Politica
Trump, Nancy Pelosi lancia l’impeachment
La Speaker della Camera USA Nancy Pelosi ha ancora una volta proferito minacce contro Trump a seguito dell’incontro virtuale del Caucus democratico della Camera di Washington, D.C.
«L’Aula manterrà ogni opzione, compreso il 25° emendamento, una mozione di impeachment o una risoluzione privilegiata per l’impeachment»
«Oggi, il Democratic Caucus della Camera ha avuto una conversazione di ore che è stata triste, commovente e patriottica. È stata una conversazione diversa dalle altre, perché ha seguito un’azione diversa dalle altre. È l’auspicio dei deputati che il Presidente si dimetta immediatamente. Ma se non lo fa, ho incaricato il Comitato per le regole di essere pronto a portare avanti la legislazione del 25° emendamento del membro del Congresso Jamie Raskin e una mozione per l’impeachment. Di conseguenza, l’Aula manterrà ogni opzione, compreso il 25° emendamento, una mozione di impeachment o una risoluzione privilegiata per l’impeachment. Con grande rispetto, le nostre deliberazioni continueranno».
Poco prima, NBC News aveva riferito di aver ricevuto una bozza degli articoli di impeachment che i Democratici stanno progettando di portare lunedì.
Secondo quanto riferito, gli articoli affermano che Trump «si è impegnato in gravi crimini e misfatti incitando all’insurrezione».
«Il presidente Trump ha gravemente messo in pericolo la sicurezza degli Stati Uniti e delle sue istituzioni di governo», «si è impegnato in gravi crimini e misfatti incitando all’insurrezione»
«Il presidente Trump ha gravemente messo in pericolo la sicurezza degli Stati Uniti e delle sue istituzioni di governo», si legge nella bozza.
«Ha minacciato l’integrità del sistema democratico, ha interferito con la transizione pacifica del potere e messo in pericolo un ramo coordinato del governo. Ha così tradito la sua fiducia come presidente, con evidente danno del popolo degli Stati Uniti».
«Pertanto il presidente Trump, con tale condotta, ha dimostrato che rimarrà una minaccia per la sicurezza nazionale, la democrazia e la Costituzione se gli viene permesso di rimanere in carica, e ha agito in modo gravemente incompatibile con l’autogoverno e lo stato di diritto», continua la bozza.
«Il presidente Trump, con tale condotta, ha dimostrato che rimarrà una minaccia per la sicurezza nazionale, la democrazia e la Costituzione se gli viene permesso di rimanere in carica
«Il presidente Trump quindi giustifica l’impeachment e il processo, la rimozione dall’incarico e la squalifica per ricoprire e godere di qualsiasi ufficio d’onore, fiducia o profitto sotto gli Stati Uniti».
Questi ultimi punti sono in realtà i più importanti: portare Trump all’impeachment significherebbe impedirgli di ritornare presidente tra 4 anni. Si tratta quindi di un’azione strategica che i Democratici (e i Repubblicani…) metterebbero in atto per salvarsi dal ripresentarsi della bionda anomalia nel 2024.
Per questa ragione, probabilmente, la Pelosi ha passato le ultime ore a dipingere una situazione di pericolo termonucleare qualora Trump restasse in carica altri 14 giorni (dopo che è vi è stato, senza peraltro dichiarare guerre, per circa 1445 giorni), giustificando questo strambissimo, illogico impeachment in zona Cesarini.
La ricchissima deputata di San Francisco ha fatto fuoco e fiamme atomici tirando in ballo anche l’esercito:
«Impedire a un presidente scardinato di usare i codici nucleari (…)impedire a un presidente instabile di avviare ostilità militari o di accedere ai codici di lancio e di ordinare un attacco nucleare. (…) dobbiamo fare tutto il possibile per proteggere il popolo americano dal suo assalto squilibrato al nostro Paese e alla nostra democrazia»
«Impedire a un presidente scardinato di usare i codici nucleari: Questa mattina ho parlato con il presidente del Joint Chiefs of Staff Mark Milley per discutere le precauzioni disponibili per impedire a un presidente instabile di avviare ostilità militari o di accedere ai codici di lancio e di ordinare un attacco nucleare. La situazione di questo presidente sconvolto non potrebbe essere più pericolosa, e dobbiamo fare tutto il possibile per proteggere il popolo americano dal suo assalto squilibrato al nostro Paese e alla nostra democrazia»
Parole di levità oseremmo dire sublime.
Il gioco è quello di evirare ogni ambizione ulteriore di Trump e di coloro che gli resteranno fedeli.
La CNN ha già preparato delle liste di proscrizione per gli enabler, termine che la cultura dell’odio del politicamente corretto ha per i supposti «facilitatori» degli abusi.
Alcune voci chiedono addirittura programmi di de-radicalizzione di massa per gli elettori trumpisti, magari con una discriminazione aperta (la restrizione delle loro libertà) e magari anche qualche campo di rieducazione
Vari commentatori dicono che tutti coloro che hanno lavorato con Trump dovrebbero mai più trovare lavoro; su Twitter, altre voci chiedono addirittura programmi di de-radicalizzione di massa per gli elettori trumpisti, magari con una discriminazione aperta (la restrizione delle loro libertà) e magari anche qualche campo di rieducazione.
Non è fantascienza, questi concetti abissali, degli del nazismo e del maoismo, sono nella testa della gente, persino in quella dei leader. Che la testa, comunque, pare l’abbiano persa definitivamente da un pezzo.
Politica
La nuova presidente irlandese è NATO-scettica e contraria alla militarizzazione dell’UE
Catherine Connolly, candidata indipendente e storica sostenitrice della neutralità militare irlandese, nota per le sue critiche all’espansione della NATO e alla militarizzazione dell’UE, ha trionfato nelle elezioni presidenziali irlandesi con una vittoria schiacciante.
Mentre lo spoglio dei voti era ancora in corso, la principale avversaria, Heather Humphreys, ha riconosciuto la sconfitta, vedendosi superata con un ampio margine. I risultati preliminari indicavano Connolly al 63% dei voti contro il 29% di Humphreys. «Catherine sarà una presidente per tutti e sarà anche la mia presidente», ha dichiarato Humphreys ai media.
Il primo ministro irlandese Micheal Martin ha formalmente congratulato Connolly, definendo la sua vittoria «molto netta».
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Pur essendo indipendente, Connolly, 68 anni ed ex sindaco di Galway, ha ricevuto il sostegno dei principali partiti di sinistra, tra cui Sinn Féin e Labour. Il suo successo è stato attribuito in gran parte alla capacità di attrarre il voto dei giovani, grazie a un’efficace campagna sui social media e a una forte risonanza in un contesto di crescente malcontento per la crisi abitativa e il costo della vita in Irlanda.
Durante la campagna, Connolly ha ribadito l’importanza della neutralità irlandese, criticando l’UE per il suo orientamento verso la militarizzazione a discapito del welfare. Pur esprimendo critiche alla Russia per il conflitto ucraino, ha sostenuto che il ruolo «bellicoso» della NATO abbia contribuito alla crisi.
Il mese scorso, durante un dibattito all’University College di Dublino, Connolly ha paragonato l’attuale impegno della Germania nel rilanciare la propria economia attraverso il «complesso militare-industriale» al riarmo degli anni Trenta sotto il nazismo, affermando: «Vedo alcuni parallelismi con gli anni Trenta».
Sebbene il ruolo del presidente in Irlanda, una democrazia parlamentare, sia principalmente simbolico, esso comporta poteri significativi, come la possibilità di deferire leggi alla Corte Suprema per verificarne la costituzionalità e di sciogliere la Camera Bassa del Parlamento, convocando nuove elezioni in caso di perdita della fiducia da parte di un primo ministro.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine diHouses of the Oireachtas via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Politica
Il presidente romeno fischiato per il sostegno all’Ucraina
🇷🇴 ROMANIAN PRESIDENT NICUSOR DAN BOOED! People shouted “Shame,” “Traitor,” “Go to Ukraine.” pic.twitter.com/b0LuAALd91
— Lord Bebo (@MyLordBebo) October 24, 2025
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Politica
I detenuti minacciano Sarkozy e giurano vendetta vera per Gheddafi
Un video girato con un cellulare nella prigione parigina La Santé sembra mostrare che i detenuti hanno minacciato l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy di vendicare la morte del defunto leader libico Muammar Gheddafi.
Sarkozy, 70 anni, ha iniziato a scontare la sua condanna a cinque anni martedì, dopo che un tribunale di Parigi lo ha dichiarato colpevole di associazione a delinquere finalizzata a finanziare la sua campagna presidenziale del 2007 con denaro di Gheddafi, contro il quale in seguito guidò un’operazione di cambio di regime sostenuta dalla NATO che distrusse la Libia e portò alla morte di Gheddafi.
Martedì hanno iniziato a circolare video ripresi da La Sante, in cui presunti detenuti minacciavano e insultavano Sarkozy, che sta scontando la sua pena nell’ala di isolamento del carcere.
«Vendicheremo Gheddafi! Sappiamo tutto, Sarko! Restituisci i miliardi di dollari!», ha gridato un uomo in un video pubblicato sui social media. «È tutto solo nella sua cella. È appena arrivato… se la passerà brutta».
A viral video shows a prisoner confronting Nicolas Sarkozy, saying, “We’ll avenge Gaddafi. Give back the billions.” The former French president, jailed for conspiracy, is accused of taking Libyan money before leading NATO’s 2011 war that killed Gaddafi. pic.twitter.com/KlAISnFVSX
— comra (@comrawire) October 22, 2025
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Il ministro degli Interni francese Laurent Nunez ha sottolineato che, a causa del pericolo, due agenti di polizia della scorta di sicurezza assegnata agli ex presidenti saranno di stanza in modo permanente nelle celle adiacenti a quella di Sarkozy.
«L’ex presidente della Repubblica ha diritto alla protezione in virtù del suo status. È evidente che sussiste una minaccia nei suoi confronti, e questa protezione viene mantenuta durante la sua detenzione», ha dichiarato Nunez mercoledì alla radio Europe 1.
Sarkozy, che ha guidato la Francia tra il 2007 e il 2012, ha negato tutte le accuse a suo carico, sostenendo che siano di matrice politica. Il suo team legale ha presentato una richiesta di scarcerazione anticipata, in attesa del procedimento di appello.
L’inchiesta su Sarkozy è iniziata nel 2013, in seguito alle affermazioni del figlio di Gheddafi, Saif al-Islam, secondo cui suo padre aveva fornito alla campagna dell’ex presidente circa 50 milioni di euro.
A dicembre 2024, la Corte Suprema francese ha confermato una condanna del 2021 per corruzione e traffico di influenze, imponendo a Sarkozy un dispositivo elettronico per un anno. È stato anche condannato per finanziamento illecito della campagna per la rielezione fallita del 2012, scontando la pena agli arresti domiciliari.
Nel 2011, Sarkozy ha avuto un ruolo di primo piano nell’intervento della coalizione NATO che ha portato alla cacciata e alla morte di Gheddafi, facendo sprofondare la Libia in un caos dal quale non si è più risollevata.
Come riportato da Renovatio 21, all’inizio del 2025 gli era stata revocata la Legion d’Onore. In Italia alcuni hanno scherzato dicendo che ora «Sarkozy non ride più», un diretto riferimento a quando una sua risata fatta con sguardo complice ad Angela Merkel precedette le dimissioni del premier Silvio Berlusconi nel 2011 e l’installazione in Italia (sotto la ridicola minaccia dello «spread») dell’eurotecnocrate bocconiano Mario Monti.
Nell’affaire Gheddafi finì accusata di «falsificazione di testimonianze» e «associazione a delinquere allo scopo di preparare una frode processuale e corruzione del personale giudiziario» anche la moglie del Sarkozy, l’algida ex modella torinese Carla Bruni, la quale, presentatole il presidente dall’amico comune Jacques Séguela (pubblicitario autore delle campagne di Mitterand e Eltsin) secondo la leggenda avrebbe confidato «voglio un uomo dotato della bomba atomica».
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da YouTube
-



Misteri2 settimane faLa verità sull’incontro tra Amanda Knox e il suo procuratore. Renovatio 21 intervista il giudice Mignini
-



Pensiero7 giorni faCi risiamo: il papa loda Don Milani. Torna l’ombra della pedofilia sulla Chiesa e sul futuro del mondo
-



Spirito2 settimane faMons. Viganò: «non c’è paradiso per i codardi!»
-



Sanità1 settimana faUn nuovo sindacato per le prossime pandemie. Intervista al segretario di Di.Co.Si
-



Necrocultura5 giorni fa«L’ideologia ambientalista e neomalthusiana» di Vaticano e anglicani: Mons. Viganò sulla nomina del re britannico da parte di Leone
-



Salute1 settimana faI malori della 42ª settimana 2025
-



Autismo2 settimane faTutti addosso a Kennedy che collega la circoncisione all’autismo. Quando finirà la barbarie della mutilazione genitale infantile?
-



Oligarcato6 giorni faPapa Leone conferisce a Carlo III, capo della Chiesa d’Inghilterra, la cattedra permanente nella basilica papale













