrLiberal) November 3, 2024
‼️ Lanzan objetos y fango al rey a su llegada a Paiporta: “¡Asesinos!”https://t.co/WdBMbvISwd pic.twitter.com/GAwqOnZuWz
— elDiario.es (@eldiarioes) November 3, 2024
El rey, que no tiene poder ejecutivo, ha dado la cara y se ha acercado a la gente con la cara llena de barro. Sánchez, que sí tiene poder para gestionar esta crisis, se ha escondido como una maldita rata.
pic.twitter.com/aCNQRfDZ5p— Javier Rubio Donzé (@Sr_Donze) November 3, 2024
La notizia di questi giorni è che la contestazione, partita contro il premier Sanchez – presentatosi sul posto rimediando un colpo di bastone lanciatogli alle spalle – si è estesa, in maniera inedita, anche alla famiglia reale: il re Filippo e la regina Letizia a Paiporta hanno trovato una protesta durissima, tra urli e lanci di fango. Le immagini della TV spagnola mostrano il volto della regina sporcato dal fango.
Hundreds of residents of a Valencia suburb badly hit by last week’s deadly floods protested during a visit by Queen Letizia and King Felipe, with some throwing mud at them https://t.co/4mN2lxuaCI pic.twitter.com/SE7MRz8xoB
— Reuters (@Reuters) November 4, 2024
Los Reyes, durante su visita a Paiporta (Valencia) esta mañana. pic.twitter.com/0OpPm9pAp0
— Casa de S.M. el Rey (@CasaReal) November 3, 2024
Digan lo que quieran, pero las lágrimas de Letizia son genuinas. A pesar de que la gente le gritaba improperios, su actitud fue de toda una reina. pic.twitter.com/dTw9jb5rym
— Guillo (@codiguillos) November 3, 2024
Spanish royal couple pelted with mud and stones in Valencia
The floods that have hit Spain have already killed 272 people. Spanish King Felipe VI and his wife Letizia (pictured) intended to visit the flooded area in Valencia to assess the situation for themselves.
Result😏 pic.twitter.com/uGFJZFxaLj
— Nurlan Mededov (@mededov_nurlan) November 3, 2024
A furious crowd chanting “murderer, murderer!” threw mud at Spain’s King Felipe VI and Queen Letizia as they visited the flood-hit Valencia region. pic.twitter.com/2qWGIb7swM
— DW News (@dwnews) November 4, 2024
La seconda tappa del tour dei reali tra gli alluvionati, che doveva svolgersi a Chiva, è stata quindi rinviata.
Secondo alcuni, il premier socialista Sanchez, vedendo la rabbia della folla, si sarebbe defilato, mentre Filippo e consorte avrebbero affrontato i sudditi inferociti.
🔴Aquí se ve el momento exacto:
1. Pedro Sánchez se separa del Rey y huye como una 🐀, le lanzan un palo que da en un fotógrafo.
2. El Rey sigue adelante y afronta la situación como un hombre.
La imagen de las dos españas. pic.twitter.com/Mv7k95wPZg
— Sr.Liberal (@SrLiberal) November 3, 2024
¿Tiene Pedro Sánchez la culpa de la mala gestión de la tragedia en Valencia?
🔄 SÍ
♥️ NO#Valencia #España pic.twitter.com/Epbq9SWo47— SantiContreras (@SantiContreras) November 3, 2024
Come usciranno monarchia e governo PSOE da questa tragedia è tutto da vedere. Sapremo meglio quando, finalmente, vi sarà una conta dei morti. Numero che potrebbero essere quelli di una delle più grandi stragi della storia del Regno.
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Immagine screenshot da YouTube
Ambiente
La Spagna concede ai lavoratori un «congedo climatico» retribuito
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Ambiente
Scienziati russi contro l’«agenda climatica» occidentale: il climate change non ha origine umana
Continua l’opposizione scientifica russa all’idea di cambiamento climatico antropico propalata dall’élite occidentale.
Intervenendo il 21 novembre a una tavola rotonda del Consiglio della Federazione Russa sul tema «La dottrina di un mondo multipolare contro il transumanesimo globale: compiti della politica dell’informazione», Mikhail Kovalchuk, presidente del Centro Nazionale di Ricerca, o Istituto Kurchatov, ha sfatato l’agenda sul clima imposta al mondo dai Paesi occidentali.
«È così che si comporta l’Occidente?», ha chiesto retoricamente Kovalchuk. «Impongono un’agenda di sviluppo scientifico e tecnologico: ecologia, clima, queste istituzioni permeano tutto come metastasi».
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«Introducono assurdità assolute senza una seria analisi scientifica», ha detto, osservando che i Paesi occidentali «guadagnano trilioni sostituendo i freon», che presumibilmente proteggono lo strato di ozono.
«Ora lo strato di ozono è dieci volte più grande di quando spingevano questa idea dei freon», ha detto, insistendo quindi sul fatto che la nozione di cambiamento climatico antropogenico – cioè generato dall’uomo – è un’assurdità e «non si presta a nessuna discussione».
«Da qui la conclusione: vieni immediatamente “rotolato” in spese aggiuntive, perdite economiche e in una dipendenza completa dai progetti altrui», ha affermato lo scienziato russo.
Kovalchuk ha sottolineato che la Russia sta diventando una grande potenza scientifica e deve definire i propri progetti sovrani. Con il crollo dell’URSS, l’Occidente credeva di avere il controllo di un mondo unipolare, ha osservato.
«In questo periodo, abbiamo rafforzato le nostre posizioni di leadership, abbiamo preservato e restaurato quasi tutto», affermando che in cinque anni la Russia avrà l’infrastruttura più avanzata nel campo della megascienza. La forza della Russia «è cresciuta dal progetto atomico», ha affermato,
Come riportato da Renovatio 21, scienziati russi avevano confutano la tesi del cambiamento climatico di origine antropica già due anni fa in un documento del Consiglio scientifico dell’Accademia russa dove era presentata una particolare teoria del cambiamento climatico basata su alcuni degli ultimi lavori dello scienziato russo Vladimir Ivanovic Vernadskij (1863-1945).
Mentre le persone guardano al fattore più ovvio qui – il rapporto mutevole tra il Sole e la Terra come possibile fonte del «riscaldamento» – il capo ricercatore dell’Istituto per la ricerca nucleare dell’Accademia delle scienze russa, il dottor Leonid Bezrukov, ha posto l’ipotesi del riscaldamento della superficie terrestre e degli oceani a seguito del decadimento radioattivo dell’isotopo potassio-40 sotto la superficie terrestre, la cui potenza di flusso termico è di circa 1 watt per metro quadrato, molto più del flusso di calore antropogenico influenza sull’atmosfera.
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La fonte del lavoro teorico su cui si basa questa ipotesi è attribuita al dottore in scienze geologiche e mineralogiche Vladimir Larin, che ha studiato la composizione dell’idruro metallico della Terra, la cui espansione rilascia idrogeno e altri gas.
Tuttavia, la prima persona a formulare la teoria dell’esistenza dell’idrogeno sulla superficie terrestre fu Vernadskij, che fu anche il primo a indicare un effetto molto più ampio del decadimento degli elementi nucleari della Terra nel determinare il calore della Terra, attraverso il suo concetto di «migrazione degli atomi» ben al di sotto del sottile strato della biosfera terrestre, un teoria che sviluppò in modo più esteso nella sua ultima opera incompiuta, Chimicheskoe stroenie biosferii zemli i ee okruzhenija («La struttura chimica della biosfera e dei suoi dintorni»), considerata dal geniale biochimico russo come il «libro della vita».
Come riportato da Renovatio 21, anche in Italia vari uomini di scienza si muovono contro il dogma climatico imperante, come gli undici scienziati membri del gruppo Clintel che hanno pubblicato una dichiarazione in cui respingono l’affermazione secondo cui l’alluvione in Emilia Rogmana è correlata al cambiamento climatico antropogenico, cioè da cambiamenti meteorologici indotti dall’attività umana.
Nel nostro Paese, tuttavia, avanza anche l’idea che «il negazionismo climatico dovrebbe essere un reato». Alla faccia della libertà di ricerca scientifica – quindi della Costituizione.
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Ambiente
Jeff Bezos e Bill Gates finanziano il vaccino contro rutti e flatulenze delle mucche
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Bill Gates finanzia anche il vaccino contro il metano
Poco dopo che il Bezos Earth Fund aveva annunciato ad agosto di voler finanziare il vaccino contro il metano, la startup agricola e biotecnologica ArkeaBio ha annunciato di aver raccolto anch’essa 38,5 milioni di dollari per sviluppare un vaccino contro il metano. Gli investitori includono Breakthrough Energy Ventures, sostenuto da Bill Gates, Rabo Ventures, la Grantham Foundation e altri. Il finanziamento di serie A annunciato da ArkeaBio proveniva dal suo secondo round di finanziamenti. Secondo quanto riportato da Axios, Breakthrough Energy aveva finanziato interamente il precedente round di finanziamento iniziale con 12 milioni di dollari. Gates ha fondato Breakthrough Energy nel 2015 per finanziare start-up focalizzate sull’innovazione per ridurre le emissioni di gas serra. Bezos e altri noti miliardari, tra cui Richard Branson e Jack Ma, sono anche investitori. Ciò significa che Bezos sta finanziando il vaccino contro il metano attraverso il suo gruppo di investimento a scopo di lucro e la sua organizzazione filantropica. Lo stesso vale per Gates. Il Pirbright Institute , che riceve finanziamenti da Bezos per il vaccino contro il metano, utilizzerà tecnologie sviluppate nel suo Pirbright Livestock Antibody Hub, finanziato dalla Bill & Melinda Gates Foundation. Sia il Bezos Earth Fund che le iniziative ArkeaBio sono state lanciate in seguito a un incontro a Dubai nel 2023, durante il quale la Fondazione Gates ha riunito circa 40 parti interessate per discutere l’espansione di uno sforzo globale per sviluppare un vaccino che riduca le emissioni di metano, ha riferito Beef Central. L’incontro ha coinvolto i pochi ricercatori che lavorano sui vaccini al metano e potenziali investitori, produttori di vaccini e regolatori che dovranno approvare un vaccino una volta sviluppato. I ricercatori prevedono che ciò avverrà entro cinque anni. Paul Wood del Global Methane Hub ha organizzato l’incontro. Materiali promozionali e resoconti dei media sul vaccino citano l’affermazione dell’hub secondo cui ridurre le emissioni di metano del 45% entro il 2030 potrebbe raffreddare la Terra di 0,3 gradi Celsius come giustificazione per cui il vaccino è necessario. Il Global Methane Hub è finanziato anche dalla Gates Foundation e dal Bezos Earth Fund. Anche Google, che produce decine di milioni di tonnellate di carbonio all’anno, è un finanziatore. Gates ha affermato che è fondamentale affrontare la questione delle mucche quando si parla di emissioni globali.Bill Gates: “Cows are about 5% of global emissions, which is pretty unbelievable. Wild. And if your goal is to get to zero, you don’t get to skip the cows or the steel or the cement or any of those big areas. So there’s a whole class of solutions of making meat without cows.”… pic.twitter.com/TUx9FIyOtM
— Camus (@newstart_2024) November 17, 2024
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«Un po’ distopico»
«Tutto sembra un po’ distopico», secondo Axios, «ma l’agroindustria ha superato l’ostacolo distopico molto tempo fa». Il CEO di ArkeaBio, Colin South, ha affermato che altre strategie, tra cui l’allevamento, gli additivi per mangimi e l’editing genetico dei microbiomi nel rumine , potrebbero tutte affrontare il problema del metano. Ma un vaccino sarebbe un «Santo Graal nella mitigazione del metano», perché potrebbe essere facilmente scalabile. Sebbene il loro obiettivo sia il bestiame, ha affermato, pensa che il vaccino potrebbe essere utilizzato anche per altre specie. L’azienda afferma di non avere ancora un prodotto valido, ma punta a realizzare presto qualcosa che riduca il metano del 15-20% per un periodo da tre a sei mesi e che possa essere somministrato al bestiame due volte l’anno. South ha affermato che l’idea del vaccino circola da molto tempo, «ma non c’è mai stata la confluenza di denaro, mercati e tecnologia per realizzarla fino a tempi piuttosto recenti».Aiuta Renovatio 21
Will Harris: «I bovini sono come macchine che convertono il carbonio»
L’allevatore di bovini rigenerativi Will Harris ha affermato che l’intero progetto è inutile perché i bovini contribuiscono in realtà alle emissioni di gas serra. Se allevati al pascolo in modo appropriato su pascoli ben gestiti, anziché in cattività, «i bovini sono come macchine per convertire il carbonio», una realtà che Harris ha dimostrato nella sua fattoria in Georgia. I gas serra in eccesso sono un problema, ha detto, ma soluzioni tecnologiche come questa non sono la soluzione giusta. Ha detto che tali interventi generano problemi imprevisti che richiedono soluzioni più tecnologiche, un ciclo senza fine che ha detto è iniziato con il passaggio all’agricoltura industriale nel secondo dopoguerra. «Da allora è diventato un vero gioco», ha detto Harris. «E le grandi aziende tecnologiche risolvono problemi che creano un altro problema che richiede un’altra soluzione. Non finisce mai e ci si guadagna un sacco di soldi, e non ci guadagnano né l’agricoltore né il consumatore». Harris ha affermato di credere che gli esseri umani abbiano interrotto il ciclo del carbonio, ma anche il ciclo dell’acqua, il ciclo dei minerali e il ciclo microbico. «Si discute di più del ciclo del carbonio», ha detto, «perché è facilmente monetizzato: si possono fare un sacco di soldi con le soluzioni tecnologiche per il clima. Ci sono anche un sacco di persone che vogliono denigrare il bestiame», ha detto, «ed è ingiusto». Brenda Baletti Ph.D. © 19 novembre 2024, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD. Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
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