Big Pharma
Mutazioni del virus COVID, Pfizer risponde a Project Veritas
Il colosso farmaceutico Pfizer, produttore del vaccino mRNA con cui sono inoculati miliardi di individui, risponde al servizio di Project Veritas, dove, dinanzi ad una telecamera nascosta, un dipendente parlava di un possibile coinvolgimento dell’azienda in esperimenti di mutazione del virus (chiamati «evoluzione diretta») e di altri fatti rilevanti, come il ruolo delle «porte girevoli» per cui il personale dell’ente regolatore viene poi assunto dalle stesse aziende da regolare.
Il comunicato intitolato «Pfizer Responds to Research Claims», datato 27 gennaio e uscito sul sito in lingua inglese di Pfizer, non fa il nome di Project Veritas, ma parla di «recenti accuse relative al Gain of Function e alla ricerca sull’evoluzione diretta presso Pfizer». «La società vorrebbe mettere le cose in chiaro», scrive la nota.
«Nello sviluppo in corso del vaccino Pfizer-BioNTech COVID-19, Pfizer non ha condotto ricerche sul guadagno di funzione o diretto sull’evoluzione. Lavorando con i collaboratori, abbiamo condotto una ricerca in cui il virus SARS-CoV-2 originale è stato utilizzato per esprimere la proteina spike da nuove varianti preoccupanti. Questo lavoro viene intrapreso una volta che una nuova variante di preoccupazione è stata identificata dalle autorità sanitarie pubbliche».
«Questa ricerca ci fornisce un modo per valutare rapidamente la capacità di un vaccino esistente di indurre anticorpi che neutralizzano una variante di preoccupazione appena identificata. Quindi rendiamo disponibili questi dati attraverso riviste scientifiche sottoposte a revisione paritaria e li utilizziamo come uno dei passaggi per determinare se è necessario un aggiornamento del vaccino» afferma Pfizer.
Il comunicato prosegue parlando, per qualche ragione, del Paxlovid il farmaco anti-COVID targato sempre Pfizer, che non ci sembrava nominato nel servizio di Project Veritas, ma sul quale il colosso di Big Pharma vuole fare delle precisazioni.
«Inoltre, per soddisfare i requisiti normativi statunitensi e globali per il nostro trattamento orale, PAXLOVID™ – continua la nota, mettendo il simbolo di marchio registrato dopo il nome del suo prodotto – Pfizer intraprende un lavoro in vitro (ad esempio, in un vetrino di coltura da laboratorio) per identificare potenziali mutazioni di resistenza a nirmatrelvir, uno dei due componenti di PAXLOVID».
«Con un virus in evoluzione naturale, è importante valutare regolarmente l’attività di un antivirale. La maggior parte di questo lavoro viene condotta utilizzando simulazioni al computer o mutazioni della proteasi principale, una parte non infettiva del virus».
Poi la precisazione:
«In un numero limitato di casi in cui un virus completo non contiene alcuna mutazione con Gain of Function noto, tale virus può essere ingegnerizzato per consentire la valutazione dell’attività antivirale nelle cellule. Inoltre, vengono condotti esperimenti di selezione della resistenza in vitro in cellule incubate con SARS-CoV-2 e nirmatrelvir nel nostro laboratorio sicuro di livello di biosicurezza 3 (BSL3) per valutare se la proteasi principale può mutare per produrre ceppi resistenti del virus».
«È importante notare che questi studi sono richiesti dalle autorità di regolamentazione statunitensi e globali per tutti i prodotti antivirali e sono condotti da molte aziende e istituzioni accademiche negli Stati Uniti e in tutto il mondo» sottolinea Pfizer.
La paginata prosegue, per qualche ragione con una sfilza di dati «indicazioni per gli USA e uso autorizzato», dove non mancano gli effetti collaterali possibili del vaccino Comirnaty, anche quello scritto con la ® di marchio registrato: «gravi reazioni allergiche, reazioni allergiche non gravi come eruzione cutanea, prurito, orticaria o gonfiore del viso, miocardite (infiammazione del muscolo cardiaco), pericardite (infiammazione del rivestimento esterno del cuore), dolore al sito di iniezione, stanchezza, male alla testa, dolore muscolare, brividi, dolori articolari, febbre, gonfiore al sito di iniezione, arrossamento al sito di iniezione, nausea , Sentirsi poco bene, Linfonodi ingrossati (linfoadenopatia), diminuzione dell’appetito, diarrea, vomito, dolore al braccio, svenimento associato all’iniezione del vaccino, irritabilità insolita e persistente, cattiva alimentazione insolita e persistente, fatica insolita e persistente o mancanza di energia, insolita e persistente pelle fredda e pallida, vertigini». Ma è solo il nostro occhio che cade lì: sono segnate molte altre informazioni che non sembrano pertenere all’argomento.
Su Twitter sono già iniziate le reazioni al comunicato.
Robert Malone, scienziato pioniere dei vaccini mRNA dà un’analisi per cui «1) Gli avvocati Pfizer non hanno scaricato il loro direttore delle operazioni di ricerca e sviluppo e della pianificazione scientifica. 2) Non c’è smentita di quanto ha detto. 3) Nessuna smentita che non sia nello staff di Pfizer. 4) Lo scambio di nuove sequenze di picchi nel Wuhan-1 originale è tecnicamente un Gain of Function funzionale.
1) Pfizer lawyers did not throw their Director of R&D Operations and Scientific Planning under the bus. 2) there is no denial of what he said. 3) No denial that he is Pfizer staff. 4) Swapping new spike sequences into original Wuhan-1 is technically gain of function research.
— Robert W Malone, MD (@RWMaloneMD) January 28, 2023
Un altro utente Twitter osserva che «il comunicato stampa di Pfizer affronta solo le azioni e le dichiarazioni dell’azienda in merito al Gain of Function e alla ricerca sull’evoluzione diretta. Non menziona specificamente appaltatori o partner con cui l’azienda potrebbe lavorare».
The press release from Pfizer only addresses the company's own actions and statements regarding gain of function and directed evolution research. It does not specifically mention any contractors or partners that the company may be working with.
— Toxic Male (@MaleToxicityNow) January 28, 2023
«Rapida analisi di Pfizer dichiarazione di in risposta a Project Veritas segnalazione di virus mutanti a scopo di lucro» twitta Kimdotcom. «Pfizer ammette che sta esternalizzando il lavoro ad appaltatori per progettare virus per valutare l’attività antivirale. I dettagli di questo devono essere studiati. Oh!»
Quick analysis of @Pfizer’s statement in response to @Project_Veritas reporting about mutating viruses for financial gain.
Pfizer admits that it is outsourcing work to contractors to engineer viruses to assess antiviral activity.
The details of this must be investigated. Wow! https://t.co/wSebjhOBMt
— Kim Dotcom (@KimDotcom) January 28, 2023
«La risposta di Pfizer non contiene l’ammissione che effettivamente fanno ciò che viene rivelato da Project Veritas?» scrive il dottor Eli David sottolineando una parte del comunicato.
Doesn't Pfizer's response contain admission that they indeed do what's revealed by @Project_Veritas? 🧐 pic.twitter.com/Rull8HrtgE
— Dr. Eli David (@DrEliDavid) January 28, 2023
Non si ha ancora notizia di una risposta di Albert Bourla, CEO del colosso farmaceutico, alla lettura preoccupata del senatore Marco Rubio.
Nella missiva del senatore della Florida si facevano al vertice Pfizer sei domande precise:
«1. In quali sforzi Pfizer si sta attualmente impegnando, o sta pianificando, per mutare il virus SARS-CoV-2?
2. Pfizer intende continuare a mutare il virus SARS-CoV-2 attraverso la ricerca sul guadagno di funzione o sull’evoluzione diretta, allo scopo di creare nuovi vaccini prima che la variante sia presente nella popolazione più ampia?
3. Pfizer si è impegnata con i funzionari federali coinvolti in merito ai loro piani per supervisionare questa ricerca? Si prega di fornire i nomi e le agenzie di queste persone.
4. Quali misure ha adottato Pfizer per garantire che il virus mutato non fuoriesca dal laboratorio e infetti la popolazione più ampia?
5. Pfizer si è impegnata con altre aziende biofarmaceutiche per collaborare a questo sforzo di ricerca? Elenca le entità con cui sei stato in contatto.
6. Vi impegnerete a fermare qualsiasi ricerca futura che muti il vaccino SARS-CoV-2 poiché prove sostanziali hanno indicato che simili ricerche pericolose presso l’Istituto di virologia di Wuhan molto probabilmente hanno portato all’emergenza iniziale e alla diffusione globale del virus?»
Nel frattempo, YouTube ha rimosso il video di Project Veritas per «una violazione delle linee guida della comunità». Al canale è stato assegnato un cosiddetto strike: con tre strike verrà chiuso permanentemente. Ad ogni modo, con lo strike assegnato non sarà possibile per Project Veritas pubblicare alcunché.
Immagine di János Korom via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)
Big Pharma
AstraZeneca ammette che il vaccino può provocare trombosi mortali: documenti giudiziari
AstraZeneca ha ammesso per la prima volta in documenti giudiziari che il suo vaccino anti-COVID può causare un raro effetto collaterale potenzialmente mortale, in un’apparente dietrofront che potrebbe aprire la strada a un pagamento legale multimilionario. Lo riporta il Telegraph.
Il colosso farmaceutico è stato citato in giudizio in un’azione collettiva per aver affermato che il suo vaccino, sviluppato con l’Università di Oxford, avrebbe causato morte e lesioni gravi in dozzine di casi.
Gli avvocati dei ricorrenti sostengono che il vaccino abbia prodotto un effetto collaterale che ha avuto un effetto devastante su un piccolo numero di famiglie.
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Il primo caso è stato presentato l’anno scorso da Jamie Scott, padre di due figli, che è rimasto con una lesione cerebrale permanente dopo aver sviluppato un coagulo di sangue e un’emorragia al cervello che gli ha impedito di lavorare dopo aver fatto il vaccino nell’aprile 2021. L’ospedale aveva chiamato la moglie tre volte per dirle che suo marito stava per morire.
AstraZeneca contesta le affermazioni ma ha accettato, in un documento legale presentato all’Alta Corte a febbraio, che il suo vaccino anti-COVID «può, in casi molto rari, causare TTS», cioè la trombosi con sindrome trombocitopenica.
La TTS è una condizione rara, in cui una persona sviluppa coaguli di sangue che possono ridurre il flusso sanguigno se combinati con un basso numero di piastrine, causando difficoltà nell’arrestare il sanguinamento. I sintomi della TTS comprendono forti mal di testa e dolori addominali.
Cinquantuno casi sono stati depositati presso l’Alta Corte, con vittime e parenti in lutto che chiedono danni per un valore stimato fino a 100 milioni di sterline.
«L’ammissione di AstraZeneca – fatta in difesa legale contro la richiesta del signor Scott all’Alta Corte – fa seguito ad un intenso dibattito legale» scrive il Telegraph. «Potrebbe portare a dei pagamenti se l’azienda farmaceutica accettasse che il vaccino è stato la causa di malattie gravi e morte in casi legali specifici».
Si apprende inoltre che «il governo si è impegnato a sottoscrivere le spese legali di AstraZeneca». Il governo britannico ha manlevato AstraZeneca da ogni azione legale ma finora si è rifiutato di intervenire.
In una lettera di risposta inviata nel maggio 2023, AstraZeneca ha detto agli avvocati di Scott che «non accettiamo che la TTS sia causata dal vaccino a livello generico».
Tuttavia, nel documento legale presentato all’Alta Corte a febbraio, AstraZeneca avrebbe affermato: «È ammesso che il vaccino AZ possa, in casi molto rari, causare TTS. Il meccanismo causale non è noto».
«Inoltre, la TTS può verificarsi anche in assenza del vaccino AZ (o di qualsiasi vaccino). Il nesso di causalità in ogni singolo caso sarà oggetto di prova da parte di esperti».
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Gli avvocati sostengono che il vaccino AstraZeneca-Oxford è «difettoso» e che la sua efficacia è stata «ampiamente sopravvalutata», affermazioni che AstraZeneca nega fermamente.
Gli scienziati avevano identificato per la prima volta un collegamento tra il vaccino e una nuova malattia chiamata trombocitopenia e trombosi immunitaria indotta da vaccino (VITT) già nel marzo 2021, poco dopo l’inizio del lancio del vaccino COVID-19. Gli avvocati dei ricorrenti sostengono che VITT è un sottoinsieme di TTS, sebbene AstraZeneca non sembri riconoscere il termine.
Kate Scott, la moglie del signor Scott, ha detto al Telegraph che «il mondo della medicina ha riconosciuto da molto tempo che la VITT è stata causata dal vaccino. Solo AstraZeneca si è chiesta se le condizioni di Jamie siano state causate dal vaccino».
«Ci sono voluti tre anni perché arrivasse questa ammissione. È un progresso, ma vorremmo vedere di più da loro e dal governo. È tempo che le cose si muovano più rapidamente. Spero che la loro ammissione significhi che saremo in grado di risolvere la questione il prima possibile. Abbiamo bisogno di scuse e di un giusto risarcimento per la nostra famiglia e per le altre famiglie che sono state colpite. Abbiamo la verità dalla nostra parte e non ci arrenderemo».
Sarah Moore, partner dello studio legale Leigh Day, che sta portando avanti le azioni legali, ha dichiarato che «AstraZeneca ha impiegato un anno per ammettere formalmente che il loro vaccino può causare devastanti coaguli di sangue, quando questo fatto è stato ampiamente accettato dal mondo clinico dalla fine del 2021».
«In questo contesto, purtroppo sembra che AZ, il governo e i suoi avvocati siano più propensi a fare giochi strategici e ad accumulare spese legali piuttosto che impegnarsi seriamente con l’impatto devastante che il loro vaccino AZ ha avuto sulla vita dei nostri clienti».
In un comunicato AstraZeneca ha dichiarato: «La nostra solidarietà va a chiunque abbia perso i propri cari o abbia riportato problemi di salute. La sicurezza dei pazienti è la nostra massima priorità e le autorità di regolamentazione dispongono di standard chiari e rigorosi per garantire l’uso sicuro di tutti i medicinali, compresi i vaccini».
«Dall’insieme delle prove contenute negli studi clinici e nei dati del mondo reale, è stato continuamente dimostrato che il vaccino AstraZeneca-Oxford ha un profilo di sicurezza accettabile e le autorità di regolamentazione di tutto il mondo affermano costantemente che i benefici della vaccinazione superano i rischi di effetti collaterali potenzialmente estremamente rari».
L’azienda sottolinea che le informazioni sul prodotto relative al vaccino sono state aggiornate nell’aprile 2021, con l’approvazione dell’autorità di regolamentazione del Regno Unito, per includere “la possibilità che il vaccino AstraZeneca-Oxford sia in grado, in casi molto rari, di essere un fattore scatenante» per la TTS.
L’azienda non riconosce le affermazioni di aver compiuto un dietrofront nel riconoscere che il vaccino può causare TTS nei documenti giudiziari, scrive il Telegraph.
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Il vaccino – annunciato al momento del suo lancio da Boris Johnson come un «trionfo per la scienza britannica» – non è più utilizzato nel Regno Unito.
Nei mesi successivi al lancio, gli scienziati hanno identificato l’effetto collaterale potenzialmente grave del vaccino. È stato quindi raccomandato di offrire un vaccino alternativo ai minori di 40 anni perché il rischio del vaccino AstraZeneca superava il danno rappresentato da Covid.
I dati ufficiali dell’Agenzia di regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari (MHRA) mostrano che si sospetta che almeno 81 decessi nel Regno Unito siano stati collegati alla reazione avversa che ha causato la coagulazione in persone che avevano anche un basso numero di piastrine.
In totale, secondo i dati dell’MHRA, quasi una persona su cinque che soffriva di questa condizione è morta.
Il governo britannico gestisce il proprio programma di compensazione per il vaccino, ma le presunte vittime sostengono che il pagamento una tantum di 120.000 sterline sia inadeguato.
I dati ottenuti nell’ambito di una richiesta relativa alla libertà di informazione mostrano che dei 163 pagamenti effettuati dal governo entro febbraio di quest’anno, almeno 158 sono andati a destinatari del vaccino AstraZeneca.
AstraZeneca è la seconda più grande società quotata in borsa nel Regno Unito, con una capitalizzazione di mercato di oltre 170 miliardi di sterline. Il suo amministratore delegato, Sir Pascal Soriot, è il capo più pagato tra le società FTSE 100, con guadagni vicini a 19 milioni di sterline.
Come riportato da Renovatio 21, le cause in Gran Bretagna che sostengono che il siero abbia causato morti e lesioni gravi sono molteplici. Autopsie su cittadini morti erano giunti a conclusioni sulla coagulazione del sangue dei vaccinati ancora due anni fa. Ricerche supponevano una correlazione tra coaguli e vaccino ancora nel 2021.
Durante un’intervista di inizio 2022 il professor Sir Andrew Pollard, direttore dell’Oxford Vaccine Group e presidente del Comitato Congiunto Britannico per la Vaccinazione e l’Immunizzazione (JCVI), aveva affermato che il lancio del vaccino contro il COVID dovrebbe essere frenato per «concentrarsi sui vulnerabili» piuttosto che iniettare infiniti booster all’intera popolazione.
«Non possiamo vaccinare il pianeta ogni quattro o sei mesi. Non è sostenibile o conveniente» aveva detto lo scienziato.
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Come riportato da Renovatio 21, ancora tre anni fa per i periti della Procura, la morte della giovane Camilla per trombosi – una vicenda che sconvolse l’Italia allora in piena campagna di vaccinazione genica universale – «è ragionevolmente da riferirsi a un effetto avverso da somministrazione del vaccino anti COVID». La 18enne ligure si era vaccinata con un siero AstraZeneca.
«Non avevo mai visto un cervello ridotto in quelle condizioni da una trombosi così estesa e grave» dichiarò a La Stampa il direttore della clinica neurotraumatologica che aveva seguito il caso genovese.
I genitori di Camilla avevano ripetuto che la ragazza, morta dopo la prima dose, non aveva patologie pregresse, né assumeva farmaci di qualsiasi tipo. La famiglia aveva poi assentito all’espianto degli organi della ragazza.
Il padre di Camilla è morto per un malore improvviso nel marzo 2022, a neanche un anno dalla tragica scomparsa della figlia. Il nonno paterno di Camilla era morto a poche settimane di distanza dalla nipote ancora nell’estate 2021.
In Italia, ad ogni modo, sui giornali sono molti i casi finiti sui giornali, casi che riguardano anziani, adulti e pure i giovani. Effetti avversi gravi e mortali sono stati discussi anche in Canada, in Austria e in tantissimi altri Paesi.
Tre anni fa la somministrazione del vaccino AZ alle donne incinte fu sospesa in Brasile, mentre la Corea del Sud ha rifiutato il siero AZ per gli over 65. Degna di nota la mossa degli USA che nel 2021 inviarono dosi extra di AstraZeneca in Messico e in Canada.
AstraZeneca, la grande farmaceutica a cui l’allora ministro della saluta Speranza aveva detto nel 2020 di aver ordinato 400 milioni di dosi, era già nota anche in Italia per vicende controverse riprese anche in Parlamento. Nel 2013, il presidente della commissione antitrust italiana Giovanni Pitruzzella, nella relazione annuale presentata al Parlamento, stigmatizzò il comportamento dominante di alcune multinazionali farmaceutiche tra cui l’AstraZeneca.
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Immagine di UKinUSA via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
Big Pharma
Affermazioni fuorvianti sul vaccino Pfizer «hanno portato discredito» a Big Pharma: parla un autorità di autoregolamentazione britannica
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Grave censura per aver portato «discredito su» Big Pharma
La denuncia si concentrava su un tweet che Phillips di Pfizer ha condiviso su Twitter, ora X, originariamente realizzato da un dipendente Pfizer con sede negli Stati Uniti. Il tweet affermava: «Il nostro vaccino candidato è efficace al 95% nella prevenzione del COVID-19 e al 94% nelle persone di età superiore ai 65 anni. Archivieremo tutti i nostri dati presso le autorità sanitarie entro pochi giorni. Grazie a tutti i volontari della nostra sperimentazione e a tutti coloro che combattono instancabilmente questa pandemia». Il comitato investigativo della PMCPA ha scoperto che quattro dipendenti di Pfizer UK avevano ritwittato il post e altri lo avevano messo «mi piace». Hanno detto che probabilmente il pubblico e gli operatori sanitari avrebbero visto il tweet.Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Altri cinque rimproveri legati alla promozione del vaccino anti-COVID
Pfizer è stata rimproverata sei volte dall’autorità di regolamentazione per la sua promozione non etica del vaccino COVID-19. Il 4 marzo, pochi giorni dopo che la PMCPA aveva annunciato la sua sentenza sui tweet del 2020 che promuovevano il vaccino, l’agenzia ha anche annunciato una seconda sentenza , rilevando che Pfizer aveva violato un’altra clausola del codice di condotta in un tweet del 2022 di Pfizer UK che «non è riuscita a mantenere standard professionali». Tale sentenza, emessa anche in risposta a una denuncia presentata da UsForThem, riguardava una serie di tre tweet pubblicati sul feed Twitter di Pfizer UK che includevano un collegamento a un articolo di Pulse Today.Aiuta Renovatio 21
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Alimentazione
Pfizer sospende la nuova pillola dimagrante dopo che i pazienti hanno riscontrato gravi effetti collaterali
La nuova pillola sperimentale per la perdita di peso della Pfizer ha funzionato nel raggiungere il suo obiettivo dichiarato, ma con alla perdita di peso si sono aggiunti effetti collaterali così gravi che la ricerca è stata interrotta.
In un comunicato stampa, il colosso farmaceutico ha affermato che avrebbe interrotto gli studi clinici sul danuglipron, la sua pillola dimagrante da prendere due volte al giorno. Questo farmaco utilizza un meccanismo simile a semaglutide, perché un’ampia percentuale delle persone che l’hanno assunto nelle prime due fasi sperimentali ha avuto disturbi gastrointestinali ed effetti indesiderati come nausea e diarrea.
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«Mentre gli eventi avversi più comuni erano lievi e di natura gastrointestinale coerenti con il meccanismo, sono stati osservati tassi elevati (fino al 73% di nausea; fino al 47% di vomito; fino al 25% di diarrea)», si legge nel comunicato stampa. «Tassi di interruzione elevati, superiori al 50%, sono stati osservati con tutte le dosi rispetto a circa il 40% con il placebo».
«Al momento, la formulazione di danuglipron due volte al giorno non avanzerà negli studi di Fase 3» scrive il comunicato.
Come il semaglutide, il principio attivo dei famosissimi iniettabili Ozempic e Wegovy, il danuglipron è un agonista del recettore del peptide-1 (GLP-1) simile al glucagone, il meccanismo esatto è oggetto di dibattito ma che a livello generale si ritiene imiti la sensazione di pienezza nell’intestino. Sebbene le iniezioni di semaglutide – che solo negli ultimi anni sono state approvate in USA per la perdita di peso – siano sempre più in voga, anch’esse possono avere alcuni importanti effetti collaterali gastrointestinali.
Con la popolarità degli iniettabili di semaglutide è arrivata una crescente spinta a trovare un modo per ottenere gli effetti del farmaco sotto forma di pillola. Fino a quando Pfizer non ha deciso di interrompere i suoi studi, il danuglipron sembrava destinato a diventare il prossimo grande passo nel trattamento della perdita di peso, soprattutto considerando che i risultati di studi precedenti suggerivano che fosse efficace quanto Ozempic.
L’azienda a fronte degli investimenti fatti e dei possibili grandi guadagni, ha sostenuto nella sua dichiarazione che, sebbene stia interrompendo i test sul danuglipron, sta ancora cercando di immettere sul mercato una pillola dimagrante.
«I risultati degli studi in corso e futuri sulla formulazione a rilascio modificato di danuglipron una volta al giorno forniranno informazioni su un potenziale percorso da seguire con l’obiettivo di migliorare il profilo di tollerabilità e ottimizzare sia la progettazione che l’esecuzione dello studio», ha affermato il dottor Mikael Dolsten, direttore scientifico e presidente di Pfizer.
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«Lo sviluppo futuro di danuglipron si concentrerà su una formulazione una volta al giorno, con dati farmacocinetici attesi nella prima metà del 2024» annuncia il comunicato Pfizer.
Come riportato da Renovatio 21, il semaglutide – commercializzato come Ozempic – sta rivoluzionando il settore farmaceutico e si annuncia, secondo alcuni analisti, come quello che potrebbe divenire il farmaco più venduto della storia. Il fenomeno potrebbe avere consegue trasformative per la società e l’economia: la banca d’affari Morgan Stanley ha pubblicato un rapporto sull’impatto dei farmaci contro l’obesità sui produttori di cibo spazzatura.
Il problema degli effetti collaterali tuttavia è già stato posto.
Come riportato da Renovatio 21, oltre al pericolo per le donne incinte, vi sarebbe un’inchiesta in corso per stabilire se esiste una possibile correlazione tra l’assunzione del semaglutide e l’ideazione di pensieri suicidi.
Una recente intervista di Tucker Carlson ad un ex dirigente di enti di regolazione del farmaco ha aperto numerosi dubbi riguardo gli effetti avversi del farmaco e riguardo alla bontà dell’intera filiera industrial-sanitario-statale che si prepara a sostenerne la massima diffusione.
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