Epidemie
COVID-19, Tony Blair vuole il microchip

L’ex primo ministro britannico Tony Blair ha chiesto la creazione di sistemi di identificazione digitali per tracciare lo «stato di malattia» come parte del piano per il riavvio dei viaggi internazionali dopo la crisi globale del Coronavirus.
Blair, che ora guida il Tony Blair Institute for Global Change, ha affermato in un messaggio registrato che gli strumenti identificativi digitali sarebbero «un’evoluzione naturale del modo in cui utilizzeremo la tecnologia in ogni caso per effettuare transazioni quotidiane, e questa crisi cupa dà un motivo in più per farlo».
Blair parla, in pratica, del famoso «microchip», sottocutaneo o meno che sia, senza il quale non sarà più possibile fare nulla: accesso a locali e servizi, patenti e permessi, spostamenti in treno e in aereo.
«Hanno avuto la malattia? Hanno la malattia? Penso che a meno che tu non sia in grado di registrare alcuni di questi dati in un modo che le persone li possano usare, sarà difficile tornare a qualcosa di quasi normale in cose come il trasporto»
«Potrei sbagliarmi, ma quando posso vedere, ad esempio, come riavviare alcune attività commerciali, come si riavvia il turismo internazionale… Penso allo stato della malattia delle persone (…) sono state testate? Qual è il risultato di quel test? Hanno avuto la malattia? Hanno la malattia? Penso che a meno che tu non sia in grado di registrare alcuni di questi dati in un modo che le persone li possano usare, sarà difficile tornare a qualcosa di quasi normale in cose come il trasporto» dice Blair.
Un articolo pubblicato dalla rivista economica Forbes il mese scorso affermava che i futuri viaggi aerei potrebbero comportare «niente bagaglio a mano, niente sale d’attesa, nessun upgrade automatico di classe, maschere per il viso, guanti chirurgici, check-in automatico, drop-off automatico, passaporti di immunità, esami del sangue sul posto e tunnel per la disinfezione dei servizi igienico-sanitari».
«Le tecnologie digitali e l’automazione svolgeranno un ruolo fondamentale nel futuro dei viaggi aerei», ha previsto Forbes.
«Le tecnologie digitali e l’automazione svolgeranno un ruolo fondamentale nel futuro dei viaggi aerei»
«La necessità di ridurre i “punti di contatto” negli aeroporti implica un uso obbligatorio dell’imbarco biometrico che consente ai passeggeri di salire a bordo degli aerei con la loro sola faccia come passaporto».
La realtà del microchip diviene sempre più concreta, e trova, guarda caso, un testimonial del famoso «Ulivo mondiale»: il periodo d’oro di fine anni Novanta quando sotto l’asse di Clinton, Blair e in Italia Prodi sono stati piazzati tanti elementi che caratterizzano l’ora presente.
Immagine di Sikander via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
Epidemie
L’ameba mangia-cervello uccide 19 persone in India

Lo Stato indiano del Kerala, nel Sud del Paese, sta affrontando una crisi sanitaria in escalation a causa di un’epidemia di meningoencefalite amebica primaria (PAM), causata dall’ameba «mangia-cervello» la Naegleria fowleri.
Le autorità hanno confermato giovedì che l’infezione ha provocato 19 morti e decine di casi, colpendo persone di età compresa tra i tre mesi e i 91 anni, rendendo difficile individuare fonti di esposizione comuni o contenere la diffusione.
La PAM, generata da un’ameba presente in acque dolci calde e nel suolo, penetra nel corpo attraverso il naso, attaccando il tessuto cerebrale e causando un’infiammazione potenzialmente letale in pochi giorni.
Il ministro della Salute, Veena George, ha definito la situazione una «grave emergenza sanitaria». Intervistata da NDTV News, ha spiegato: «Non si tratta di focolai legati a un’unica fonte d’acqua, come in passato, ma di casi isolati, il che complica le indagini epidemiologiche».
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La George ha poi evidenziato l’importanza di una diagnosi precoce: «Il nostro tasso di sopravvivenza del 24% è ben superiore alla media globale, inferiore al 3%, grazie a interventi tempestivi e all’uso del farmaco miltefosina».
Un medico governativo, parlando con l’agenzia AFP, ha confermato che, nonostante il numero limitato di casi, «sono in corso test su vasta scala per identificare e trattare i contagi». Le autorità hanno intensificato le misure di controllo sull’igiene delle acque, invitando la popolazione a evitare fonti d’acqua dolce stagnanti o non trattate.
Secondo un rapporto governativo citato da News18, la PAM colpisce principalmente il sistema nervoso centrale, con un impatto sproporzionato su bambini, adolescenti e giovani adulti sani. Gli esperti chiariscono che l’infezione non avviene ingerendo acqua contaminata, ma attraverso il contatto con le vie nasali durante attività come nuoto o immersioni in acque non sicure.
Il lettore di Renovatio 21 conosce la minaccia dell’ameba mangia-cervello con dovizia.
Come riportato da Renovatio 21, l’anno passato un cittadino dello Stato americano della Georgia era morto per infezione dell’ameba mangia-cervello. Ancora più recente il caso di un giovane che è morto di encefalite in Israele pochi giorni dopo aver contratto l’ameba Naegleria fowleri.
Si trattava all’epoca della terza persona a morire negli Stati Uniti in un solo anno a causa della mostruosa creatura microscopica, che pare diffondersi sempre più a Nord.
Uno studio del CDC pubblicato nel 2020, ha rilevato che cinque dei sei casi di meningoencefalite amebica primaria (PAM), come viene chiamata l’infezione cerebrale causata da Naegleria fowleri, si sono verificati durante o dopo il 2010.
Come riportato da Renovatio 21, nel 2022 un cittadino del Missouri e un bambino del Nebraska sono stati ammazzati dall’ameba mangia-cervello.
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Come riportato da Renovatio 21, due anni fa è emersa la rilevazione di vibrio vulnificus, cioè di un tipo di batteri «carnivori», nelle spiagge della Florida.
Negli ultimi 15 anni, una malattia neurodegenerativa estremamente rara che mangia il cervello umano lasciando buchi è diventata sempre più comune in Giappone, ma il caso PAM statunitense sembra molto diverso.
Prioni sarebbero stati invece alla base di un’epidemia di cervi-zombie nel 2019.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia; rielaborata
Epidemie
I lockdown COVID collegati a cambiamenti duraturi nel cervello degli adolescenti

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Epidemie
Fauci ha detto ai colleghi di cancellare le comunicazioni relative al COVID

Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Le direttive via e-mail, che potrebbero violare la legge federale, contraddicono la testimonianza resa al Congresso dal dottor Anthony Fauci lo scorso anno, quando negò ripetutamente di aver cancellato documenti ufficiali o di aver intrapreso «tentativi di ostacolare… la divulgazione di documenti pubblici». Il senatore Rand Paul invitò Fauci a testimoniare davanti al Congresso.
Il senatore repubblicano del Kentucky Rand Paul ha invitato il dottor Anthony Fauci a testimoniare davanti al Congresso degli Stati Uniti dopo che Paul ha pubblicato diverse email del 2020 in cui si vede Fauci che ordina ai colleghi di cancellare i messaggi dopo averli letti.
Le direttive via e-mail, che potrebbero violare la legge federale, contraddicono la testimonianza resa da Fauci al Congresso lo scorso anno, quando negò ripetutamente di aver cancellato documenti ufficiali o di aver intrapreso «tentativi di ostacolare il Freedom of Information Act e la divulgazione di documenti pubblici».
Mercoledì Paul ha pubblicato le email in una serie di X post. Ha anche pubblicato una copia di una lettera che ha inviato a Fauci martedì, chiedendogli di consegnare documenti e altri verbali e di dichiarare la sua disponibilità a testimoniare davanti al Congresso quest’anno.
🚨BREAKING: Newly released emails show Fauci directed colleagues to “delete this after you read it”—dating back to Feb. 2020.
He denied it under oath. These documents are now public, and Fauci will finally testify before Chairman Rand Paul. pic.twitter.com/kHrUDjfRXI
— Senator Rand Paul (@SenRandPaul) September 10, 2025
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Le e-mail mostrano che Fauci, che ha diretto il National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) dal 1984 al 2022, ha chiesto ai colleghi in almeno due occasioni di eliminare i messaggi, una possibile violazione delle leggi federali sui registri.
Le email rivelano anche le discussioni di Fauci con importanti figure della sanità pubblica su come «anticipare la scienza e la narrativa» durante i primi giorni della pandemia di COVID-19. Le email hanno scambiato idee su come promuovere la teoria «zoonotica» – o di origine naturale – del virus SARS-CoV-2.
Paul ha diffuso le e-mail nell’ambito di un’indagine del Congresso sulle origini del COVID-19, avviata l’anno scorso.
Nella sua lettera, Paul ha scritto di avere «ragione di credere» che Fauci «potrebbe essere in possesso di ulteriori documenti» relativi all’indagine.
Paul ha affermato che i documenti sono «necessari… per comprendere appieno le azioni del governo federale volte a identificare le origini del COVID-19 e la misura in cui i soldi dei contribuenti sono stati utilizzati per condurre ricerche virologiche rischiose».
Fauci ha tempo fino al 23 settembre per fornire e-mail, messaggi di testo e altre comunicazioni inviate o ricevute tra il 2018 e il 2023 relative al COVID-19 o ad altri argomenti di salute pubblica, o a ricerche controverse sul guadagno di funzione e a laboratori negli Stati Uniti e in Cina dove presumibilmente si sono svolte tali ricerche.
Nella lettera si chiede inoltre a Fauci di dichiarare la sua disponibilità a testimoniare davanti al Congresso il 28-30 ottobre, il 4-6 novembre, il 18-20 novembre, il 2-4 dicembre o il 9-11 dicembre.
«Questa volta Fauci non ha alcun margine di manovra»
Paul è da tempo un critico di Fauci. Nel 2021 e nel 2023 ha presentato denunce penali contro Fauci al Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ), accusandolo di spergiuro, un reato federale che prevede una pena detentiva fino a cinque anni.
A gennaio, l’ex presidente Joe Biden ha concesso la grazia preventiva a Fauci negli ultimi minuti della sua amministrazione. La grazia, retroattiva al 2014, riguarda «qualsiasi reato» commesso da Fauci durante questo periodo in una qualsiasi delle sue funzioni ufficiali.
Tuttavia, la grazia potrebbe non proteggere Fauci da tutte le potenziali minacce legali, in particolare dalle inchieste del Congresso, dove corre il rischio di spergiuro o di essere ritenuto colpevole di oltraggio alla corte se travisa i fatti o contraddice precedenti testimonianze, ha riportato l’Associated Press.
Paul ha continuato a perseguire Fauci nell’ambito della sua indagine, suggerendo a maggio e luglio di voler citare in giudizio Fauci affinché testimoniasse sotto giuramento.
Il giornalista Paul D. Thacker, ex investigatore del Senato degli Stati Uniti, ha affermato che Fauci corre ancora un rischio legale a causa della sua imminente testimonianza.
«Paul ha già colto Fauci a mentire sotto giuramento, ma questa volta non c’è alcun margine di manovra per Fauci. Solo il più squilibrato dei sostenitori di Fauci può difendersi», ha detto Thacker.
L’avvocato Greg Glaser ha affermato che se Fauci non ottempera alla richiesta di Paul, quest’ultimo può «avviare un procedimento per sequestrare i dispositivi di Fauci e condurre un’indagine da parte delle forze dell’ordine».
Paul «avrebbe innanzitutto richiesto l’esecuzione della sentenza in plenaria presentando una mozione per accusare Fauci di oltraggio alla corte. Dopo il voto e l’approvazione del Senato, la questione sarebbe stata deferita al Dipartimento di Giustizia per l’azione penale e un’ordinanza del tribunale per autorizzare gli agenti federali a sequestrare i dispositivi e i documenti di Fauci per l’esame forense» ha affermato Glaser.
Al momento della stampa, l’ufficio di Paul non ha risposto alla richiesta di commento di The Defender.
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L’insabbiamento di Fauci «è iniziato quando il virus era appena sotto i riflettori dell’America»
Secondo Paul, gli sforzi di Fauci per nascondere le origini del SARS-CoV-2 «sono iniziati quando il virus era appena sotto i riflettori degli Stati Uniti».
Paul ha citato un’e-mail del 2 febbraio 2020 inviata da Fauci a Francis Collins, MD, Ph.D., allora direttore dei National Institutes of Health (NIH), in merito alle idee che Collins aveva condiviso con Jeremy Farrar, Ph.D., su come promuovere la teoria zoonotica. Farrar, che all’epoca dirigeva il Wellcome Trust, fu l’ideatore di diverse politiche adottate durante la pandemia di COVID-19.
Nell’e-mail del 2 febbraio 2020, Farrar ha dichiarato a Collins, Fauci e al direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Tedros Adhanom Ghebreyesus, che gli sforzi per promuovere la teoria zoonotica sarebbero stati meglio affrontati «sotto l’egida dell’OMS».
Farrar divenne in seguito capo scienziato dell’OMS e ora è vicedirettore generale per la promozione della salute e la prevenzione e il controllo delle malattie.
Fauci rispose a Collins scrivendo: «per favore, cancella questa e-mail dopo averla letta».
The coverup began while the virus was barely on America’s radar. Just one day after the Feb. 1, 2020 Proximal Origins call, Fauci, Francis Collins, and Jeremy Farrar plotted how to “get ahead of the science and the narrative” under WHO.
Fauci ended with: “Please delete this… pic.twitter.com/lAVuPB8mZJ
— Senator Rand Paul (@SenRandPaul) September 10, 2025
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Paul ha affermato che le e-mail sono state inviate un giorno dopo la «teleconferenza sulle origini prossimali» del 1° febbraio 2020. Fauci, Collins, Farrar e importanti virologi, tra cui diversi coautori dell’ormai famigerato articolo «L’origine prossimale del SARS-CoV-2», hanno partecipato alla teleconferenza.
Sebbene diversi coautori di «Proximal Origin» abbiano espresso dubbi sul fatto che il SARS-CoV-2 si sia sviluppato naturalmente, Fauci ha cercato di nascondere tali preoccupazioni durante la chiamata. Il governo degli Stati Uniti, la comunità scientifica e i media hanno successivamente utilizzato «Proximal Origin» per screditare i sostenitori della «teoria della fuga di laboratorio».
L’amministrazione Trump sta indagando per stabilire se gli autori e gli editori di «Proximal Origin» abbiano permesso a Fauci e ad altri di influenzare le conclusioni dell’articolo in cambio di finanziamenti federali.
A luglio, Paul ha dichiarato di stare lavorando con il direttore dell’FBI Kash Patel «per indagare sulle malefatte di Fauci in carica» e per esaminare «la vasta copertura del COVID» riguardante le origini del virus e i finanziamenti federali alla ricerca sul guadagno di funzione.
La ricerca sul guadagno di funzione aumenta la trasmissibilità, o virulenza, dei virus. Tale ricerca, spesso utilizzata nello sviluppo di vaccini, è stata condotta presso l’Istituto di Virologia di Wuhan in Cina, alimentando il timore che il virus SARS-CoV-2 sia stato sviluppato lì.
«Un altro strato della copertura di Fauci sul COVID»
Paul ha anche pubblicato un’e-mail datata 20 luglio 2020, tra Fauci e Greg Folkers, allora capo dello staff dell’ufficio NIAID di Fauci.
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Nell’e-mail, Folkers ha inoltrato a Fauci un post pubblicato da Paul su Twitter, ora noto come X, in cui si suggeriva che New York avesse un tasso di mortalità pro capite più alto rispetto a stati come la Florida e il Texas, che avevano allentato le restrizioni per la pandemia di COVID-19.
Freshly released emails expose another layer of the Fauci COVID Coverup. In April 2020, his staff flagged my post on NYC’s soaring death rate.
Fauci’s reply?
Call me “full of s..t,” spin the numbers, and order your staff to “delete this after you read it.” He knew the… pic.twitter.com/cGvFn4OzX3
— Senator Rand Paul (@SenRandPaul) September 10, 2025
In risposta, Fauci ha scritto che Paul «dice stronzate.» e ha detto a Folkers che non voleva «più avere a che fare con queste sciocchezze». Ha chiesto a Folkers di «cancellare questa e-mail dopo averla letta».
Paul ha scritto su X che l’email svela «un altro strato dell’insabbiamento del COVID da parte di Fauci» e suggerisce che Fauci «sapeva che la resa dei conti sarebbe arrivata».
Paul richiede le comunicazioni di Fauci sulla ricerca sul guadagno di funzione
Nel 2023, Paul chiese al Dipartimento di Giustizia di indagare su Fauci per presunta falsa testimonianza durante un’udienza del Congresso degli Stati Uniti nel 2021, quando Fauci testimoniò che il COVID-19 non aveva avuto origine in un laboratorio cinese.
«Non credo che ci sia mai stato un caso più evidente di spergiuro nella storia delle testimonianze governative, e non lo dico alla leggera», dichiarò Paul all’epoca a Fox News.
Durante un’intervista a porte chiuse davanti alla sottocommissione speciale della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti sulla pandemia di coronavirus, lo scorso anno, Fauci ha risposto più di 100 volte di «non ricordare» informazioni o conversazioni cruciali sul COVID-19. Ha anche affermato che il NIH non ha finanziato la ricerca sul guadagno di funzione presso il laboratorio di Wuhan.
Paul ha poi affermato che le risposte di Fauci hanno dimostrato che lui e l’NIH, l’agenzia madre dell’NIAID, sono «più riservati della CIA».
L’anno scorso, la Camera ha anche citato in giudizio il dottor David Morens, ex consigliere senior di Fauci. Morens è stato accusato di aver tentato di aggirare le leggi federali sulla conservazione dei dati, intrattenendo conversazioni sulle origini del COVID-19 sul suo account di posta elettronica privato.
Ciò includeva comunicazioni con Peter Daszak, Ph.D., ex presidente di EcoHealth Alliance, un’organizzazione che ha collaborato con i ricercatori del laboratorio di Wuhan per proporre il progetto DEFUSE alla Defense Advanced Research Projects Agency degli Stati Uniti nel 2018.
Sebbene la proposta sia stata respinta, descriveva la creazione di coronavirus con caratteristiche simili a quelle del SARS-CoV-2, che ne aumentavano l’infettività.
L’anno scorso, il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti ha sospeso tutti i finanziamenti per EcoHealth Alliance dopo aver scoperto che l’organizzazione non era riuscita a monitorare adeguatamente gli esperimenti rischiosi sul coronavirus.
Nella sua lettera a Fauci all’inizio di questa settimana, Paul ha richiesto copie di tutte le comunicazioni che Fauci ha avuto con Daszak, l’EcoHealth Alliance, il laboratorio di Wuhan e il Wellcome Trust, nonché tutte le comunicazioni relative ad argomenti come il documento «Proximal Origin», la ricerca sul guadagno di funzione e la proposta DEFUSE.
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Paul propone una supervisione più rigorosa della ricerca sul guadagno di funzione
Richard Ebright, Ph.D., biologo molecolare della Rutgers University e critico della ricerca sul guadagno di funzione, ha affermato che le rivelazioni di Paul «rafforzano la tesi secondo cui Fauci, Collins e i loro assistenti stavano letteralmente gestendo un RICO dall’ufficio del direttore del NIAID e dall’ufficio del direttore del NIH nel decennio dal 2014 al 2023».
RICO è l’acronimo del Racketeer Influenced and Corrupt Organizations Act, in base al quale i sospettati possono essere accusati di reati penali a livello federale.
«Le prove dimostrano che hanno violato in modo illecito le politiche federali sulla ricerca sull’acquisizione di funzione e sul potenziale aumento dei patogeni pandemici e che, per coprire il loro illecito e il loro ruolo nell’aver causato il COVID-19, hanno commesso associazione a delinquere per frode, frode, distruzione di documenti federali, ostruzione, uso improprio di fondi federali e spergiuro» ha detto Ebright.
A maggio, il presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che pone fine ai finanziamenti federali statunitensi per la «ricerca pericolosa sul guadagno di funzione» in Cina, Iran e altri Paesi. L’ordine esecutivo di Trump ha anche sospeso la ricerca sul guadagno di funzione finanziata a livello federale negli Stati Uniti per 120 giorni, durante i quali verrà elaborata una nuova politica per tale ricerca.
A giugno, il NIH ha chiuso un centro di ricerca fondato da Fauci. Ha anche annunciato che avrebbe interrotto la ricerca sul guadagno di funzione e sospeso i finanziamenti che la finanziavano.
A marzo, Paul ha presentato il Risky Research Review Act, che avrebbe «codificato la supervisione indipendente permanente» della ricerca gain-of-function finanziata dai contribuenti.
A febbraio, Paul ha presentato il NIH Reform Act, che avrebbe riformato il NIAID e «aumenterebbe il controllo del Congresso sulla leadership dell’agenzia».
Michael Nevradakis
Ph.D.
© 11 settembre 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
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