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Vaccino, religione, famiglia: la toccante lettera di un fedele della FSSPX

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Renovatio 21 pubblica volentieri questa lettera che abbiamo ricevuto da un amico e lettore dopo la pubblicazione del nostro articolo «Vaccino, religione, linee cellulari da feti abortiti: commento al comunicato della FSSPX americana».

 

Il comunicato del distretto americano della Fraternità San Pio X è destinato probabilmente a far parlare ancora molto di sé, nondimeno per i contenuti che, come dicevamo nell’articolo, ci hanno quantomeno scandalizzati. Dopo la presa di posizione del sacerdote italiano don Curzio Nitoglia, questa ulteriore testimonianza di un padre di famiglia ne è la lampante conferma. 

 

 

 

 

 

Cari amici di Renovatio 21,

 

Sono un fedele che segue ormai da diversi anni le Sante Messe officiate dalla FSSPX , e sono soprattutto un giovane padre di tre splendidi bambini, tutti convintamente (sia da parte mia che di mia moglie Federica) non vaccinati.

Mi sono sentito in dovere, come padre in primis, e come semplice fedele di dare voce alla maggioranza silenziosa di famiglie letteralmente indignate e scandalizzate da tali folli posizioni

 

Dopo la lettura, alcuni giorni fa, che io definirei «dolorosa», di un articolo del Distretto USA della Fraternità San Pio X, a cui ahimè hanno fatto seguito numerose prese di posizione analoghe di fedeli appartenenti al cosiddetto mondo della Tradizione, mi sono sentito in dovere, come padre in primis, e come semplice fedele di dare voce alla maggioranza silenziosa di famiglie letteralmente indignate e scandalizzate da tali folli posizioni.

 

Ci avete già pensato voi di Renovatio 21 splendidamente nei giorni scorsi a difendere la Verità portando dati e spiegazioni scientifiche e di questo vi ringrazio; come ringrazio l’esemplare e davvero provvidenziale replica di Don Curzio Nitoglia da voi ripresa, che ha letteralmente demolito, con limpida chiarezza e in poche righe, dal punto di vista della teologia morale, le posizioni fallaci di molti nostri fratelli, religiosi e non, alcuni dei quali, forse inorgogliti dai preziosi titoli conseguiti, in questi giorni sembrano districarsi con spavalda disinvoltura ad assurgere alla carica di «esperti» difensori dell’obbligo vaccinale contro, a dir loro, i «cattivi maestri» dagli «ideali fondamentalisti protestanti che suppongono che qualsiasi cooperazione nella vaccinazione sia peccato».

 

«Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli». Mt 11,25

 

Da semplice fedele, che in questo momento crede di rappresentare moltissimi genitori cattolici obiettori, e che per tale scelta sono quotidianamente isolati, emarginati, giudicati dagli stessi amici e famigliari, e in futuro quasi sicuramente saranno perseguitati, avrei alcune domande, evidentemente retoriche, da porre.

 

Quale sarebbe nel caso dei vaccini prodotti da linee cellulari di bambini abortiti la proporzionalità quando, per ottenere uno strumento di semplice prevenzione, teorica e tutta da dimostrare, rispetto a malattie scomparse, innocue e nel peggiore dei casi con indici di mortalità da prefisso telefonico, si è commesso il peggiore dei peccati che grida vendetta al cospetto di Dio?

Se l’unica forma di cooperazione al male moralmente ammissibile è quella materiale indiretta (o mediata), col presupposto però che esista una ragione proporzionata per metterla in atto; quale sarebbe nel caso dei vaccini prodotti da linee cellulari di bambini abortiti tale proporzionalità quando, per ottenere uno strumento di semplice prevenzione, teorica e tutta da dimostrare, rispetto a malattie scomparse, innocue e nel peggiore dei casi con indici di mortalità da prefisso telefonico, si è commesso il peggiore dei peccati che grida vendetta al cospetto di Dio?

 

Un fine buono non giustifica un mezzo cattivo: questa Verità è scolpita in ogni coscienza che si dica retta.

 

Colui che non si pone alcuno scrupolo di coscienza di fronte all’abominio dell’industria farmaceutica contemporanea pensa forse che il fetido olezzo del peccato abbia una direzione univoca sia spaziale che temporale; in poche parole, crede, in maniera stolta, di non essere la causa di quel peccato originario avvenuto all’inizio della «filiera». Mai pensiero fu più fallace!

 

Perché se è vero che senza aborto non ci sarebbero gli attuali vaccini, è anche vero che se, in un mondo ahimè ideale, enormi masse di persone si rifiutassero di utilizzare vaccini «assassini» sicuramente le aziende farmaceutiche sarebbero costrette a cambiare strada. Vedete come la corresponsabilità non è poi così leggera e indifferente come moralisti da tastiera vorrebbero farvi credere?

 

La verità è che il peccato di aborto che sta all’origine di tutto questo sistema marcio si nutre dell’assenza di persone giuste, forti e determinate nel perseguire il Bene. Il flusso che tiene in vita questo Male quindi, non è a senso unico, come farisaicamente pensano in tanti, bensì a doppio senso, perché se non ci fosse uno dei due elementi, quello iniziale o quello finale, non ci sarebbe nemmeno l’altro… Come si fa a dire che la Chiesa condanna la fabbricazione di tali vaccini e non chi quella fabbricazione la legittima? 

 

Perché se è vero che senza aborto non ci sarebbero gli attuali vaccini, è anche vero che se, in un mondo ahimè ideale, enormi masse di persone si rifiutassero di utilizzare vaccini «assassini» sicuramente le aziende farmaceutiche sarebbero costrette a cambiare strada. Vedete come la corresponsabilità non è poi così leggera e indifferente come moralisti da tastiera vorrebbero farvi credere?

Per poi arrivare a sostenere addirittura, in un delirio di irragionevolezza che farebbe invidia persino a Paglia&Co., l’obbligo morale di sottoporsi a tali vaccinazioni?

 

Usando una metafora, l’ossimoro dell’aborto all’origine della produzione dei vaccini, potrebbe essere paragonato ad un buco nero: così come un buco nero è un corpo celeste avente un campo gravitazionale così intenso da non lasciare sfuggire nulla, né materia, né radiazione elettromagnetica, l’origine immorale di un vaccino, enormemente più «pesante» moralmente rispetto alle inesistenti esigenze di prevenzione a cui quel vaccino dovrebbe far fronte, attira dentro di sé, cioè nell’immoralità, anche gli attori che incontra per strada nella sua disgraziata esistenza.

 

A seguito della lettura di queste righe qualcuno potrebbe tacciarmi di mettere sullo stesso piano medico omicida, produttore, venditore e cliente finale. A parte l’istantanea riflessione che mi sovviene alla lettura della nomenclatura di tali protagonisti, e cioè che sono tutti attori di una filiera industriale di vendita, occorre necessariamente evidenziare come la millantata gratuità del prodotto finale in questione, nasconda un dato di fatto incontrovertibile: per il nuovo regime fondato sul controllo sanitario, la vera merce da far scorrere velocemente sui nastri trasportatori di continue emergenze globali, siamo tutti noi, le nostre famiglie, i nostri figli, ma soprattutto le nostre anime.

 

Come si fa a dire che la Chiesa condanna la fabbricazione di tali vaccini e non chi quella fabbricazione la legittima? 

Ciò che mi duole molto è vedere in diversi fratelli un certo legalismo da bravi ragazzi, o come la chiamo io una morale «del bilancino», in cui ogni azione o scelta etica e comportamentale è sottoposta esclusivamente al setaccio grossolano del peccato mortale di identificazione certa e “dottrinalmente corretta”. Tale approccio, a mio parere contrario ad una sincera vita cristiana improntata sulla Carità, rischia di rendere l’anima insensibile a tutto ciò che viene avvertito come meno grave, distorcendone la reale entità.

 

Come un bravo sacerdote della Fraternità ebbe a dirmi in un incontro privato riguardo ai vaccini prodotti da linee cellulari di bambini abortiti, «se, di fronte a tale abisso di peccato, un’anima non avverte nemmeno minimamente la presenza di uno scrupolo di coscienza, ebbene c’è qualcosa in quell’anima che non va».

 

Ad un rigido, freddo e direi cadaverico legalismo etico i Santi hanno sempre risposto con una dinamica, ardente e fervente Carità che li trascinava sempre più in alto, assetati di perfezione. Come possiamo dimostrare a Dio Padre di amarlo se non cercando di tendere ardentemente alla perfezione?

 

Occorre necessariamente evidenziare come la millantata gratuità del prodotto finale in questione, nasconda un dato di fatto incontrovertibile: per il nuovo regime fondato sul controllo sanitario, la vera merce da far scorrere velocemente sui nastri trasportatori di continue emergenze globali, siamo tutti noi, le nostre famiglie, i nostri figli, ma soprattutto le nostre anime

«Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro, che è nei cieli». Mt 5,48

 

Agli amici «accademici» pongo questa domanda: di fronte all’utilizzo di vaccini così preparati, una scelta o un’altra sarebbe quindi indifferente? Fatemi capire: agli occhi di Dio, l’azione morale di rifiutarsi di inoculare nel proprio corpo o in quello dei propri figli un vaccino contenente sangue innocente risulterebbe equivalente alla scelta arrendevole opposta?

 

Qualcuno potrebbe contestarmi che si tratterebbe “solo” di peccato veniale; da fedele, sinceramente, non ne sarei così convinto, e so che se avessi fatto una tale scelta, che reputo sbagliatissima, avrei sicuramente avvertito sulla mia coscienza un peso enorme e anomalo, non riconducibile ad un comune peccato veniale.

 

Un’ultima domanda mi sorge spontanea in questo momento della lettera; vedo mia figlia Maria Vittoria di quasi 3 anni che guarda il cielo dalla finestra di casa e penso che quel desiderio di perfezione, di vette alte da raggiungere, comune a tutti i Santi, Nostro Signore lo abbia messo dentro a tutti noi sin da piccoli dopo il nostro Battesimo, in cui abbiamo fermamente rinunciato a Satana e a tutte le sue opere per mezzo dei nostri padrini e madrine; perché quindi Dio Padre ci ha fatto dono dell’esistenza?

 

Dio Padre ci ha fatto dono dell’esistenzap er vivacchiare accettando di porsi continuamente in difesa, in un atteggiamento di compromesso col mondo, di ricerca continua del male minore? O per diventare sale della terra, segno di contraddizione per il mondo, attraverso scelte radicali che mettano sempre al primo posto ciò che è Bene agli occhi di Dio e rifiutino tutto ciò che è per Lui abominio?

Per vivacchiare accettando di porsi continuamente in difesa, in un atteggiamento di compromesso col mondo, di ricerca continua del male minore? O per diventare sale della terra, segno di contraddizione per il mondo, attraverso scelte radicali che mettano sempre al primo posto ciò che è Bene agli occhi di Dio e rifiutino tutto ciò che è per Lui abominio?

 

Senza districarsi nel labirinto delle sfumature di grigio tendenti al nero di scelte sbagliate, spesso banalizzate per pulirsi la coscienza da bravi ragazzi.

 

Ecco Dio non vuole bravi ragazzi, in pari con le vaccinazioni, disciplinati nel portare le mascherine in una falsa pandemia più mediatica che reale, ma Santi come Franz Jägerstätter, umile contadino  austriaco vissuto negli anni della dittatura nazionalsocialista che coraggiosamente rifiutò di prestare giuramento al Führer, ostinandosi a negare il proprio consenso a combattere per la Germania nazista di fronte a qualsiasi tipo di minaccia o privazione.

 

Fu giustiziato per aver negato una semplice firma, dopo ripetuti tentativi, anche ecclesiastici, di farlo desistere dalle sue posizioni ritenute «radicali»; e indovinate in che modo? Proprio col metodo attuato oggi dai nostri insigni “tradizionalisti”: banalizzare la cooperazione al male in cui sarebbe stato implicato: «Dopo tutto è solo una firma, Franz! Forse ti mandano negli ospedali e nemmeno a combattere! Pensa a tua moglie e alle tue figlie! Poverine!»

 

Dopo tutto è solo un vaccino… 

Beato Franz Ora Pro Nobis!

 

Beato Franz Ora Pro Nobis!

 

 

Alessandro Corsini

 

 

 

 

 

 

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Epidemie

Il Congo dichiara una nuova epidemia di Ebola

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Almeno 16 persone, tra cui quattro operatori sanitari, sono morte a causa di una nuova epidemia del mortale virus Ebola nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), hanno annunciato le autorità del paese dell’Africa centrale.

 

Finora sono stati segnalati 28 casi sospetti nella provincia di Kasai e i test di laboratorio hanno confermato il ceppo zairese della malattia, ha affermato giovedì il ministero della Salute congolese in una nota.

 

«Il tasso di mortalità è stimato al 57%, anche se le indagini e le analisi di laboratorio continuano a definire la situazione», ha affermato il ministero, aggiungendo che gli ultimi casi segnano la 16a epidemia registrata nella Repubblica Democratica del Congo.

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Il governo ha dichiarato di aver schierato squadre di risposta rapida, supportate da esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), per potenziare la sorveglianza epidemiologica e istituire strutture di triage e isolamento.

 

L’Ebola, una febbre emorragica altamente contagiosa, si diffonde attraverso il contatto diretto con fluidi corporei o tessuti infetti. I sintomi includono spesso febbre alta, affaticamento, mal di testa, mal di gola, vomito, diarrea, eruzioni cutanee ed emorragie interne o esterne.

 

Il Congo ha registrato l’ultima volta il virus nel 2022 nella provincia di Equateur, dopo una devastante epidemia tra il 2018 e il 2020 che ha ucciso quasi 2.300 persone. Il paese, attualmente alle prese con un conflitto armato nelle sue province orientali ricche di minerali, alimentato dal gruppo ribelle M23, ha anche sperimentato gravi epidemie negli ultimi mesi, che vanno da quelle descritte come «misteriose» al virus Mpox , precedentemente noto come vaiolo delle scimmie.

 

L’OMS ha dichiarato che consegnerà due tonnellate di forniture, tra cui dispositivi di protezione individuale, attrezzature per laboratori mobili e medicinali, per sostenere Kinshasa. Ha aggiunto che il Congo dispone di una scorta di trattamenti e di 2.000 dosi del vaccino Ervebo, che saranno inviate nel Kasai per vaccinare i contatti e gli operatori sanitari in prima linea.

 

Come riportato da Renovatio 21, all’inizio di quest’anno, anche la vicina Uganda ha dichiarato una nuova epidemia di Ebola dopo che un’infermiera di 32 anni è morta per insufficienza multiorgano. L’OMS ha registrato 14 casi, di cui 12 confermati e due probabili, con quattro decessi.

 

Come riportato da Renovatio 21, la lotta in Congo tra le forze governative e i ribelli del gruppo M23 secondo molti sostenuto dal Ruanda, sta continuando in queste ore, con i ribelli ad accusare gli accordi di pace.

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Nel frattempo si consumano anche cruenti attacchi contro i villaggi cristiani, con diecine di morti.

 

Come riportato da Renovatio 21, il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) aveva lanciato un allarme secondo cui gli scontri in corso nella città di Goma, nella Repubblica Democratica del Congo orientale, potrebbero causare la fuga di campioni di Ebola e di altri agenti patogeni da un laboratorio.

 

Come riportato da Renovatio 21, dichiarazioni di allarme simili sono state lanciate due anni fa dall’OMS anche nel caso del conflitto in Sudan, con rischi riguardo a biolaboratori che, abbiamo appreso, sono siti pure lì.

 

A maggio 2024 era emerso che scienziati cinesi hanno progettato in un laboratorio un virus con elementi dell’Ebola che ha ucciso un gruppo di criceti.

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Immagine di World Bank Photo via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC-ND 2.0

 

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Armi biologiche

I vaccini COVID «sono armi biologiche» che «hanno provocato danni profondi»: nuovo studio

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Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.   Lo studio, condotto da 11 esperti scientifici e legali, ha rilevato che le caratteristiche artificiali del virus SARS-CoV-2 e dei vaccini mRNA contro il COVID-19 sono probabilmente il risultato di una controversa ricerca sul gain-of-function. L’articolo è stato pubblicato sul Journal of American Physicians and Surgeons.  

Un nuovo studio sottoposto a revisione paritaria suggerisce che il virus SARS-CoV-2 responsabile del COVID-19 mostra segni di «ingegneria deliberata» e che queste caratteristiche, tra cui la proteina spike presente anche nei vaccini mRNA contro il COVID-19, sono responsabili di danni alla salute diffusi a livello globale.

 

Lo studio, redatto da 11 esperti scientifici e legali, è stato pubblicato nell’edizione autunnale del Journal of American Physicians and Surgeons.

  Gli autori sostengono che le caratteristiche artificiali del SARS-CoV-2 e dei vaccini mRNA contro il COVID-19 siano probabilmente il risultato di una controversa ricerca sull’acquisizione di funzione, in violazione della Convenzione delle Nazioni Unite sulle armi biologiche.   La ricerca sul guadagno di funzione, che aumenta la trasmissibilità o la virulenza dei virus, è spesso utilizzata nello sviluppo dei vaccini.  

Secondo il documento, la diffusione del COVID-19, seguita dalla distribuzione dei vaccini a mRNA, ha provocato danni alla salute senza precedenti, che vanno da «malattie autoimmuni e catastrofi cardiovascolari a complicazioni della gravidanza e tumori aggressivi».

  «Lungi dall’essere benigni, questi vaccini hanno provocato danni profondi, sconvolgendo quasi tutti gli apparati del corpo umano e contribuendo a livelli di morbilità e mortalità senza precedenti», afferma il documento.   Il dottor Andrew Zywiec, primario presso Zywiec & Porter, è l’autore principale dello studio. Ha affermato che lo studio rivela un «modello di danno troppo costante e pervasivo per essere liquidato come casuale».   «La tossicità sistemica scatenata da questi interventi, che si manifesta sotto forma di malattie autoimmuni, devastazioni cardiovascolari, tumori aggressivi e danni riproduttivi catastrofici, rappresenta non solo un fallimento della salute pubblica, ma un profondo tradimento della fiducia» ha aggiunto.   Joseph Sansone, Ph.D., uno psicoterapeuta che ha intentato una causa per vietare i vaccini a mRNA in Florida, ha affermato che l’articolo è «estremamente significativo» in quanto è «il primo articolo di una rivista peer-reviewed che afferma che sia il COVID che le iniezioni di COVID violano la Convenzione sulle armi biologiche e che sia il COVID-19 che le iniezioni di COVID sono armi biologiche».  

Il virus SARS-CoV-2 è «indicativo di manipolazione di laboratorio»

Secondo l’articolo, il virus SARS-CoV-2 «presenta molteplici caratteristiche genomiche indicative di manipolazione di laboratorio», tra cui il sito di scissione della furina, che «aumenta l’infettività» e che è «assente nei virus simili alla SARS presenti in natura».

  Diverse altre caratteristiche del virus SARS-CoV-2 «migliorano l’evasione immunologica e la trasmissibilità tramite aerosol», rendendo il virus «insolitamente resistente… e cinque volte più stabile nell’aria» rispetto ad altri virus respiratori.  

«Queste caratteristiche combinate, insieme ai modelli di mutazione del virus, sono una forte prova che il SARS-CoV-2 non avrebbe potuto evolversi naturalmente», afferma il documento.

 

L’articolo cita due articoli di riviste scientifiche sottoposte a revisione paritaria, redatti da scienziati militari, che affermano che il SARS-CoV-2 contiene «prove di manipolazione» che rendono il virus un «patogeno attraente» per le sue caratteristiche, che ricordano quelle di un’arma biologica.

  Queste manipolazioni «rappresentano una violazione della Convenzione sulle armi biologiche», sostiene il documento.   Promulgata nel 1975, la convenzione «proibisce di fatto lo sviluppo, la produzione, l’acquisizione, il trasferimento, lo stoccaggio e l’uso di armi biologiche e tossiche». È stata firmata da quasi 200 Paesi.  

Un articolo accusa Fauci di aver deliberatamente nascosto le origini del SARS-CoV-2

Secondo il documento, la ricerca sull’acquisizione di funzione implica «tecniche di manipolazione virale» che possono portare allo sviluppo di agenti patogeni vietati dalla convenzione.   Tuttavia, il governo degli Stati Uniti, in particolare il National Institute of Allergy and Infectious Diseases, guidato dal dottor Anthony Fauci fino al 2022, è da tempo coinvolto nella ricerca sul guadagno di funzione, «inclusa una collaborazione di lunga data tra istituzioni finanziate dagli Stati Uniti e il Wuhan Institute of Virology» in Cina.   I sostenitori della «teoria della fuga dal laboratorio» sulle origini del SARS-CoV-2 sostengono che la ricerca sul guadagno di funzione nel laboratorio di Wuhan e una successiva fuga di notizie abbiano portato allo scoppio dell’epidemia globale di COVID-19, che è stata insabbiata.   Ad aprile, l’amministrazione Trump ha lanciato una nuova versione del sito web ufficiale del governo dedicato al COVID-19, presentando prove che il COVID-19 sia emerso a causa di una fuga di notizie dal laboratorio di Wuhan. La CIAl’FBIil Dipartimento dell’Energia degli Stati Unitiil Congresso degli Stati Uniti e diverse agenzie di Intelligence straniere hanno avallato questa teoria.   Il documento fa riferimento al Progetto DEFUSE, una proposta presentata dall’EcoHealth Alliance e dagli scienziati di Wuhan alla Defense Advanced Research Projects Agency degli Stati Uniti nel 2018. Sebbene la proposta sia stata respinta, descriveva la creazione di coronavirus con caratteristiche che ne aumentavano l’infettività, tra cui il sito di scissione della furina.   EcoHealth Alliance e il suo ex presidente, il dottor Peter Daszak, hanno collaborato con i ricercatori di Wuhan. L’anno scorso, il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti (HHS) ha sospeso tutti i finanziamenti per EcoHealth Alliance dopo aver scoperto che l’organizzazione non aveva monitorato adeguatamente gli esperimenti rischiosi sul coronavirus.   Il documento afferma che Fauci e l’intelligence statunitense non hanno mai rivelato l’esistenza della ricerca. Al contrario, «hanno oscurato quella che è, di fatto, la prova dell’intenzione di produrre un virus molto simile a quello che ha causato la pandemia di COVID-19».   L’articolo cita una teleconferenza del 1° febbraio 2020 con Fauci e importanti virologi, tra cui diversi coautori dell’ormai famigerato articolo «The proximal origin of SARS-CoV-2». L’articolo, che promuoveva l’origine naturale del COVID-19, è stato pubblicato su Nature Medicine nel marzo 2020.   Sebbene diversi coautori di «Proximal Origin» abbiano espresso dubbi sul fatto che il SARS-CoV-2 si sia sviluppato naturalmente, Fauci «ha cercato di sopprimere» tali preoccupazioni durante la chiamata del 1° febbraio 2020.   «Proximal Origin» è diventato uno degli articoli più citati del 2020, con oltre 6 milioni di accessi. Nel 2023, The Nation ha riportato che oltre 2.000 testate giornalistiche hanno citato l’articolo.   Successivamente, il governo degli Stati Uniti, la comunità scientifica e i media hanno utilizzato il termine «origine prossimale» per promuovere la teoria «zoonotica» – o dell’origine naturale – dell’origine del SARS-CoV-2 e per screditare i sostenitori della «teoria della fuga di laboratorio».   «L’occultamento deliberato di caratteristiche genomiche critiche ha ritardato la consapevolezza pubblica e gli sforzi di mitigazione della pandemia, consentendo potenzialmente una diffusione più ampia e un maggior numero di decessi», afferma il documento.   A maggio, il presidente Donald Trump ha emesso un ordine esecutivo che ha sospeso la ricerca sul guadagno di funzione negli Stati Uniti per 120 giorni, in attesa dello sviluppo di un nuovo quadro normativo. Ha inoltre interrotto i finanziamenti statunitensi per tale ricerca in alcuni Paesi.  

La proteina Spike potrebbe causare danni irreversibili

Secondo gli autori dello studio, lo sviluppo del SARS-CoV-2 e delle caratteristiche del COVID-19 che presentano proprietà di acquisizione di funzione simili hanno causato danni significativi alla salute pubblica globale.   Il documento fa riferimento alle statistiche del Defense Medical Epidemiology Database che mostrano un aumento significativo dell’incidenza di miocardite (151,4%), embolia polmonare (43,6%), disfunzione ovarica (34,9%), malattia ipertensiva (22,9%), sindrome di Guillain-Barré (14,9%), cancro esofageo (12,5%) e cancro al seno (7%) nel 2021, l’anno in cui i vaccini contro il COVID-19 sono stati distribuiti a livello globale.   Ulteriori dati militari statunitensi citati nel documento mostrano «aumenti persistenti» di miocardite, cancro agli organi digestivi, cancro al cervello e altre lesioni tra il 2022 e il 2025.   Anche i danni riproduttivi sono aumentati significativamente in seguito alla distribuzione dei vaccini contro il COVID-19, sostiene il documento. Cita dati provenienti da fonti quali il Vaccine Adverse Event Reporting System ( VAERS ), gestito dal governo statunitense, il rapporto di sorveglianza post-marketing di Pfizer del 2021 e i dati degli studi clinici di fase 2/3 per il suo vaccino contro il COVID-19, che mostrano un aumento di aborti spontanei, nati morti e decessi neonatali.   Lo studio cita la proteina spike nei vaccini mRNA contro il COVID-19 come uno dei probabili fattori responsabili dell’aumento dell’incidenza di tumori e altre patologie negli ultimi anni.   «L’espressione proteica prolungata, esemplificata dal rilevamento della proteina spike S1 oltre 700 giorni dopo la vaccinazione contro il COVID, sottolinea il potenziale di danni irreversibili», afferma il documento.   Il documento sostiene che la soppressione di «trattamenti comprovati o promettenti» come l’idrossiclorochina a favore dell’obbligo vaccinale universale contro il COVID-19 – e la decisione politica di implementare la vaccinazione di massa durante la pandemia – hanno ulteriormente aggravato la salute pubblica globale e hanno avuto «effetti dannosi sulla fiducia del pubblico».   Il documento è stato pubblicato proprio mentre la Food and Drug Administration statunitense, all’inizio di questa settimana, ha interrotto l’ampia autorizzazione dei vaccini contro il COVID-19, limitando le iniezioni alle persone ad alto rischio di contrarre la malattia grave.   All’inizio di questo mese, l’HHS ha annunciato di aver cancellato quasi 500 milioni di dollari in contratti e sovvenzioni per lo sviluppo di vaccini a mRNA.   Un numero crescente di scienziati ha chiesto la sospensione o il ritiro dei vaccini a mRNA. Gli autori dello studio hanno affermato che i loro risultati rafforzano queste richieste.   «L’aumento delle malattie autoimmuni, dei tumori aggressivi, delle interruzioni di gravidanza, dei decessi cardiovascolari, della frammentazione sociale e dei rischi incombenti delle piattaforme avanzate di mRNA richiedono un’immediata sospensione dell’uso di vaccini a mRNA e di prodotti biologici, indagini approfondite sui motivi alla base di questa violazione senza precedenti della fiducia pubblica e misure robuste per ripristinare terapie sicure e pratiche etiche di salute pubblica» hanno affermato.   La dottoressa Irene Mavrakakis, una delle coautrici dell’articolo e professoressa associata presso il dipartimento di Chirurgia del Philadelphia College of Osteopathic Medicine, ha affermato che l’articolo sostiene le richieste di «ritiro completo di tutti i vaccini e farmaci biologici contro il COVID-19 e di una moratoria su tutti i farmaci biologici a mRNA».   La Mavrakakis ha anche chiesto che vengano «perseguiti penalmente i decisori che sono stati penalmente negligenti e hanno mancato ai loro doveri». Ha affermato che i produttori di vaccini dovrebbero essere privati ​​dell’immunità di cui godono ai sensi del National Childhood Vaccine Injury Act del 1986 e del Public Readiness and Emergency Preparedness Act ( PREP Act ) del 2005.   Karl Jablonowski, Ph.D., ricercatore senior presso Children’s Health Defense, concorda. Ha affermato che la ricerca sul guadagno di funzione «avrà sempre i suoi sostenitori», ma l’umanità si trova ad affrontare «rischi estremi e inevitabilmente paga un prezzo elevato per tale ricerca».   «I laboratori possono avere perdite, e lo fanno», ha affermato. «Un singolo evento al Wuhan Institute of Virology alla fine del 2019 ha causato innumerevoli sofferenze e morti. Finché non saremo in grado di costruire un laboratorio a prova di perdite, non dovremmo assemblare virus che potrebbero devastare il mondo al suo interno».   Michael Nevradakis Ph.D.   © 29 agosto 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.   Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

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Epidemie

Caso di verme divoratore di carne umana in USA

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Il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti (HHS) ha segnalato il primo caso umano di verme divoratore di carne umana associato ai viaggi nel Maryland, dopo il ritorno di un «paziente» da El Salvador. Lo riporta l’agenzia Reuters, citante il portavoce dell’HHS Andrew G. Nixon

 

Si tratta di una creatura chiamata New World screwworm (verme a vite del Nuovo Mondo), il cui nome scientifico è Cochliomyia hominivorax, conosciuta come «Mosca assassina», una specie di mosca parassita le cui larve (o vermi) mangiano i tessuti vivi degli animali a sangue caldo.

 

Non sono stati resi noti dettagli sullo status di immigrazione del paziente, sebbene sia importante sottolineare che il Maryland è una roccaforte dell’estrema sinistra del Partito Democratico USA e un Sanctuary State, uno Stato-rifugio per gli immigrati.

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Dal 2023, le larve di mosca assassina si stanno spostando verso nord dall’America Centrale attraverso il Messico, con un nuovo caso identificato a luglio a circa 400 miglia a sud del confine statunitense, a Veracruz. La risposta del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) è stata quella di chiudere le attività transfrontaliere dei porti di ingresso del bestiame negli Stati Uniti per mitigare la minaccia alla biosicurezza.

 

«L’HHS ha segnalato negli Stati Uniti il ​​primo caso umano di parassita del Nuovo Mondo associato ai viaggi. I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) hanno confermato la presenza del parassita il 4 agosto in un paziente di ritorno da El Salvador» scrive Reuters. «Fonti del settore avevano precedentemente riferito a Reuters che il paziente proveniva dal Guatemala, e le email della Beef Alliance avevano diffuso questa versione ai responsabili dell’allevamento. L’HHS non ha chiarito la discrepanza».

 

L’HHS afferma che il rischio per la salute pubblica degli Stati Uniti è molto basso. Quest’anno non sono stati segnalati casi di contagio tra gli animali negli Stati Uniti.

 

Gli esseri umani possono sopravvivere alle infestazioni dal verme a vite del Nuovo Mondo con un trattamento adeguato, ma questo è il primo caso negli Stati Uniti che ha fatto scattare l’allarme tra i funzionari della sanità pubblica e l’industria del bestiame. Se non trattati, questi parassiti possono uccidere gli ospiti, come bovini, animali selvatici e animali domestici.

 

Il Segretario del dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti d’America (USDA) Brooke Rollins ha recentemente annunciato i piani per un nuovo impianto sterile per mosche in Texas (base aerea miliare di Moore), ispirato alle passate campagne di eradicazione. La costruzione della struttura richiederà dai 2 ai 3 anni.

 

Anche il Messico sta costruendo un impianto per la produzione di mosche sterili da 51 milioni di dollari nel Sud. Attualmente, ne esiste solo uno (a Panama City), che produce 100 milioni di mosche sterili a settimana, ma ne serviranno 500 milioni per respingere le infestazioni fino al Darien Gap.

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L’USDA stima che un’epidemia di verme della vite senza fine del Texas potrebbe devastare l’industria bovina, causando perdite per 1,8 miliardi di dollari tra mortalità del bestiame, manodopera e costi di trattamento. La minaccia biologica arriva in un momento in cui il patrimonio bovino nazionale è il più piccolo degli ultimi 70 anni, i prezzi della carne bovina sono a livelli record e i margini di profitto degli allevamenti intensivi rimangono estremamente ridotti.

 

Una serie di fattori, tra cui la riduzione delle mandrie, la siccità e le tariffe doganali, sta facendo salire i prezzi della carne bovina nei supermercati a livelli record …

 

L’USDA classifica ufficialmente i vermi della vite come una «minaccia per la biosicurezza agricola» e, visti i recenti casi di cittadini cinesi sorpresi a introdurre clandestinamente funghi «agroterroristici» nel Paese, viene da chiedersi se questi parassiti potrebbero essere utilizzati come arma da parte di avversari stranieri per una guerra ibrida.

 

Come riportato da Renovatio 21, gli USA già in passato sono stati teatro di casi di batterio vibrio vulnificus, organismo noto per divorare la carne delle infezioni, detto anche batterio carnivoro. Parimenti, sono emersi altre creature inquietanti come l’ameba mangia cervello, segnalata nei fiumi del Nebraska e in Missouri.

 

Prioni sarebbero invece stati alla base anche di un’epidemia del 2019 di cervi-zombie: ai poveri ungulati, già martoriati dalle zecche portatrici di Lyme che ritengono il loro manto peloso il luogo migliore per accoppiarsi, viene «mangiato» il cervello da proteine infette, ingenerando così nelle tenere bestie cornute comportamenti di zomberia pura.

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia

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