Militaria
Putin: i missili russi sono più potenti di quelli che l’Occidente dà all’Ucraina

L’esercito russo possiede missili più potenti e a più lunga gittata di tutti gli analoghi missili occidentali forniti all’Ucraina, ha affermato il presidente Vladimir Putin.
Il sistema missilistico balistico a corto raggio Iskander della Russia ha un carico utile simile a tutte e tre le varianti dell’ATACMS (Army Tactical Missile System) di fabbricazione statunitense, ma vanta una gittata maggiore, ha affermato Putin durante il vertice dell’Organizzazione del Trattato di sicurezza collettiva (CSTO) tenutosi giovedì ad Astana, la capitale del Kazakistan.
«Il nuovo sistema americano PrSM (Precision Strike Missile) non è in alcun modo superiore alle sue controparti russe in termini di caratteristiche», ha aggiunto.
All’inizio di questo mese, gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Francia hanno permesso all’Ucraina di usare le armi a lungo raggio che avevano fornito in precedenza per condurre attacchi sul territorio russo riconosciuto a livello internazionale. Diversi attacchi di questo tipo hanno già avuto luogo. Le forze di Kiev sono attualmente equipaggiate con ATACMS americani, nonché con missili Storm Shadow britannici e SCALP francesi.
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«Sappiamo, naturalmente, quanti sistemi d’arma rilevanti possiede il nostro potenziale avversario; dove si trovano esattamente; quante armi sono state consegnate all’Ucraina e quante sono previste per essere consegnate», ha sottolineato Putin.
Il presidente russo ha affermato che «nessuna consegna di armi, nemmeno delle più avanzate, all’Ucraina cambierà la situazione sul campo di battaglia».
Ha anche sottolineato che Mosca supera di gran lunga i sostenitori occidentali dell’Ucraina in termini di produzione di armi a lungo raggio.
«Per quanto riguarda la produzione dei relativi sistemi missilistici, in Russia è dieci volte superiore alla produzione combinata di tutti i paesi della NATO e l’anno prossimo crescerà di un altro 25-30%», ha detto Putin.
Il presidente ha osservato che l’arsenale russo comprende già i missili da crociera Kalibr e i missili ipersonici Kinzhal e Zircon, che «in termini di caratteristiche non hanno analoghi al mondo». La loro produzione è ora «in pieno svolgimento» e verrà ulteriormente ampliata, ha affermato.
Nei prossimi anni, nuovi sistemi ipersonici all’avanguardia saranno aggiunti al «menu» del Paese, ha promesso Putin.
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Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
Militaria
La Russia testa un missile ipersonico nell’Artico

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Militaria
L’esercito tedesco prevede 1.000 feriti al giorno in caso di conflitto con la Russia

Il capo del servizio medico della Bundeswehr, Ralf Hoffmann, ha dichiarato a Reuters che, in caso di conflitto con la Russia, le forze armate tedesche potrebbero dover gestire circa 1.000 feriti al giorno.
Per far fronte a questa eventualità, l’esercito sta valutando l’uso di treni e autobus ospedalieri e richiederebbe circa 15.000 posti letto negli ospedali civili tedeschi per curare i militari evacuati. Mosca, dal canto suo, ha sempre smentito intenzioni di attacco ai Paesi NATO, definendo tali accuse «infondate».
Berlino ha intensificato i preparativi per un possibile confronto militare con la Russia, soprattutto dopo l’escalation del conflitto ucraino nel 2022.
Il generale Carsten Breuer, capo di stato maggiore della difesa, ha sottolineato la necessità di essere pronti a un conflitto con Mosca entro il 2029. Nel frattempo, il Cremlino ha reagito duramente alle dichiarazioni del ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius, che aveva ipotizzato un confronto diretto con truppe russe, con il portavoce Dmitrij Peskov che ha definito la Germania «pericolosamente bellicosa». Peskov ha anche criticato il cancelliere Friedrich Merz, accusandolo di sostenere un approccio aggressivo contro la Russia.
Merz, in precedenza, aveva promesso di rafforzare la Bundeswehr per farne «l’esercito convenzionale più potente d’Europa» e aveva etichettato il presidente russo Vladimir Putin come «uno dei peggiori criminali di guerra del nostro tempo», spingendo per politiche di “esaurimento economico” della Russia.
Dalla crisi ucraina del 2022, la Germania ha incrementato la spesa militare, diventando il secondo maggior fornitore di armi a Kiev dopo gli Stati Uniti. I carri armati Leopard forniti a Kiev sono stati impiegati nell’incursione ucraina nella regione russa di Kursk lo scorso anno.
Come riportato da Renovatio 21, sei mesi fa erano emerse dichiarazioni del ministro della Salute del land della Baviera sulla prontezza alla guerra dell’intero sistema sanitario tedesco.
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Il livello di preparazione della Germania alla guerra è tale che mesi fa è stato riportato che il ministero degli Interni tedesco sta consigliando alle scuole di preparare i bambini alle crisi e alla guerra. Politici e giornali dell’establishment parlano ripetutamente di coscrizione militare dei giovani.
Un anno fa il Militärischer Abschirmdienst (MAD) –il servizio di controspionaggio militare tedesco (MAD) potrebbero presto essere concessi ulteriori poteri per proteggersi dalle infiltrazioni di presunti nemici, in particolare la Russia.
Come riportato da Renovatio 21, negli ultimi anni in Germania scenari di guerra drammatici vengono ciclicamente fatti filtrare alla stampa nazionale.
Truppe tedesche sono schierate da mesi sul fronte orientale per combattere la Russia, come non accadeva dalla Seconda Guerra Mondiale.
Come riportato da Renovatio 21, la ri-militarizzazione tedesca – un’idea che va contro la stessa idea dietro la NATO: tenere gli americani dentro, i russi fuori, i tedeschi sotto – è oramai un fatto indisputabile, con la Grundgesetz (la «legge base», cioè ka Costituzione) cambiata dal Bundestag per aumentare il tetto della spesa militare.
A spingere per la guerra, e perfino per la dotazione di armi atomiche europee, sono i socialisti dell’SPD, così come i verdi – partiti che erano conosciuti in passato per il loro pacifismo più o meno moderato. Il Merz ha dichiarato di non volere dotare la Germania di armi atomiche (una possibilità recentemente ventilata per qualche ragione, sia pure come pure ipotesi, anche dall’ente atomico ONU, l’AIEA), tuttavia il parlamentare democristiano gay Jens Spahn due settimane fa ha dichiarato la necessità di chiedere l’accesso alle testate termonucleari di Francia e Gran Bretagna.
La scorsa estate il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha affermato che le truppe sono pronte a uccidere i russi, ottenendo la reazione del Cremlino che parla di una Germania «di nuovo pericolosa».
Come riportato da Renovatio 21, nel giugno 2023 il ministero della Difesa tedesco ha dichiarato che nelle sue scorte sono rimasti solo 20.000 proiettili di artiglieria ad alto esplosivo. Calcoli precedenti avevano fatto notare che il Paese avrebbe avuto, in caso di guerra, munizione per due giorni di combattimenti. Kiev all’epoca aveva appena donato altri 2,7 miliardi in armamenti a Kiev.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Cina
Trump blocca l’accordo sulle armi con Taiwano

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