Bioetica
10 scoperte che contraddicono la «saggezza medica»
Dottori, prendete nota.
Il NYT pubblica un interessante articolo che ci informa che alcuni ricercatori hanno identificato quasi 400 tra teorie e pratiche mediche comuni contraddette da studi rigorosi.
Potreste pensare che i classici consigli medici siano avvalorati da una montagna di studi scientifici. Ma i ricercatori hanno scoperto di recente che quasi 400 pratiche abituali sono state nettamente contraddette da alcuni studi pubblicati su affermate riviste del settore.
Potreste pensare che i classici consigli medici siano avvalorati da una montagna di studi scientifici. Ma i ricercatori hanno scoperto di recente che quasi 400 pratiche abituali sono state nettamente contraddette da alcuni studi pubblicati su affermate riviste del settore
Su oltre 3000 studi pubblicati dal 2003 al 2017 su JAMA e The Lancet, e dal 2011 al 2017 sul New England Journal of Medicine, 1 su 10 era una “ritrattazione medica”, cioè una conclusione contraria a quella che si considera sapienza comune tra i dottori.
«Alla fine ti rimane un grande senso di umiltà – racconta al Times il Dr. Vinay Prasad dell’Oregon Health and Science University, ideatore dello studio –Persone molto intelligenti e ben intenzionate hanno messo in pratica quelle teorie per molti anni. Ma erano sbagliate».
Alcune di queste idee sono state definitivamente rimosse, ma non tutte. Ora, il Dr. Prasad e i suoi colleghi stanno cercando di capire in che misura le teorie e le pratiche screditate siano diffuse.
Su oltre 3000 studi pubblicati dal 2003 al 2017 su JAMA e The Lancet, e dal 2011 al 2017 sul New England Journal of Medicine, 1 su 10 era una “ritrattazione medica”, cioè una conclusione contraria a quella che si considera sapienza comune tra i dottori
Di seguito 10 scoperte che smontano quelle che un tempo erano teorie accreditate.
L’allergia alle arachidi insorge a prescindere dal fatto che il bambino venga a contatto con le arachidi prima dei tre anni oppure no
I pediatri hanno suggerito ai genitori di non dare arachidi ai bambini di età inferiore ai tre anni. Ma si è scoperto che i bambini che mangiavano arachidi anche a un anno non hanno sviluppato un rischio di allergia maggiore.
L’olio di pesce non riduce il rischio di problemi cardiaci
Per certi aspetti, la credenza che i grassi del pesce prevengano i disturbi cardiaci sembra logica. Le persone che seguono una dieta ricca di acidi grassi derivati dal pesce sembrano avere una minore incidenza di problemi al cuore. I grassi del pesce contengono Omega-3. Gli integratori di Omega-3 abbassano il livello di trigliceridi, legati all’aumento del rischio cardiaco, oltre al fatto che sembrano ridurre le infiammazioni, fattore chiave degli infarti.
Ma in un test che ha coinvolto 12.500 persone con problemi cardiaci, gli integratori di Omega-3 non sono stati una valida protezione.
«Persone molto intelligenti e ben intenzionate hanno messo in pratica quelle teorie per molti anni. Ma erano sbagliate».
La bambola per le adolescenti non è un deterrente contro le gravidanze
Le bambole sono molto realistiche, piangono e devono essere cambiate e cullate. L’idea di fondo era far comprendere alle ragazze quanto lavoro richiede la cura di un neonato. Ma uno studio randomizzato ha mostrato che le probabilità di rimanere incinta erano solo di poco inferiori rispetto alle ragazze che non avevano usato il “simulatore”.
Il ginkgo biloba non protegge contro perdita di memoria e demenza
L’integratore, ricavato dalle foglie dell’albero ginkgo, era ampiamente utilizzato nella medicina cinese antica ed è a tutt’oggi consigliato come aiuto per preservare la memoria. Una ricerca pubblicata nel 2008 ha dimostrato definitivamente che l’integratore è inutile per tale scopo. Nonostante ciò, gli integratori di ginkgo biloba realizzano vendite per oltre 249 milioni di dollari. La gente non ha capito il messaggio?
L’allergia alle arachidi insorge a prescindere dal fatto che il bambino venga a contatto con le arachidi prima dei tre anni oppure no
Per curare il dolore acuto nei pazienti del Pronto Soccorso, una singola dose di oppioidi non è meglio di farmaci come l’aspirina o l’ibuprofene
Sì, gli oppioidi sono farmaci potenti. Ma le ricerche cliniche dimostrano che esistono alternative più sicure per alleviare il dolore dei pazienti del Pronto Soccorso con la stessa efficacia.
Le cure a base di testosterone non aiutano gli anziani a preservare la memoria
Alcuni uomini hanno bassi livelli di testosterone e problemi di memoria, e i primi studi hanno suggerito che gli uomini di mezz’età con alti livelli di testosterone parevano avere certi tessuti del cervello meglio conservati. Gli anziani con alti livelli di testosterone sembravano ottenere risultati migliori nei test d’intelligenza.
Ma uno studio rigoroso ha dimostrato che il testosterone era efficace quanto una caramella nell’aiutare gli anziani contro i vuoti di memoria.
Contare i passi e le calorie non aiuta a perdere peso
Per proteggersi dagli attacchi d’asma, eliminare da casa acari, murine e scarafaggi non aiuta
Il consiglio da parte dei medici più autorevoli è sempre stato quello di liberare la propria casa dagli infestanti se vostro figlio soffre d’asma. Ma il trattamento intensivo in case con figli sensibilizzati alle murine non si è rivelato efficace nel ridurre la frequenza degli attacchi d’asma, come riportato dai ricercatori nel 2017.
Contare i passi e le calorie non aiuta a perdere peso
Infatti, le persone a dieta riuscirebbero meglio senza l’aiuto digitale. Tra le 470 persone sottoposte a una dieta seguite per due anni, chi utilizzava dispositivi contapassi e calcolava il dispendio calorico ha perso meno peso rispetto a chi ha seguito i consigli classici.
Menisco danneggiato? Prova la fisioterapia prima della chirurgia
Si stima che negli Stati Uniti ogni anno 460.000 pazienti si sottopongano ad interventi chirurgici per riparare la cartilagine danneggiata, spesso a causa dell’osteoartrite. La rottura è dolorosa e molti pazienti temono che, senza intervento, il dolore rimanga.
Ma quando i pazienti con il menisco lesionato e un’artrite moderata sono stati sottoposti in maniera casuale a sei mesi di fisioterapia o alla chirurgia, entrambi i gruppi hanno mostrato miglioramenti in egual misura.
Menisco danneggiato? Prova la fisioterapia prima della chirurgia
Se a una donna incinta si rompono le acque prematuramente, il bambino non deve essere fatto nascere subito
A volte, alcune settimane prima della data prevista, la membrana che riveste il feto si rompe e il liquido amniotico fuoriesce. Le ostetriche erano preoccupate che i batteri potessero invadere quello che prima era un ambiente sterile, causando infezioni. Meglio partorire immediatamente il bambino, secondo i medici.
Ma una ricerca ha scoperto che se le ostetriche controllano costantemente il feto nell’attesa dell’inizio naturale del travaglio, il rischio di infezioni non è maggiore. E i neonati partoriti così sono più sani, hanno meno problemi respiratori e un rischio minore di decesso rispetto a quelli partoriti subito dopo la rottura.
Bioetica
Mons. Viganò loda Alberto di Monaco, sovrano cattolico che non ha ratificato la legge sull’aborto
L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha lodato il principe Alberto di Monaco che nel principato dove è regnante ha rifiutato di firmare la legge per legalizzare l’aborto.
«Il Principe Alberto di Monaco, coerentemente con la Fede che egli professa e con l’autorità sacra che legittima la sua funzione di sovrano del Principato di Monaco, non ratifica la proposta di legge per la depenalizzazione dell’aborto, crimine esecrando» scrive Sua Eccellenza in un post sul social media X. «Nel 1990 fa il Re Baldovino del Belgio abdicò, piuttosto di dare la propria approvazione all’odiosa legge sull’aborto: anch’egli fu un Monarca veramente cattolico».
«Suscita sconcerto il silenzio del Vaticano dinanzi a questa testimonianza di Fede, che dovrebbe essere additata ad esempio: un silenzio che diventa assordante quando tace davanti all’uccisione di milioni di innocenti massacrati nel ventre materno. Un silenzio che è riecheggiato quando Joe Biden finanziava l’industria dell’aborto e lo autorizzava fino al momento del parto» continua monsignore.
«La “chiesa sinodale” presta ascolto al “grido della Terra”, mentre finge di non udire il gemito dei bambini sterminati. Essa è troppo impegnata a propagandare gli “obiettivi sostenibili” dell’Agenda 2030 (tra cui figura anche l’aborto, definito ipocritamente “salute riproduttiva”) per denunciare i sacrifici umani di questa società antiumana e anticristica. Troppo occupata a lucrare sul traffico di clandestini che dovrebbe invece denunciare come strumento di islamizzazione dell’Europa un tempo cristiana» tuona l’arcivescovo già nunzio apostolico negli Stati Uniti d’America.
Il Principe Alberto di Monaco, coerentemente con la Fede che egli professa e con l’autorità sacra che legittima la sua funzione di sovrano del Principato di Monaco, non ratifica la proposta di legge per la depenalizzazione dell’aborto, crimine esecrando. Nel 1990 fa il Re… https://t.co/6mGMkIamVd
— Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) November 24, 2025
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Come riportato da Renovatio 21, in passato il prelato lombardo ha definito l’aborto come «il sacramento di Satana».
«Morte. Solo morte. Morte prima di nascere. Morte durante la vita. Morte prima di morire naturalmente. Significativamente, chi è favorevole alla morte degli innocenti – bambini, malati, anziani – è contrario alla pena di morte. Si può essere trovati indegni di vivere perché poveri, perché vecchi, perché non voluti da chi ci ha concepito; ma se si massacrano persone o si compiono delitti orrendi, la pena capitale è considerata una barbarie» aveva scritto monsignore in un testo di due anni fa.
«Dovremmo iniziare a comprendere che i teorizzatori di questa immane strage che si perpetua da decenni e ci ripiomba nella barbarie del peggior paganesimo non si considerano parte dello sterminio: nessuno di loro è stato abortito; nessuno di loro è stato lasciato morire senza cure; a nessuno di loro è stata imposta la morte per ordine di un tribunale. Siamo noi, siete voi e i vostri figli, i vostri genitori, i vostri nonni che dovete morire, e che vi dovete sentire in colpa perché siete vivi, perché esistete e producete CO2».
«L’aborto è un atto di culto a Satana. È un sacrificio umano offerto ai demoni, e questo lo affermano orgogliosamente gli stessi adepti della «chiesa di Satana», che negli Stati Americani in cui l’aborto è vietato rivendicano di poter usare i feti abortiti nei loro riti infernali. D’altra parte, in nome della laicità si abbattono le Croci e le statue della Madonna e dei Santi, ma al loro posto iniziano a comparire immagini raccapriccianti di Bafometto» ha detto monsignore.
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«L’aborto è un crimine orrendo perché oltre alla vita terrena priva il bambino della visione beatifica, destinandolo al limbo perché sprovvisto della Grazia battesimale. L’aborto è un crimine orrendo perché cerca di strappare a Dio delle anime che Egli ha voluto, ha creato, ha amato e per le quali ha offerto la propria vita sulla Croce. L’aborto è un crimine orrendo perché fa credere alla madre che sia lecito uccidere la creatura che più di tutte, e a costo della sua stessa vita, ella dovrebbe difendere. E con tale crimine quella madre si rende assassina e se non si pente si condanna alla dannazione eterna, vivendo molto spesso anche nella vita quotidiana il rimorso più lancinante. L’aborto è un crimine orrendo perché si accanisce sull’innocente proprio a causa della sua innocenza, rievocando gli omicidi rituali dei bambini commessi nelle sette di ieri e di oggi. Sappiamo bene che la cabala globalista è legata dal pactum sceleris della pedofilia e di altri crimini orrendi, e che a quel patto sono vincolati esponenti del potere, dell’alta finanza, dello spettacolo e dell’informazione».
«Rifiutiamo l’aborto e avremo milioni di anime che potranno amare ed essere amate, compiere grandi cose, diventare sante, combattere al nostro fianco, meritare il Cielo».
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Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
Bioetica
Nuovo libro per bambini insegna ai bambini di 5 anni che l’aborto è un «superpotere»
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Bioetica
«Estrema irrazionalità bioetica al servizio della biopolitica»: vescovo spagnolo denuncia la «tragedia dei 73 milioni di aborti» all’anno
Il presidente della Conferenza episcopale spagnola ha denunciato la «tragedia dei 73 milioni di aborti» praticati ogni anno in tutto il mondo. Lo riporta LifeSite.
Nel suo discorso alla 128ª Assemblea plenaria dei vescovi spagnoli a Madrid, Luis Javier Argüello García, arcivescovo di Valladolid, ha parlato di come l’aborto venga messo a tacere dalla società secolarizzata e i sostenitori della vita vengano emarginati.
«Chiunque dichiari pubblicamente che l’aborto è oggettivamente immorale perché pone fine alla vita di un essere umano diverso dai genitori rischia una dura condanna personale, sociale e politica: “Mettere in discussione questa conquista? Dubitare di questo diritto? Questo è il culmine del pensiero fascista e autoritario e merita di essere immediatamente etichettato come estremismo di destra”», ha affermato monsignor Argüello.
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«Fornire informazioni alle donne incinte è considerato un abuso, e pregare fuori da una clinica per l’aborto è considerato una minaccia». «Perché questo rifiuto di pensare razionalmente e di lasciare che la scienza – DNA, genomica, ultrasuoni, ecc. – parli, informi e ci permetta di riconoscere la verità?» ha chiesto.
L’arcivescovo ha affermato che l’essere umano è «un organismo vivente della specie Homo Sapiens».
«Secondo questa definizione, il fatto che un feto o un embrione sia un essere umano è semplicemente un fatto biologico», ha osservato. «Basta dare un’occhiata a qualsiasi libro di testo di embriologia medica per vedere che gli scienziati confermano all’unanimità che, dal momento della fecondazione, nel corpo della madre si crea un organismo umano vivente e indipendente, con un proprio patrimonio genetico».
«Per questo non c’è bisogno di consultare la Bibbia, anche se essa ci insegna che la sua dignità è sacra e che è dotata di un’anima immortale», ha aggiunto il presule.
«La società occidentale ha completamente soppresso la questione dell’aborto», ha affermato Argüello. «La tragedia di 73 milioni di aborti in tutto il mondo ogni anno, di cui 100.000 in Spagna, è diventata la normalità. Siamo arrivati a un punto di estrema irrazionalità nella bioetica, che è al servizio della biopolitica».
«Nello stesso ospedale, un gruppo di medici può essere determinato a salvare un feto di cinque mesi e mezzo, mentre un altro gruppo nella stanza accanto uccide deliberatamente un bambino della stessa età», ha affermato, sottolineando l’ipocrisia e l’incoerenza della posizione pro-aborto.
«Questo è del tutto legale. Allo stesso modo, la legge può punire la distruzione di un nido d’aquila con una multa di 15.000 euro e fino a due anni di carcere, ma garantisce il diritto di uccidere un bambino con sindrome di Down fino al termine della gravidanza».
«Tuttavia, una prospettiva cattolica non può limitarsi ad affermare la protezione della vita nascente e a lottare contro l’aborto», ha sottolineato l’arcivescovo. «Deve tenere conto della madre, del padre e delle circostanze ambientali, sociali ed economiche che accompagnano la gravidanza, il parto e i primi anni di vita».
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Monsignor Argüello ha sottolineato l’importanza di sostenere le madri in situazioni difficili prima e dopo il parto, un compito che molte organizzazioni e individui pro-life intraprendono regolarmente.
«Vorrei esprimere la mia solidarietà a tutte le donne incinte e incoraggiarle a non esitare a chiedere aiuto quando si trovano ad affrontare lo stress di una gravidanza potenzialmente indesiderata», ha affermato. «La soluzione a una situazione così spesso difficile da sopportare da soli non dovrebbe essere l’interruzione della vita non ancora nata. Ribadisco l’impegno della Chiesa e di tante donne e uomini ragionevoli di buona volontà ad aiutare in questa situazione».
«La presunta soluzione ai problemi che richiedono politiche a favore della famiglia e della vita è un sintomo dell’indebolimento morale della nostra democrazia», ha concluso.
Come riportato da Renovatio 21, monsignor Arguello ha rilanciato lo scorso anno la causa di beatificazione della monarca spagnuola Isabella di Castiglia detta Isabella la Cattolica (1451-1504), tuttavia il Dicastero per le Cause dei Santi ha appena annunciato che, dato il contesto attuale, è «quasi impossibile» portare a termine il processo.
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Immagine di Iglesia en Valladolid via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
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