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Mutazioni del virus COVID, Pfizer risponde a Project Veritas

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Il colosso farmaceutico Pfizer, produttore del vaccino mRNA con cui sono inoculati miliardi di individui, risponde al servizio di Project Veritas, dove, dinanzi ad una telecamera nascosta, un dipendente parlava di un possibile coinvolgimento dell’azienda in esperimenti di mutazione del virus (chiamati «evoluzione diretta») e di altri fatti rilevanti, come il ruolo delle «porte girevoli» per cui il personale dell’ente regolatore viene poi assunto dalle stesse aziende da regolare.

 

Il comunicato intitolato «Pfizer Responds to Research Claims», datato 27 gennaio e uscito sul sito in lingua inglese di Pfizer, non fa il nome di Project Veritas, ma parla di «recenti accuse relative al Gain of Function e alla ricerca sull’evoluzione diretta presso Pfizer». «La società vorrebbe mettere le cose in chiaro», scrive la nota.

 

«Nello sviluppo in corso del vaccino Pfizer-BioNTech COVID-19, Pfizer non ha condotto ricerche sul guadagno di funzione o diretto sull’evoluzione. Lavorando con i collaboratori, abbiamo condotto una ricerca in cui il virus SARS-CoV-2 originale è stato utilizzato per esprimere la proteina spike da nuove varianti preoccupanti. Questo lavoro viene intrapreso una volta che una nuova variante di preoccupazione è stata identificata dalle autorità sanitarie pubbliche».

 

«Questa ricerca ci fornisce un modo per valutare rapidamente la capacità di un vaccino esistente di indurre anticorpi che neutralizzano una variante di preoccupazione appena identificata. Quindi rendiamo disponibili questi dati attraverso riviste scientifiche sottoposte a revisione paritaria e li utilizziamo come uno dei passaggi per determinare se è necessario un aggiornamento del vaccino» afferma Pfizer.

 

Il comunicato prosegue parlando, per qualche ragione, del Paxlovid il farmaco anti-COVID targato sempre Pfizer, che non ci sembrava nominato nel servizio di Project Veritas, ma sul quale il colosso di Big Pharma vuole fare delle precisazioni.

 

«Inoltre, per soddisfare i requisiti normativi statunitensi e globali per il nostro trattamento orale, PAXLOVID™ – continua la nota, mettendo il simbolo di marchio registrato dopo il nome del suo prodotto – Pfizer intraprende un lavoro in vitro (ad esempio, in un vetrino di coltura da laboratorio) per identificare potenziali mutazioni di resistenza a nirmatrelvir, uno dei due componenti di PAXLOVID».

 

«Con un virus in evoluzione naturale, è importante valutare regolarmente l’attività di un antivirale. La maggior parte di questo lavoro viene condotta utilizzando simulazioni al computer o mutazioni della proteasi principale, una parte non infettiva del virus».

 

Poi la precisazione:

 

«In un numero limitato di casi in cui un virus completo non contiene alcuna mutazione con Gain of Function noto, tale virus può essere ingegnerizzato per consentire la valutazione dell’attività antivirale nelle cellule. Inoltre, vengono condotti esperimenti di selezione della resistenza in vitro in cellule incubate con SARS-CoV-2 e nirmatrelvir nel nostro laboratorio sicuro di livello di biosicurezza 3 (BSL3) per valutare se la proteasi principale può mutare per produrre ceppi resistenti del virus».

 

«È importante notare che questi studi sono richiesti dalle autorità di regolamentazione statunitensi e globali per tutti i prodotti antivirali e sono condotti da molte aziende e istituzioni accademiche negli Stati Uniti e in tutto il mondo» sottolinea Pfizer.

 

La paginata prosegue, per qualche ragione con una sfilza di dati «indicazioni per gli USA e uso autorizzato», dove non mancano gli effetti collaterali possibili del vaccino Comirnaty, anche quello scritto con la ® di marchio registrato: «gravi reazioni allergiche, reazioni allergiche non gravi come eruzione cutanea, prurito, orticaria o gonfiore del viso, miocardite (infiammazione del muscolo cardiaco), pericardite (infiammazione del rivestimento esterno del cuore), dolore al sito di iniezione, stanchezza, male alla testa, dolore muscolare, brividi, dolori articolari, febbre, gonfiore al sito di iniezione, arrossamento al sito di iniezione, nausea , Sentirsi poco bene, Linfonodi ingrossati (linfoadenopatia), diminuzione dell’appetito, diarrea, vomito, dolore al braccio, svenimento associato all’iniezione del vaccino, irritabilità insolita e persistente, cattiva alimentazione insolita e persistente, fatica insolita e persistente o mancanza di energia, insolita e persistente pelle fredda e pallida, vertigini». Ma è solo il nostro occhio che cade lì: sono segnate molte altre informazioni che non sembrano pertenere all’argomento.

 

Su Twitter sono già iniziate le reazioni al comunicato.

 

Robert Malone, scienziato pioniere dei vaccini mRNA dà un’analisi per cui «1) Gli avvocati Pfizer non hanno scaricato il loro direttore delle operazioni di ricerca e sviluppo e della pianificazione scientifica. 2) Non c’è smentita di quanto ha detto. 3) Nessuna smentita che non sia nello staff di Pfizer. 4) Lo scambio di nuove sequenze di picchi nel Wuhan-1 originale è tecnicamente un Gain of Function funzionale.

 

 

Un altro utente Twitter osserva che «il comunicato stampa di Pfizer affronta solo le azioni e le dichiarazioni dell’azienda in merito al Gain of Function e alla ricerca sull’evoluzione diretta. Non menziona specificamente appaltatori o partner con cui l’azienda potrebbe lavorare».

 

 

«Rapida analisi di Pfizer dichiarazione di in risposta a Project Veritas segnalazione di virus mutanti a scopo di lucro» twitta Kimdotcom. «Pfizer ammette che sta esternalizzando il lavoro ad appaltatori per progettare virus per valutare l’attività antivirale. I dettagli di questo devono essere studiati. Oh!»

 

 

«La risposta di Pfizer non contiene l’ammissione che effettivamente fanno ciò che viene rivelato da Project Veritas?» scrive il dottor Eli David sottolineando una parte del comunicato.

 

 

Non si ha ancora notizia di una risposta di Albert Bourla, CEO del colosso farmaceutico, alla lettura preoccupata del senatore Marco Rubio.

 

Nella missiva del senatore della Florida si facevano al vertice Pfizer sei domande precise:

 

«1. In quali sforzi Pfizer si sta attualmente impegnando, o sta pianificando, per mutare il virus SARS-CoV-2?

 

2. Pfizer intende continuare a mutare il virus SARS-CoV-2 attraverso la ricerca sul guadagno di funzione o sull’evoluzione diretta, allo scopo di creare nuovi vaccini prima che la variante sia presente nella popolazione più ampia?

 

3. Pfizer si è impegnata con i funzionari federali coinvolti in merito ai loro piani per supervisionare questa ricerca? Si prega di fornire i nomi e le agenzie di queste persone.

 

4. Quali misure ha adottato Pfizer per garantire che il virus mutato non fuoriesca dal laboratorio e infetti la popolazione più ampia?

 

5. Pfizer si è impegnata con altre aziende biofarmaceutiche per collaborare a questo sforzo di ricerca? Elenca le entità con cui sei stato in contatto.

 

6. Vi impegnerete a fermare qualsiasi ricerca futura che muti il ​​vaccino SARS-CoV-2 poiché prove sostanziali hanno indicato che simili ricerche pericolose presso l’Istituto di virologia di Wuhan molto probabilmente hanno portato all’emergenza iniziale e alla diffusione globale del virus?»

 

 

Nel frattempo, YouTube ha rimosso il video di Project Veritas per «una violazione delle linee guida della comunità». Al canale è stato assegnato un cosiddetto strike: con tre strike verrà chiuso permanentemente. Ad ogni modo, con lo strike assegnato non sarà possibile per Project Veritas pubblicare alcunché.

 

 

 

 

 

 

Immagine di János Korom via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)

 

 

 

 

 

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