IVF
Trump afferma che la copertura assicurativa della fecondazione in vitro sarà «obbligatoria»

I costi della fecondazione in vitro (IVF) che distrugge gli embrioni saranno coperti dal governo o dall’assicurazione se il presidente Donald Trump verrà eletto, ha annunciato ieri il candidato repubblicano.
«Oggi annuncio in una dichiarazione importante che sotto l’amministrazione Trump, il vostro governo pagherà, o la vostra compagnia assicurativa sarà obbligata a pagare, tutti i costi associati al trattamento di fecondazione in vitro, alla fecondazione per le donne», ha detto Trump in un discorso a Potterville, Michigan. «Perché vogliamo più bambini, per dirla in modo molto carino», ha aggiunto Trump.
Il candidato presidente anche affermato che i genitori potranno dedurre dalle tasse «le spese più importanti per il neonato», annunciando ingenuamente entrambe le proposte come una visione «pro-famiglia» e a sostegno delle «famiglie lavoratrici».
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«I trattamenti di fecondazione in vitro sono costosi, è molto difficile per molte persone praticarli e ottenerli, ma sono stato a favore della fecondazione in vitro fin dall’inizio» ha dichiarato Donald.
Lo stesso giorno in cui ha rilasciato le sue dichiarazioni «pro-famiglia», Trump ha affermato di credere che i bambini non dovrebbero essere protetti dall’aborto a sei settimane.
A Trump, residente in Florida, è stato chiesto come avrebbe votato su una proposta di legge per legalizzare l’aborto durante tutti i nove mesi di gravidanza. La legge della Florida attualmente protegge i bambini quando è possibile rilevare un battito cardiaco, ovvero circa sei settimane. «Beh, penso che le sei settimane siano troppo corte, devono essere più lunghe, e quindi ho detto loro che voglio più settimane», ha detto. Incalzato sulla sua posizione, ha detto «Voterò che abbiamo bisogno di più di sei settimane».
In seguito Trump ha dichiarato di essere stato frainteso e che avrebbe votato no.
Trump ha fatto una dichiarazione simile a sostegno della fecondazione in vitro più tardi quel giorno a un evento pubblico a La Crosse, Wisconsin, con l’ex deputata democratica Tulsi Gabbard, che ha rivelato di aver provato la fecondazione in vitro col marito, anche se senza successo. L’ex deputata hawaiana ha recentemente sostenuto Trump e farà parte del suo team di transizione se eletta.
— Matt Lamb (@MattLamb22) August 30, 2024
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Molte voci cattoliche si sono subito affrettati a condannare le dichiarazioni di Trump. Il direttore di LifeSiteNews John-Henry Westen ha definito l’annuncio «straziante» osservando, che l’obbligo assicurativo solleverà preoccupazioni sulla libertà religiosa, poiché i cristiani, anche non cattolici, si oppongono in maniera sempre più massiccia alla IVF. Lo ha paragonato agli obblighi per le aziende in fatto di copertura della contraccezione e dell’aborto del presidente Barack Obama, che ha portato a diversi casi alla Corte Suprema.
«La fecondazione in vitro è una misura che costa la vita a milioni di bambini, sì, li uccide», ha detto Westen. «È orribile. Stiamo uccidendo di nuovo i bambini». «Questo è contro la legge di Dio», che «ha istituito l’atto sessuale in modo che ogni bambino potesse essere concepito nell’unione amorevole di un marito e una moglie. Questo pone fine a tutto questo».
Anche un coro di altre voci conservatrici ha criticato il piano anti-vita del presidente Trump.
«I due più grandi gruppi religiosi negli Stati Uniti, cattolici e battisti del sud, si oppongono formalmente alla fecondazione in vitro”, ha scritto il commentatore del Catholic Daily Wire Michael Knowles su X. «Anche molti altri americani la rifiutano come immorale. Sembra poco saggio per una campagna politica imporre a così tanti probabili elettori di sostenere qualcosa che considerano gravemente malvagio».
«In pratica, la maggior parte delle persone create tramite fecondazione in vitro vengono distrutte o congelate indefinitamente», ha scritto anche ieri sera. «Inoltre, la fecondazione in vitro stabilisce il dominio della tecnologia sull’origine e il destino della vita umana, afferma un perverso ‘diritto’ a un bambino e separa l’unitivo dal procreativo», il Knowles.
«Noi cattolici siamo al 100% contrari al fatto che Trump prenda i nostri soldi dei contribuenti per finanziare le procedure di fecondazione in vitro!» ha scritto il podcasterro cattolico Taylor Marshall su X. «Qualcuno dica a Trump che questo è sbagliato. I cattolici (e molti protestanti) non lo sosterranno. Estremamente deludente», ha detto il commentatore e membro di Catholics for Trump durante le elezioni presidenziali del 2020.
La fondatrice del gruppo antiabortista Live Action, Lila Rose, ha pure lei paragonato l’obbligo di fecondazione in vitro all’obbligo di copertura della contraccezione del presidente Barack Obama. «Solo il 7% degli embrioni creati tramite fecondazione in vitro darà origine a una nascita viva, il restante 93% viene congelato a tempo indeterminato, abortito o abortito», ha scritto su X. «Oltre 1 milione di embrioni umani sono già congelati da queste procedure di fecondazione in vitro. In che modo questo è moralmente diverso dall’obbligo di contraccezione sotto Obama?»
«Trump è ora alla sinistra di Harris e più radicalmente schierato contro l’insegnamento cattolico su questa questione», ha scritto il cattolico e editorialista del Washington Examiner Tim Carney.
Sebbene la fecondazione in vitro possa sembrare pro-famiglia perché può portare alla nascita di un bambino, in realtà separa il sesso dalla procreazione e porta alla morte di milioni di bambini embrionali umani.
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«L’industria della fecondazione in vitro è mortale tanto quanto quell’altra industria nota per uccidere chirurgicamente e chimicamente i bambini non ancora nati», ha concluso un’analisi dell’American Life League. Dwain Currier ha concluso nel suo rapporto che 2 milioni di bambini embrionali umani vengono uccisi tramite fecondazione in vitro ogni anno negli Stati Uniti, rispetto a circa 1 milione di bambini uccisi tramite aborto.
Come riportato da Renovatio 21, l’industria statunitense dell’IVF sta vivendo una battuta d’arresto significativa dovuta ad una sentenza della Corte Suprema dell’Alabama, che ha dichiarato che gli embrioni prodotti sono bambini, cioè persone. Tutto ciò avviene nel contesto del ribaltamento da parte della Corte Suprema USA, nel 2022, della sentenza che rendeva l’aborto come un «diritto federale» Roe v. Wade.
Molti lamentano il fatto che Trump non ha, con evidenza, un suggeritore all’altezza riguardo questa questione – con il rischio, concreto, di alienare masse cristiane, naturaliter entusiaste di Trump, spingendole ad un non voto che potrebbe essere esiziale per la campagna.
Ci permettiamo di fare una chiosa metafisica: ci pare ogni giorno più ovvio che Trump è stato, ed è strumento, di qualcosa che egli stesso non riesce a comprendere. Perché l’unico vero avanzamento riguardo alla lotta per la Vita visto durante la nostra esistenza, cioè la sentenza della Corte Suprema Dobbs v. Jackson, è arrivato grazie a lui. Così come, da credenti, ci pare impossibile che sia uscito illeso da un attentato che non ha piazzato una pallottola nel suo cervello in mondovisione per qualche millimetro soltanto.
Aspettiamo di vedere. La storia non è finita: e al centro, volente e nolente, c’è ora Donald Trump.
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Immagine di Gage Skidmore via Flickr pubblicata su licenza CC BY-SA 2.0
Eugenetica
Provetta e Intelligenza Artificiale, il mondo nuovo è alle porte

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Il mondo nuovo
Questa è una replica esatta di quanto predetto da Aldous Huxley nel suo romanzo futuristico del 1931. Nel 1958, l’autore tornò su questo tema nel saggio Il mondo nuovo, dove osservò che il mondo stava iniziando ad assomigliare alla sua distopia, vecchia di oltre un quarto di secolo. Ammise in un’intervista che le cose si stavano muovendo molto più velocemente di quanto avesse mai immaginato. Ma è anche l’affermazione sempre più pressante dell’eugenetica a costituire la base del pensiero non cattolico in tutte le epoche. Questa eugenetica emerse negli ambienti pagani, come sottolinea Charles Camosy; scomparve poi sotto l’influenza del cattolicesimo, per riapparire nei paesi protestanti a partire dal XVIII secolo. Questa eugenetica riacquistò gradualmente una posizione dominante sotto l’influenza delle teorie di Charles Darwin e del cugino Francis Galton, nonché del malthusianesimo. L’eugenetica è attualmente la filosofia e la pratica degli ambienti medici che operano nel campo della riproduzione. (…) L’unico modo per opporsi a questa presa di possesso della vita come «materia da gestire» (dottor Pierre Simon), resta la dottrina cattolica, concepita nella sua interezza e senza concessioni. Articolo previamente apparso su FSSPX.News.Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
IVF
L’amministrazione Trump non vuole più rendere obbligatoria la copertura assicurativa per i bambini in provetta

L’amministrazione Trump sta abbandonando le proposte di rendere obbligatoria la copertura della fecondazione in vitro (detta in acronimo IVF, in Italia più spesso FIVET) tramite un’azione esecutiva, ma afferma di rimanere impegnata ad ampliare in qualche modo «l’accesso» alla pratica di produzione di esseri umani laboratoriali.
Dopo che la storica sentenza della Corte Suprema dell’Alabama, secondo cui gli embrioni congelati erano considerati bambini ai sensi della legge statale, ha portato la questione al centro dell’attenzione nazionale lo scorso anno, la maggior parte dei repubblicani nazionali si è affrettata a dichiarare il proprio sostegno alla fecondazione in vitro (con solo una manciata di eccezioni).
A guidare la carica è stato il presidente Donald Trump, che si è autodefinito un «leader della fecondazione in vitro» e ha persino promesso di promulgare un nuovo diritto federale alla fecondazione in vitro, sia attraverso sussidi diretti che tramite un obbligo assicurativo (sebbene abbia anche suggerito di sostenere esenzioni religiose a quest’ultimo).
Come riportato da Renovatio 21, tale posizione ha generato la reazione dell’ex vescovo di Tyler, Texas, Joseph Strickland, una sorta di faro del cattolicesimo conservatore e antiabortista statunitense, che è arrivato a definire il Trump come un candidato non pro-life. «Siamo senza un candidato» aveva dichiarato il vescovo texano.
A febbraio, Trump aveva firmato un ordine esecutivo che ordinava alla sua amministrazione di fare brainstorming su azioni amministrative e raccomandazioni politiche per rafforzare l’«accesso» e la «convenienza» della fecondazione in vitro, senza tuttavia impegnarsi ancora in una politica specifica. In ottobre, tuttavia, quando era in piena campagna elettorale, Trump disse al giornalista del canale televisivo cattolico americano EWTN Raymond Arroyo che avrebbe «esaminato» la possibilità di esentare le organizzazioni religiose dall’obbligo assicurativo che annunciava per la FIVET.
A maggio, la Casa Bianca stava preparando un rapporto sulle modalità per combattere l’infertilità e, nell’ambito di tali discussioni, ha valutato una serie di idee politiche, tra cui l’aggiunta della copertura per la fecondazione in vitro all’assicurazione sanitaria militare statunitense, la dichiarazione della fecondazione in vitro come «prestazione sanitaria essenziale» che deve essere coperta dall’Affordable Care Act (Obamacare) e la richiesta al Congresso di emanare un mandato federale per le compagnie assicurative private a coprire la fecondazione in vitro.
Venerdì il canale televisivo CBS News aveva riferito che la scadenza di 90 giorni dell’ordine esecutivo di Trump di febbraio è giunta al termine il 19 maggio senza alcuna decisione definitiva, ma l’amministrazione non ha rilasciato dichiarazioni in merito.
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Domenica scorsa il Washington Post aveva riferito che un funzionario dell’amministrazione ha informato il giornale che l’obbligo unilaterale della fecondazione in vitro come beneficio sanitario essenziale non è più in discussione, poiché l’amministrazione ora riconosce che il presidente non ha l’autorità di farlo senza un atto del Congresso. Tuttavia, secondo la fonte, l’ampliamento dell’accesso alla provetta rimarrebbe una «grande priorità» per Trump.
«Come si fa a farlo senza gravare sulle assicurazioni sanitarie? Questa è la domanda chiave con cui si stanno confrontando», ha dichiarato un’altra fonte «a conoscenza delle discussioni». «Sembra che per ora non abbiano intenzione di farlo».
«Il presidente Trump si è impegnato ad ampliare l’accesso ai trattamenti per la fertilità per gli americani che hanno difficoltà a formare una famiglia», ha risposto al Post la portavoce della Casa Bianca Abigail Jackson. «L’amministrazione è impegnata come nessun’altra prima a utilizzare le sue autorità per mantenere questo impegno».
Sebbene la notizia non risolva del tutto le preoccupazioni circa il sostegno dell’amministrazione Trump alla fecondazione in vitro, diversi pro-life hanno espresso sollievo per il fatto che l’amministrazione sia stata dissuasa dal perseguire la versione più estrema di tale politica:
Il processo di fecondazione in vitro (FIV) è gravemente immorale, in quanto comporta la creazione consapevole di decine di embrioni umani «in eccesso» che vengono poi uccisi e trattati come merci da barattare. Si stima che oltre un milione di embrioni vengano congelati negli Stati Uniti dopo la fecondazione in vitro e che fino al 93% di tutti gli embrioni creati tramite FIV venga infine distrutto. Un articolo del 2019 della NBC News sul professionista della fecondazione in vitro della Florida, Craig Sweet, ha riconosciuto che il suo studio ha scartato o abbandonato circa un terzo degli embrioni conservati in celle frigorifere.
Come riportato da Renovatio 21, l’industria statunitense dell’IVF sta vivendo una battuta d’arresto significativa dovuta ad una sentenza della Corte Suprema dell’Alabama, che ha dichiarato che gli embrioni prodotti sono bambini, cioè persone. Tutto ciò avviene nel contesto del ribaltamento da parte della Corte Suprema USA, nel 2022, della sentenza che rendeva l’aborto come un «diritto federale» Roe v. Wade.
Il tema dell’abominio genocida della IVF non era praticato dai pro-life americani (e quindi figurarsi da quelli italiani, che vi importunano con le loro manifestazioni cretine e le loro richieste di danari), tuttavia tutto è cambiato con la sentenza della Corte Suprema dell’Alabama di inizio anno che stabiliva che gli embrioni crioconservati sono esseri umani.
Secondo calcoli, piano di provetta gratuita di Trump porterà alla distruzione di 2,4 milioni di embrioni. Più, ritiene Renovatio 21, quantità di chimere, ossia esseri umani formati dalla fusione in utero di due embrioni, quindi dotati di due DNA, fenomeno raro in natura ma di aumentata frequenza a causa dei plurimi impianti di embrioni tipici della fecondazione in vitro.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Crioconservazione
Crisi demografica: Hong Kong «prolunga» gli embrioni congelati

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