Bizzarria
Altro vertice cringio raggiunto dall’Olimpiade: ecco i momenti inguardabili della breakdance
Quando pensavamo di averle viste tutte, le Olimpiadi di Macron ci colpiscono con la notizia sconvolgente che la breakdance è ora disciplina olimpica.
Proprio così: ai Giuochi di Parigi ha debuttato, come gara iridata, la danza di strada dei ghetti americani. Questo con buona pace di tanti altri sport che premono, come ad esempio il Karate, riconosciuto olimpico solo temporaneamente alle Olimpiadi di Tokyo e costretto a vedere, forse per par condicio estremo orientale, che il coreano Taekwondo va avanti tranquillo come competizioni olimpiche.
Già basterebbe l’aver appreso che il breaking (lo chiamano così) è considerato uno sport, e per giunta olimpico, ma la Macroniade ha fatto di più: ci ha regalato un momento di cringitudine senza precedenti, al punto che sentiamo il dovere di italofonizzare la parola cringe in cringio.
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Ecco che il pubblico mondiale viene messo dinanzi alla concorrente olimpico «Raygun» (letteralmente, «pistola a raggi»), descritta come «la miglior breakdancer australiana».
La raggiante pistola olimpionica ha eseguito una coreografia che ha lasciato a tal punto perplessi i commentatori che molti, che erano inizialmente indifferenti verso il tema, sono stati spinti a chiedersi perché la breakdanza è stata aggiunta ai Giochi.
«Una clip della trentaseienne – il cui vero nome è Rachael Gunn – è diventata rapidamente virale mentre si dimenava goffamente sulla pista da ballo con la mano sul mento per porre fine a quella che era già una routine confusa e caotica», riporta il giornale britannico Daily Mail, il quale ha continuato sottolineando che la Gunn è ricercatore universitario di arti creative presso la Macquarie University di Sydney, con specializzazione in «politica culturale della breakdance».
La performance della Gunn è stata stroncata come l’ennesimo spettacolo che banalizzava quella che un tempo era una grande istituzione, e ha scatenato una temperie di commenti ironici in rete.
Olympic breakdancing… c’mon this not a sport, this isn’t anything except turbo cringe ???? pic.twitter.com/Vw1RFTRgI4
— CryptoBeesKnees ???????? (@TheBigBeesKnees) August 9, 2024
«Andiamo, questo non è uno sport, questo non + altro se non turbo cringe» dice un utente.
my five year old niece after she says “watch this!” : pic.twitter.com/KBAMSkgltj
— alex (@alex_abads) August 9, 2024
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«Mia nipote di cinque anni dopo aver detto “guarda questo”» dice il commentatore.
Australia just set breakdancing back 40 years #breaking #Olympics #Olympics2024 #ParisOlympics #breakdancing #raygun pic.twitter.com/i5ivX1v0Al
— michael✨ (@inluvin3days) August 9, 2024
«L’Australia ha appena mandato indietro la breakdance di 40 anni» è un giudizio tecnico che si legge su X.
Now the sprinkler is a part of break dancing#raygun#breaking#Olympics2024Paris #Paris2024 #breakdancing pic.twitter.com/NGaQnUsH9n
— Its your girl_Liz (@d4ch0sen1) August 9, 2024
«Ora l’innafiatoio è una parte della breakdance»
Give Raygun the gold right now #breakdancing pic.twitter.com/bMtAWEh3xo
— n★ (@nichstarr) August 9, 2024
«Date a Raygun l’oro subito».
Non sappiamo nemmeno quanti dei video riportati qui sopra saranno rimasti visibili quando il lettore leggerà queste righe: nel costume vergognoso di queste olimpiadi, molte clip caricare su Twitter vengono ora cancellate su richiesta degli «titolari dei diritti di autore», che immaginiamo essere le istituzioni olimpiche, che già avevano usato (prima volta nella storia dei Giochi nei tempi di Internet) questo sistema per cancellare dalla rete le immagini scandalose della cerimonia di apertura.
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La breakdanzatrice australiana ha poi pubblicato un post sui social media in cui apparentemente parlava della sua routine affermando: «Non aver paura di essere diversa, esci e rappresenta te stessa, non sai mai dove ti porterà». In questo caso, il suo cuore impavido e diverso la ha portata dinanzi ai nostri occhi, e alle nostre mani, che guardando la sua perfomanza sono state spesse alzate per coprire i primi.
Insomma, le Macroniadi non hanno deluso anche qui, fornendo nuove dimensioni di cringio finora sconosciute.
Abbiamo visto blasfemie apocalittiche in apertura, transpugili medaglia d’oro, immagini sacre proibite, atleti che patiscono la sadica mancanza di aria condizionata e i vermi nel cibo servito in mensa, nuotatori che vomitano e si ammalano perché obbligati ad immergersi sulla Senna piena di cacca e topoloni.
Con evidenza, non era abbastanza: ecco lo spettacolino, passato per sport olimpico, di persone a caso che credono di essere ballerini dei ghetti americani degli anni Settanta.
Sono veri Giochi Olimpici dell’era moderna, sono le Olimpiadi della mente: il trionfo del nominalismo, del soggettivismo, del pensiero, ora mainstream, per cui basta pensare di essere qualcosa (tipo: una donna quando si è nati uomo) per esserlo, o meglio, per obbligare la società ad accettarlo.
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Immagine da screenshot da video screenshot da Twitter
Bizzarria
Ballerini su ghiaccio cinesi indagati per un missile pelouche
🌐🇨🇳Message sent? – How else to explain the actions of Chinese athletes.
Chinese figure skaters showed a toy ballistic missile DF-61, their actions will be investigated . Chinese figure skaters showed a plush toy in the shape of an intercontinental ballistic missile — the… pic.twitter.com/Iu5AL1QUEz — 🌐geopolitics in the picture (@geogeolite) October 28, 2025
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Bizzarria
Trump trolla tutti con un video AI in cui bombarda di escrementi i manifestanti «No Kings»
Il presidente statunitense Donald Trump ha ridicolizzato le proteste «No Kings», diffondendo su Truth Social vari video generati dall’intelligenza artificiale, tra cui uno in cui rovescia sulla folla quella che appare come una massa di escrementi.
Sabato gli Stati Uniti sono stati teatro di un’ondata di dimostrazioni contro l’amministrazione Trump, con grandi raduni organizzati in oltre 2.500 luoghi in tutto il territorio nazionale.
I partecipanti accusano il presidente di abuso di potere e di erosione della democrazia, criticando inoltre la sua politica repressiva verso gli immigrati irregolari e l’impiego di truppe nelle città con la motivazione di contrastare la criminalità diffusa.
In risposta, Trump ha postato sui social media clip create con l’IA, inclusi filmati inizialmente caricati da Xerias, un account X pro-Trump noto per produrre meme digitali.
Una delle sequenze mostra Trump ai comandi di un jet da combattimento battezzato «King Trump», che scarica enormi masse di materia fecale su una folla di manifestanti – con in sottofondo la canzone di Kenny Loggins Danger Zone, irrimediabilmente associata alla celeberrima pellicola aeronautica Top Gun (1986), che la utilizza ben tre volte nella storia con protagonista il Tom Cruise.
Il video AI rilanciato dal presidente include anche un’immagine condivisa durante la protesta di New York dall’influencer progressista Harry Sisson, che nel video finisce sommerso, come tutta la serqua di manifestanti «No Kinghi» da una poderosa quantità di materia escrementizia.
President Trump just posted this on Truth Social today in response to the No Kings protests. 😅
He’s dropping crap on the protestors from a fighter jet. pic.twitter.com/7uBornAOBE
— Laura Loomer (@LauraLoomer) October 19, 2025
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Il Sisson, idolo tiktoker progressista, l’ha presa male. Domenica mattina, Sisson ha replicato su X al video che lo ritraeva: «un giornalista può domandare a Trump il motivo per cui ha postato un filmato generato dall’IA in cui mi fa cadere la cacca addosso da un caccia?».
Il ragazzo ha quindi proceduto ad insultare Trump dicendo che nella realtà l’aereo non sarebbe potuto decollare a causa del «fat ass» («culo grasso») del presidente. Per fare ciò, il Sissone rimanda in onda per intero l’irresistibile video, di fatto ampliandone la portata.
That plane wouldn’t have made it off the ground with your fatass in the pilot’s seat. https://t.co/9qPts2otJQ
— Harry Sisson (@harryjsisson) October 19, 2025
In un’altra clip, originariamente diffusa dal vicepresidente JD Vance e condivisa da Trump, il presidente indossa una corona e un mantello, estrae una spada e si erge trionfante sugli avversari democrat.
JD Vance melted the blue sky servers today with a King Trump meme 😆 absolute banger🔥 pic.twitter.com/eG4EP3wNh7
— Dirty Civilian WV (@Dirty_Civilian) October 18, 2025
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Il montaggio condiviso dal Vance termina con figure di spicco del Partito Democratico, come l’ex speaker della Camera Nancy Pelosi e il leader dell’opposizione al Senato Chuck Schumer, in ginocchio ai suoi piedi. Si tratta qui di un’allusione esplicita a una sessione fotografica del 2020 in onore di George Floyd.
I contenuti di Trump hanno suscitato risposte polarizzate: i suoi sostenitori li hanno rilanciati con entusiasmo, mentre detrattori come il senatore democratico Brian Schatz li hanno aspramente censurati. «Perché il Presidente dovrebbe diffondere online un’immagine in cui scarica feci sulle città americane?», ha twittato Schatz su X.
I progressisti americani non hanno ancora capito veramente che per la prima volta alla Casa Bianca c’è un presidente troll, e di capacità di trollaggio eccelse, o meglio quello che l’antropologia dell’internetto oggi definisce uno shitposter. Parola assai adeguata anche al caso presente.
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Immagine screenshot da Twitter
Bizzarria
Trump contro la trionfale copertina di TIME: «mi hanno fatto sparire i capelli»
The living Israeli hostages held in Gaza have been freed under the first phase of Donald Trump’s peace plan, alongside a Palestinian prisoner release. The deal may become a signature achievement of Trump’s second term, and it could mark a strategic turning point for the Middle… pic.twitter.com/0bZDABIDGj
— TIME (@TIME) October 13, 2025
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Il figlio primogenito Don jr. ha raccontato durante un incontro pubblico con Charlie Kirk che, raggiunto al telefono dai figli dopo l’attentato subito a Butler in Virginia durante la campagna elettorale, Trump ha chiesto loro come in TV, in quel momento, fossero i suoi capelli. «I capelli vanno bene… c’è molto sangue, ma vanno bene» ha risposto il figlio. È lecito pensare che vi sia nel presidente statunitense una cifra sansonica, per cui il suo potere – a questo punto indiscutibile – è tratto proprio dalle sue bionde, inconfondibili, escrescenze tricologiche – che sono, lo sanno gli esperti, uno strumento di branding perfino superiore al baffetto dello Hitler, al baffone dello Stalin, alla pelata mussoliniana.Mika Brzezinski from MSNBC’s “Morning Joe” was once visibly fond of Donald Trump, even playfully running her fingers through his hair. Later on she compared him to Hitler. And now, after seven years of estrangement, apparently he’s no longer Hitler… pic.twitter.com/b9tepBUuSy
— MAGA Resource (@MAGAResource) November 18, 2024
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