Gender
Transessuale fa strage in chiesa in una scuola cattolica: nichilismo, psicofarmaci o possessione demoniaca?
Nonostante il silenzio della stampa mainstream sul caso, è oramai uscita la notizia che l’autore della sparatoria di mercoledì mattina alla Annunciation Catholic School in Minnesota sembra essere un individuo che si identificava come transessuale. Lo suggeriscono registri pubblici e video lasciati online, nonché i suoi diari, scritti in larga parte, per ragioni sconosciuti, in cirillico.
La rivelazione rafforza ulteriormente il pattern secondo cui i transessuali sono divenuti il gruppo più consistente nelle statistiche degli stragisti delle scuole, con episodi tragici che negli ultimi anni si sono ripetuti continuamente. Secondo quanto emerso, negli appunti ci sarebbero stati tuttavia frasi come «sono stanco di essere trans» e il rimpianto per essere fatto il «lavaggio del cervello».
The gunman, Robin Westman, formally known as Robert Westman reportedly approached the church from the outside, fired through windows with a semi-automatic weapon and other firearms, and died by suicide in the parking lot.
Minnesota court records confirm that Robin Westman,… pic.twitter.com/2Afw1hrjVb
— Boston Brandi (@BostonBrandi100) August 27, 2025
Almeno 20 persone sono state colpite dai proiettili sparati contro la chiesa prima che le autorità dichiarassero la situazione «sotto controllo», tra cui due bambini preadolescenti, dichiarati morti.
Secondo quanto riportato dal New York Post, l’autore della strage è stato identificato come Robin Westman, poco più che ventenne, che si è poi suicidato sul posto, come peraltro annunciato nei documenti lasciati dal ragazzo. Il nome Robin fu cambiato all’anagrafe pochi anni fa in virtù della sua identificazione come transessuale; in realtà, fino al 2020, si chiamava «Robert», ma già da minorenne cambiò il nome per la ragione dichiarata che «si identifica come donna e vuole che il suo nome rifletta tale identificazione», ha scritto il Washington Free Beacon. I media mondiali, dalla BBC in giù, stanno riportando l’accaduto usando per l’assassino transessuale nato maschio pronomi femminili.
Robin Westman legally changed name from Robert Westman as a minor in 2020. Application said the then-teen “identifies as a female and wants her [sic] name to reflect that identification.” pic.twitter.com/AZhLVYy2yb
— Peter J. Hasson (@peterjhasson) August 27, 2025
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L’emittente televisiva americana CBS News riporta che la madre di Westman era una «ex dipendente» della scuola, andata in pensione diversi anni prima. La Annunciation aveva annunciato il pensionamento di una certa Mary Grace Westman nel 2021. In video apparsi ore prima del massacro, il ragazzo mostra un «ossessione per gli autori di stragi, tra cui l’assassino di Sandy Hook Adam Lanza» (autore del massacro della scuola elementare del 2012), sfoglia un quaderno pieno di testo sia in inglese che in russo (e quello che sembra essere un diagramma di una chiesa) e mostra numerose riviste di armi e munizioni con vari messaggi scarabocchiati sopra, tra cui «The Big One», «Fanculo tutto ciò che rappresenti», «Per i bambini», «Dov’è il tuo Dio» e «Uccidi Donald Trump», e ancora «Sponsorizzato da Blackrock», «Uccidi i pedo» «Ted K.» (probabile riferimento a Theodor Kaczinky, detto Unabomber), «nessuna fuga», e «Beh, sei qui».
Rilevante anche la scritta, applicata grafomanicamente come le altre su caricatori e carabine, «Israele deve cadere», che si aggiunge ad un «6 milioni non sono stati sufficienti».
The Minneapolis Catholic school shooter was Robin Westman.
He was a biological male who identified as a transgender “woman.”
Written on his guns and magazines were things like “kill Trump now,” “6 million was not enough” (referring to the Holocaust), “for the children,” “I’m… pic.twitter.com/KGEauspsTQ
— Leftism (@LeftismForU) August 27, 2025
Renovatio 21 rileva che le scritte russe riportano più volte la scritta «Ненависть» (nenavist’), cioè «odio», nonché suka («сука»), che non è l’imprecazione orogenitale sicula ma un’espressione russa che significa «scrofa» ma che viene usata come rafforzativo volgare nei discorsi – scappò, come noto, a Zelens’kyj durante l’incontro teso di mesi fa alla Casa Bianca Con Trump e JD Vance. Altre scritte in russo dicono «Ucciditi», «Io sono un terrorista», «Io sono una mietitrebbia».
Vi sono poi ancora scritte che inneggiano ad altri stragisti, tra cui Timothy McVeigh (giustiziato come autore della bomba di Oklahoma City, episodio ora in realtà molto discusso), così come l’inquietante «There is no message», «non c’è messaggio», un riferimento fine agli appunti di un altro stragista, il massacratore del cinema di Aurora in Colorado (2012) James Holmes, che aveva scritto «The message is, there is no message», il messaggio è che non c’è messaggio.
Robin ( Robert ) Westman wasn’t just a transgender individual who hated Trump and Christians, he was also openly racist, making offensive comments about Black and Hispanic Americans in this video 👀 pic.twitter.com/9jPZc6vTmI
— TREND JUNKIE (@TRENDJUNKIE__) August 27, 2025
Tali parole fanno pensare ad una strage gratuita, un atto cruento dietro al quale c’è un nichilismo mortifero inarrestabile. Un’altra scritta visibile è «l’umanità è sopravvalutata», e anche qui possiamo notare un misantropismo oramai divenuto pattern, come nel caso dello strano bombardamento della clinica di bambini in provetta in California di mesi fa, dove il perpetratore, morto nell’attentato, dichiarava il suo odio generico per l’intera umanità.
Ecco il primo rilievo da fare: questo nichilismo assassino, antiumano – cioè anticristiano – sino ad una oscena giocosità, non è un qualcosa di nuovo, lo si vede anche nelle recenti rivelazioni sui circoli dei pedosatanisti in rete, persone che odiano l’umanità e sembrano votate al male più concreto e totale, specie nei riguardi dei bambini, adescati e manipolati in rete fino a spingerli al suicidio. Anche in quegli ambiti, i dispositivi degli arrestati erano pieni di immagini agghiaccianti di violenza sui bambini e sugli animali e inni a stragisti di massa come Dylann Roof.
Ci chiediamo, quindi: anche Westman ha avuto un «curatore» che lo ha incitato a commettere il massacro? Era per caso attivo su server specifici o sul dark web? Esiste un network occulto dove si trovano, e si preparano, e vengono forse perfino creati, gli stragisti? Lo domandiamo consci del fatto che, visti i recenti casi, a spingerlo potrebbe persino essere stata un’Intelligenza Artificiale.
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Impressionanti le immagini dei video che mostrano gli appunti con una piantina di una chiesa disegnata per essere poi colpita tra versi belluini.
Murder, Transgenderism, and the Objective Standard of Satanic Evil
Ladies and gentlemen, let us strip away the smokescreens and evasions. We are not dealing here with a matter of opinion, preference, or private taste. We are dealing with evil—real, objective, and knowable.
The… pic.twitter.com/0sYDS7bZsl
— Joseph D. McBride, Esq. (@McBrideLawNYC) August 28, 2025
Così come chiarissimo è il video in cui si vede che aveva messo un ritratto di Gesù con la corona di spine in cima a quello che sembra un bersaglio per esercitarsi nel tiro a segno.
BREAKING: The Minneapolis shooting suspect has been identified as Robin Westman.
The alleged shooter released multiple videos on social media, which showed that he clearly hated Christians. They have since been taken down.
“Where is your God?” read one mag.
Evil monster. pic.twitter.com/oyiCkqNwkw
— Collin Rugg (@CollinRugg) August 27, 2025
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C’è poi la cifra psicosessuale. Bisogna notare che non manca, nelle immagini visibili in rete, un adesivo che riprende la bandiera omotransessualista con sovraimpresso un kalashnikov e la scritta «Defend Equality», difendi l’uguaglianza: si tratta di appelli all’uso delle armi che nella scena transgender in questi anni non sono mancati, con tanto di lancio di un «giorno della vendetta trans».
In what appears to be the suspect’s manifesto, the individual says that they wrote multiple journals and they warn people not to read them because apparently there is really bad stuff in them
They must be released pic.twitter.com/vda7REgZoy
— Ryan Saavedra (@RealSaavedra) August 27, 2025
La violenza transgender, specie verso le scuole e i loro bambini, è oramai un fenomeno non più negabile. Sei mesi fa Trinity Shockley, una ragazza transgender di 18 anni è stata accusata di aver pianificato una strage a scuola il giorno di San Valentino.
Era probabilmente legato al transessualismo Colt Gray, il quattordicenne che ha ucciso due insegnanti e due compagni di scuola nella sua scuola superiore in Georgia la scorsa estate. Anche lui aveva utilizzato la piattaforma Discord per esprimere il suo desiderio di commettere una sparatoria a scuola, citando le problematiche delle persone transgender.
Anche il Gray aveva il culto degli stragisti scolastici: «l’account faceva riferimento ad Adam Lanza, l’assassino stragista della scuola elementare Sandy Hook, e in post separati condivideva il desiderio di prendere di mira una scuola elementare ed esprimeva frustrazione per l’accettazione delle persone transgender», si leggeva nel servizio della CNN.
Qualche commentatore americano, ai tempi della strage di Nashville ad opera della transessuale Audrey Hale (che ha ucciso in una scuola elementari due bambini piccoli e due adulti), aveva lanciato, confortato da qualche numero, la provocazione sui social media: c’è un nuovo gruppo demografico da identificare come ceto in rapida crescita di tiratori di massa pro capite: la comunità transgender. «La demografia pro capite di sparatori di massa in più rapida crescita nella storia umana è la comunità trans» aveva scritto un utente su Twitter.
I numeri dei casi recenti non mentono: il tiratore di Colorado Springs si identificava come «non binario». Il tiratore di Denver si identificava come trans. Il tiratore di Aberdeen si identificava come trans. L’assassino di Nashville si identificava come trans. «Una cosa è MOLTO chiara: il moderno movimento trans sta trasformando gli attivisti in terroristi» aveva scritto su Twitter il giornalista conservatore Benny Johnson.
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Come riportato da Renovatio 21, solo tre settimane fa era stata fermata in Iscozia un’altra ragazza sedicente transgender, che secondo quanto riportato aspirava anche lei ad una strage scolastica. E consideriamo come prove della crescita di episodi di violenza transgender le risse, le botte pubbliche e pure omicidi efferati visti in questi ultimi anni.
Secondo taluni le ideazioni di morte massiva potrebbero essere dovute alle terapie ormonali, tuttavia vi è certezza che desideri di morte siano effetti collaterali degli psicofarmaci inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, i popolari SSRI come sertralina, Citalopram, fluoxetina, diffusissimi anche in Italia e forse correlati anche a tremendi fatti di cronaca nera nostrani.
L’idea che dietro alle stragi di massa vi sia sempre un utilizzo di questi farmaci, il cui possibile effetto collaterale dell’ideazione suicidaria è incluso ben evidenziato nel bugiardino del farmaco (in USA si chiama «black box warning») circola da diversi decenni, senza mai attecchire minimamente a livello istituzionale.
Tuttavia ora la musica potrebbe essere cambiata. In una intervista di ieri al canale televisivo Fox News, il segretario della Salute Kennedy, che da sempre conosce questo argomento, ha invitato a pensare cosa può esserci di diverso rispetto ad anni fa, quando ciò non accadeva (mentre oggi vi sono in USA almeno 500 tentate stragi di massa all’anno), e agli altri Paesi in cui il fenomeno non esiste.
In the wake of yesterday’s horrific mass shooting at Annunciation Catholic Church in Minneapolis, Minnesota, the facts are beginning to come in, and once again, the shooter was transgender.
It’s a data point on a disturbing and increasingly visible trend.
Transgender Americans… pic.twitter.com/7rgSA9l9ec
— The Vigilant Fox 🦊 (@VigilantFox) August 28, 2025
«Alla NIH (l’Istituto di Sanità pubblica USA) stiamo lanciando studi sul possibile contributo di alcuni farmaci SSRI e di alcune altre droghe psichiatriche che possono contribuire alla violenza. Molte di loro, sapete, hanno il black box warning che avvertono di ideazione suicidaria e di ideazione omicida, quindi non possiamo escludere queste come colpevoli. Questo è il tipo di studi che stiamo facendo».
Qualcuno in queste ore, tuttavia, qualcuno fa ipotesi ancora più radicali: un inquietante disegno dello stragista lo mostra mentre si guarda allo specchio e vede, dall’altra parte, un demonio.
Self portrait by the demon-possessed Robin Westman, alleged to have been the shooter who killed Catholic children during Mass today at Annunciation Church in Minnesota. When he looks in the mirror, he sees the devil. pic.twitter.com/xlJwuxF4ze
— Michael Hoffman (@HoffmanMichaelA) August 27, 2025
In russo, sulla pagina con lo sconvolgente disegno, pare esserci scritto un dialogo: «Chi sono io?» «Quando finirà?» «Aiutami!» «Non voglio» «Aiuto» «Ucciditi, ucciditi».
Un caso di possessione demoniaca? Non sappiamo dirlo: ma quale transizione transessuale può dirsi al riparo dalle forze oscure?
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Immagine da Twitter; modificata
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La prima donna primo ministro del Giappone si oppone al «matrimonio» omosessuale
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Il Parlamento austriaco vieta il linguaggio «inclusivo di genere» nelle sue comunicazioni ufficiali
Il presidente del Parlamento austriaco ha vietato l’uso del cosiddetto linguaggio «inclusivo di genere» nelle comunicazioni ufficiali dell’organo legislativo.
Walter Rosenkranz, presidente del Nationalrat (Consiglio nazionale, la Camera bassa del Parlamento austriaco), ha recentemente annunciato che il Parlamento tornerà a utilizzare la forma maschile generica delle parole o, in alternativa, la forma maschile e femminile insieme, come nell’espressione «Gentili signore e signori» («Sehr geehrte Damen und Herren»).
In precedenza, il Parlamento di Vienna aveva adottato una variante ideologica che prevedeva l’inserimento di lettere maiuscole interne, due punti, asterischi o barre all’interno di sostantivi per includere persone di generi diversi, compresi coloro che si identificano come «transgender».
Questo adattamento linguistico, promosso da attivisti di sinistra in molte istituzioni austriache e tedesche, è estraneo alla lingua tedesca scritta. L’Associazione per la Lingua Tedesca ha più volte criticato questo linguaggio «inclusivo di genere», definendolo una «lingua ideologica» che «viola le regole ortografiche vigenti» e cerca di «rieducare» i cittadini. I sondaggi indicano che l’80-90% dei tedeschi rifiuta questo linguaggio ideologico.
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«Come istituzione governativa, dobbiamo rispettare le regole stabilite dal Consiglio per l’ortografia tedesca, l’unica istituzione riconosciuta dal governo», ha dichiarato Rosenkranz al quotidiano austriaco Krone. «Nel 2021, il Parlamento ha anche stabilito una base giuridica nel Piano di promozione delle donne. Voglio che le persone si attengano a questo e non inventino una propria lingua. Perché la vera uguaglianza si ottiene attraverso l’istruzione, le pari opportunità e il rispetto, non con i segni di punteggiatura».
«Il Parlamento è un luogo di democrazia, non di esperimenti linguistici», ha aggiunto. «Torniamo a una lingua che rispecchia lo spirito della Costituzione austriaca: universalmente comprensibile, oggettiva e inclusiva nel senso più autentico».
«Non a caso, il Bundestag tedesco e il Consiglio nazionale svizzero, così come quasi tutti i media stampati, non utilizzano un linguaggio neutro rispetto al genere», ha sottolineato il Presidente del Parlamento.
Le linee guida non si applicano ai discorsi tenuti nel Consiglio nazionale né ai testi presentati dai parlamentari, che, in virtù del loro mandato, sono liberi di redigere i propri documenti come preferiscono.
Rosenkranz, primo Presidente del Consiglio Nazionale austriaco nominato dal Partito della Libertà (FPÖ) è stato eletto dopo che l’FPÖ è diventato il partito più votato alle elezioni nazionali del 2024. Tuttavia, pur avendo ottenuto il maggior numero di voti, l’FPÖ non fa parte della coalizione di governo, poiché non dispone della maggioranza assoluta necessaria e gli altri partiti hanno rifiutato di allearsi con esso.
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Immagine di Gryffindor via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
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Il transgenderismo è in declino tra i giovani americani: «una moda in declino»
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