Ambiente
Suora va in placcaggio contro l’ecoattivista che vuole impedire la costruzione di una chiesa
Un filmato scuote la rete: sono le immagini di un’eroica suora che blocca al volo un eco-attivista che sta tentando di impedire la costruzione di una nuova chiesa.
Gli ecomanifestanti hanno cercato di impedire che un escavatore lavorasse il terreno. Un manipolo di suore e di fedeli cattolici hanno così circondato la ruspa pregando e cantando.
Sono quindi scoppiati scontri fisici e, a un certo punto, un uomo che correva con tubi progettati è stato intercettato da una religiosa con una mossa che è diventata virale sui social media, accumulando milioni di visualizzazioni e facendo sognare miriadi di cattolici, e non solo, in tutto il mondo.
Bravo ma Sœur !
Une religieuse courageuse plaque au sol un militant escrologiste en Ardèche qui s’opposait physiquement à la construction d’un centre catholique !
Il ferait mieux d’aller militer contre l’UE et ses traités de libre-échange ultra polluants !
La religieuse l’a… pic.twitter.com/70lKXHrtXW
— Florian Philippot (@f_philippot) October 17, 2023
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Si tratta, contro ogni ragionevole dubbio, di un placaggio meritevole di un campionato di un Sei Nazioni di rugby o perfino della NFL, la lega principale del Football americano.
«Ben fatto, sorella mia! Una suora coraggiosa abbatte a terra in Ardèche un attivista truffatore che si opponeva fisicamente alla costruzione di un centro cattolico!» scrive Florian Philippot, presidente del gruppo Les Patriotes. «Farebbe meglio a condurre una campagna contro l’UE e i suoi accordi di libero scambio ultra-inquinanti! La suora lo ha messo al suo posto!»
Les religieuses de Notre Dame des Neiges en Ardèche ont filmé l'attaque de nervis d'extrême-gauche dont elles ont été les victimes. Pour en savoir plus et les aider, c'est ici : https://t.co/kH5w7363F8 pic.twitter.com/gTOundEuZB
— Fdesouche.com est une revue de presse (@F_Desouche) October 17, 2023
I militanti ecologisti almeno dal 2018 tentano di impedire la costruzione di un grande centro religioso cattolico a Saint-Pierre-de-Colombier.
«La manifestazione è iniziata questa mattina presto. Impossibile per gli attivisti penetrare nel sito, fortificato con barriere, sorvegliato a loro volta dalle suore arrivate durante la notte. Alcuni riuscirono comunque ad intrufolarsi nel cantiere e da allora sono iniziati violenti scontri» scrive France 3.
«Dalle otto in punto attivisti ambientalisti e suore sono venuti alle mani. Questi violenti alterchi sono durati quasi un’ora».
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Piuttosto sorprendente il virgolettato raccolto al co-presidente di un’associazione che si oppone alla costruzione:
«Non me lo aspettavo. Mi aspettavo che le religiose fossero un po’ ragionevoli nei confronti dell’ordine pubblico. Il problema è che le religiose hanno deciso di ricorrere alla violenza. Sono stato aggredito 3 volte da cinque persone, che mi hanno strappato via, che volevano buttarmi fuori. Hanno deciso di proteggere il sito con le loro azioni e i loro corpi».
Insomma, suore bussatrici e dove trovarle. E mica solo picchiano come fabbre. Cantano pure.
«Le suore però continuano a circondare, sulla base di una catena umana, l’escavatore che dovrebbe svolgere il lavoro. E armate della loro voce, è cantando che proteggono il veicolo, affinché il lavoro continui. Sul posto sono presenti una decina di agenti della polizia» continua France 3.
Ma gli eco-tizi, con chi credevano di aver a che fare?
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Immagine screenshot da Twitter
Ambiente
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Ambiente
Donna afferma che il datacenter AI di Zuckerberg le ha inquinato l’acqua del rubinetto
Una pensionata della Georgia rurale ha accusato il nuovo centro dati AI di Meta, situato a circa 360 metri da casa sua, di inquinarle l’acqua. Lo riporta la BBC.
La cittadina Beverly Morris ritiene che la costruzione del data center del gigante della tecnologia abbia danneggiato il suo pozzo d’acqua privato, causando un accumulo di sedimenti. «Ho paura di bere quell’acqua, ma la uso comunque per cucinare e per lavarmi i denti», ha detto Morris. «Se mi preoccupa? Sì».
Meta ha negato queste accuse, dichiarando alla BBC che «essere un buon vicino è una priorità». L’azienda ha commissionato uno studio sulle falde acquifere, scoprendo che il suo data center «non ha influito negativamente sulle condizioni delle falde acquifere nella zona».
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L’incidente evidenzia come un’imponente spinta alla costruzione di infrastrutture per supportare modelli di Intelligenza Artificiale incredibilmente dispendiosi in termini di energia, stia sconvolgendo i vari ecosistemi che vedono il nascere di questi data center. Stiamo solo iniziando a comprendere l’enorme impatto ambientale della tecnologia di intelligenza artificiale, dall’enorme consumo di acqua all’enorme impronta di carbonio dovuta alle emissioni in aumento.
La situazione non fa che peggiorare, con aziende come OpenAI, Google e Meta che continuano a investire decine di miliardi di dollari nella costruzione di migliaia di data center in tutto il mondo. Recentemente i ricercatori hanno stimato che la domanda globale di intelligenza artificiale potrebbe arrivare a consumare fino a 1,7 trilioni di galloni d’acqua all’anno entro il 2027, più di quattro volte il prelievo idrico totale di uno stato come la Danimarca.
Da allora gli attivisti hanno segnalato il rischio di pericolosi deflussi di sedimenti derivanti dai lavori di costruzione, che potrebbero riversarsi nei sistemi idrici, come potrebbe accadere al pozzo della signora Morris.
Resta da vedere quanto l’industria dell’Intelligenza Artificiale si impegnerà per la cosiddetta sostenibilità. Dopo aver dato grande risalto ai propri sforzi per ridurre le emissioni all’inizio del decennio, l’aumento di interesse per l’intelligenza artificiale ha cambiato radicalmente il dibattito.
E man mano che i modelli di intelligenza artificiale diventano più sofisticati, necessitano di energia esponenzialmente maggiore, e questa situazione non potrebbe che aggravarsi.
Come riportato da Renovatio 21, il CEO di Meta Mark Zuckerberg, nel suo tentativo sempre più disperato di tenere il passo nella corsa all’IA, sta espandendo l’infrastruttura dei data center il più velocemente possibile, con Meta che sta «prioritizzando la velocità sopra ogni altra cosa» allestendo delle «tende» per aggiungere ulteriore capacità e spazio ai suoi campus dei data center. I moduli prefabbricati sono progettati per ottenere la potenza di calcolo online il più velocemente possibile, sottolineando la furiosa corsa di Meta per costruire la capacità di modelli di intelligenza artificiale sempre più richiedenti energia.
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Un nuovo rapporto del Berkeley Lab – che analizza la domanda di elettricità dei data center – prevede che questa stia esplodendo da un già elevato 4,4% di tutto il consumo di elettricità in ambito statunitense, a un possibile 12% di consumo di elettricità in poco più di tre anni, entro il 2028.
Il fenomeno è globale: in Irlanda, i data center consumano già il 18% della produzione totale di elettricità. Secondo il rapporto, il consumo di energia dei data center è stato stabile con una crescita minima dal 2010 al 2016, ma ciò sembra essere cambiato dal 2017 in poi, con l’uso dei data center e dei «server accelerati» per alimentare applicazioni di Intelligenza Artificiale per il complesso militare-industriale e prodotti e servizi di consumo.
Vista l’enormità di energia richiesta da questi Centri di elaborazione dati, vi è una corsa verso l’AI atomica e anche Google alimenterà i data center con sette piccoli reattori nucleari nel prossimo futuro.
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Ambiente
Cringe vaticano ai limiti: papa benedice un pezzo di ghiaccio tra Schwarzenegger e hawaiani a caso
.@Pontifex blesses a block of ice at Vatican CLIMATE CHANGE event. pic.twitter.com/gk9J2OVmVf
— Sign of the Cross (@CatholicSOTC) October 1, 2025
NEW: Pope Leo XIV blesses a block of ice before a blue tarp is rolled out and waved by people, including Arnold Schwarzenegger, at the Raising Hope for Climate Justice conference.
“We will raise hope by demanding that leaders act with courage, not delay.” “Will you join with… pic.twitter.com/PSVVwTB79V — Collin Rugg (@CollinRugg) October 1, 2025
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