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Bergoglio dice che considererà l’«apertura» verso le «persone transgender» come criterio di nomina dei nuovi vescovi USA

Due persone che hanno partecipato all’incontro privato di papa Francesco con il gruppo pro-LGBT New Ways Ministry (NWM) sabato hanno attestato che il Papa si è impegnato a considerare «l’apertura alle persone transgender» come criterio per la nomina di nuovi vescovi negli Stati Uniti. Lo riporta il sito LifeSiteNews.
Secondo il diacono Raymond Dever, citato dal Times, Bergoglio sarebbe rimasto colpito dall’incontro a porte chiuse che ha avuto con gli attivisti LGBT.
Il Times ha riportato che il Dever, uno degli 11 ospiti del papa all’incontro, ha affermato che «Francesco ha detto che le situazioni vissute dalle persone transgender saranno più nella sua mente».
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Il Dever ha aggiunto che «lui ha detto che quando nominerà nuovi vescovi negli Stati Uniti considererà la loro apertura alle persone transgender come criterio». Il Times ha citato un altro membro dell’incontro che ha attestato di aver sentito il commento citato da Francesco.
Tenutosi sabato, l’incontro tra Francesco e il gruppo pro-LGBT New Ways Ministry è durato circa 90 minuti.
Gli ospiti hanno «esortato» Francesco «ad andare oltre l’approccio negativo della Chiesa» nei confronti delle cosiddette «persone di genere diverso, e ad incoraggiare i leader della Chiesa ad ascoltare più attentamente» quelle che hanno definito «le vite e la fede delle persone LGBTQ+».
Secondo l’agenzia Reuters Francesco ha udito «richieste di annullare il divieto della Chiesa cattolica» sulle cosiddette «cure di affermazione di genere», vale a dire, richieste di annullare il divieto della Chiesa di interventi chirurgici di «cambio di sesso».
Dever è stata una delle cinque persone presenti all’incontro che hanno condiviso una testimonianza personale con Bergoglio. Diacono sposato in pensione, Dever è il padre di un uomo «transgender» che ha tentato il suicidio dopo la «transizione».
Nel consegnare la sua testimonianza al papa, il Dever ha dichiarato di suo figlio (che ora vive come una «donna») che “con il nostro amore e supporto incondizionati, lui alla fine è uscito allo scoperto e ha fatto la transizione completa, socialmente, legalmente e clinicamente, un processo che ha richiesto quasi 10 anni – se non l’avesse fatto, probabilmente non sarebbe vivo oggi».
Dever avrebbe affermato che le persone con un genere incerto «vengono escluse dalla vita della Chiesa in troppe diocesi e parrocchie: vengono negati loro i sacramenti e non è loro permesso frequentare le scuole cattoliche». Invece, Dever e sua moglie hanno esortato la Chiesa «a parlare, ad apprendere e a discernere la verità su queste questioni».
Un altro individuo che ha testimoniato all’incontro è stato un «uomo transgender» coinvolto nel lavoro della chiesa «per molti anni», che ha detto a Francesco di aver apprezzato l’operazione di «cambio di sesso».
Ci sono diverse sedi episcopali degli Stati Uniti che potrebbero diventare vacanti nei prossimi anni quando i vescovi raggiungeranno l’età di 75 anni, momento in cui sottoporranno il loro ritiro a Francesco, che deciderà se accettarlo o meno.
Un certo numero di prelati già considerati molto in linea con il pensiero di Francesco e aperti alle questioni LGBT, sono già in sedi chiave. Infatti, appena due giorni prima dell’incontro con il gruppo catto-omotransessualista NWM, Francesco ha incontrato tre dei vescovi statunitensi che si conformano a questa descrizione.
I cardinali Joseph Tobin, Blase Cupich e Robert McElroy sono stati tutti ricevuti in udienza privata; il giorno dopo, Tobin dichiarò ai giornalisti di averla richiesta personalmente.
VATICAN: #PopeFrancis received Cardinals Joseph Tobin, Blase Cupich and Robert McElroy together in audience today.
They are 3 of 11 prelates from America at the Synod.Tobin is a member of the Synod Ordinary Council. Cupich & McElroy are personal picks of the Pope at the Synod. pic.twitter.com/6GtDhk7mOn
— Michael Haynes 🇻🇦 (@MLJHaynes) October 10, 2024
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Ha detto brevemente che hanno discusso di Chiesa, sinodalità e «discernimento», affermando che sono argomenti di cui i tre cardinali parlano tra loro. In particolare, il cardinale DC Wilton Gregory non era presente, affermando in seguito: «non ho ricevuto l’invito».
Come riportato da Renovatio 21, molti dei nuovi cardinali testé creati da Bergoglio sono sostenitori del documento sulle benedizioni alle coppie omosessuali Fiducia Supplicans.
La NWM è stata co-fondata da suor Jeannine Gramick , la suora pro-LGBT la cui censura ufficiale da parte del Vaticano è ancora in vigore, nonostante negli ultimi anni abbia ricevuto un notevole favore da Francesco, con tanto di recente lettera in cui il pontefice scriveva alla Gramick che i transessuali «devono essere integrati nella società».
Suor Gramick è stata personalmente censurata dal Vaticano nel 1999 e nel 2010 la Conferenza Episcopale degli Stati Uniti (USCCB) aveva dichiarato ulteriormente che il New Ways Ministry «non ha alcuna approvazione o riconoscimento da parte della Chiesa cattolica» per parlare della questione LGBT.
Come riportato da Renovatio 21, il vertice della chiesa cattolica sembra ora aver intrapreso una strada che, più che lo sdoganamento dell’omosessualità, punta alla normalizzazione spirituale ed istituzionale del transessualismo.
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Vescovo austriaco nominato da Bergoglio assume omosessuale «sposato» come segretario personale

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Il cardinale Zen condanna il «pellegrinaggio» LGBT nella Basilica di San Pietro: «offesa a Dio»

Il cardinale Joseph Zen ha denunciato il pellegrinaggio LGBT in Vaticano e si è unito agli appelli di altri vescovi affinché compiano riparazioni per la profanazione della Basilica di San Pietro. Lo riporta LifeSite.
In una dichiarazione in lingua cinese pubblicata mercoledì, Zen ha scritto: «recentemente è emersa la notizia che un’organizzazione LGBTQ+ ha organizzato un evento per l’Anno Santo, in cui i partecipanti sono entrati nella Basilica di San Pietro a Roma per attraversare la Porta Santa».
«Ostentavano oggetti di scena color arcobaleno, indossavano abiti con slogan e coppie dello stesso sesso si tenevano per mano con passione: era puramente un’azione di protesta», ha osservato il vescovo emerito di Hong Kong.
«Questo non era un pellegrinaggio giubilare (in cui i credenti rinnovano i voti battesimali, si pentono dei peccati e si impegnano a riformarsi). Tali azioni offendono gravemente la fede cattolica e la dignità della Basilica di San Pietro: una grave offesa a Dio!»
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«Il Vaticano era a conoscenza di questo evento in anticipo, ma non ha poi emesso alcuna condanna. Troviamo ciò davvero incomprensibile!»
Zen ha sottolineato che «coloro che provano attrazione per persone dello stesso sesso» dovrebbero essere trattati con beneficenza; tuttavia, «non possiamo dire loro che il loro stile di vita è accettabile».
«Non siamo Dio», ha continuato. «Dio ci chiama a trasmettere ciò che Gesù ci ha insegnato: il vero amore per loro. Dobbiamo aiutarli a ottenere la grazia attraverso la preghiera e i sacramenti per resistere alla tentazione, vivere virtuosamente e percorrere la via verso il cielo».
Zen ha fatto riferimento alla richiesta di atti di riparazione avanzata da quattro vescovi: il vescovo Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Astana, Kazakistan; il vescovo Joseph Strickland, vescovo emerito di Tyler, Texas; il vescovo Marian Eleganti, vescovo ausiliare emerito di Coira, Svizzera; e il vescovo Robert Mutsaerts, ausiliare di ‘s-Hertogenbosch, Paesi Bassi.
Il porporato cinese ha affermato di sostenere fermamente questo appello e ha suggerito che, dopo la Festa di metà autunno in Cina, i fedeli dovrebbero «riunirsi con i parrocchiani vicini per tre giorni per recitare le preghiere allegate».
«Inoltre, compite un atto di abnegazione o un atto di carità per offrire riparazione davanti a Dio per i peccati dei nostri fratelli e sorelle che hanno sbagliato», ha concluso.
Il cardinale Zen ha allegato al suo messaggio la preghiera di riparazione compilata dai quattro vescovi e recitata alla Conferenza sull’identità cattolica lo scorso fine settimana.
Il vescovo emerito di Hong Kong si aggiunge alla lista dei prelati ortodossi che hanno pubblicamente condannato il «pellegrinaggio LGBT» in Vaticano. Oltre ai quattro vescovi che hanno redatto la preghiera di riparazione, l’evento è stato criticato anche dal cardinale Gerhard Müller, che ha affermato che si trattava «indubbiamente» di un sacrilegio.
Come riportato da Renovatio 21, il cardinale Zen la scorsa estate aveva scritto che «il Dio misericordioso è così disgustato dai comportamenti sessuali tra persone dello stesso sesso perché questo crimine è troppo lontano dal piano di Dio per l’uomo (…) Il Suo piano è che un uomo e una donna si uniscano in un solo corpo con un unico ed eterno amore e cooperino con Dio. Una nuova vita può nascere e crescere nel calore della famiglia».
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Come riportato da Renovatio 21, l’anno passato lo Zen si era scagliato contro Fiducia Supplicans arrivando a chiedere le dimissioni dell’autore del testo, il cardinale Victor «Tucho» Fernandez, eletto da Bergoglio a capo del Dicastero per la Dottrina della Fede.
Il porporato in questi mesi ha attaccato con estrema durezza il Sinodo sulla Sinodalità, accusando Bergoglio di usare i sinodi per «cambiare le dottrine della Chiesa», nonché «rovesciare» la gerarchia della Chiesa per creare un «sistema democratico».
Come riportato da Renovatio 21, pochi giorni fa il cardinale Zen ha celebrato una messa tradizionale per la festa del Corpus Domini e ha guidato una processione per le strade di Hong Kongo, città dove le autorità, ora dipendenti da Pechino, lo hanno arrestato ed incriminato, nel silenzio più scandaloso del Vaticano (mentre, incredibilmente, il Parlamento Europeo esorta la Santa Sede a difenderlo!), con il papa Bergoglio a rifiutarsi di difendere il cardinale in nome del «dialogo» con la Cina comunista che lo perseguita.
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Immagine di Rock Li via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported; immagine tagliata
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Trump prende in giro l’ideologia transgender «woke» nell’incontro con il premier del Canada

BREAKING: President Trump calls out the trans insanity right in front of Canada PM Carney whose child is a trans activist. https://t.co/9TThX5Auip pic.twitter.com/bdYRgymB9P
— John-Henry Westen (@JhWesten) October 7, 2025
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