Ambiente
«Non esiste una vera una crisi climatica»: scienziato premio Nobel denuncia le previsioni degli ambientalisti

Un fisico vincitore del Premio Nobel ha criticato le previsioni climatiche allarmistiche e ha affermato di non credere che ci sia una «crisi climatica».
Durante il suo discorso all’evento «Quantum Korea 2023», il professor John Clauser ha dichiarato: «Non credo che ci sia una crisi climatica». Lo riporta il Seoul Economic Daily.
Clauser ha aggiunto che «i processi chiave sono esagerati e fraintesi di circa 200 volte» e ha accusato l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) di diffondere disinformazione.
Nel suo discorso programmatico rivolto ai giovani scienziati e studenti coreani, Clauser ha affermato che «la disinformazione viene diffusa da coloro che hanno motivazioni politiche e opportunistiche».
«Anche i chatbot come ChatGPT possono essere più bravi a mentire rispetto agli umani», ha detto, aggiungendo che «distinguere la verità dalla falsità è un compito impegnativo sia per gli umani che per i computer».
«In un’era di rapidi progressi nella tecnologia dell’intelligenza artificiale, il ruolo degli scienziati come giudici è necessario», ha affermato il Nobel, esortando gli scienziati a svolgere il loro ruolo verificando le informazioni ed educando il pubblico al riguardo.
Clauser ha vinto il premio Nobel per la fisica nel 2022, insieme ad altri due scienziati, per il suo lavoro nel campo della meccanica quantistica.
Nel maggio 2023, il famoso fisico è entrato a far parte del consiglio di amministrazione della CO2 Coalition, un’organizzazione scientifica che evidenzia i benefici della CO2 per l’ambiente e critica i modelli climatici allarmistici.
Il dottor William Happer, presidente del consiglio di amministrazione della CO2 Coalition, ha affermato che «gli studi sulla scienza del clima di Clauser forniscono una forte evidenza che non esiste una crisi climatica e che l’aumento delle concentrazioni di CO2 andrà a beneficio del mondo».
Commentando l’allarmismo climatico, Clauser ha affermato che «la narrativa popolare sul cambiamento climatico riflette una pericolosa corruzione della scienza che minaccia l’economia mondiale e il benessere di miliardi di persone».
«La scienza del clima fuorviante si è trasformata in una massiccia pseudoscienza giornalistica scioccante», ha continuato. «A sua volta, la pseudoscienza è diventata un capro espiatorio per un’ampia varietà di altri mali non correlati. È stato promosso ed esteso da agenti di marketing aziendale, politici, giornalisti, agenzie governative e ambientalisti altrettanto fuorvianti. A mio parere, non esiste una vera crisi climatica».
«C’è, tuttavia, un problema molto reale nel fornire uno standard di vita dignitoso alla numerosa popolazione mondiale e una crisi energetica associata. Quest’ultimo viene inutilmente esacerbato da quella che, a mio avviso, è una scienza del clima errata».
Il famoso fisico ha criticato le politiche climatiche del presidente Joe Biden e il fatto che il Premio Nobel 2021 sia stato assegnato per il lavoro svolto sui modelli computerizzati che prevedono il «cambiamento climatico». Clauser ha criticato i modelli difettosi utilizzati dall’IPCC e altri che, sottolinea, ignorano fattori importanti.
Clauser ha sviluppato modelli climatici che enfatizzano l’impatto dei cumuli che riflettono la luce solare, che coprono in media circa la metà della Terra. Queste nuvole riflettono nello spazio circa il 90% della luce solare. La luce del sole che raggiunge la terra in aree senza nuvole fa evaporare l’acqua di mare che, a sua volta, produce nubi cumuliformi.
«Produce nuvole a un ritmo sempre più abbondante quando la frazione di copertura nuvolosa è troppo piccola e la temperatura è troppo alta e viceversa quando la frazione è troppo grande», secondo la CO2 Coalition.
Queste nubi, quindi, agiscono come «un potentissimo termostato di potenza in ingresso» che stabilizza la temperatura della superficie terrestre.
I cambiamenti di temperatura causati dai livelli di anidride carbonica nell’atmosfera sono «quasi due ordini di grandezza inferiori» rispetto all’impatto dei cumuli, rendendolo trascurabile al confronto, sostiene Clauser.
«Va notato che i rapporti dell’Intergovernmental Panel on Climate Change e della National Academy of Sciences ammettono ripetutamente che gli effetti delle nuvole rappresentano effettivamente la maggiore incertezza nelle loro previsioni climatiche», scrive la CO2 Coalition. «Ma queste organizzazioni hanno fatto pochi progressi nell’affrontare queste carenze».
Alla faccia del riscaldamento globale, il ghiaccio dell’Antartide, emerge da uno studio dell’Università di Leeds, sarebbe cresciuto di oltre 5000 chilometri quadrati negli ultimi dieci anni.
La tesi antropogenica del cambiamento climatico è stata dibattuta in questi mesi da scienziati russi. In Italia si è avuto il caso degli scienziati che hanno negato il ruolo del cosiddetto Climate Change nelle alluvioni in Romagna.
Ad un recente incontro di Parigi vari Paesi africani hanno rifiutato una tassa sul Cambiamento Climatico, tuttavia figure politiche dei governi UE continuano con farse pro-ambiente oramai insopportabili.
Secondo sondaggi, gli scettici sul Cambiamento Climatico propagandato in ogni dove sono in crescita. Tuttavia, piattaforme social come TikTok hanno fatto sapere che censureranno i contenuti contrari alla teoria del Climate Change.
Ambiente
Studi sui metodi per testare le sostanze chimiche della pillola abortiva nelle riserve idriche

I funzionari governativi USA stanno valutando se sia possibile sviluppare metodi per rilevare le sostanze chimiche contenute nella pillola abortiva nelle riserve idriche degli Stati Uniti, in seguito all’iniziativa del gruppo Students for Life. Lo riporta LifeSite.
Quest’estate, i funzionari dell’Agenzia per la Protezione Ambientale americana (EPA) hanno incaricato gli scienziati di determinare se fosse possibile sviluppare metodi per rilevare tracce di pillole abortive nelle acque reflue. Sebbene al momento non esistano metodi approvati dall’EPA, è possibile svilupparne di nuovi, hanno recentemente dichiarato al New York Times due fonti anonime.
La divulgazione fa seguito alla richiesta di 25 membri repubblicani del Congresso USA che hanno chiesto all’EPA di indagare sulla questione.
«Esistono metodi approvati dall’EPA per rilevare il mifepristone e i suoi metaboliti attivi nelle riserve idriche?», chiedevano i deputati in una lettera del 18 giugno. «In caso contrario, quali risorse sono necessarie per sviluppare questi metodi di analisi?»
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I legislatori hanno osservato che il mifepristone è un «potente bloccante del progesterone» che altera l’equilibrio ormonale e potrebbe «potenzialmente interferire con la fertilità di una persona, indipendentemente dal sesso».
Dopo l’annullamento della sentenza Roe v. Wade, Students for Life aveva rilanciato una campagna per indagare sulle tracce di pillole abortive e sui resti fetali nelle acque reflue. Il gruppo ha affermato che il mifepristone e i resti fetali potrebbero potenzialmente danneggiare gli esseri umani, gli animali e l’ambiente.
Nel novembre 2022, i dipendenti di Students for Life si sono lamentati del fatto che le agenzie governative non controllassero le acque reflue per individuare eventuali sostanze chimiche contenute nelle pillole abortive e hanno deciso di assumere i propri «studenti investigatori» per analizzare l’acqua.
La campagna era fallita sotto l’amministrazione Biden. Nella primavera del 2024, undici membri del Congresso, tra cui il senatore Marco Rubio della Florida, attuale Segretario di Stato, scrissero all’EPA chiedendo in che modo il crescente uso di pillole abortive potesse influire sull’approvvigionamento idrico.
Secondo due funzionari, l’EPA ha scoperto di non aver condotto alcuna ricerca precedente sull’argomento, ma non ha avviato alcuna nuova indagine correlata.
Kristan Hawkins, presidente di Students for Life, ha annunciato venerdì: «tre presidenti democratici hanno promosso in modo sconsiderato l’uso della pillola abortiva chimica. Ora l’EPA sta finalmente indagando sull’inquinamento causato dalla pillola abortiva».
«Ogni anno oltre 50 tonnellate di sangue e tessuti contaminati chimicamente finiscono nei nostri corsi d’acqua», ha continuato su X. «Spetta al presidente Trump e al suo team ripulire questo disastro».
A giugno un rapporto pubblicato da Liberty Counsel Action indicava che più di 40 tonnellate di resti di feti abortiti e sottoprodotti della pillola abortiva sono infiltrati nelle riserve idriche americane.
«Come altri farmaci noti per causare effetti avversi sul nostro ecosistema, il mifepristone forma metaboliti attivi», spiega il rapporto di 86 pagine. «Questi metaboliti possono mantenere gli effetti terapeutici del mifepristone anche dopo essere stati escreti dagli esseri umani e contaminati dagli impianti di trattamento delle acque reflue (WWTP), la maggior parte dei quali non è progettata per rimuoverli».
Non si tratta della prima volta che vengono lanciati gli allarmi sull’inquinamento dei fiumi da parte della pillola abortiva RU486, detta anche «pesticida umano».
Come riportato da Renovatio 21, le acque di tutto il mondo sono inquinate da fortemente dalla pillola anticoncenzionale, un potente steroide usato dalle donne per rendersi sterili, che viene escreto con l’orina con effetto devastante sui fiumi e sulla fauna ittica. In particolare, vi è l’idea che la pillola starebbe facendo diventare i pesci transessuali.
Danni non dissimili sono stati rilevati per gli psicofarmaci, con studi sui pesci di fiume resi «codardi e nervosi».
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Nonostante i ripetuti allarmi sul danno ambientale dalla pillola, le amministrazioni di tutto il mondo – votate, in teoria, all’ecologia e alla Dea Gaia – continuano con programmi devastatori, come quello approvato lo scorso anno a Nuova York di distribuire ai topi della metropoli sostanze anticoncezionali. A ben guardare, non si trova un solo ambientalista a parlare di questa sconvolgente forma di inquinamento, ben più tremenda di quello delle auto a combustibile fossile.
Ad ogni modo, come Renovatio 21 ripeterà sempre, l’inquinamento più spiritualmente e materialmente distruttore è quello dei feti che con l’aborto chimico vengono espulsi nel water e spediti via sciacquone direttamente nelle fogne, dove verranno divorati da topi, pesci, insetti, anfibi e altri animali del sottosuolo.
Su questo non solo non si trovano ambientalisti a protestare: mancano, completamente, anche i cattolici.
Come riportato da Renovatio 21, l’OMS poche settimane fa ha aggiunto la pillola figlicida alla lista dei «medicinali essenziali». Il segretario della Salute USA Robert Kennedy jr. aveva promesso una «revisione completa» del farmaco di morte (gli sarebbe stato chiesto dallo stesso Trump) ma negli scorsi giorni esso è stato approvato dall’ente regolatore FDA.
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Ambiente
Donna afferma che il datacenter AI di Zuckerberg le ha inquinato l’acqua del rubinetto

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Ambiente
Cringe vaticano ai limiti: papa benedice un pezzo di ghiaccio tra Schwarzenegger e hawaiani a caso

In un momento di grottesco vaticano spinto, papa Leone XIV ha benedetto un blocco di ghiaccio durante una conferenza sui «cambiamenti climatici» ospitata dalla Santa Sede. Uno spettacolo che di gatto tocca vette di cringe conciliare mai viste.
La conferenza tenutasi in questi giorni a Castel Gandolfo ha nome «Raising Hope for Climate Justice» – in inglese nel testo anche italiano diffuso dal Sacro Palazzo. In effetti, l’intera conferenza, tenutasi in Italia, è stata svolta nella lingua globalista per antonomasia, il latino del mondo neoliberale, cioè la lingua inglese.
L’evento, trasmesso in diretta streaminga, è stato caratterizzato da una «Benedizione delle Acque», iniziata con papa Leone che ha posato silenziosamente la mano su un blocco di ghiaccio. È stato detto che il blocco di ghiaccio sia venuto dalla Groenlandia, ma non è noto quanta energia a combustibile fossile sia stata impiegata, inquinando il mondo, per far giungere il pezzone sino a Roma senza che si sciogliesse.
.@Pontifex blesses a block of ice at Vatican CLIMATE CHANGE event. pic.twitter.com/gk9J2OVmVf
— Sign of the Cross (@CatholicSOTC) October 1, 2025
NEW: Pope Leo XIV blesses a block of ice before a blue tarp is rolled out and waved by people, including Arnold Schwarzenegger, at the Raising Hope for Climate Justice conference.
“We will raise hope by demanding that leaders act with courage, not delay.”
“Will you join with… pic.twitter.com/PSVVwTB79V
— Collin Rugg (@CollinRugg) October 1, 2025
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Durante un evento stampa prima della conferenza, è apparso d’improvviso l’ex culturista cinque volte Mister Olympia, superdivo hollywoodiano d governatore della California Arnoldo Schwarzenegger, il quale ha invitato tutti i cattolici del mondo a «diventare crociati per l’ambiente». Lo Schwarzenegger si era convertito ai temi climatici ai tempi della campagna elettorale per restare in sella come governatore della California – Stato largamente a tendenza democratica – e lui stesso afferma nel suo documentario autobiografico su Netflix che a dargli una mano in questo senso fu Robert F. Kennedy jr., suo parente, visto il matrimonio che Arnoldo ha contratto con Maria Shriver (un altro ramo del casato, ma assolutamente centrale per quella che è la supposta famiglia reale USA, dove ha appeso il cappello un’altra cosa che ad Arnoldo è riuscita nella vita).
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Oltre a Terminator, accanto al papa ad una certa sono apparsi anche degli hawaiani a caso, che si sono prodotti in un momento musicale pachamamesco. Presentato come i «Pacific Artist for Climate Justice», i figuri, in pantalocini, camicia hawaiana, collanone e ukulele d’ordinanza, hanno avuto l’onore di introdurre musicalmente l’ingresso del papa.
Una schiera di cardinali presenti in prima fila si sono prestati al gioco, dandosi da fare con coreografici teli e cose bellissime così.
Tutto questo mentre un altro americano, il presidente USA Donaldo Trump, va all’ONU è parla della «truffa del Cambiamento climatico», e beccandosi da certuni i giustissimi, sacri 92 minuti di applausi.
Lo spettacolo offerto dall’ostinazione della chiesa climatista è persino più imbarazzante di quelli, blasfemi e occultistici, a cui ci aveva abituato Bergoglio. È innegabile come Leone stia aggiungendo, per quanto possa sembrare impossibile, una quota ulteriore di cringio post-conciliare al disastro dell’ultima papato.
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Immagine screenshot da YouTube
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