Controllo delle nascite
Metti una sera a cena: Bill Gates, Rockefeller, Soros. E la riduzione della popolazione terrestre

Il giornale britannico Sunday Times del 24 maggio 2009 pubblicò un articolo interessante. Parlava di un incontro top-secret di 14 delle persone più ricche del mondo, avvenuto il 5 maggio 2009, e si intitolava «Il club dei miliardari tentano di frenare la crescita della popolazione». L’autore era il giornalista John Harlow.
L’incontro era stato organizzato su iniziativa dell’uomo che all’epoca era ritenuto da Forbes il più ricco del mondo, William Henry Gates III, detto comunemente Bill Gates, fondatore del megacolosso informatico Microsoft.
Il mondo è piccolo, soprattutto per i miliardari. Anzi questi il mondo lo vogliono rendere ancora più piccolo riducendo la popolazione umana
Un altro organizzatore fu l’investitore speculativo Warren Buffett, classificato n. 2 da Forbes nella classifica dei paperoni planetari, uno che ha promesso 31 miliardi di dollari, la maggior parte della sua fortuna, alla Fondazione Bill e Melinda Gates (come se ne avessero bisogno). Il trio degli organizzatori si completava con l’immancabile David Rockefeller.
Rockefeller fece in modo che l’incontro si tenesse a casa del presidente della Rockefeller University di New York, Sir Paul Nurse. Un addetto ai lavori sostenne che la conventicola si poteva chiamare «The Good Club», il Club dei buoni.
L’incontro era stato organizzato su iniziativa dell’uomo che all’epoca era ritenuto da Forbes il più ricco del mondo, Bill Gates, con Warren Buffett e David Rockefeller
Oltre ai tre organizzatori, alla riunione hanno partecipato il sindaco di New York Michael Bloomberg, recentemente candidato con campagne fa centinaia di milioni alle primarie democratiche in sfida al presidente Trump; vi era Peter G. Peterson, avvocato dei tagli al bilancio del governo che ha cofondato l’enorme gruppo di investimenti private equity Blackstone (fatturato 2017: 7,1 miliardi di dollari); vi erano ex gestore degli hedge fund Julian H. Robertson jr., l’ex presidente di Cisco Systems (azienda dell’elettronica necessaria ad internet) John Morgridge e sua moglie Tashia, lo speculatore immobiliare Eli Broad e sua moglie Edythe, l figlio di David Rockefeller, David Rockefeller, e magnati dei media Ted Turner (ex padrone della CNN, ex marito di Jane Fonda, concentrato in operazioni di charity abortiste e ultra-ambientaliste) e della popolarissima ed influentissima presentatrice afroamericana Oprah Winfrey.
Certo, non poteva mancare lui: all’incontro vi era lo speculatore internazionale George Soros, «l’unico individuo al mondo – dice lucidamente qualcuno – con una sua politica estera».
«I partecipanti inizialmente si sono rifiutati di rivelare i dettagli della riunione, citando un accordo per proteggere la riservatezza della discussione» scrisse il Sunday Times.
Non poteva mancare lui: all’incontro vi era lo speculatore internazionale George Soros, «l’unico individuo al mondo – dice lucidamente qualcuno – con una sua politica estera»
L’incontro di cinque ore è iniziato con ogni persona che ha dato uno speech di 15 minuti sulle «cause» da essi supportati. Durante la cena, il Times riferì che «prendendo spunto da Gates, si ritrovarono tutti d’accordo sul fatto che la sovrappopolazione» fosse la «causa ombrello» che poteva superare ogni altra preoccupazione.
La sessione fu così «discreta», disse sempre il Sunday Times, che ad alcuni collaboratori dei miliardari fu detto che i loro padroni erano «a un briefing sulla sicurezza».
Durante la cena, «prendendo spunto da Gates, si ritrovarono tutti d’accordo sul fatto che la sovrappopolazione»
Un altro partecipante affermò che alla cena vi fu concordia sul fatto che avrebbero appoggiato una strategia «in cui la crescita della popolazione sarebbe affrontata come una minaccia ambientale, sociale e industriale potenzialmente disastrosa …. Loro [i partecipanti] devono essere indipendenti dalle agenzie governative, che non sono in grado di evitare il disastro che vediamo tutti incombere».
In questi giorni di disastro pandemico in corso, speriamo che qualche campanello stia suonando nella testa del lettore. Anche di quello che ha pronta l’etichetta «complottisti!» per mettere a tacere questi fatti.
Perché si tratta di fatti, poi finiti anche su altre testate. La notizia rimbalzò sull’americana ABC News, che riferì: «L’incontro ricordava i saloni del 1907 dei principali finanziatori americani tenuti nello studio di JP Morgan, per discutere di come i cittadini privati potessero fermare il panico economico».
Peraltro, per coincidenza, nemmeno un lustro dopo Bill Gates era ospite a cena a Nuova York di un altro bizzarro miliardario dalle idee ancora più bizzarri (e dai crimini sessuali riconosciuti), Jeffrey Epstein. Il primo incontro tra Epstein e Gates risale al 2011, quando Esptein già era stato condannato per crimini pedofili e registrato come sex offender.
Avrebbero appoggiato una strategia «in cui la crescita della popolazione sarebbe affrontata come una minaccia ambientale, sociale e industriale potenzialmente disastrosa …. Loro [i partecipanti] devono essere indipendenti dalle agenzie governative, che non sono in grado di evitare il disastro che vediamo tutti incombere»
Secondo una ricostruzione del New York Times apparsa nel tardo 2019, Epstein desiderava comporre i miliardi «filantropici» di Gates proprio con la potentissima banca JP Morgan di cui era cliente e partner. La JP Morgan è da generazioni una banca legata ai Rockefeller. Il circoletto attraversa le generazioni e gli scandali ma è davvero bello ristretto.
Insomma, il mondo è piccolo, soprattutto per i miliardari. Anzi questi il mondo lo vogliono rendere ancora più piccolo riducendo la popolazione umana.
Per favore, notate che sono gli stessi che da un lustro vi parlano di Pandemia e che vi vogliono dare a tutti i costi il vaccino.
E se non credete a noi, credete a Robert Kennedy junior:
«Nel 2010, Gates ha devoluto $ 10 miliardi all’OMS dicendo: “Dobbiamo fare di questo il decennio dei vaccini”. Un mese dopo, in un Ted Talk Gates ha affermato che i nuovi vaccini «potrebbero ridurre la popolazione».
Vaccini e depopolazione. Pandemia e distruzione della vita umana. Non c’è segreto, non c’è complotto. L’unica cosa inspiegabile è la stupidità di chi non apre gli occhi e lo vede
«Nel 2014, la Catholic Doctors Association del Kenya ha accusato l’OMS di sterilizzare chimicamente milioni di donne keniote non disposte a sottoporsi alla Campagna vaccinale contro il tetano. I laboratori indipendenti hanno scoperto una formulazione sterilizzante in ogni vaccino testato. Dopo aver negato le accuse, l’OMS ha finalmente ammesso di aver sviluppato vaccini per la sterilità per oltre un decennio. Accuse simili sono arrivate da Tanzania, Nicaragua, Messico e Filippine».
Vaccini e depopolazione. Pandemia e distruzione della vita umana. Non c’è segreto, non c’è complotto. L’unica cosa inspiegabile è la stupidità di chi non apre gli occhi e lo vede.
Immagine di Borsheims tratta da Flickr su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0) modificata con filtro bianco e nero altri filtri luce.
Controllo delle nascite
La Francia registra più decessi che nascite per la prima volta in 80 anni

Nel 2024, la Francia ha registrato un numero di decessi superiore a quello delle nascite, evidenziando una crisi demografica imminente.
Secondo un rapporto dell’Istituto di Ricerca sulla Popolazione (PRI), per la prima volta in 80 anni, le nascite in Francia sono state inferiori ai decessi. Il Paese ha contato 650.000 nascite contro 651.000 decessi, un evento definito dal PRI come una «svolta demografica storica».
«Il calo della fertilità dal 2010 e l’aumento dei decessi dovuto all’invecchiamento dei baby boomer hanno portato la nazione verso un declino demografico naturale», si legge nel rapporto. «A differenza di Germania e Spagna, che compensano le perdite attraverso l’immigrazione, la Francia manca di una strategia chiara. Con il declino della fertilità in tutta Europa e i crescenti dibattiti sull’immigrazione, la Francia si confronta con un futuro di difficoltà economiche, incertezza culturale e una popolazione che si riduce dall’interno».
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«La Francia offre da tempo sussidi alle famiglie disposte ad avere figli», ha dichiarato Steven Mosher, presidente del PRI ed esperto di popolazione. «Ma questi pagamenti mensili hanno avuto scarso impatto sull’aumento del tasso di natalità in Francia o in una ventina di altri paesi europei che li hanno adottati».
«Solo esentando le giovani coppie disposte ad avere figli da tutte le tasse si creerebbero gli incentivi finanziari necessari per incrementare il tasso di natalità», ha aggiunto. «Introdurre un numero massiccio di immigrati per sostituire la popolazione attuale – che sembra essere l’approccio francese – è una “soluzione” che genera più problemi culturali, sociali, politici e religiosi di quanti ne risolva».
Nonostante l’imminente crisi demografica, il tasso di fertilità francese di 1,62 figli per donna rimane il più alto dell’Unione Europea, rispetto alla media europea di 1,4. I paesi con i tassi di natalità più bassi in Europa sono Malta (1,06), Spagna (1,12) e Lituania (1,18).
La Corea del Sud detiene il tasso di natalità più basso al mondo, con soli 0,75 figli per donna. Il PRI avverte che il Paese asiatico «si trova ad affrontare una crisi demografica imminente».
«Con un sudcoreano su cinque già over 65, il Paese rischia un declino economico e tensioni sociali», conclude il rapporto.
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Immagine di Prosthetic Head via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Controllo delle nascite
Elon Musk: «remigrazione unica via» per affrontare la crisi migratoria britannica. Poi predice: «l’Europa sta morendo»

Remigration is the only way https://t.co/HB4sxLGKl0
— Elon Musk (@elonmusk) September 1, 2025
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L’appello di Musk alla remigrazione giunge nel bel mezzo delle massicce proteste anti-immigrazione che hanno travolto il Regno Unito nelle ultime settimane. Il governo di sinistra guidato dal premier Keir Starmer ha fatto ricorso a un uso eccessivo della forza nel tentativo di mettere a tacere i critici dell’immigrazione di massa. Il caso di Lucy Connolly , una madre che ha trascorso più di un anno in prigione per un tweet, ha fatto notizia a livello internazionale. Come riportato da Renovatio 21, Musk in passato è arrivato a predire una «guerra civile in Europa» causata dall’immigrazione. Due giorni prima, Musk aveva nuovamente lanciato l’allarme sui bassi tassi di natalità e sul declino della popolazione autoctona in Europa. «Se il tasso di natalità non torna almeno al tasso di sostituzione, l’Europa scomparirà», ha affermato usando l’espressione «die out» traducibile come «morirà esaurendosi». Il tweet era in risposta a un post del senatore statunitense Mike Lee, che metteva in guardia dal crollo della popolazione in Iscozia.Go anywhere in the UK and look around, you’ll just see foreigners everywhere.
It’s truly sickening the damage that has been done to our nation and our people. We have to stop immigration and start remigration before we can even begin to reverse the damage that has been done. — Steve Laws (@Steve_Laws_) August 31, 2025
Unless the birth rate at least gets back to replacement rate, Europe will die out https://t.co/0COU5Zj9QM
— Elon Musk (@elonmusk) August 30, 2025
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Controllo delle nascite
Crollo demografico in Francia

«La storia è la demografia. È lei che lo dà alla luce. Ed è spietata quando ridistribuisce le carte. Perché è anche ciò che controlla tutte le dinamiche del potere e talvolta traccia una linea di demarcazione tra le persone che non vogliono più vivere, perché non hanno più la forza di perpetuarsi».
Inutile dire che queste poche righe scritte da Philippe de Villiers in Domani suoneranno ancora le campane? (Albin Michel, 2016) risuonano tristemente poiché l’INSEE ha appena pubblicato il suo ultimo rapporto sul tasso di natalità in Francia.
L’istituto di sondaggi stima la popolazione francese al 1° gennaio 2025 in 68,6 milioni di abitanti, di cui 2,3 milioni all’estero: una cifra gonfiata anche dalle naturalizzazioni che rappresentano ufficialmente più di 100.000 persone all’anno.
Pertanto, nel 2024, il saldo naturale è appena positivo: è stimato a +17.000, il livello più basso dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Diminuisce tra il 2023 e il 2024 sotto l’effetto combinato di un calo delle nascite e di un aumento dei decessi.
Il numero delle nascite in Francia è stimato a 663.000 nel 2024, in calo del 2,2% rispetto al 2023: siamo ancora lontani dal famoso «riarmo demografico» auspicato da Emmanuel Macron nella sua conferenza stampa del 17 gennaio 2024, anche se il calo osservato è di entità molto inferiore a quella registrata tra il 2022 e il 2023 e che all’epoca rappresentava il -6,6%.
Un risultato negativo a cui fa eco, come specchiata, l’indice di fecondità totale (TFR) che continua anch’esso a scendere attestandosi nel 2024 a 1,62 figli per donna mentre già stagnava a 1,66 nel 2023.
Pur sapendo che occorre attendere un indice di 2,1 figli per donna per poter contare su un ricambio generazionale: aritmeticamente parlando, la Francia è ben avviata verso un declino inesorabile. E il declassamento che l’accompagna.
Da notare che le donne francesi diventano madri sempre più tardi: nel 2024, l’età media al parto continua la sua tendenza al rialzo e ammonta a 31,1 anni, contro i 29,5 anni di vent’anni fa…
Cécilia Creuzet, specialista in questioni perinatali intervistata da Le Figaro, ritiene che questi dati catastrofici illustrano la «difficoltà che le famiglie, e soprattutto le donne, hanno nel conciliare vita professionale e vita personale». A ciò si aggiunge il problema della «mancanza di posti negli asili nido e di soluzioni per l’infanzia». E sottolineare «il crescente individualismo che vediamo nella nostra società, che è contraddittorio con l’idea di formare una famiglia».
Una spiegazione che dimentica di ricordare che questo individualismo è il frutto di una società secolarizzata, privata di ogni trascendenza, e dove l’antropologia ereditata da due millenni di cristianesimo è stata sistematicamente decostruita dai paladini del wokismo.
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Nel 2024, invece, la speranza di vita si stabilizza su un livello storicamente elevato: è pari a 85,6 anni per le donne e esattamente a 80 anni per gli uomini. Un dato superiore alla media europea e che evidenzia ulteriormente l’invecchiamento della società francese: in Francia, una persona su cinque ha attualmente almeno 65 anni.
Il numero dei matrimoni è di nuovo in leggero aumento rispetto al 2023, ma in totale il numero dei matrimoni celebrati nel 2024 – 247.000 – è superiore del 10% rispetto al livello del 2019. Tale incremento va comunque ponderato precisando che il dato fornito dall’INSEE comprende i 7.000 «matrimoni» conclusi tra persone dello stesso sesso…
Una Francia che invecchia, in cerca di identità, priva di valori da trasmettere e stanca di esistere: questa la triste conclusione che emerge dalla lettura del rapporto INSEE. Tuttavia, la primogenita della Figlia della Chiesa non è ancora arrivata alla fine della sua storia: i bambini non cadono certo dal Cielo, ma se i francesi guardano un po’ di più verso di esso, non c’è dubbio che arriverà la primavera demografica.
Articolo previamente pubblicato su FSSPX.News
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