Connettiti con Renovato 21

Animali

Cane del presidente moldavo morde il presidente austriaco

Pubblicato

il

Il presidente austriaco Alexander Van der Bellen si è ritrovato giovedì con una mano fasciata a Chisinau, dopo che un cane appartenente alla sua controparte moldava, Maia Sandu, lo ha aggredito dopo un tentativo di accarezzamento da parte del capo di Stato viennese.

 

Niente lasciava pensare all’esplosione di rabbia animale da parte della bestia della presidentessa della Moldavia. Il Van der Bellen e la sua collega slovena Natasa Musar erano arrivati ​​in Moldova per sostenere la spinta della Sandu ad aderire all’Unione Europea.

 

«Sono lieto di accogliere oggi a Chisinau i presidenti Van der Bellen dell’Austria e Musar della Slovenia», aveva scritto la Sandu su Twitter. «Le nostre discussioni hanno evidenziato un forte sostegno al percorso della Moldova verso l’UE, segnando un momento significativo nel nostro viaggio verso l’adesione all’Europa».

 

Nell’ambito di una sessione fotografica, Sandu ha quindi presentato il suo cane Codrut ai leader in visita. Nelle immagini pubblicate dai media moldavi, Sandu e Musar accarezzano il cane mentre Van der Bellen guarda.

 

Pochi istanti dopo, il leader austriaco si è chinato per un innocente pat-pat sulla testa di Codrut, ma il terribile quadrupede presidenziale ha risposto mordendogli le dita.

 

Il tremendo incidente diplomatico è stato ripreso dalle telecamere e ripreso dall’emittente rumena TVR.

 

Nel filmato è possibile sentire distintamente la creatura che, mentre addenta la mano del vertice dello Stato austriaco, emette un ringhio impressionante: «aaaaurgghh».

 

Sostieni Renovatio 21

Il presidente Van der Bellen non ha commentato ufficialmente l’incidente. Il suo account sui social media ha continuato a pubblicare parole riguardi al «sostegno incrollabile» per l’adesione della Moldavia all’UE e a dichiarare l’Austria «un partner stretto al fianco della Moldavia in questi tempi difficili».

 

Tuttavia i fotografi di Chisinau, lo avrebbero avvistato con la mano fasciata mentre entrava nel palazzo presidenziale e successivamente mentre firmava documenti con Sandu, riporta il sito russo Russia Today.

 

All’inizio di quest’anno, la presidente moldava aveva mostrato urbi et orbi l’adozione del cane Codrut sui social media, sottolineando che si trattava di un cucciolo aveva perso una gamba in un incidente d’auto ed era un randagio salvato.

 

All’inizio di questo mese, l’UE ha annunciato che sarebbe stata disposta a «finalizzare il quadro negoziale» con la Moldavia nel marzo 2024, se tutte le riforme richieste dal blocco – comprese le sanzioni contro la Russia – fossero state pienamente attuate. Secondo alcuni, il grande numero di Paesi che stanno per aderire alla UE è creato anche nasconderci dentro, a mo’ di panino, l’Ucraina, così che non sembri che verso Kiev si siano fatti favoritismi pure nel difficile percorso di ammissione all’euroblocco. Va ricordato come tre Stati candidati – Albania, Montenegro, Turchia – siano anche di già parte dell’altro grande ente con base a Bruxelles, la NATO.

 

Il governo della Sandu ha spinto molto per l’adesione all’UE e alla NATO dal 2020, arrivando al punto di bandire i critici e chiedere a Bruxelles di sanzionare coloro che si oppongono all’idea. Il Partito di Azione e Solidarietà (PAS) al potere ha dovuto affrontare una reazione negativa alle elezioni locali all’inizio di questo mese, perdendo quasi tutte le principali città e la stessa Chisinau.

 

Il partito di opposizione dice ancora a settembre ripeteva il presidente Sandu è «controllato dall’estero». Sotto la guida della Sandu, il governo moldavo è diventato sempre più critico nei confronti della Russia e ha represso i sentimenti filo-russi all’interno del Paese, bandendo di recente il partito Sor, che le autorità hanno accusato di essere uno strumento degli «oligarchi».

 

Come riportato da Renovatio 21, la Sandu ha accusato Mosca di complottare per rovesciare il suo governo e destabilizzare la situazione in Moldavia. Mosca ha respinto con veemenza tali affermazioni. Vari canali TV sono stati bloccati in Moldavia, russi o considerati «filorussi». In Agosto la Moldavia aveva vietato l’ingresso nel Paese al noto musicista balcanico Goran Bregovic, ritenuto filorusso.

 

Non è chiaro se l’infido animale domestico presidenziale verrà ora soppresso, come si usava fare per i cani aggressivi che sbranano, nella ferale imprevedibilità della propria cinica natura, bambini a caso. Il Fido della Sandu ha sbranato la mano di un presidente: non è che, essendo egli stesso un cane presidenziale, esso finisca per essere considerato legibus solutus, e amnistiato di ogni malefatta?

 

Il caso ricorda da vicino quello di Commander, il pastore tedesco di Joe Biden, che alla Casa Bianca – forse condividendo per simpatia la demenza aggressiva del suo padrone – ha morso quantità di agenti dei Servizi Segreti e non solo, spedendoli all’ospedale.

 

Anche il malvagio Commander, creatura cinicamente lasciata libera nelle sue sue gozzoviglie di violenza e di amenza politica. I cani, sì, somigliano ai loro padroncini, spesse volte.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21



Immagine generata artificialmente

Continua a leggere

Animali

Trafficante di droga latitante catturato mentre passeggiava con un delfino morto

Pubblicato

il

Da

La polizia russa ha arrestato un sospettato di traffico di droga di 40 anni, dopo che è stato visto dalle telecamere a circuito chiuso mentre trasportava con disinvoltura quello che è stato descritto come un «delfino morto» nella località di Sochi sul Mar Nero.   Un bizzarro video che circola online mostra l’uomo, che era su una lista di ricercati, mentre trasporta il cetaceo defunto nel suo appartamento.   La polizia locale ha detto giovedì che dopo aver esaminato il filmato, ha identificato l’uomo come un fuggitivo della regione di Mosca, ricercato con l’accusa di traffico di droga.  

Sostieni Renovatio 21

La polizia russa ha descritto l’animale come un «delfino morto», anche se i filmati suggeriscono che in realtà si trattasse di una focena, una piccola specie di balena imparentata più con i beluga e i narvali che con i delfini.   L’animale era già morto quando il sospettato lo ha trovato sulla spiaggia, ha osservato la polizia, senza spiegare perché avesse deciso di portarlo con sé.   Il sospettato è stato preso in custodia nella sua residenza nella cittadina balneare di Adler, appena a sud di Sochi. Tra breve sarà consegnato alle autorità della regione di Mosca per affrontare l’accusa di traffico di droga in quantità eccezionalmente elevate. Se ritenuto colpevole, rischia tra i 15 e i 20 anni dietro le sbarre.   Come riportato da Renovatio 21, il traffico di droga e le grandi creature marine si sono incrociati in un’altra storia di questi tempi, quella degli squali strafatti di cocaina a causa dei carichi criminali finiti in mare.   È noto che cetacei sono stati addestrati per fini militari, al punto che vi è un beluga in Norvegia sospettato di essere una spia russa. È possibile che le organizzazioni criminali utilizzino i mammiferi marini per i loro loschi piani?   Ci chiediamo quindi: che anche la focena morta del Mar Nero fosse direttamente coinvolta in uno schema di narcotraffico?   Dopo le nefandezze viste in questi ultimi mesi da parte di orche, delfini e balenotteri, niente ci potrebbe ancora stupire.   Anzi diciamo pure che non vi sarebbe nessuna sorpresa a scoprire che la bestia marina era in realtà il vero capo del traffico criminale.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine screenshot da Twitter
Continua a leggere

Animali

Scoperto in India un serpente lungo quanto uno scuolabus. Probabilmente pure molto meno letale

Pubblicato

il

Da

Gli scienziati dell’Istituto indiano di tecnologia Roorkee, in India, hanno pubblicato un articolo sulla rivista Scientific Reports per discutere della loro scoperta del Vasuki Indicus, una nuova specie di serpente gigante, vissuto circa 47 milioni di anni fa nello Stato indiano del Gujarat.

 

I resti del gargantuesco serpentone sono stati trovati nella miniera di carbone di Panandhro, nella regione di Kutch. Il suo nome è stato scelto in riferimento al luogo del ritrovamento e alla leggendaria creatura simile a un serpente associata alla divinità induista Shiva.

 

I ricercatori hanno osservato 27 vertebre, per lo più in buono stato di conservazione e alcune delle quali ancora articolate, che sembrano essere state raccolte da un individuo adulto. I pezzi ossei hanno dimensioni comprese tra 37,5 e 62,7 millimetri in lunghezza e tra 62,4 e 111,4 millimetri in larghezza, indicando un corpo ampio e cilindrico.

 

Sulla base di queste misurazioni, gli scienziati hanno ipotizzato che l’esemplare di Vasuki Indicus di cui facevano parte potesse raggiungere una lunghezza compresa tra 10,9 e 15,2 metri.

 

«Il team, guidato da Debajit Datta e Sunil Bajpai, ha scoperto i resti fossili della specie, che poteva raggiungere una lunghezza stimata tra gli 11 e i 15 metri, praticamente quanto uno scuolabus» scrive La Stampa.

 

Tuttavia non è dato sapere quanto letale per l’uomo potrebbe essere stato il rettilone. Sappiamo invece perfettamente quando posso ferire, di questi tempi, il suo termine di paragone, lo scuolabus.

 

«Autista dello scuolabus ha un malore e muore a Chiavari: aveva appena concluso il giro con i bambini»: Il Messaggero di due settimane fa.

 

«Incidente a Cittadella: autista di scuolabus ha un malore e va a sbattere contro una corriera». Il Resto del Carlino, 25 gennaio 2023.

 

La Spezia, maggio 2022: «Malore improvviso per l’autista dello scuolabus, mezzo fa un volo di venti metri». Lo riporta La Città della Spezia.

 

«Padova, autista di scuolabus muore alla guida». Automoto, ottobre 2023.

 

Corridonia, provincia di Macerata: «Malore fatale in strada, arrivano i soccorsi e uno scuolabus resta bloccato sui binari mentre arriva il treno». Il Resto del Carlino, il mese scorso.

 

Ottobre 2023: «Autista di scuolabus ha un malore alla guida: Jessica muore a 15 anni schiacciata dal mezzo». Lo riporta il Corriere Adriatico.

 

Stati Uniti, aprile 2023: «L’autista dello scuolabus ha un malore: studente di 13 anni prende il controllo del mezzo».

 

Roma, dicembre 2022: «Scuolabus fuori strada a Roma, paura per 41 bambini: Malore dell’autista». Lo riporta IlSussidiario.net.

 

Renovatio 21 ha riportato tanti altri casi.

 

«I ricercatori ipotizzano inoltre che il predatore preistorico cacciasse in modo lento, come le anaconde» scrivono gli scienziati scopritori del serpentazzo indico.

 

Abbiamo imparato invece che il suo termine di paragone, lo scuolabus, miete vittime all’improvviso.

 

«Malori improvvisi» del conducente, che rischiano di tirare giù con loro le vite di diecine di bimbi trasportati.

 

E quindi: cosa è più pericoloso? Il boa preistorico di 15 metri o mandare il proprio figlio a scuola?

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


 

 

 

Continua a leggere

Animali

49 sadiche orche assassine stanno scioccando i biologi marini

Pubblicato

il

Da

Gli scienziati conoscono tre distinti ecotipi di orche assassine – offshore, transitorie e residenti – che compongono la popolazione di orche lungo la costa della California e dell’Oregon. Tuttavia un nuovo studio suggerisce, attingendo ai dati raccolti in più di 25 anni, che potrebbe esserci un quarto gruppo in agguato nell’oceano aperto, che mostra attributi fisici, modelli alimentari e strategie di caccia diversi. Lo riporta la rivista scientifica americana Popular Mechanics.   Gli scienziati dell’Università della British Columbia (UBC) hanno probabilmente identificato un nuovo gruppo di orche situato lontano dalla costa della California e dell’Oregon in grado di comunicare con un nuovo «dialetto».   Si tratta di un gruppo di 49 cetacei assassini avvistati durante nove incontri dal 1997 al 2021. Gli scienziati ipotizzano che un nuovo gruppo potrebbe essersi formato in mare aperto, anche se non escludono la possibilità che si tratti di una sottopopolazione di un altro gruppo. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Aquatic Mammals.

Sostieni Renovatio 21

Esistono tre ecotipi di orche, forme distinte all’interno di una specie, che vivono al largo delle coste della California e dell’Oregone: orche residenti, orche dette offshore ed orche transitorie. Queste orche differiscono fisicamente (pinne arrotondate o appuntite, ecc…), comportamentali e alimentari.   I ricercatori ora sostengono che un quarto ecotipo, attualmente ancora senza nome, potrebbe esistere anche più lontano, in mare aperto. Analizzando le 49 orche avvistate in nove incontri, nessuna di loro è stata abbinata a nessuno dei tre gruppi di orche. Ma sono stati i loro crudeli schemi di caccia a stupire davvero i ricercatori.   «In uno dei primi incontri che i ricercatori hanno avuto con un branco di queste orche oceaniche, sono stati osservati mentre affrontavano un branco di nove capodogli femmine adulte, per poi scappare con un esemplare. È la prima volta che le orche assassine attaccano i capodogli sulla costa occidentale», ha detto in un comunicato stampa il primo autore Josh McInnes, uno studente di master alla UBC. «Altri incontri includono un attacco a un capodoglio pigmeo, la predazione di un elefante marino settentrionale e del delfino di Risso [detto anche grampo, ndr], e quella che sembrava essere una pausa post-pasto dopo aver mangiato una tartaruga liuto».   I dati raccolti descrivono questo branco come particolarmente aggressivo nella caccia rispetto alle altre orche. Orche assassine e stragiste – come sempre. Sadiche e infami. Come dimostra un altro particolare interessante.   I ricercatori hanno infatti notato anche un’altra caratteristica comune a quasi tutte le 49 orche: uno schema regolare del morso di un particolare squalo.   Tali cicatrici sono un regalo d’addio dello squalo tagliatore (Isistius brasiliensis), che fornisce un indizio significativo per discernere dove risiede abitualmente questa distinta popolazione di orche. Questi piccoli squali, che non superano mai il mezzo metro, usano labbra succhiatrici e denti appuntiti per lanciarsi sugli animali e poi girano il corpo per lasciare un foro a forma di stampino per biscotti (da cui il nome) dalla preda.   Insomma, la banda di orche sadiche ha il suo «tatuaggio»…

Aiuta Renovatio 21

Il problema delle orche teppiste andrebbe risolto una volta per tutte – e ad ogni latitudine del pianeta.   Renovatio 21 si è occupata varie volte della teppa di orche debosciate che incrocia presso Gibilterra, che ha scatenato qualcosa come un attacco al giorno, con la teppa cetacea a minacciare anche le spiagge spagnuole.       Tuttavia gli esempi del comportamento inaccettabile da parte di questi animali – che mascherano la loro malvagità impadronendosi dei colori del panda, simbolo delle specie protette – non accennano a fermarsi: solo la settimana scorsa a Mossel Bay, in Sud Africa, un’orca assassina ha sbranato dinanzi ad un pubblico umano uno squalo bianco, che è invece davvero una specie protetta dal CITES. La creatura, dopo aver assassinato il pescecane, ne avrebbe consumato pubblicamente il fegato.   Da tempo oramai Renovatio 21 chiede un la creazione di un movimento internazionale per sistemare il comportamento dei cetacei, chiaramente divenuto sconcio, indecente, immorale, scurrile, impudico, dissoluto, licenzioso, depravato, lascivo, volgare, sporco, laido, scostumato, svergognato, lubrico, scandaloso, turpe, disonesto e pericoloso.   Rilanciamo in nostro appello: quosque tandem… Fino a quando gli oceani, e l’umanità, dovranno sopportare lo scandalo di queste bestie prive di pudore?   Quanto ancora dovremmo tollerare i soprusi delle orche assassine, e bastarde, e infami, e maledette, e stronze?

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
 
Continua a leggere

Più popolari