Connettiti con Renovato 21

Vaccini

SINDACATI, VACCINAZIONI, OBIEZIONE DI COSCIENZA: UN MURO DI INCOERENZE?

Pubblicato

il

 

Sta ancora facendo discutere, in questi giorni, la decisione presa dalla Regione Emilia-Romagna che coinvolge almeno 4mila operatori sanitari pronti ad essere vaccinati con MPR+V (morbillo, parotite, rosolia più  varicella: in Italia Priorix Tetra, con virus coltivati in cellule embrionali di pollo e cellule embrionali umano MRC-5 e RA27/3,  cioè feti umani abortiti) senza possibilità di scelta. Parlammo di tali decisioni pochi giorni fa, ma la polemica sembra non essersi ancora placata.

 

Infatti, il documento Rischio biologico e criteri per l’idoneità alla mansione specifica dell’operatore sanitario, redatto dai medici competenti delle Aziende sanitarie e approvato dalla Giunta regionale con apposita delibera, ha fatto infuriare i sindacati, che ora tentano di far muro pur rimarcando l’importanza delle vaccinazioni.

 

«Sia ben chiaro – spiega Marco Masini, segretario della CGIL medici Emilia-Romagna – noi come tutta la CGIL siamo assolutamente favorevoli alle vaccinazioni e alla necessità di ridurre il rischio per le persone e le comunità. Sarebbe però stato più utile trovare un’alleanza con gli operatori».

 

Alla CGIL insomma non  vogliono correre il rischio di sconfessare il santo vaccino; ciononostante si dicono contrari alla coercizione. Accettabile, per qualche motivo, per i bambini, ma inaccettabile per il lavoratore tesserato.

“Alla CGIL insomma non  vogliono correre il rischio di sconfessare il santo vaccino; ciononostante si dicono contrari alla coercizione. Accettabile, per qualche motivo, per i bambini, ma inaccettabile per il lavoratore tesserato.”

 

 

L’espressione da sottolineare qui è «importanza dei vaccini»: guai a non iniziare qualsiasi discorso con questa premessa. Sarà per via del clima di caccia alle streghe di questi tempi?

O forse i sindacati hanno davvero questa convinzione?

Tanti sono ad oggi i genitori che, fattisi passare l’entusiasmo iniziale di questo dichiarato muro sindacale, si stanno ponendo domande nel merito di questa reazione.

 

Evidente è che le maggiori sigle sindacali non hanno firmato alcun accordo perché rappresenta un provvedimento di natura coercitiva, un ossimoro rispetto all’idea di rapporto lavoratore-azienda che sta alla base dei sindacati dove il coinvolgimento, in questo caso degli operatori, deve venire prima di qualsiasi liberatoria – soprattutto se redatta a senso unico.

 

Riscontrando che nulla di simile è contemplato da alcun Contratto Collettivo Lavorativo Nazionale, tale coercizione può essere assimilata ad una pressione volta ad eliminare l’autodeterminazione promossa e sancita dalla Costituzione, cosa a cui i sindacati non possono cedere per la gloria dei «diritti» dei lavoratori di cui sono tutelari e difensori.

 

Ecco dove però, come si suol dire, sembra cadere l’asino e dove i genitori dei movimenti per la libera scelta terapeutica iniziano a storcere parecchio il naso: molto bella questa presa di posizione per i lavoratori, tuttavia perché le stesse cose non sono state dette, o comunque nessuno le ha dette, per i bambini estromessi dagli asili nido e materne?

 

Forse in quel caso non si è trattato di ignobile coercizione, a superamento della sovranità familiare?

 

Per quale motivo, i bambini, più che mai indifesi, non possono godere di quel rispetto all’autodeterminazione sancita dalla medesima ed unica Costituzione tanto invocata sopra gli adulti? Loro, alla fine, sono sempre quelli a doverci rimettere, pagando le scelte di chi sceglie scavalcando moltitudini di genitori e approntando, per legge e per siringa, un vero TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio).

“Per quale motivo, i bambini, più che mai indifesi, non possono godere di quel rispetto all’autodeterminazione sancita dalla medesima ed unica Costituzione tanto invocata sopra gli adulti?”

 

 

E perché la CGIL , ad esempio, non si è occupata con così tanto impegno di questo? C’è vero interesse per i bambini, sì o no?

 

Le Associazioni che si occupano di tutelare le famiglie non convinte a vaccinare i propri figli, hanno cercato lungo gli anni di proporre veri e propri percorsi di «obiezione di coscienza». I sindacati questo non lo hanno mai fatto e anzi, per alcune di queste sigle l’obiezione di coscienza, in qualsiasi forma, sarebbe da eliminare.

 

Pensiamo a quanto successo poco tempo fa, quando nel 2016 l’Italia subì l’accusa della CGIL davanti al  Consiglio d’Europa, ove veniva lamentata l’applicazione dell’obiezione di coscienza come limite inaccettabile per il ricorso all’aborto.

 

l Comitato per i diritti sociali del Consiglio d’Europa aveva accolto il ricorso nell’aprile del 2016. I Dati riportati dalla CGIL si rivelarono però vecchi e poco attendibili.

 

Ne conseguì che la posizione dell’Italia venne assolta da ogni dubbio, con il Consiglio d’Europa, organo differente dall’Unione Europea e dalle sue istituzioni – nonché garante della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU) -, che emise una risoluzione a favore dell’Italia sulla gestione dell’obiezione di coscienza all’aborto.

 

La CGIL, in pratica,  avrebbe voluto limitare se non quasi abolire questo diritto sancito ai medici (e non solo) dalla L. 194/78.

 

Ora, visto che alla base di un aborto ci sta ovviamente la soppressione di una vita, potenzialmente prossima a vedere la luce, si può capire come alla CGIL poco importi di questo: ancora una volta, infatti, l’attenzione sarebbe posta unicamente sull’adulto, in questo caso la donna decisa ad abortire.

“La CGIL, in pratica,  avrebbe voluto limitare se non quasi abolire il diritto all’obiezione di coscienza”

 

 

L’assurdità di questa accusa all’Italia fu respinta proprio per la sua infondatezza, dal momento che in Italia i medici non obiettori esistono eccome.

 

Come dunque si può pensare che a una simile sigla sindacale interessi veramente di tutelare i bambini?

Piuttosto, possiamo dire che gli interessi tutelare solo i “diritti” di chi può scegliere per se stesso (o dei loro tesserati).

 

Ma per i bambini, e ancor più per gli embrioni e i feti, chi può decidere? L’embrione ha la sfortuna di non poter avere la tessera del sindacato. L’embrione non paga i contributi, e non vota.

Nemmeno va al concerto del primo Maggio.

 

Chiediamocelo: un organo sindacale che contrasta e contesta l’obiezione di coscienza sancita da una legge, come potrà mai difendere i genitori e gli stessi bambini che da una legge sono invece obbligati?

Trovando le retoriche risposte, si potrà meglio comprendere il problema che sta a monte, con tutte le annesse e connesse incoerenze di sorta.

 

Torniamo alla Regione, che ha da poco perso i colori del Partito Democratico.

Sembra che l’Emilia-Romagna voglia ampliare  le immunizzazioni già ora richieste: con un restante investimento, par proprio che si voglia inserire l’obbligo vaccinale anche nei bandi di concorso: se non sei vaccinato, non puoi iscriverti a nessun concorso, con il risultato che non si presenterà quasi più nessuno.

“Par proprio che si voglia inserire l’obbligo vaccinale anche nei bandi di concorso: se non sei vaccinato, non puoi iscriverti a nessun concorso, con il risultato che non si presenterà quasi più nessuno. Un po’ quello che succede a quelli con la fedina penale”

 

Un po’ quello che succede a quelli con la fedina penale.

 

Qualcosa cambierà, o ci ritroveremo con interi reparti ospedalieri chiusi? No perché, per chi non lo sapesse, molti pro-vax sono sempre pronti a scaricare il contenuto della siringa sulle cosce o sulle braccia dei bambini altrui, ma mai sul proprio corpo o sulla propria prole, come certe statistiche sulle vaccinazioni dei medici e delle loro famiglie mostrano con chiarezza.

 

Vedremo se un grido si eleverà anche a difesa dei soggetti più indifesi. Per ora i dubbi sono più che forti, con un livello d’incoerenza e opportunismo sempre più incredibile.

 

Cristiano Lugli

Continua a leggere

Epidemie

Le persone che fanno più vaccini COVID hanno maggiori probabilità di contrarre il virus: nuovi studi

Pubblicato

il

Da

Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

 

«Le persone si sentiranno… così entusiaste di tutte queste cose», ha detto Robby Soave, conduttore di «Rising» di The Hill, che ha commentato il nuovo studio peer-reviewed della Cleveland Clinic.

 

 

Più dosi di vaccini COVID-19 una persona riceve, maggiore è il rischio di contrarre il virus, secondo uno studio peer-reviewed della Cleveland Clinic.

 

I ricercatori hanno affermato che l’aumento del rischio di COVID-19 associato a un numero più elevato di dosi di vaccino era «inaspettato».

 

Commentando lo studio, il comico e commentatore politico Jimmy Dore ha twittato :

 

 

Anche Robby Soave, conduttore di «Rising» di The Hill, ha commentato lo studio, affermando che i risultati non possono essere ignorati come «anti-vaccino» perché i ricercatori non «si proponevano di confutare l’efficacia dei vaccini».

 

Inoltre, il tasso più elevato di infezioni da COVID-19 tra coloro che hanno ricevuto più dosi di vaccino non può essere razionalizzato dall’idea che le persone che hanno ricevuto più dosi del vaccino COVID-19 fossero anziane, e quindi già più vulnerabili a contrarre un COVID-19. 19, perché i partecipanti allo studio erano relativamente giovani.

 

I partecipanti allo studio erano dipendenti della Cleveland Clinic la cui età media era di 42 anni.

 

I ricercatori hanno suggerito che l’immunità naturale probabilmente ha svolto un ruolo nel fornire protezione contro l’infezione da COVID-19 tra quelli con meno vaccinazioni COVID-19.

 

«Continuo a pensare a come i luoghi della nostra società che stanno ancora cercando di prendere questa decisione [se ottenere più dosi del vaccino COVID-19] lontano dalle persone – come i campus universitari dove il bivalente [vaccino COVID-19] è sarà richiesto ancora in autunno … come quanto sia ingenuo e non scientifico prendere quella decisione dalle persone e dai loro medici» ha detto Soave.

 

Soave ha anche criticato «i tentativi di sopprimere le critiche ai vaccini – definete tutte come disinformazione – che si sono verificati online e altrove negli ultimi tre anni».

 

«È così miope», ha aggiunto.

 

 

Soave ha affermato che l’«approccio» ufficiale della sanità pubblica statunitense alla vaccinazione contro il COVID-19 – secondo cui tutti dovrebbero essere vaccinati e boosterati ˜ non ha senso perché, secondo i risultati dello studio, la vaccinazione ripetuta non è correlata a una maggiore protezione contro il COVID-19 tra i giovani persone.

 

«Se sei un giovane in buona salute, in realtà tutto ciò che stai facendo prendendo la tua quinta dose o qualcosa del genere è aumentare leggermente le probabilità di contrarre il COVID», ha detto.

 

Inoltre, se si guarda a quali aree della società hanno requisiti per la vaccinazione, ha detto, si tratta principalmente di «popolazioni in età scolare».

 

È probabile che gli americani si sentano «giustamente indignati» quando leggono lo studio, ha detto Soave, aggiungendo:

 

«Le persone si sentiranno, credo, così entusiaste di tutte queste cose».

 

 

Suzanne Burdick

Ph.D.

 

 

© 30 maggio 2023, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.

 

 

 

Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

 

 

 

Continua a leggere

Reazioni avverse

Vaccino e danni cardiaci nei giovani, la FDA trova prove di un serio segnale di sicurezza, ma dice che le iniezioni sono «sicure»

Pubblicato

il

Da

Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

 

I giovani adolescenti che hanno fatto il vaccino mRNA COVID-19 hanno un rischio più elevato di infiammazione cardiaca, secondo un nuovo studio della Food and Drug Administration degli Stati Uniti – i ricercatori hanno affermato che i risultati dello studio forniscono «prove aggiuntive per la sicurezza dei vaccini COVID-19 in pediatria popolazione».

 

 

I bambini di età compresa tra 12 e 17 anni che hanno ricevuto il vaccino mRNA COVID-19 affrontano un rischio maggiore di infiammazione cardiaca, secondo un nuovo studio della Food and Drug Administration (FDA) statunitense.

 

Ma poiché lo studio ha identificato solo un segnale di sicurezza per due condizioni cardiache – miocardite e pericardite – nei bambini «questi risultati forniscono ulteriori prove della sicurezza dei vaccini COVID-19 nella popolazione pediatrica», hanno concluso i ricercatori della FDA.

 

Il cardiologo Peter McCullough ha detto di non essere d’accordo. «La mia preoccupazione è che questi dati rappresentino una grave sottostima della frequenza e della gravità della miocardite indotta dal vaccino COVID-19», ha detto McCullough a The Epoch Times.

 

«Ci sono stati più di  200 articoli nella letteratura sottoposta a revisione paritaria e oltre 100 casi mortali documentati in gran parte tra giovani uomini, età massima 18-24 anni, alcuni con infiammazione cardiaca del vaccino COVID-19 provata dall’autopsia che ha portato alla morte», ha aggiunto McCullough.

 

Nello studio, pubblicato lunedì su JAMA Pediatrics, i ricercatori della FDA hanno esaminato i risultati sulla salute di oltre 3 milioni di bambini che hanno ricevuto il vaccino mRNA Pfizer fino alla metà del 2022.

 

I ricercatori hanno scoperto che il numero di casi sia di miocardite, una forma di infiammazione cardiaca, sia di pericardite, infiammazione del tessuto che circonda il cuore, era abbastanza alto da soddisfare i criteri per un segnale di sicurezza.

 

I ricercatori hanno anche trovato segnalazioni di casi di miocardite e pericardite tra i bambini vaccinati dai 5 agli 11 anni, ma non abbastanza per attivare un segnale di sicurezza, hanno dichiarato.

 

Conclusioni «abbastanza ridicole» e «politiche», dicono gli esperti

Norman Fenton, Ph.D., professore emerito di rischio presso la Queen Mary University di Londra, ha definito «piuttosto ridicola» l’affermazione secondo cui i risultati forniscono ulteriori prove che i vaccini sono sicuri nei bambini.

 

Ha detto che la conclusione non aveva senso dato che il segnale era sia forte che «probabilmente sottovalutato date alcune ovvie debolezze dello studio» e anche che i bambini di quell’età non corrono alcun rischio di COVID-19 ma hanno un rischio maggiore di contrarre COVID -19 se sono vaccinati.

 

Anche il dottor Kirk Milhoan, un cardiologo pediatrico, ha dichiarato a The Defender che l’affermazione sulla sicurezza non ha retto perché lo studio ha identificato due segnali di sicurezza. «Il segnale è ciò che indica che non sono al sicuro», ha detto.

 

Ha detto che con precedenti vaccini per bambini come RotaShield, il primo vaccino per prevenire la gastroenterite da rotavirus, circa 100 casi di intussuscezione o ripiegamento dell’intestino correlati al vaccino, hanno portato alla conclusione che non era sicuro ed è stato ritirato dal mercato.

 

Tuttavia con la miocardite nei giovani, ha detto, «siamo a migliaia» e i casi sono probabilmente sottostimati.

 

Gli esperti mettono in dubbio la metodologia dello studio

I ricercatori hanno esaminato le cartelle cliniche delle richieste di assistenza sanitaria archiviate in tre database di richieste di assicurazione sanitaria commerciali gestiti da Optum, HealthCore e CVS Health.

 

Hanno esaminato le richieste di risarcimento presentate per diversi possibili eventi avversi correlati al vaccino entro una finestra temporale successiva alla vaccinazione che variava per i diversi eventi studiati.

 

Hanno trovato 153 casi di miocardite o pericardite tra i bambini di età compresa tra 12 e 17 anni. I bambini hanno cercato assistenza per i loro sintomi in media entro sette giorni dalla vaccinazione.

 

Il periodo di studio dei ricercatori è iniziato nel dicembre 2020, quando la FDA ha autorizzato il vaccino Pfizer per uso di emergenza e si è protratto fino a maggio o giugno 2022, a seconda del database.

 

La FDA ha anche monitorato i database per altri 18 potenziali eventi avversi che includevano anafilassiparalisi di Bell, ictus emorragico della sindrome di Guillain-Barré e altri, ma lo studio ha riportato che nessuna delle altre condizioni soddisfaceva i criteri per un segnale di sicurezza.

 

I ricercatori hanno riferito che i loro risultati erano coerenti con altri risultati in pubblicazioni sottoposte a revisione paritaria che hanno dimostrato un rischio elevato di miocardite e pericardite dopo i vaccini a mRNA, specialmente tra i maschi più giovani di età compresa tra 12 e 29 anni.

 

Alcuni esperti hanno messo in dubbio la metodologia dello studio, osservando che le finestre di rischio erano brevi dato che alcuni effetti possono richiedere del tempo per esprimersi e che la soglia del segnale per alcuni criteri era fissata così alta che avrebbero dovuto verificarsi con una frequenza doppia rispetto ai non vaccinati per essere riconosciuto come segnale.

 

Hanno anche affermato che le categorie di risultati a volte erano eccessivamente ristrette e che alcuni eventi avversi non erano nemmeno stati presi in considerazione.

 

«Penso che l’idea che guardino solo 20 eventi avversi molto specifici [eventi avversi] e poi li dichiarino al sicuro non trovando nulla sia molto miope», il docente dell’Università Ebraica Joshua Guetzkow, Ph.D , ha scritto in una mail.

 

Gli esperti hanno anche affermato che lo studio non ha tenuto conto degli effetti del «pregiudizio dell’utente sano», in cui le persone che assumono determinati trattamenti tendono ad essere più sane delle persone che non lo fanno, solitamente legate a fattori socio-economici.

 

La ricerca ha dimostrato che le persone che decidono di vaccinarsi tendono ad essere più sane di quelle che non lo fanno.

 

In questo caso, tutte le persone nello studio sono state vaccinate, completamente assicurate per l’intera durata dello studio e in grado di visitare un medico che ha mantenuto la loro documentazione sanitaria continua.

 

Milhoan ha aggiunto che prima di COVID-19, non era pratica comune per gli articoli scientifici dare riconoscimenti alla salute pubblica alla fine degli articoli.

 

In precedenza, ha detto, i ricercatori non implicavano raccomandazioni, dicevano semplicemente: «Questo è ciò che abbiamo trovato dal punto di vista medico… Queste affermazioni sulla salute pubblica non sono scientifiche, sono politiche».

 

 

Brenda Baletti

Phd.

 

 

 

© 25 maggio 2023, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.

 

 

Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

 

Continua a leggere

Vaccini

Cerotti vaccinali per neonati, finanziati da Bill Gates. Esperimenti africani «riusciti»

Pubblicato

il

Da

Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

 

Una società biotecnologica con sede ad Atlanta la scorsa settimana ha dichiarato di aver concluso con successo il primo test clinico in assoluto – con l’aiuto della Bill & Melinda Gates Foundation – di un vaccino senza iniezione di microarray [microaghi, ndt]su bambini di appena 9 mesi.

 

 

Una società biotecnologica con sede ad Atlanta la scorsa settimana ha dichiarato di aver concluso con successo il primo test clinico in assoluto di un vaccino a microarray [microaghi, ndt] senza iniezione  su bambini di appena 9 mesi.

 

Micron Biomedical ha testato la somministrazione a base di microaghi del vaccino morbillo-rosolia (MR) sui bambini in Gambia con il sostegno della Bill & Melinda Gates Foundation e dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC).

 

Le iniezioni di microarray vengono somministrate tramite un cerotto di microaghi che assomiglia a un cerotto e viene applicato premendolo sulla pelle. Una volta applicati, i microaghi penetrano nello strato superiore della pelle per rilasciare il vaccino.

 

Lo studio, che i ricercatori hanno presentato la scorsa settimana alla conferenza Microneedles 2023 a Seattle, ha valutato la sicurezza, l’immunogenicità e l’accettabilità del principale vaccino MR disponibile in commercio del Serum Institute of India fornito dalla tecnologia dei microarray di Micron in adulti, bambini e neonati.

 

I fautori di questo metodo di vaccinazione, come GAVI Vaccine Alliance – di cui la Gates Foundation è membro fondatore – definiscono i cerotti «il futuro della vaccinazione, dove questi interventi salvavita vengono erogati senza dolore, senza bisogno di siringhe o forse anche addestrati professionisti medici».

 

«Sostenere le innovazioni nella somministrazione dei vaccini è fondamentale per affrontare le disuguaglianze sanitarie in corso», ha affermato nel comunicato stampa James Goodson, co-ricercatore dello studio e scienziato senior ed epidemiologo presso la divisione di immunizzazione globale del CDC.

 

Goodson ha aggiunto che lo studio è anche un passo fondamentale verso l’ottenimento della licenza delle patch.

 

Gli sviluppatori pubblicizzano la tecnologia come indolore – sembra velcro, affermano – e più termostabile dei vaccini tradizionali.

 

Ciò renderebbe più facile la distribuzione globale diffusa dei vaccini, hanno affermato, in particolare nelle aree in via di sviluppo che potrebbero non disporre di infrastrutture, come la refrigerazione, e di professionisti qualificati.

 

 

Il mercato dei vaccini a microaghi vale miliardi

Il CEO di Micron, Steven Damon, ha dichiarato che «Micron, con il supporto della Bill & Melinda Gates Foundation e del CDC, è entusiasta di raggiungere un traguardo importante nel futuro della somministrazione senza iniezione di vaccini e terapie necessari e potenzialmente salvavita».

 

Con questo studio, l’azienda rimane in prima linea nel portare sul mercato prodotti vaccinali basati su microarray, ha affermato Damon.

 

La Fondazione Gates, il CDC, l’UNICEF, il PATH – un’altra organizzazione fortemente finanziata da Gates – e la Georgia Research Alliance hanno fornito a Micron un finanziamento di 40 milioni di dollari per sviluppare la sua tecnologia di cerotti a microaghi.

 

Nel 2017, la Fondazione Gates ha concesso a Micron una sovvenzione di 2,2 milioni di dollari per sviluppare il cerotto con microaghi per il vaccino MR e altri 900 milioni di dollari nel 2022 per la poliomielite.

 

Negli ultimi mesi, Micron ha anche ricevuto finanziamenti significativi da investitori come Global Health Investment Corporation e LTS Lohmann. E meno di due settimane fa, poco prima di presentare i risultati dello studio alla conferenza Microneedles 2023, la società si è assicurata un ulteriore investimento di 3 milioni di dollari da J2 Ventures, portando il finanziamento totale della serie A a 17 milioni di dollari.

 

Il finanziamento di series A, il primo round di finanziamento per una startup dopo che ha dimostrato un certo successo con il finanziamento iniziale, precede un’offerta pubblica.

 

Sono in corso anche le prove per i cerotti vaccinali contro COVID-19l’influenza stagionale e l’epatite B, mentre i cerotti contro il papillomavirus umano, il tifo e il rotavirus sono in fase di sviluppo preclinico.

 

Si prevede che il mercato dei vaccini con microaghi per il solo vaccino antinfluenzale raggiungerà i 2,3 miliardi di dollari entro il 2030.

 

L’anno scorso, Mark Prausnitz, Ph.D., co-fondatore e capo consulente scientifico di Micron Biomedical, ha presentato la tecnologia di Micron a una tavola rotonda della Casa Bianca, Innovation in Vaccine Delivery.

 

Il panel, presieduto dal dottor Francis Collins, allora direttore del National Institutes of Health, ha esplorato «un percorso verso vaccini COVID-19 innovativi e di nuova generazione e tecnologie di somministrazione dei vaccini».

 

«Questa tecnologia ha un potenziale rivoluzionario per estendere la portata dei vaccini in contesti con risorse limitate e durante le pandemie», ha dichiarato a GAVI David Hoey, presidente e CEO di Vaxxas, una società di biotecnologie con sede a Brisbane, in Australia.

 

L’azienda di Hoey ha cerotti contro morbillo e rosolia, COVID-19 e influenza stagionale negli studi sull’uomo.

 

 

«Sicuro e ben tollerato senza reazioni allergiche o eventi avversi gravi correlati»

Quarantacinque adulti, 120 bambini piccoli (15-18 mesi) e 120 neonati (9-10 mesi) sono stati arruolati nella sperimentazione clinica e randomizzati a ricevere il vaccino MR tramite microarray di Micron o tramite iniezione sottocutanea, ovvero sotto la pelle.

 

Lo studio non è stato ancora pubblicato, ma in un comunicato stampa Micron ha riferito che la vaccinazione mediante microarray è risultata «sicura e ben tollerata senza reazioni allergiche o eventi avversi gravi correlati».

 

Lo studio ha riportato tassi di sieroprotezione simili di circa il 90% o più dopo 42 giorni per i gruppi che hanno ricevuto il microarray e le iniezioni sottocutanee.

 

«In generale, i genitori erano molto positivi riguardo alla possibilità di vaccinare i loro bambini piccoli senza ago», ha detto Damon.

 

I cerotti transdermici sono disponibili per malattie come la cinetosi dal 1979, ma molti tipi di farmaci non possono essere somministrati attraverso la pelle perché essa costituisce una barriera efficace.

 

Secondo GAVI, lo sviluppatore di vaccini Prausnitz ha trascorso anni cercando di sviluppare modi per attraversare la barriera cutanea per aiutare nella somministrazione di farmaci, ma è stato solo quando ha iniziato a collaborare con persone esperte in microchip per computer che è stato in grado di trovare modi per penetrare la barriera naturale della pelle.

 

Quindi ogni vaccino ha bisogno della propria formulazione che possa funzionare con quella tecnologia.

 

 

Trasferimento di «sperimentazioni cliniche su larga scala di farmaci non testati o non approvati nei mercati in via di sviluppo»

Secondo Fierce Pharma, la decisione di Micron di lanciare il primo test in assoluto della nuova tecnologia sui bambini in Africa «riflette la convinzione che la tecnologia dei microaghi sia particolarmente adatta alla somministrazione di vaccini in quella parte del mondo».

 

«La tecnologia dei microaghi, come questa, è considerata una componente chiave per il controllo del morbillo nell’Africa sub-sahariana e altrove. Ciò riflette, tra le altre cose, la potenziale facilità di consegna, i ridotti requisiti della catena del freddo e l’assenza di rifiuti taglienti», ha dichiarato Ed Clarke, Ph.D., in una nota.

 

Clarke, il ricercatore della London School of Hygiene and Tropical Medicine che guida lo studio, ha anche ricevuto denaro dalla Gates Foundation per studiare altri vaccini in Gambia.

 

Molti studiosi hanno sollevato la preoccupazione che la ricerca condotta dalle organizzazioni internazionali nel sud del mondo, e dalla Fondazione Gates in particolare, possa mancare di responsabilità e portare a gravi danni alla popolazione sottoposta a test.

 

Un articolo pubblicato nell’Annual Survey of International and Comparative Law ha rilevato che «queste campagne sanitarie [condotte in India e in Africa], con il pretesto di salvare vite umane, hanno trasferito sperimentazioni cliniche su larga scala di farmaci non testati o non approvati verso mercati in via di sviluppo in cui la somministrazione di farmaci è meno regolamentato e più economico».

 

Il comitato editoriale di The Lancet ha anche sollevato domande sulla ricerca finanziata da Gates in contesti a basso reddito, sottolineando la trasparenza limitata della fondazione e l’enorme potere di dirigere i programmi sanitari e la ricerca con i suoi finanziamenti.

 

 

Brenda Baletti

Phd.

 

 

 

© 22 maggio 2023, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.

 

 

Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

 

Continua a leggere

Più popolari