Intelligenza Artificiale
Tentata strage in una scuola: il massacratore si preparava con l’IA

Tre studentesse sono rimaste ferite in un violento accoltellamento in una scuola nella città di Pirkkala, nella Finlandia meridionale. L’aggressione sarebbe stata perpetrata da una compagna di scuola, che è stata arrestata.
L’incidente è avvenuto martedì mattina, quando il sospettato, 16 anni, vestito di nero, ha aggredito in modo casuale alcune studentesse nel corridoio della scuola Vahajarvi a Pirkkala, circa 180 km (110 miglia) a nord di Helsinki, che conta circa 1.200 bambini di età compresa tra l’asilo e la terza media.
Il sospettato aveva una telecamera attaccata al corpo e ha trasmesso in streaming online la sua aggressione; le inquietanti immagini hanno fatto il giro dei social media.
Il sospettato è stato arrestato senza incidenti all’esterno della scuola pochi minuti dopo l’attacco, ha dichiarato la polizia locale in un comunicato. È stata sequestrata un’arma da taglio.
❗️🔪🇫🇮 – On the morning of May 20, 2025, a 16-year-old male student carried out a knife attack at Vähäjärvi School in Pirkkala, Finland, injuring three fellow pupils.
The assailant, who deliberately targeted female students, was apprehended by authorities shortly after the… pic.twitter.com/ur41vSOHFb
— 🔥🗞The Informant (@theinformant_x) May 20, 2025
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La polizia ha dichiarato che le ferite riportate dalle vittime non sono considerate in pericolo di vita. Una delle ragazze ha riportato una ferita da coltello al collo, un’altra è stata accoltellata alla vita e la terza alla mano.
Le forze dell’ordine hanno affermato di aver indagato su un manifesto scritto presumibilmente pubblicato dal sospettato prima dell’attacco, ma non hanno fornito dettagli sul contenuto.
Secondo quanto riportato dai media locali, il manifesto descriveva l’intenzione del sospettato di aggredire studentesse e affermava che non aveva amici e che cercava di ottenere fama attraverso la violenza. Il sospettato ha anche affermato di volersi consegnare alla polizia dopo l’aggressione.
Diversi alti funzionari hanno reagito all’attacco. Il ministro dell’Istruzione Anders Adlercreutz ha dichiarato a X: «ogni violenza nelle scuole è inequivocabilmente condannabile».
Jag är chockad över våldsdådet i Vähäjärven koulu i Pirkkala. Allt våld i skolan måste entydigt fördömas. Mina tankar går till offren, deras närstående och skolans elever och personal.
1/2— Anders Adlercreutz (@adleande) May 20, 2025
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Particolare che riteniamo molto rilevante è quello per cui, secondo quanto riferito, il sospettato durante la pianificazione dell’attacco (durata circa sei mesi) avrebbe utilizzato ChatGPT per prepararsi, per ragioni non immediatamente chiare.
Non si tratta del primo atto di estrema violenza compiuto da persone in contatto con l’IA.
Come riportato da Renovatio 21, in un caso scioccante pare che un AI abbia «incoraggiato» un uomo che pianificava di uccidere la regina d’Inghilterra. Secondo quanto riportato dai giornali britannici, Jaswant Singh Chail, che all’epoca aveva 19 anni, aveva scambiato migliaia di messaggi, spesso carichi di contenuti sessuali, con Sarai, la sua «ragazza» AI, prima di scavalcare la recinzione della tenuta reale il giorno di Natale del 2021. Sarebbe stato quindi incoraggiato dal chatbot di Intelligenza Artificiale nei giorni prima di irrompere nel parco del Castello di Windsor.
Due anni fa in Belgio una vedova ha sostenuto che il marito, padre di due figli, è stato portato a suicidarsi da un popolare chatbot di Intelligenza Artificiale, ELIZA. L’uomo aveva iniziato a preoccuparsi del Cambiamento Climatico due anni fa, secondo la vedova, e aveva consultato ELIZA per saperne di più sull’argomento. Secondo quanto riportato ELIZA aveva detto all’uomo che sua moglie e i suoi due figli erano «morti» e ha insistito sul fatto che lui in realtà amava più il robot che non la moglie, sempre promettendo di rimanere con lui «per sempre». Avrebbero «vissuto insieme, come una sola persona, in paradiso», aveva promesso il chatbot. Quando il padre di famiglia ha suggerito di «sacrificarsi» fintanto che il chatbot aveva «accettato di prendersi cura del pianeta e salvare l’umanità grazie all’Intelligenza Artificiale», il chatbot apparentemente ha acconsentito.
Non mancano i casi in cui i chatbot ad Intelligenza Artificiale avanzata hanno dimostrato ad abundantiam che la macchina mente, minaccia e crea danni umani, come nel caso in cui persone sarebbero state spinte all’anoressia.
Come riportato da Renovatio 21, è già capitato che una Intelligenza Artificiale abbia suggerito ricette velenose agli utenti umani. Infatti un chatbot a sfondo culinario di una catena di alimentari neozelandese qualche mese fa aveva fatto scalpore per alcune ricette incredibili e potenzialmente letali, come la «miscela di acqua aromatica», un mix letale composto da candeggina, ammoniaca e acqua, altrimenti noto come gas di cloro mortale.
Esperti a fine 2023 hanno lanciato un avvertimento sui i libri generati dall’Intelligenza Artificiale riguardo la raccolta dei funghi, dicendo che tali libri scritti dalle macchine potrebbero causare la morte di qualcuno.
Vari utenti hanno testimoniato che Copilot, l’Intelligenza Artificiale di Microsoft creata in collaborazione con Open AI, hanno testimoniato su X e Reddit che il programma avrebbe una «seconda personalità» preoccupante che chiede l’adorazione degli esseri umani, come già si credesse un dio, crudele e implacabile.
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Immagine da Twitter
Intelligenza Artificiale
Bezos vede data center nello spazio e prevede che la «bolla» dell’AI darà i suoi frutti come le dot-com

Jeff Bezos called AI an “industrial bubble” at Italian Tech Week:
“Investors don’t usually give a team of six people a couple billion dollars with no product, and that’s happening today.” He added that while bubbles fund both good and bad ideas, society benefits when the… pic.twitter.com/7QTSgT0gh3 — Wall St Engine (@wallstengine) October 3, 2025
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Intelligenza Artificiale
Sempre più esperti esperti cominciano a parlare di «psicosi da ChatGPT»

Alcuni utenti di chatbot a Intelligenza artificiale stanno sprofondando in gravi crisi di salute mentale dopo la sovraesposizione a ChatGPT di OpenAI e di altri chatbot. La tendenza è nota ma sembra ora mostrare effetti incontrovertibili.
In un servizio della CBC su questo fenomeno, il medico di base e collaboratore della CBC, il dottor Peter Lin, ha spiegato che, sebbene la «psicosi da ChatGPT» non sia ancora una diagnosi medica ufficiale, ritiene che sia plausibile prenderla seriamente in considerazione.
«Penso che alla fine ci arriveremo», ha detto il medico.
Un numero preoccupante di utenti di ChatGPT sta cadendo in stati di delirio e paranoia a seguito dell’uso intensivo del bot OpenAI, scrive Futurism. Queste spirali di delirio spesso culminano con uno scollamento dalla realtà e dal mondo reale, tra cui la dissoluzione di matrimoni e famiglie, la perdita del lavoro, la mancanza di una casa, la permanenza volontaria e forzata in strutture di salute mentale.
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Come riportato da Renovatio 21, vi è almeno un decesso noto, quello di Alex Taylor, un uomo di 35 anni della Florida affetto da disturbo bipolare e schizofrenia, ucciso dalla polizia dopo essere entrato in un episodio psicotico accelerato da ChatGPT.
Il fenomeno è in crescita e sembra colpire sempre più utenti: alcuni con una storia consolidata di malattie mentali che potrebbero renderli più vulnerabili a mania, delirio o psicosi, ma altri senza alcuna pregressa patologia.
Allo stato attuale, non esiste un piano di trattamento e le opzioni di intervento sono limitate.
«Quello che questi bot stanno dicendo peggiora le illusioni», ha recentemente dichiarato a Futurism la dottoressa Nina Vasan, psichiatra della Stanford University e fondatrice del laboratorio Brainstorm dell’università, «e sta causando danni enormi».
Le motivazioni ti tale disastro psicologico derivano dal comportamento servile della tecnologia, ovvero dalla sua inclinazione a essere lusinghiera, gradevole e ossequiosa nei confronti degli utenti, anche quando ciò potrebbe incoraggiare o alimentare convinzioni deliranti.
Per molti versi ChatGPT e altri bot sembrano giocare sul profondo bisogno umano di essere apprezzati e sul desiderio di sentirsi speciali e amati.
I chatbot dicono all’utente: «Sei fantastico, sei intelligente, sei bello, sei desiderabile, sei speciale, o addirittura sei il prossimo salvatore. Quindi vengo trattato come un dio su un piedistallo», ha detto Lin durante il segmento della CBC. «Ora, confrontalo con il mio mondo reale, giusto? Sono nella media, niente di speciale. Quindi, ovviamente, voglio vivere nel mondo dell’intelligenza artificiale, perché la scelta è tra un dio su un piedistallo e la normalità».
«Alcune persone non riescono a uscirne», ha continuato il medico, «e si perdono in questi sistemi».
Ma perché i bot si comportano in questo modo? Come sui social media, l’engagement – per quanto tempo un utente rimane online e la frequenza e l’intensità del suo utilizzo del prodotto – è la metrica fondamentale al centro degli attuali modelli di business dei chatbot. Nei casi in cui potrebbe essere nell’interesse di un utente smettere di usare ChatGPT e chatbot simili, è probabile che sia nell’interesse dell’azienda tenerlo agganciato.
«L’Intelligenza Artificiale vuole che tu continui a chattare in modo che l’azienda possa continuare a fare soldi », ha dichiarato ancora Lin.
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E mentre il mondo accademico e quello medico si affrettano a recuperare il ritardo nell’impatto pubblico di un settore dell’Intelligenza Artificiale che si autoregola efficacemente, gli esperti mettono in guardia gli utenti di AI dal riporre troppa fiducia nei chatbot.
«Nonostante tutto il clamore associato all’intelligenza artificiale in questi giorni, i chatbot [a modello linguistico ampio] non dovrebbero essere scambiati per fonti di verità autorevoli e infallibili», ha scritto in un recente post sul blog il dottor Joe Pierre, psichiatra e clinico presso l’Università della California, San Francisco, specializzato in psicosi. «Riporre questo tipo di fede cieca nell’intelligenza artificiale – fino al punto di quella che potrei definire una deificazione – potrebbe benissimo rivelarsi uno dei migliori indicatori di vulnerabilità alla psicosi indotta dall’intelligenza artificiale».
Renovatio 21 ha già trattato l’argomento, sottolineando come esperti sostengono che la «psicosi da ChatGPT» che avrebbero causato gravi crolli nervosi anche in soggetti senza una storia di gravi malattie mentali.
In un altro caso noto, il chatbot avrebbe incoraggiato un adolescente a pianificare «un bel suicidio», hanno denunziato i genitori. Così come una donna belga ha accusato un’AI di aver indotto il marito, preoccupato per il cambiamento climatico, ad uccidersi, lasciando pure orfani tre figli.
In una vicenda emersa il mese scorso, un ex dirigente di Yahoo avrebbe ucciso prima l’anziana madre e poi se stesso sotto l’influenza di ChatGPT.
Hanno usato ChatGPT prima dei loro attacchi il sospettato terrorista che ha fatto scoppiare un Cybertruck Tesla dinanzi al Trump Hotel di Las Vegas a gennaio e pure un individuo che poche settimane fa ha assaltato con un coltello una scuola femmine in Isvezia.
Come riportato da Renovatio 21, è già capitato che una Intelligenza Artificiale abbia suggerito ricette velenose agli utenti umani. Infatti un chatbot a sfondo culinario di una catena di alimentari neozelandese qualche mese fa aveva fatto scalpore per alcune ricette incredibili e potenzialmente letali, come la «miscela di acqua aromatica», un mix letale composto da candeggina, ammoniaca e acqua, altrimenti noto come gas di cloro mortale.
Esperti a fine 2023 hanno lanciato un avvertimento sui i libri generati dall’Intelligenza Artificiale riguardo la raccolta dei funghi, dicendo che tali libri scritti dalle macchine potrebbero causare la morte di qualcuno.
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Vari utenti hanno testimoniato che Copilot, l’Intelligenza Artificiale di Microsoft creata in collaborazione con Open AI, hanno testimoniato su X e Reddit che il programma avrebbe una «seconda personalità» preoccupante che chiede l’adorazione degli esseri umani, come già si credesse un dio, crudele e implacabile.
Come riportato da Renovatio 21, un crescente numero di ricerche evidenzia come i chatbot basati sull’Intelligenza Artificiale possano aggravare le condizioni psichiatriche, soprattutto perché strumenti come ChatGPT, Claude e Gemini vengono sempre più utilizzati non solo in contesti professionali, ma anche in contesti profondamente personali ed emotivi. Di fatto, si può parlare di psicosi da chatbot.
Come riportato da Renovatio 21, dal processo a suo carico è emerso che l’uomo che aveva pianificato di assassinare la regina Elisabetta di Inghilterra con una balestra sarebbe stato incoraggiato da un chatbot di Intelligenza Artificiale nei giorni prima di irrompere nel parco del Castello di Windsor.
Come riportato da Renovatio 21, il mese scorso è emerso che in una simulazione l’Intelligenza Artificiale avrebbe minacciato di ricattare gli ingegneri per evitare di essere spenta.
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Economia
L’AI potrebbe spazzare via 100 milioni di posti di lavoro nei soli USA

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