Geopolitica
Rissa grande sulla formulazione della dichiarazione del G20 «deucrainizzato»
Se il G20 è un termometro dell’armonia internazionale, è possibile inferire che l’orchestra non è esattamente accordata.
Tutto indica che la Dichiarazione dei leader del G20 di Nuova Delhi è stata una vera e propria rissa sull’opportunità di includere o meno un linguaggio di condanna della Russia per il suo intervento in Ucraina, qualcosa che è stato inserito nella Dichiarazione del G20 di Bali dello scorso anno.
Quest’anno non solo non menziona la parola «Russia» o «aggressione russa», ma vi è stato cambiamento rispetto al linguaggio dell’anno scorso: da «guerra contro l’Ucraina» a «guerra in Ucraina».
Lo «sherpa» indiano Amitabh Kant del G20 ha scritto su Twitter che gli sforzi per arrivare a un testo di compromesso su questo linguaggio hanno comportato «oltre 200 ore di negoziati non-stop, 300 incontri bilaterali (e) 15 bozze».
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha salutato la versione finale della Dichiarazione come una vittoria: «vorrei anche sottolineare l’importante ruolo svolto dalla presidenza indiana, che, per la prima volta nella storia del G20, ha consolidato i suoi partecipanti che rappresentano il Sud del mondo. I nostri partner BRICS, in particolare India, Brasile e Sud Africa, sono stati molto attivi a questo riguardo».
«Questa posizione consolidata adottata dal Sud del mondo in difesa dei suoi interessi legittimi ha contribuito a contrastare il tentativo dell’Occidente di ucrainizzare l’agenda a scapito della discussione di questioni urgenti che i paesi in via di sviluppo devono affrontare», ha affermato in una conferenza stampa il 10 settembre.
Anche la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha espresso una nota felice, accompagnando le foto di Lavrov e Modi che si stringono la mano:
«Il vertice del G20 a Delhi è terminato. Vorrei aggiungere: una nota molto positiva. India, grazie!» ha scritto sul suo canale Telegram.
Aiuta Renovatio 21
Da parte sua Kiev, non è felicissima: «Il G20 non ha nulla di cui essere orgoglioso», ha scritto su Twitter il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Oleg Nikolenko. Nikolenko ha poi pubblicato un’immagine del testo, contrassegnata con una serie di croci rosso vivo e correzioni aggiunte sopra.
Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha dichiarato in una conferenza stampa al termine del vertice che avrebbe voluto che il linguaggio fosse molto più forte. Trudeau ha definito il G20 un «gruppo estremamente eterogeneo» e ha affermato che hanno lavorato molto duramente «per ottenere un linguaggio quanto più forte possibile».
Non è la prima volta, in questi mesi di guerra che la dichiarazione finale G20 ha qualche problema ad uscire.
Come riportato da Renovatio 21, alla riunione dei ministri delle Finanze G20 di due mesi fa, sempre in India, a Gandhinagar, si concluse senza un comunicato congiunto.
Il G20 dell’anno passato a Bali, in Indonesia, invece emanò a fine lavori un documento che promuoveva i passaporti vaccinali digitali internazionali – ovvero il green pass globale. Il documento è stato firmato anche dal primo ministro italiano Giorgia Meloni, che in teoria stava all’opposizione quando il sistema di sorveglianza pandemica si abbatté sulla popolazione italiana.
Immagine di MEAphotogallery via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-NC-ND 2.0)
Geopolitica
Scade il mandato di Zelens’kyj. Medvedev: «obiettivo legittimo», l’Ucraina è «un classico Stato fallito»
Sostieni Renovatio 21
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Geopolitica
Gli israeliani negano il coinvolgimento nella morte del presidente iraniano
Il governo israeliano non ha nulla a che fare con la morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi in un incidente in elicottero domenica, ha riferito Reuters, citando un funzionario anonimo.
Raisi e molti altri funzionari iraniani, tra cui il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian, sono rimasti uccisi quando l’elicottero su cui viaggiavano è precipitato nella provincia montuosa dell’Azerbaigian orientale, nel nord-ovest dell’Iran. Dopo più di dieci ore di ricerche – ostacolate dalla nebbia e dalla pioggia – il presidente e il suo entourage sono stati confermati morti.
Sabato il capo dello Stato si era recato nella regione di confine dopo essersi unito al presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev per inaugurare una diga. Raisi si era impegnato a visitare ciascuna delle 30 province dell’Iran almeno una volta all’anno, e quindi viaggiava regolarmente per il paese.
Sostieni Renovatio 21
La sua morte ha fatto ipotizzare che dietro l’incidente potrebbe esserci Israele, nemico di lunga data dell’Iran, scrive RT.
Lunedì un funzionario israeliano, che ha chiesto l’anonimato, ha negato il coinvolgimento della nazione nell’incidente, dicendo a Reuters «Non siamo stati noi».
L’ultima ondata di tensioni tra Israele e Iran è iniziata il 1° aprile, dopo che un presunto attacco aereo israeliano ha colpito il consolato iraniano nella capitale siriana Damasco. L’attacco ha ucciso sette ufficiali della Forza Quds del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC), tra cui due generali di alto rango.
In risposta, Teheran ha lanciato decine di droni e missili contro Israele, che in seguito ha reagito con una manciata di droni e missili lanciati dall’aria.
La Repubblica Islamica ha promesso in più occasioni di spazzare via, distruggere o annientare il «regime sionista», come chiama Israele.
Il ministro israeliano del Patrimonio, Amichai Eliyahu – noto per aver dichiarato la possibilità di nuclearizzare Gaza – ha reagito alla notizia della morte di Raisi pubblicando l’immagine di un bicchiere di vino su X, accompagnata da un «cin-cin» nella didascalia.
Avigdor Lieberman, ex ministro della Difesa e leader del partito di opposizione di destra Yisrael Beiteinu, ha dichiarato al sito di notizie Ynet che Israele «non verserà una lacrima per la morte del presidente iraniano».
Il leader supremo iraniano, l’Ayatollah Ali Khamenei, ha dichiarato cinque giorni di lutto nel Paese per le vittime dell’incidente. Il vice di Raisi, Mohammad Mokhber, ha assunto la presidenza dopo l’approvazione di Khamenei lunedì. Mokhber manterrà la carica per 50 giorni fino allo svolgimento delle elezioni.
Aiuta Renovatio 21
Solo poche settimane fa il presidente iraniano Ebrahim Raisi aveva minacciato Israele di annientamento se tentasse di attaccare nuovamente l’Iran.
«Se il regime sionista commette ancora una volta un errore e attacca la terra sacra dell’Iran, la situazione sarà diversa, e non è chiaro se rimarrà qualcosa di questo regime», aveva detto Raisi all’agenzia di stampa statale IRNA.
Come riportato da Renovatio 21, negli scorsi giorni Teheran ha dichiarato pubblicamente di sapere dove sono nascoste le atomiche israeliane. Nelle scorse settimane lo Stato Ebraico aveva dichiarato di essere pronto ad attaccare i siti nucleari iraniani.
Negli ultimi mesi l’Iran ha accusato Israele di aver fatto saltare i suoi gasdotti. Hacker legati ad Israele avrebbero rivendicato un ulteriore attacco informatico al sistema di distribuzione delle benzine in Iran.
Sei mesi fa l’Iran ha arrestato e giustiziato tre sospetti agenti del Mossad. All’ONU il ministro degli Esteri iraniano aveva dichiarato che gli USA «non saranno risparmiati» in caso di escalation.
Come riportato da Renovatio 21, anche da Israele a novembre 2023 erano partite minacce secondo le quali l’Iran potrebbe essere «cancellato dalla faccia della terra».
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di President of Russia via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
Geopolitica
La Spagna richiama l’ambasciatore dopo che Milei dice che la moglie del primo ministro è «corrotta»
Discurso del Presidente Javier Milei en la Convención “Europa Viva 24”, organizado por el partido VOX en el Palacio Vistalegre, Madrid, España. pic.twitter.com/E52RVrzTds
— Oficina del Presidente (@OPRArgentina) May 19, 2024
Sostieni Renovatio 21
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Cancro6 giorni fa
I vaccini COVID sono «sostanzialmente un omicidio»: parla il maggior oncologo giapponese
-
Comunicati2 settimane fa
L’idra dalle cinquecento teste. Elogio dei refusi di Renovatio 21
-
Pensiero6 giorni fa
Sterminio e «matrice satanica del piano globalista»: Mons. Viganò invita a «guardare oltre» la farsa psicopandemica
-
Salute2 settimane fa
I malori della 19ª settimana 2024
-
Controllo delle nascite1 settimana fa
Oligarcato e Necrocultura: il capo di BlackRock elogia la depopolazione e la sostituzione degli umani con le macchine
-
Sanità1 settimana fa
Il Trattato Pandemico OMS mira a «menomare e uccidere» e a «stabilire un governo mondiale»: parla il medico kenyota che lottò contro i vaccini sterilizzanti
-
Immigrazione2 settimane fa
Esponente AfD condannata per aver denunziato i dati sugli stupri di gruppo degli immigrati
-
Arte1 settimana fa
Sedicente «strega» non binaria arriva in finale all’Eurovision. Il suo scopo: «far aderire tutti alla stregoneria»