Bizzarria
Vaccino «sodomizzante», refuso del secolo XXI

La foto circola da ora in rete, qualcuno sostieni che si tratti dell’edizione cartacea di un quotidiano veneto, ma non è confermato.
Se non l’avete visto, eccolo qua, il refuso più illuminante dell’anno, del lustro, del decennio, del secolo – l’errore di battitura che si fa latore di Verità.
Massì: il refuso del «re nudo», o meglio del vaccino sodomizzatore, il siero che «incula» i cittadini, e in massa.
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Si tratta di un articolo che verosimilmente tratta di un Open Day della siringa a Treviso, par di capire dal titolo, incompleto nel reperto fotografico.
Nel sommario (la parte che viene sotto al titolo; l’occhiello è quella sopra) si legge distintamente: «Inculati 436 COVID e 733 sieri antinfluenzali».
Proprio così: inculàti. Non inoculati, ma propriamente inculàti. Vaccini gender, siringhe LGBT. E «si replica il 9 novembre». Vera orgia di Sodoma, programmatica ed inesorabile.
Eccovelo, se non ci credete.
La siringa che non inocula, ma incula, è portatrice dello splendore del Vero. Il verbo inculare, in lingua italiana, possiede stricto sensu il significato di sodomizzare. Tuttavia, lato sensu, inculare significa «fregare, ingannare, turlupinare, derubare».
Il vaccino inculante, per restare in tema genderista, è il coming out del vaccino tout court. Il vaccino incula. Hanno ragione gli psicologi: dietro ogni vaccino si nasconde un vaccino che incula, che giace represso nella fialetta.
Ogni vaccino nasce con dentro di sé la voglia di inculare le persone, solo la bieca repressione della moderna società omofoba e no-vaxa impedisce al siero di vivere liberamente la sua vita, e scorrere fluido nel deltoide di chi ama. Love is love, Vax is vax.
Ecco che la sierizzazione si fa grande operazione di verità. Il vaccino è inculante o non è: miliardi di inoculati, pardon, inculati dal siero COVID dovrebbero cominciare ad avere qualche idea in merito, che qui si nutriva già quando l’Italia fu sodomizzata dalla legge sull’obbligo vaccini pediatrici del 2017.
Gli inculati quindi non sono 436. Sono diecine, centinaia di migliaia. Sono milioni, sono diecine di milioni.
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Renovatio 21, che di errori di battitura se ne intende molto, altre volte vi ha parlato del «refuso del secolo», descritto dalla penna di Luigi Meneghello: un giornalista triestino, ai tempi della monarchia, aveva scritto, descrivendo una visita in città della sovrana, che «il podestà ha baciato la mona della regina». Mona, parola che in veneto significa la vagina, invece che mano.
Tale bacio proibito, sfuggito ad un povero correttore di bozze nel 1940, può costituire il refuso del secolo XX. Le centinaia di inculati dal vaccino COVID sono in lizza per divenire il refuso del XXI secolo. Con la differenza che, un secolo fa, forse non era vero che il podestà ha posto le labbra sulle regali pudenda. Mentre che il vaccino abbia inculato massivamente la popolazione, quello è proprio vero.
Refuso o lapsus calami? Errore o lampo di verità?
A questo punto non importa. Importa solo non essere inculati.
No?
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Bizzarria
Uomo batte il record per il tempo trascorso più a lungo sepolto nella neve

🥶 Elias Meyer, un levantador de pesas suizo, puso a prueba su resistencia al frío y batió un récord Guinness al pasar más de dos horas enterrado en la nieve vestido solo con su traje de baño.
⏲️ Nadie había superado aún la marca de las 2 horas. El la rebasó por 7 segundos. pic.twitter.com/4JC3kxWJcQ — Aragón TV (@aragontv) June 13, 2025
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Bizzarria
Biden giustiziato nel 2020 e sostituito da un «clone robotico»: Trump condivide l’idea sui social

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha condiviso sui social media un’affermazione secondo cui il suo predecessore, Joe Biden, sarebbe stato segretamente giustiziato e sostituito da una «entità robotica».
Il post originale, pubblicato da un utente anonimo sabato pomeriggio, conteneva un link a un articolo in cui si sosteneva che la famiglia di Biden temeva di «non avere più tempo per sfruttare» l’ex presidente dopo la diagnosi di cancro.
«Non esiste nessun #JoeBiden, giustiziato nel 2020. #Biden clona doppi e entità robotiche senza anima e senza cervello, ecco cosa vedete. I #Democratici non capiscono la differenza», si leggeva nel messaggio. Trump lo ha ripubblicato sulla sua piattaforma Truth Social poche ore dopo, senza commentare.
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Biden, che da anni mostra segni di declino cognitivo, ha bruscamente ritirato la sua candidatura alle presidenziali del 2024 dopo una disastrosa performance nel dibattito che ha allarmato il Partito Democratico. Ha nominato l’allora vicepresidente Kamala Harris come sua sostituta, che poi è stata sconfitta da Trump.
I repubblicani accusano da tempo la leadership democratica di aver occultato i problemi mentali e di salute di Biden durante la sua presidenza e la campagna di rielezione. Il mese scorso, Biden ha rivelato di aver ricevuto una diagnosi di cancro alla prostata al quarto stadio, che si era diffuso alle ossa.
Nel loro libro di recente pubblicazione Original Sin, i giornalisti Jake Tapper della CNN e Alex Thompson di Axios raccontano dettagliatamente come lo staff di Biden abbia lavorato per nascondere al pubblico il suo declino. Gli autori sostengono che un «Politburo» composto da familiari e stretti collaboratori di Biden fosse il vero responsabile delle decisioni durante il suo mandato.
Secondo alcuni si tratterebbe del più grande scandalo della storia americana: di fatto la Casa Bianca era usurpata, con i documenti firmati da una penna automatica (la cosiddetta autopen, in uso durante pure presidenze antiche), mentre in pubblico veniva mandata una marionetta demente.
Tuttavia, molti commentano il fatto che tutti, compresi i due giornalisti, sapevano delle condizioni mentali disperate di Biden, e fin da subito, ma non hanno fatto nulla per rivelarlo al pubblico come sarebbe loro compito.
Tucker Carlson, ancora prima delle elezioni 2020, aveva riportato i commenti di un vicino di casa a Washington, amico della famiglia della sorella di Biden, che era irritata perché con una fetta del parentado voleva che Biden non si candidasse per curare la sua condizione medica oramai chiarissima, ma era spino alla candidatura dalla seconda moglie Jill (o «doctor Jill», come bisognava chiamarla), che invece voleva tornare a godersi cene di Stato e quant’altro, disse Carlson, senza epperò trovare alcuna eco delle sue rivelazioni: i media, per qualche ragione, non erano interessati alle storie di declino mentale conclamato del candidato Biden.
Recenti commenti carpiti da giornalisti sotto copertura sostengono che nella cabala che guidava di fatto gli USA c’era la senatrice di estrema sinistra Elizabeth Warren mentre altri sottolineano il potere che alla Casa Bianca aveva l’aiutante della First Lady Anthony Bernal.
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Immagine generata artificialmente
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Pubblicità di una palestra francese con Macron ferito esorta i mariti maltrattati a prendere lezioni di autodifesa

Banner of a gym in France:
“Wife hitting you? Join our self-defense classes!” pic.twitter.com/OV6N8Dp69f — Clash Report (@clashreport) May 27, 2025
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L’episodio violenza ha scatenato reazioni non solo presso l’opinione pubblica mondiale, ma anche di vari leader globali. Venerdì al presidente statunitense Donaldo J. Trump è stato chiesto se avesse qualche consiglio matrimoniale da dare a Macron, ed egli ha risposto ironicamente: «assicuratevi che la porta resti chiusa», aggiungendo che «non è andata bene», e ha detto di aver parlato con Macron dopo l’incidente. «Sta bene, stanno bene», ha detto Trump. «Sono due persone davvero in gamba che conosco molto bene», ha aggiunto. «Non so cosa volessero dire». Anche il Cremlino si è espresso sulla vicenda con il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov si è mostrato riluttante a commentare la notizia. «Sapete, sono convinto che sarebbe inappropriato per noi commentare le questioni private della famiglia Macron», ha detto Peskov. «D’altra parte, se una moglie schiaffeggia il marito, non lo fa mai senza un motivo, ma comunque non sono affari nostri». Immagine da TwitterPeople will get lots of jokes off about Macron getting slapped by his wife but real talk: If you’re in a relationship where someone puts hands on you, LEAVE. It’s not normal and there’s no excuse for it. People who love and respect you don’t hit you.
pic.twitter.com/wCJj0sPnvK — Robby Starbuck (@robbystarbuck) May 26, 2025
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