Geopolitica
463° giorno di guerra
– Il capo dell’ufficio di Zelens’kyj, Mikhail Podolyak, ha dichiarato che in Ucraina «guardano con piacere» a ciò che sta accadendo a Mosca e nella regione di Mosca e prevedono un aumento del numero di attacchi, anche se Kiev «ovviamente non ha nulla a che fare con loro».
– Il quotidiano turco Hurriet dice che sono previste a breve termine in Turchia visite (separate) di Putin e Zelens’kyj.
– Immagine degli attacchi dei droni su Mosca.
– «Nella guerra con l’Ucraina, non siamo alleati della Russia. Questa guerra ci preoccupa e influisce direttamente sulle nostre relazioni», ha affermato il primo ministro armeno Nikol Pashinyan in un’intervista alla CNN.
– Shoigu: L’esercito russo ha colpito un sistema di difesa aerea Patriot a Kiev nei giorni scorsi. Sono stati distrutti anche grandi depositi di armi a Khmelnitsky, Ternopol e Nikolaev. Le perdite di truppe ucraine questo mese ammontano a oltre 16.000 militari, 16 aerei, 5 elicotteri, 466 UAV, più di 400 carri armati e altri veicoli corazzati
– La Germania considera gli attacchi dell’Ucraina sul territorio russo legittimi dal punto di vista del diritto internazionale, ha affermato il portavoce del governo tedesco. Inoltre si è venuto a sapere che la Germania chiude quattro dei cinque consolati russi presenti sul suo territorio.
– Secondo le previsioni dell’FMI, il divario del PIL totale dei BRICS e del G7 sarà il 6% entro il 2028.
– Macron: se fra qualche mese si aprirà una finestra di trattativa per la pace in Ucraina, credo che il dialogo con le autorità russe al potere debba avere la precedenza sul procedimento penale a carico di Putin.
– Gli stoccaggi di gas sono ad un livello record per la stagione nei depositi europei occidentali e i paesi stanno rallentando gli acquisti confidando in un ulteriore calo dei prezzi.
– I ministri degli Esteri dei BRICS si sono incontrati in Sudafrica.
– Dichiarazioni incendiarie di Kadyrov: «è necessario dichiarare la legge marziale in Russia, utilizzare tutte le risorse di combattimento per spazzare via tutta questa cellula terroristica senza ricorrere alle definizioni “militari ucraini”. Non ci sono militari e politici in Ucraina, solo terroristi. I Paesi europei dovrebbero anche pensare a chi sponsorizzano e a quali condizioni gli forniscono armi. Si ritorcerà contro di loro quando la Russia busserà alla porta, ad esempio, della Germania o della Polonia. E non ci sarà nulla con cui rispondere: tutte le armi sono state impiegate in Ucraina. Infine, anticipo un po’, ma non rivelerò i dettagli. Presto mostreremo nella zona dell’operazione speciale cos’è la vendetta nel pieno senso della parola».
– La differenza tra droni russi Geran e quelli iraniani Shahed. I Geran lanciati dal territorio russo potrebbero ipoteticamente colpire qualsiasi città europea.
– Secondo alcune fonti ci sarebbero di nuovo combattimenti a Shebekino, la località russa della regione di Belgorod al confine con l’Ucraina già interessata da scontri nel recente passato. Contraerea attiva a Belgorod La situazione è ancora molto incerta.
– S è verificato un guasto su larga scala nel sistema energetico dell’Ucraina a causa di un’interruzione del funzionamento di una serie di reattori nucleari alle centrali di Yuzhnoukrainskaja e di Khmelnytsky, ha riferito la testata ucraina Strana, citando fonti vicine al ministero dell’energia dell’Ucraina.
– Il Parlamento svizzero non autorizza la riesportazione di armi svizzere all’Ucraina da parte di paesi terzi.
– Sette società russe sanzionate, tra cui un produttore di elicotteri militari, stanno visitando l’Arabia Saudita questa settimana come parte di una missione commerciale, scrive il Guardian. La delegazione comprende produttori di armi con legami diretti con l’esercito russo, aziende statali e Rosatom. La volontà dell’Arabia Saudita di sviluppare legami commerciali con società russe sotto sanzioni occidentali rischia di causare ulteriori tensioni nelle sue già tese relazioni con Washington.
– Antiaerea russa in azione nell’area di Kursk.
– L’OPEC ha vietato ai giornalisti di Wall Street Journal, Bloomberg, Reuters di partecipare alla riunione dell’organizzazione a Vienna il 4 giugno.
– Secondo un comunicato dell’amministrazione di Kiev un attacco missilistico russo nella notte sarebbe stato respinto dalla contraerea. La caduta dei rottami avrebbe comunque provocato tre vittime, fra cui due bambini.
– Zelens’kyj ha rinnovato la disponibilità Ucraina a «risolvere» il problema della Transnistria «se il governo moldavo lo chiederà».
– Drone ucraino precipita ed esplode in zona Kaluga, non lontanissimo da Mosca.
– Zelens’kyj ha ammesso che la Cambogia sta addestrando i genieri ucraini e la cooperazione continuerà.
– L’opposizione bielorussa all’estero ha chiesto all’Occidente il finanziamento di 230-250 milioni di dollari per attività sovversive contro la repubblica, ha dichiarato il capo del KGB bielorusso.
– È vero che il Sudafrica ha fornito armi alla Russia? Lavrov: il Sudafrica è un paese sovrano, la Russia pure. Quel che decidono nelle loro relazioni non riguarda gli altri.
– Il presidente israeliano Yitzhak Herzog è andato a Baku in visita di Stato.
– New York Times: la flotta del Nord della marina militare russa è una vera minaccia nell’Artico, dove il cambiamento climatico sta aprendo nuove rotte marittime. Le navi potranno navigare verso le coste orientali degli Stati Uniti attraverso gli stretti tra Groenlandia, Islanda e Gran Bretagna. La Russia rimane un’enorme potenza artica con armi moderne e basi navali nella regione.
– RC-135 americano intercettato da un caccia cinese J-16 sopra il Mar Cinese meridionale.
– Zelens’kyj in Moldavia al vertice dei leader europei ha incontrato Maia Sandu.
– L’accordo bipartisan per evitare un default non limiterà gli aiuti all’Ucraina, ha detto un funzionario della Casa Bianca, mentre gli Stati Uniti cercano di rassicurare Kiev che le armi continueranno a fluire. Qualsiasi ulteriore assistenza militare passerebbe attraverso il Congresso in una misura supplementare che non sarebbe soggetta ai limiti dell’accordo sulla spesa federale.
– Limes fa il punto sul sostegno occidentale all’Ucraina. L’Italia è undicesima, con 660 milioni di euro. Sul piano militare l’esercito italiano addestra gli Ucraini all’uso del sistema SAMP/T.
– Kadyrov: Ora mi rivolgo a chi sta dall’altra parte. A differenza dei media europei e ucraini, che da diversi mesi cercano di spaventarci con un’offensiva fantastica e terrificante, non annunceremo nulla. Invece, vi informo: senza aspettare l’offensiva NATO-ucraina, le unità Akhmat hanno iniziato la loro offensiva. Siamo stanchi di aspettare. I satanisti subiranno la loro meritata punizione.
– L’Ucraina ha rifiutato tre volte di accettare dichiarazioni sulla centrale nucleare di Zaporozhye: sia nel formato Mosca-IAEA-Kiev, sia nei formati Mosca-IAEA, Kiev-IAEA. Anche quando Grossi si è offerto di farla per proprio conto, le autorità di Kiev hanno rifiutato. Quindi, il capo dell’AIEA ha deciso di annunciare al Consiglio di sicurezza dell’ONU i prossimi passi per la sicurezza della centrale nucleare. L’Ucraina ne ha preso atto, ma questo non basta, ha affermato Mikhail Ulyanov, rappresentante permanente della Russia presso le organizzazioni internazionali a Vienna. Ha osservato che è troppo presto per valutare la fattibilità dei principi di sicurezza dell’AIEA, i presupposti sono buoni ma solo a condizione che l’Ucraina li osservi.
– Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si è rifiutato di partecipare al vertice della Comunità politica europea, che si terrà in Moldavia il primo giugno, perché è stato concepito come una «manifestazione di solidarietà contro la Russia».
– Bloomberg: il Dipartimento della Difesa Usa ha concordato con la società SpaceX di Elon Musk l’acquisto dei terminali del sistema di comunicazione satellitare Starlink per l’Ucraina e la garanzia del loro funzionamento.
– Shalva Papuashvili, presidente del parlamento georgiano ha risposto alla domanda sul perché Tbilisi non si unirà alle sanzioni anti-russe: «se scoppia la guerra, saremo soli. Guardiamo l’Ucraina e vediamo che nessuno combatte accanto o al posto del popolo ucraino. Il massimo che l’Occidente può fare è inviare armi. Forniscono armi, ma sul suolo ucraino scorre il sangue di soli ucraini».
– Zelens’kyj parla con il premier serbo Vucic nel Summit di Chisinau.
– L’Ucraina non intende rinnovare l’accordo di transito del gas con la Russia, che scade nel 2024, ha affermato Gerhard Reuss, ex capo della compagnia petrolifera e del gas austriaca OMV, citando il viceministro dell’Energia ucraino.
– La Polonia chiude, dal 1 giugno, il confine ai camion immatricolati in Russia e Bielorussia. Una misura uguale e opposta è contenuta in un progetto di legge presentato alla Duma.
– Il presidente dell’IAEA Grossi nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha esortato a non colpire reattori, combustibile esaurito, infrastrutture critiche e personale della centrale nucleare di Zaporiggia. Ha proposto diversi modi per garantire la sicurezza della centrale, compreso il divieto di sparare nella sua direzione. Grossi ha chiesto che si faccia di tutto per ridurre al minimo la possibilità di un incidente nucleare
– Struzzo fugge per le strade di Mosca.
– Bloomberg: conti bancari delle società russe in India accumulano fino a 1 miliardo di dollari in rupie ogni mese. Questi fondi sono «intrappolati» praticamente impossibili da spendere a causa delle restrizioni valutarie esistenti.
– Borrell: non sono ottimista sulla piega che sta prendendo la guerra in Ucraina la prossima estate. Vedo la chiara intenzione di Putin di vincere.
– Nella classifica annuale degli eserciti più potenti del mondo, GlobalFirePower, la Russia ha mantenuto il secondo posto, l’Ucraina è al 15°.
Rassegna tratta dal canale Telegram La mia Russia e Intel Slava Z.
Immagine da Telegram
Geopolitica
La Cina snobba il ministro degli Esteri tedesco
Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha dovuto cancellare un viaggio previsto in Cina dopo che Pechino si sarebbe rifiutata di organizzare incontri di alto livello con lui, secondo quanto riportato venerdì da diversi organi di stampa.
Il Wadephul sarebbe dovuto partire per Pechino domenica per discutere delle restrizioni cinesi sull’esportazione di terre rare e semiconduttori, oltre che del conflitto in Ucraina.
«Il viaggio non può essere effettuato al momento e sarà posticipato a data da destinarsi», ha dichiarato un portavoce del Ministero degli Esteri tedesco, citato da Politico. Il Wadephullo avrebbe dovuto incontrare il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, ma l’agenda prevedeva troppo pochi incontri di rilievo.
Secondo il tabloide germanico Bild, i due diplomatici terranno presto una conversazione telefonica.
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Questo intoppo diplomatico si inserisce in un contesto di crescenti tensioni commerciali tra Cina e Unione Europea. Nell’ultimo anno, Bruxelles e Pechino si sono scontrate sulla presunta sovrapproduzione industriale cinese, mentre la Cina accusa l’UE di protezionismo.
All’inizio di questo mese, Pechino ha rafforzato le restrizioni sull’esportazione di minerali strategici con applicazioni militari, una mossa che potrebbe aggravare le difficoltà del settore automobilistico europeo.
La Germania è stata particolarmente colpita dal deterioramento del clima commerciale.
Come riportato da Renovatio 21, la Volkswagen sospenderà la produzione in alcuni stabilimenti chiave la prossima settimana a causa della carenza di semiconduttori, dovuta al sequestro da parte dei Paesi Bassi del produttore cinese di chip Nexperia, motivato da rischi per la sicurezza tecnologica dell’UE. In risposta, Pechino ha bloccato le esportazioni di chip Nexperia dalla Cina, causando una riduzione delle scorte che potrebbe portare a ulteriori chiusure temporanee di stabilimenti Volkswagen e colpire altre case automobilistiche, secondo il quotidiano.
Venerdì, il ministro dell’economia Katherina Reiche ha annunciato che Berlino presenterà una protesta diplomatica contro Pechino per il blocco delle spedizioni di semiconduttori, sottolineando la forte dipendenza della Germania dai componenti cinesi.
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Immagine di UK Government via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Geopolitica
Vance in Israele critica la «stupida trovata politica»: il voto di sovranità sulla Cisgiordania è stato un «insulto» da parte della Knesset
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Geopolitica
Trump minaccia di togliere i fondi a Israele se annette la Cisgiordania
Israele «perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti» in caso di annessione della Giudea e della Samaria, nome con cui lo Stato Ebraico chiama la Cisgiordania, ha detto il presidente USA Donald Trump.
Trump ha replicato a un disegno di legge controverso presentato da esponenti dell’opposizione di destra alla Knesset, il parlamento israeliano, che prevede l’annessione del territorio conteso come reazione al terrorismo palestinese.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu, sostenitore degli insediamenti ebraici in quell’area, si oppone al provvedimento, poiché rischierebbe di allontanare gli Stati arabi e musulmani aderenti agli Accordi di Abramo e al cessate il fuoco di Gaza.
Netanyahu ha criticato aspramente il disegno di legge, accusando i promotori di opposizione di una «provocazione» deliberata in concomitanza con la visita del vicepresidente statunitense J.D. Vance. (Lo stesso Vance ha qualificato il disegno di legge come un «insulto» personale)
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«I commenti pubblicati giovedì dalla rivista TIME sono stati espressi da Trump durante un’intervista del 15 ottobre, prima dell’approvazione preliminare alla Knesset di mercoledì – contro il volere del primo ministro – di un disegno di legge che estenderebbe la sovranità israeliana a tutti gli insediamenti della Cisgiordania» ha scritto il quotidiano israeliano Times of Israel.
Evidenziando l’impazienza dell’amministrazione verso tali iniziative, il vicepresidente di Trump, J.D. Vance, ha dichiarato giovedì, lasciando Israele, che il voto del giorno precedente lo aveva «offeso» ed era stato «molto stupido».
«Non accadrà. Non accadrà», ha affermato Trump a TIME, in riferimento all’annessione. «Non accadrà perché ho dato la mia parola ai Paesi arabi. E non potete farlo ora. Abbiamo avuto un grande sostegno arabo. Non accadrà perché ho dato la mia parola ai paesi arabi. Non accadrà. Israele perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti se ciò accadesse».
Vance ha precisato che gli era stato descritto come una «trovata politica» e «puramente simbolica», ma ha aggiunto: «Si tratta di una trovata politica molto stupida, e personalmente la considero un insulto».
Gli Emirati Arabi Uniti, che hanno guidato i Paesi arabi e musulmani negli Accordi di Abramo, si oppongono da tempo all’annessione della Cisgiordania, sostenendo che renderebbe vani i futuri negoziati di pace nella regione.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
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