Misteri
Anche Nancy Pelosi chiama l’esorciccio
L’ex presidente della Camera Nancy Pelosi ha chiamato un prete per eseguire un esorcismo nella casa di San Francisco dove suo marito, Paul Pelosi, è stato aggredito dal 42enne David DePape il 4 novembre, secondo la figlia dei Pelosi, Alexandra.
«Penso che abbia pesato molto sulla sua anima. Penso che si sentisse davvero in colpa. Penso che questo l’abbia davvero spezzata. Durante il Ringraziamento, ha avuto sacerdoti che venivano, cercando di avere un esorcismo della casa e tenendo servizi di preghiera», ha detto la figlia Pelosi al New York Times.
Mentre i dettagli ufficiali che circondano l’incidente sono cambiati più volte, l’ultimo aggiornamento è arrivato in un rapporto di novembre ora ritirato dal corrispondente veterano di NBC News Miguel Almaguer (che è sparito dopo quel servizio).
Secondo Almaguer, Paul Pelosi ha aperto la porta della loro casa di San Francisco il mese scorso quando è arrivata la polizia. Tuttavia, non ha cercato di scappare o di allertare la polizia in caso di emergenza, e invece è andato dalla polizia e è tornato verso il presunto aggressore, David DePape.
«Dopo aver bussato ed essersi annunciati, la porta d’ingresso è stata aperta dal signor Pelosi. L’82enne non ha dichiarato immediatamente un’emergenza o ha cercato di lasciare la sua casa, ma ha invece iniziato a camminare per diversi metri indietro nell’atrio verso l’aggressore e lontano dalla polizia», aveva detto Almaguer nel rapporto video del 4 novembre ora cancellato. Almaguer aveva citato fonti anonime per le affermazioni.
Il fatto è stato al centro, oltre che di speculazione, anche di tanta ironia.
La Pelosi che chiama un suo esorcista (che, conoscendo le sue rivendicazioni di cattolica abortista LGBT, non ce la facciamo a non chiamare «esorciccio», e con la musichetta nella testa) non rappresentata la prima comparsata nell’esorcistato in politica.
Nel 2017, al momento dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, si dice che Melania avesse invitato a palazzo un esorcista.
La Casa Bianca, si è ipotizzato, potrebbe essere piena delle «influenze» che percolano dalla storia degli Obama, con il nonno kenyota che, secondo alcune voci, sarebbe stato partecipe dei tremendi riti sanguinari Mau Mau, pur essendo di etnia differente. Ma si tratta di dicerie, come quella per cui la madre e i nonni bianchi di Obama fossero invece spie della CIA.
In verità, in America è molto più discussa, e acclarata, la relazione che altri inquilini della Casa Bianca hanno avuto con la «magia nera»: parliamo, ovviamente, del lungo rapporto dei Clinton con Haiti e (cosa confessata nel libro di Bill CLinton My Life) con il Voodoo e il suo «papa», morto pochi anni fa mentre il lavoro «umanitario» dei Clinton nel disgraziato Paese continua alla grandissima.
Misteri
Il fondatore di Telegram: le accuse delle Owens alla Francia sono plausibili
Le accuse secondo cui il governo francese potrebbe essere coinvolto nell’omicidio dell’attivista conservatore statunitense Charlie Kirk sono «del tutto plausibili», ha dichiarato Pavel Durov, fondatore e CEO di Telegram.
L’imprenditore russo ha commentato le rivelazioni della commentatrice Candace Owens, secondo cui l’assassino di Kirk «si è addestrato con la 13ª Brigata della Legione francese, con coinvolgimento multistatale». Il sospettato, il 22enne Tyler James Robinson, è stato formalmente accusato di omicidio aggravato e reati connessi all’uccisione di Kirk e si trova in custodia cautelare senza cauzione, mentre i procuratori valutano di richiedere la pena capitale.
Nello stesso post su X pubblicato venerdì, Owens ha rivelato di essere stata avvertita da un alto funzionario francese che il presidente Emmanuel Macron aveva «autorizzato unità professionali» a eliminarla.
After reviewing everything Charlie Kirk has ever said about Macron’s France, I find Candace’s info about French involvement in his death entirely plausible.
Charlie even called for 300% tariffs on France until the charges against me were dropped: https://t.co/6JLy6PzNqS 🙏 https://t.co/qm6Laz0cfI
— Pavel Durov (@durov) November 23, 2025
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«Dopo aver esaminato tutto ciò che Charlie Kirk ha detto sulla Francia di Macron, trovo le informazioni di Candace sul coinvolgimento francese nella sua morte del tutto plausibili», ha scritto Durov su X domenica, ripubblicando il messaggio di Owens.
Durov, fermato all’aeroporto di Parigi l’anno scorso per presunti reati legati agli utenti di Telegram, ha da tempo accusato le autorità francesi di condurre una «crociata» contro la libertà di espressione. Il miliardario, che detiene la cittadinanza francese, considera il suo arresto per condotte altrui «legalmente e logicamente assurdo».
President Trump should announce plans for a 300% tariff on French wine unless ALL charges are dropped on Pavel Durov immediately.
If Europe is going to imprison CEO’s of platforms where free speech thrives, there should be stiff and painful consequences.
— Charlie Kirk (@charliekirk11) August 25, 2024
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Nel suo post, Durov ha ricordato che Kirk aveva invocato dazi del 300% sulla Francia finché le accuse contro di lui non fossero state archiviate, citando un messaggio in cui l’attivista accusava l’Europa di colpire «i CEO di piattaforme dove prospera la libertà di parola». Tale testo, scritto poco prima che il fondatore di Turning Point USA venisse ucciso a colpi di arma da fuoco in un campus universitario nello Utah il 10 settembre, auspicava «conseguenze dure e dolorose» per la Francia a causa della detenzione di Durov.
Come riportato da Renovatio 21, fondatore di Telegram ha inoltre rivelato che, durante la sua custodia, il capo dei servizi segreti francesi gli aveva chiesto di censurare voci conservatrici in Romania in vista delle controverse elezioni presidenziali, poi annullate dalla Corte Costituzionale. Il mese scorso, Durov ha accusato le autorità francesi di promuovere la sorveglianza in nome della sicurezza pubblica.
Al giovane miliardario, la cui società opera da Dubai, era stato inizialmente vietato di lasciare la Francia durante le indagini, ma il divieto di viaggio è stato completamente revocato all’inizio di questo mese.
Come riportato da Renovatio 21, Durov – che ha ottenuto anni fa la cittadinanza francese – sei mesi fa ha dichiarato che la Francia ha usato i temi del «terrorismo e della «pornografia infantile» per mascherare la sua agenda politica con Telegram.
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Halloween festa di sangue: lista aggiornata dell’orrore
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Misteri
La NASA attiva l’Earth Defense Group per le preoccupazioni alla cometa con possibile tecnologia aliena
Un gruppo di «difesa planetaria», supportato dalla NASA, ha avviato operazioni per determinare l’esatta posizione della cometa 3I/ATLAS dopo aver rilevato un comportamento anomalo dell’oggetto.
La cometa, delle dimensioni di Manhattan e potenzialmente dotata di tecnologia aliena, è stata classificata come minaccia dall’International Asteroid Warning Network (IAWN). Questo network, una coalizione globale di esperti e agenzie coordinata dalla NASA, si occupa di monitorare asteroidi e oggetti vicini alla Terra potenzialmente pericolosi, valutandone i rischi di impatto.
Secondo il New York Post, si tratta della prima volta che un oggetto interstellare viene incluso in una campagna di questo tipo, spingendo il gruppo a perfezionare le proprie capacità e a preparare il mondo a una possibile minaccia spaziale.
Fotografata il 21 luglio dal telescopio spaziale Hubble, 3I/ATLAS presenta caratteristiche atipiche per una cometa, come riportato dal Post. Tra i fenomeni insoliti, spicca un’anti-coda, un getto di particelle diretto verso il Sole, contrariamente al comportamento tipico delle comete. Inoltre, la cometa emette una colonna di quattro grammi di nichel al secondo, senza tracce di ferro, un’anomalia per questi corpi celesti, secondo il Post.
Come riportato da Renovatio 21, astrofisico di Harvard, il dottor Avi Loeb, intervistato dal New York Post, ha notato che il tetracarbonile di nichel è associato a processi industriali umani. In precedenza, Loeb aveva suggerito che l’accelerazione non gravitazionale e la traiettoria anomala dell’oggetto, che lo porta insolitamente vicino a Marte, Giove e Venere, potrebbero indicare che si tratta di una sonda aliena in missione di ricognizione sulla Terra.
Secondo il giornale neoeboraceno, l’IAWN condurrà una «campagna sulle comete» dal 27 novembre 2025 al 27 gennaio 2026 per determinare con precisione la posizione di 3I/ATLAS.
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