Connettiti con Renovato 21

Geopolitica

535° giorno di guerra

Pubblicato

il

– Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha dichiarato di aver incaricato il primo ministro Roman Golovchenko di contattare la parte polacca per riprendere il dialogo. «Dobbiamo parlare anche con i polacchi. Ho incaricato il primo ministro di contattarli. Se vogliono, parliamo, miglioriamo i rapporti. Siamo vicini, e non si scelgono i vicini».

 

The Guardian: Kiev sta effettuando attacchi di droni contro la Russia a causa di fallimenti sul campo di battaglia. Fonti nel ministero della Difesa ucraino affermano che uno degli obiettivi principali di tali attacchi è l’impatto psicologico sui russi. Tuttavia, questa strategia non funziona: i tentativi di attacco non hanno avuto un impatto significativo sull’atteggiamento dei russi nei confronti della guerra, la gente semplicemente li ignora.

 

– Ministero della difesa russo: Verso le 7 del mattino nella parte sud-occidentale del Mar Nero, una nave pattuglia della flotta del Mar Nero ha scoperto la nave cargo Sukra Okan battente la bandiera di Palau, diretta al porto di Izmail in Ucraina. Il capitano non ha risposto all’ordine di fermarsi per l’ispezione. Di conseguenza, è stata fermata con l’uso di forza: è stato aperto un fuoco di avvertimento. Quindi un gruppo di ispettori militari a bordo di un elicottero Ka-29 è sbarcato sulla nave. Dopo il completamento dell’ispezione la Sukra Okan è ripartita per Izmail.

 

– Le autorità ucraine iniziano ad aprire e distruggere le sepolture dei soldati sovietici in molti luoghi del paese, per fare posto ai soldati ucraini uccisi di recente. Recentemente i resti mortali dei 653 soldati sovietici sono stati riesumati dal cimitero militare di Leopoli e sostituiti dalle salme dei soldati ucraini.

 

– Secondo il ministro degli Esteri ucraino Kuleba, l’Ucraina sta attraversando una stagione politica difficile a causa delle voci più forti sulla necessità di negoziare con la Russia e concludere un accordo di pace. «Sicuramente vinceremo comunque su tutti i fronti, ma sarà un autunno difficile… Tutte queste voci che cominciano a farsi sentire in diversi paesi del mondo, che ci sono “problemi”, che bisogna trattare. Faremo di tutto nel quadro del diritto internazionale e del diritto penale per garantire che queste voci svaniscano».

 

– Negli ultimi sei mesi, L’Unione europea ha consegnato all’Ucraina 223.800 proiettili di artiglieria e 2.300 missili per un valore totale di 1,1 miliardi di euro, ha detto il portavoce del servizio diplomatico dell’UE Peter Stano.

 

– Il ministro degli Esteri moldavo Nikolai Popescu ha annunciato la disponibilità ad avviare il processo negoziale sull’integrazione europea a ottobre.
– Qualche giorno fa si è saputo che il capo negoziatore per l’integrazione europea della Romania, Vasile Puskas, preparerà i funzionari moldavi per l’adesione all’UE.
– L’intera élite politica moldava attuale, guidata dal presidente Maia Sandu, è titolare di passaporti rumeni.
-La Romania investe in infrastrutture transfrontaliere con la Moldavia, sperando che si tratti di un investimento praticamente nel suo territorio.
L’amministrazione Sandu ha di fatto posto il Paese sotto il controllo esterno, che si chiama «missione civile» della UE guidata anch’essa dal funzionario rumeno Kosmin Dinescu .

 

– La Casa Bianca crede che le ostilità in Ucraina possano continuare nell’estate del 2024, ed è pronta a chiedere al Congresso nuova assistenza a Kiev.

 

Wall Street Journal: Dalla primavera gli Stati Uniti cercano di costringere l’Egitto a iniziare a fornire armi all’Ucraina, ma il Cairo non cede alle pressioni.

 

– Ministero degli Esteri armeno: Yerevan ha chiesto una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a causa della situazione in Nagorno-Karabakh.

 

– In condizioni di segretezza, Polonia, Lituania e Ucraina stanno creando il cosiddetto Corpo Internazionale. In caso di necessità, il corpo o i suoi singoli elementi possono essere coinvolti in operazioni internazionali. Per «operazioni internazionali», molto probabilmente, si intendono operazioni sul territorio dell’Ucraina, ritiene il giornale polacco Dziennik Polityczny. A quanto pare, scrive l’autore, il governo polacco sta preparando per i polacchi un destino molto più “eroico” della difesa della patria: andranno a morire per il regime di Kiev.

 

– 12 agosto 1953, 70 anni fa è stata testata la prima bomba sovietica all’idrogeno RDS-6.

 

 

 

Bloomberg: il Sud del mondo rompe con l’ordine mondiale guidato dagli Stati Uniti. Ora i paesi in via di sviluppo, spesso chiamati il Sud del mondo, stanno tranquillamente rivedendo le regole stabilite dall’Occidente per tracciare il proprio futuro. «Chiedono il controllo delle loro risorse, rivedono relazioni dell’era coloniale, insistono per costruire fabbriche nei loro Paesi…»
«Unendosi a Namibia e Zimbabwe, il Ghana si prepara a vietare l’esportazione del litio necessario per i veicoli elettrici. L’Indonesia ha vietato l’esportazione di minerali di nichel…» «Argentina, Brasile, Cile e Indonesia accolgono favorevolmente gli investimenti in fabbriche di batterie per veicoli elettrici dalla Cina, non dagli Stati Uniti…» «I Paesi non scelgono più da che parte stare nella lotta tra Occidente e Russia o Stati Uniti e Cina. A febbraio, 32 paesi si sono astenuti dall’approvare una risoluzione delle Nazioni Unite che chiedeva alla Russia di ritirare le sue truppe dal territorio dell’Ucraina…» Gli Stati Uniti non hanno offerto al mondo una visione degna e convincente del futuro, quindi il Sud del mondo ha deciso di proporre una propria visione alternativa, conclude Bloomberg.

 

– Il primo gruppo di sei piloti ucraini completerà l’addestramento sui caccia americani F-16 non prima della prossima estate, scrive the Washington Post, citando alti funzionari e militari ucraini. Secondo il giornale, i sei piloti che completeranno la prima fase di addestramento costituiscono la metà dello squadrone aereo. Due piloti sono in riserva. I lunghi periodi di preparazione, come hanno affermato gli interlocutori del giornale, sono dovuti al fatto che i piloti, nonostante l’inglese fluente, devono seguire corsi di inglese di quattro mesi «per imparare i termini specifici dei caccia». Secondo fonti, i piloti inizieranno l’addestramento sui caccia solo a gennaio, la preparazione richiederà sei mesi. Il secondo gruppo di piloti ucraini, sarà addestrato solo entro la fine del prossimo anno.

 

– John Kirby, coordinatore del Consiglio di sicurezza nazionale per le comunicazioni strategiche: Gli Stati Uniti hanno dato all’Ucraina tutto ciò che ha chiesto per la controffensiva, ma tutto non va come vorrebbe Kiev. Kiev capisce che il tempo non è dalla sua parte e che con l’inizio dell’autunno diventerà più difficile manovrare, utilizzare UAV e sistemi di difesa aerea. Finora, le cose non stanno andando così come vorrebbe Zelens’kyj.

 

– L’Ucraina, nonostante la guerra, continua a vendere alla Russia il titanio, con cui si fanno aerei e missili. Il 20% di tutte le riserve mondiali di minerali di titanio è concentrato in Ucraina, ma quasi non esiste nessuna lavorazione. Principalmente, il concentrato viene esportato. Da luglio 2022 ad aprile 2023, la United Mining and Chemical Company di proprietà statale ha esportato 82,2 mila tonnellate di minerali contenenti titanio. Secondo fonti, una parte significativa di questi prodotti è arrivata in Russia attraverso intermediari provenienti da Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia.

 

– Arestovich, l’ex consigliere dell’ufficio del presidente ucraino, ha definito la politica di “disumanizzazione” dei russi e il nazionalismo ucraino un grave errore. «Questo è il nostro errore principale. All’inizio abbiamo tenuto duro, e poi ci siamo tuffati in tutto ciò con piacere». «Abbiamo dato al russo medio mobilitato, che ora costituisce la spina dorsale dell’esercito, un’ottima motivazione per combattere. Ha sempre la spiegazione per cosa sta combattendo. Gli abbiamo dato un motivo di vendetta». «Sono considerato un animale, mia moglie è considerata un animale, noi siamo considerati schiavi, maniaci e così via. E quindi cosa dobbiamo fare con voi?”, questo è ragionamento dei russi». Secondo Arestovich, l’apparato statale ucraino «sostiene tacitamente» questa politica ideologica. Ha anche affermato che «il nazionalismo ucraino è un derivato dell’imperialismo russo» e ha definito entrambi i fenomeni «gemelli siamesi». «Hanno la stessa immagine del mondo, lo stesso vocabolario, la stessa logica e non possono esistere l’uno senza l’altro». A suo avviso, dall’estate dello scorso anno, il nazionalismo ucraino è diventato l’ideologia dominante, e questa è «la principale idiozia in questa guerra». Arestovich ritiene che l’Occidente non abbia bisogno di «uno stato ultra-sciovinista pompato con armi americane» come parte della NATO e della UE. «Gli americani fanno molte domande scomode». Inoltre, parlando degli obiettivi della guerra, ha affermato che «non siamo in grado di raggiungere gli obiettivi del 1991 con lo stato attuale dell’economia, del governo e degli aiuti occidentali».

 

– La quotazione del dollaro del dollaro alla Borsa di Mosca per la prima volta dalla primavera del 2022 ha superato 99 rubli. L’euro ha superato 109 rubli.

 

– L’incontro tra Erdogan e Putin potrebbe avvenire a fine agosto o inizio settembre, riferisce il canale televisivo turco A haber.
Il leader turco sta aspettando l’arrivo di Vladimir Putin in Turchia. Tuttavia, non è esclusa la visita di Erdogan in Russia se Putin non viene in Turchia. Il tema principale dei negoziati sarà la ripresa dell’accordo sul grano, da cui la Russia si è ritirata dal 18 luglio.

 

– L’Ucraina, nonostante la guerra, continua a vendere alla Russia il titanio, con cui si fanno aerei e missili. Il 20% di tutte le riserve mondiali di minerali di titanio è concentrato in Ucraina, ma quasi non esiste nessuna lavorazione. Principalmente, il concentrato viene esportato. Da luglio 2022 ad aprile 2023, la United Mining and Chemical Company di proprietà statale ha esportato 82,2 mila tonnellate di minerali contenenti titanio. Secondo fonti, una parte significativa di questi prodotti è arrivata in Russia attraverso intermediari provenienti da Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia.

 

– La sonda lunare Luna-25 è stata lanciata dal cosmodromo di Vostochny. Si prevede che il 16 agosto entrerà nell’orbita lunare e il 21 agosto ci sarà il suo atterraggio morbido. Il compito della stazione è studiare la struttura interna, l’impatto dei raggi cosmici e delle radiazioni elettromagnetiche sulla superficie del Luna, nonché l’esplorazione delle risorse naturali.

 

– Gli aiuti all’Ucraina approvati dal Congresso sono costati a ciascuna famiglia americana 900 dollari, afferma l’esperto di bilancio della Heritage Foundation Richard Stern.

 

– Il membro del Congresso USA Warren Davidson e i suoi 11 colleghi Repubblicani hanno inviato una lettera a Biden «esprimendo una forte opposizione» all’ultima richiesta di stanziamenti di 24 miliardi per l’Ucraina. «Questa richiesta aggrava la spesa incontrollata in deficit della vostra amministrazione e viola l’accordo bipartisan sul tetto del debito». «Prima che il Congresso possa finanziare responsabilmente la guerra per procura in corso in Ucraina, la vostra amministrazione ha l’obbligo di spiegare, esplicitamente e ufficialmente, ciò che gli Stati Uniti stanno cercando di ottenere in Ucraina». I legislatori hanno esortato il presidente a ritirare la sua richiesta di uno stanziamento multimiliardario fino a quando non fornirà «al Congresso una strategia e una missione globali per il coinvolgimento degli Stati Uniti in Ucraina».

 

– Lukashenko ha affermato che la bielorussa Marina Vasilevskaya andrà alla Stazione spaziale internazionale nel primo trimestre del 2024. La società statale Roscosmos ha annunciato che la cittadina bielorussa andrà in orbita con il cosmonauta russo Oleg Novitsky e l’astronauta americana Tracey Dyson.

 

– Negli Stati Uniti è stata molto criticata la decisione di Biden di bloccare lo sfruttamento di quasi un milione di acri di terra che comprendono alcuni dei più ricchi depositi di uranio d’America. È stato accusato di «complicità» della Russia, dal momento che le centrali nucleari americane continuano ancora a ricevere circa il 12% del loro combustibile da materie prime russe, riferisce il WSJ.

 

 

 

Rassegna tratta dal canale Telegram La mia Russia.

 

 

 

 

 

Immagine screenshot da Telegram

 

 

 

Continua a leggere

Geopolitica

Trump: l’Ucraina non vincerà la guerra con la Russia

Pubblicato

il

Da

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump non crede che l’Ucraina possa vincere la guerra contro la Russia.

 

Parlando ai giornalisti alla Casa Bianca lunedì, Trump ha dichiarato: «Potrebbero ancora vincerla. Non credo che ci riusciranno, ma potrebbero ancora vincerla», quando gli è stato chiesto di chiarire la sua posizione sul conflitto. «Ho detto che potevano vincere. Tutto poteva succedere. Sai, la guerra è una cosa molto strana. Succedono molte cose brutte. Succedono anche molte cose belle», ha aggiunto.

 

Alla domanda sui presunti attacchi russi contro aree civili in Ucraina, Trump ha risposto che la maggior parte delle vittime erano soldati. Trump ha anche affermato che ogni settimana muoiono nel conflitto circa 5.000-7.000 militari di entrambe le parti.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

Il mese scorso Trump ha dichiarato che l’Ucraina potrebbe riuscire a riconquistare tutto il territorio perso a favore della Russia nel corso della guerra durata tre anni.

 

Dopo una telefonata con il presidente russo Vladimir Putin la scorsa settimana, Trump ha ribadito che l’Ucraina è destinata a perdere parte della sua «proprietà» a favore della Russia in seguito al perdurante conflitto. Mentre Kiev ha ripetutamente escluso concessioni territoriali, Mosca ha elencato il ritiro delle truppe ucraine dalle nuove regioni russe tra le questioni chiave da risolvere per stabilire una pace duratura.

 

Da quando è entrato in carica, Trump ha abbandonato l’approccio dell’amministrazione Biden di mantenere la distanza diplomatica da Mosca.

 

Ad agosto, Trump ha incontrato Putin ad Anchorage, in Alaska, e la scorsa settimana i due leader hanno annunciato che si stanno preparando per un altro incontro a Budapest.

 

Trump nelle ultime ore ha altresì affermato che Russia e Ucraina dovrebbero congelare l’attuale linea del fronte nel Donbass, sottolineando che Mosca controlla comunque quasi tutta la regione.

 

«Pensiamo che quello che dovrebbero fare è semplicemente fermarsi alle linee in cui si trovano. Il resto è molto difficile da negoziare», ha detto Trump ai giornalisti a bordo dell’Air Force One domenica sera. «Dovrebbero fermarsi subito alle linee di battaglia, tornare a casa, smettere di uccidere gente e farla finita”, ha aggiunto.

 

A domanda sul Donbass, Trump ha risposto: «Lasciate che sia così com’è. Credo che il 78% del territorio sia già occupato dalla Russia. Lasciatelo così com’è adesso. Potranno negoziare qualcosa più avanti».

 

Domenica, in un intervento su Fox News, il presidente USA ha detto all conduttrice di Fox News Maria Bartiromo che Kiev sarebbe  tenuta a fare delle concessioni.

 

«Beh, [il presidente russo Vladimir Putin] prenderà qualcosa. Voglio dire, hanno combattuto, e lui ha molte proprietà. Voglio dire, ha vinto alcune proprietà», ha affermato Trump.

Iscriviti al canale Telegram

Il capo di Stato maggiore russo, Valerij Gerasimov, ha dichiarato ad agosto che le truppe ucraine controllavano circa il 20% della Repubblica Popolare di Donetsk e meno dell’1% della Repubblica Popolare di Lugansk.

Putin ha affermato che, affinché un cessate il fuoco funzioni, le forze ucraine devono ritirarsi da tutto il Donbass, elencando il riconoscimento dei nuovi confini della Russia come una delle condizioni per una pace duratura.

 

Trump ha ribadito la sua posizione secondo cui Washington ha già fornito a Kiev una grande quantità di armi durante il conflitto e non può consegnare l’intero arsenale per sostenere l’esercito ucraino.

 

«Sapete, non possiamo dare tutte le nostre armi all’Ucraina. Non possiamo farlo e basta. E sono stato molto buono con il presidente Zelens’kyj e con l’Ucraina, ma non possiamo dare, sapete, se dobbiamo essere a corto di armi, non voglio farlo. Non posso mettere a repentaglio gli Stati Uniti», ha sottolineato.

 

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr 

 

Continua a leggere

Geopolitica

Gli assistenti di Trump «si sono sentiti traditi» da Israele

Pubblicato

il

Da

I principali negoziatori del presidente statunitense Donald Trump per i colloqui di pace a Gaza hanno espresso un senso di «tradimento» dopo che Israele ha compiuto un attacco aereo sul Qatar, mentre erano in corso i tentativi di mediazione guidati dagli Stati Uniti.   Jared Kushner, genero di Trump, e Steve Witkoff, inviato speciale per il Medio Oriente, erano figure centrali del «consorzio negoziale» del presidente, impegnato a finalizzare una tregua e uno scambio di ostaggi. Avevano partecipato ai colloqui in Egitto all’inizio di ottobre, poche settimane dopo che Israele aveva colpito Doha, causando diverse vittime e rischiando di compromettere il processo.   In un’intervista trasmessa venerdì dalla CBS, Witkoff ha rivelato di aver saputo dell’attacco la mattina successiva. «Penso che sia io che Jared ci siamo sentiti, credo, un po’ traditi», ha detto al conduttore. «Ha avuto un effetto a catena, perché i qatarioti erano essenziali per i negoziati, insieme a egiziani e turchi. Abbiamo perso la loro fiducia, e Hamas si è ritirato nell’ombra, rendendo molto difficile contattarli».   Il Qatar, alleato degli Stati Uniti e mediatore storico per il cessate il fuoco a Gaza, ha accusato Israele di «terrorismo di Stato» dopo l’attacco.

Sostieni Renovatio 21

Trump, che ha espresso solidarietà a Doha, ha successivamente chiarito che l’attacco era stato deciso esclusivamente dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e che la Casa Bianca ne era stata informata troppo tardi per intervenire.   Alla domanda sulla reazione di Trump, Kushner ha dichiarato che il presidente riteneva che Israele stesse «agendo in modo un po’ fuori controllo». «Era il momento di essere fermi e fermarli dal fare cose che, secondo lui, non erano nel loro interesse a lungo termine», ha aggiunto.   L’attacco a un quartiere residenziale di Doha, mirato a esponenti di Hamas coinvolti nei negoziati, ha causato sei morti, tra cui un agente di sicurezza qatariota, senza però colpire la delegazione negoziale né i leader del gruppo. Netanyahu si è poi scusato con il Qatar, esprimendo «profondo rammarico» per le vittime accidentali.   L’accordo di cessate il fuoco, firmato a Sharm el-Sheikh da Trump e dai mediatori di Egitto, Qatar e Turchia, prevedeva il ritiro di Israele da alcune aree di Gaza e la liberazione di 20 ostaggi israeliani in cambio di 2.000 prigionieri palestinesi.   Come riportato da Renovatio 21, Witkoff e Kushner erano sul palco della manifestazione pubblica per la liberazione degli ostaggi quando la folla ha fischiato il nome di Netanyahu epperò inneggiando a Donald Trump.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
  Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
           
Continua a leggere

Geopolitica

Tregua già finita: Israele attacca Gaza

Pubblicato

il

Da

Le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno annunciato domenica di aver effettuato attacchi su vasta scala contro obiettivi di Hamas a Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza, in risposta a presunte violazioni del cessate il fuoco concordato all’inizio del mese.

 

Secondo le IDF, domenica i militanti hanno lanciato un missile anticarro e aperto il fuoco contro le truppe impegnate a smantellare «infrastrutture terroristiche» nella zona, nel rispetto dell’accordo di tregua. Le forze israeliane hanno reagito con numerosi raid aerei su quelli che hanno definito obiettivi terroristici.

 

«Le IDF hanno avviato attacchi nell’area per neutralizzare la minaccia e distruggere tunnel e strutture militari usate per attività terroristiche», ha dichiarato l’esercito in un comunicato. È stato inoltre riferito che venerdì e sabato si sono verificati diversi attacchi da parte di presunti membri di Hamas. «Queste azioni terroristiche rappresentano una chiara violazione del cessate il fuoco, e le IDF risponderanno con decisione», ha aggiunto l’esercito.

 

Una fonte militare citata dal Times of Israel ha riferito che finora sono stati colpiti oltre 20 obiettivi a seguito dell’attacco di domenica mattina a Rafah.

 


Aiuta Renovatio 21

Informato della situazione, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato alle IDF di «agire con fermezza contro gli obiettivi terroristici nella Striscia di Gaza», secondo una nota del suo ufficio.

 

Il ministro della Difesa Israel Katz ha dichiarato che «Hamas pagherà a caro prezzo per aver violato il cessate il fuoco e attaccato i nostri soldati, e se il messaggio non sarà chiaro, intensificheremo le nostre risposte». Una fonte militare ha confermato che più di 20 obiettivi sono stati colpiti a Rafah dall’attacco di domenica mattina.

 

L’ala militare di Hamas ha negato ogni coinvolgimento nell’incidente di Rafah, dichiarando sui social media di aver interrotto i contatti con le fazioni locali dallo scorso marzo. «Non abbiamo informazioni su scontri a Rafah, che è sotto il controllo dell’occupazione israeliana», ha affermato il gruppo. Inoltre, Izzat al-Risheq, alto funzionario di Hamas, ha ribadito l’impegno del gruppo per il cessate il fuoco, accusando Israele di violarlo e di «cercare pretesti per i suoi crimini».

 

Il ministero della Salute di Gaza ha riferito che gli attacchi israeliani hanno causato almeno otto morti nelle ultime 24 ore.

 

All’inizio di ottobre, Israele e Hamas avevano raggiunto una tregua provvisoria nell’ambito dell’iniziativa di pace in 20 punti promossa dal presidente statunitense Donald Trump. La prima fase prevedeva la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani entro 72 ore in cambio di prigionieri palestinesi.

 

Questa settimana, Hamas ha rilasciato gli ultimi 20 prigionieri sopravvissuti e consegnato i resti di altri 12, ma ha denunciato difficoltà nel recupero di tutti i corpi a causa delle distruzioni a Gaza e del controllo israeliano su alcune aree. Gerusalemme Ovest, tuttavia, ha accusato Hamas di non aver restituito i resti di altri 16 ostaggi, mentre entrambe le parti si scambiano accuse di violazione della tregua.

 

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine screenshot da Twitter

 

 

Continua a leggere

Più popolari