Salute
«Sicuro ed efficace»: sia i decessi «non specificati» che quelli legati al COVID sono saliti alle stelle in Canada dopo la vaccinazione di massa
Un rapporto governativo canadese appena pubblicato mostra che i decessi sia per COVID-19 che per «cause non specificate» sono aumentati in seguito al rilascio dei cosiddetti vaccini “sicuri ed efficaci”.
Il 29 novembre, il leader del Partito popolare canadese (PPC), Maxime Bernier, citando un rapporto del 27 novembre di Statistics Canada, ha sottolineato che i decessi per COVID sono aumentati nel 2022, dopo l’introduzione del vaccino COVID, mentre anche i decessi dovuti a cause “non specificate” salito alle stelle.
«Non solo ci sono stati più decessi ufficiali per COVID nel 2022 che nel 2021 e nel 2020, nonostante il fatto che l’85% dei canadesi avesse ormai ricevuto un vaccino apparentemente “sicuro ed efficace”», ha scritto Beriner su X, precedentemente noto come Twitter.
Here are more shocking data on the number and causes of deaths in Canada released earlier this week by StatsCan.
Not only were there more official covid deaths in 2022 than in 2021 and 2020 despite the fact that 85% of Canadians had by then received a supposedly “safe and… pic.twitter.com/ePFQkUoEnt
— Maxime Bernier (@MaximeBernier) November 30, 2023
«Ma il numero di decessi dovuti ad “Altre cause di mortalità non definite e non specificate” è salito alle stelle da 3.378 nel 2019 a 9.471 nel 2021 e a 16.043 nel 2022!» a aggiunto il Bernier. «Cosa è successo nel 2021 che avrebbe potuto causare questa esplosione di morti inspiegabili?»
«Questi numeri dovrebbero essere notizie da prima pagina», ha dichiarato Bernier. «Siamo stati bombardati quotidianamente con dati sui decessi nel corso di tre anni. Ma i media bugiardi lo ignorano completamente».
Secondo il rapporto StatsCan, 15.890 e 14.466 canadesi sono morti di COVID rispettivamente nel 2020 e nel 2021. Nel 2022, 19.716 canadesi sono morti a causa del virus, nonostante un vaccino presumibilmente «sicuro ed efficace» fosse stato somministrato in massa ai canadesi a partire da febbraio 2021.
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Oltre alle morti per COVID, come ha osservato Bernier, allo stesso tempo sono salite alle stelle anche le morti per una causa «non specificata» o «mal definita». Nel 2020, solo 6.841 canadesi sono morti per cause «non specificate» o «mal definite». Nel 2022, dopo la campagna di vaccinazione di massa, i decessi in questa categoria sono stati 6.043.
Il governo Trudeau, con l’aiuto del Dipartimento della Salute, aveva fortemente promosso i vaccini anti-COVID, che sono stati immessi d’urgenza sul mercato. La compagine al potere sta ancora promuovendo le iniezioni, questa volta il booster recentemente approvato .
Nel 2021, Trudeau aveva affermato alla TV che i canadesi «si oppongono con veemenza alla vaccinazione» «non credono nella scienza», sono «spesso misogini, spesso razzisti» e si è chiesto se il Canada debba continuare a «tollerare queste persone».
Un recente studio condotto dai ricercatori della Correlation Research in the Public Interest, con sede in Canada, ha rilevato che 17 paesi hanno trovato un «nesso causale definito» tra i picchi di mortalità per tutte le cause e la rapida introduzione dei vaccini e dei richiami COVID.
Come riportato da Renovatio 21, la presenza nel siero del Polyomavirus Simian Virus 40 (SV40), che è una sequenza di DNA collegata a una scimmia nota per causare il cancro quando veniva utilizzata nei vecchi vaccini antipolio, è stata confermata da Health Canada, un fatto che non è stato rivelato ai funzionari statali dalla multinazionale produttrice del vaccino. L’SV-40 è da decenni sospettato di provocare il cancro.
Il Canada si era distinto per una repressione potente dei renitenti al vaccino e di chiunque altro violasse le leggi pandemiche, con raid notturni in casa della gente, esclusioni dai supermercati, progetti per isolare le persone «non-cooperative». La cosa andò oltre, arrivando a bloccare i conti correnti dei camionisti che protestavano pacificamente ad Ottawa contro l’obbligo vaccinale – incluse le donazioni in criptovalute. Trudeau, fuggito dalla capitale, in un messaggio da una località segreta accusò i manifestanti di essere nazisti.
Il guru del World Economic Forum Klaus Schwab vanta di aver «penetrato» il gabinetto di governo canadese, essendo molti ministri – incluso lo stesso Trudeau, il primo ad usare apertamente nel 2020 l’espressione Grande Reset – considerabili come allievi dei programmi di Davos.
Un posto speciale lo occupa la vicepremier Chrystia Freeland, dirigente WEF di origini ucraine (il nonno sosteneva i collaborazionisti nazisti) che non fa mistero di supportare la guerra contro la Russia (il Canada ha addestrato i neonazisti ucraini, ed applaudito in Parlamento un nazista vero con scandalo internazionale poche settimane fa), considerata dietro alle trame mondialiste divenute visibili nel Paese nordamericano.
Come riportato da Renovatio 21, la premier dello Stato canadese dell’Alberta Danielle Smith, appena eletta un anno fa, rivelò che aveva trovato nell’amministrazione pubblica protocolli sanitari firmati con il World Economic Forum, di cui non sapeva molto.
Il WEF è citato anche come propulsore dello sforzo per la creazione di ID elettronici pubblici sostenuta dalle grandi banche canadesi (le stesse che avevano eseguito i blocchi dei conti correnti per i dissidenti) in congiunzione con lo Stato.
A fine 2020 Renovatio 21 aveva pubblicato quella che abbiamo chiamato «la strana lettera dal Canada», una missiva che un anonimo politico canadese ha mandato ad un sito di controinformazione locale, dove si dettagliava, in modo inquietante, l’applicazione in Canada del programma mondialista, con deportazione dei dissidenti pandemici e cancellazione del debito collegata all’abolizione della proprietà privata.
In Canada si lavora alacremente per il futuro inventato da Davos, dove «non avrai nulla e sarai felice». E, soprattutto, sierizzato.
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Morti in eccesso a Cipro dopo le iniezioni di vaccino COVID: dati del governo di Nicosia
Uno studio che descrive in dettaglio i dati del governo di Cipro ha documentato un massiccio aumento dei decessi a partire dal lancio della vaccinazione anti-COVID del 2021.
«Attraverso il nostro studio dimostriamo un sostanziale eccesso di mortalità per tutte le cause nella popolazione di Cipro, in particolare durante il 2021 e il 2022, anche dopo aver escluso i decessi per COVID-19» scrivono gli autori del paper. «Questo aumento della mortalità è particolarmente evidente rispetto al primo anno pandemico (2020) e al periodo pre-pandemia. Durante il terzo e il quarto trimestre del 2021, i decessi totali hanno rappresentato un aumento rispettivamente del +34,1% e del +11,8%, mentre durante il primo trimestre del 2022, i decessi totali sono stati 2365, con un aumento del +30,7%,».
La ricerca richiede ulteriori indagini sulle morti per individuarne l’esatta natura e causa.
«I nostri risultati sollevano serie preoccupazioni riguardo al potenziale impatto della campagna di vaccinazione e di altre cause sulla mortalità. Un’indagine dettagliata e specifica per causa di un numero così significativo di decessi è giustificata per esplorare i potenziali fattori che portano a questo aumento preoccupante e inspiegabile della mortalità della popolazione», affermano le conclusioni dell’articolo.
I numeri di mortalità utilizzati nell’articolo di ricerca provengono dai dati comunicati dal Ministero della Salute di Cipro all’Ufficio statistico europeo (Eurostat) per un periodo di sette anni tra il 2016 e il 2022, nonché dalle informazioni raccolte dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie su base settimanale in merito alle dosi vaccinali anti-COVID e ai relativi decessi.
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Gli studiosi hanno osservato picchi massicci di decessi alla fine del 2021 e all’inizio del 2022, che hanno definito «senza precedenti». I ricercatori hanno prodotto grafici che mostrano l’aumento delle morti in eccesso e come tali morti si allineano con la campagna di vaccinazione contro il COVID.
Immagini dal sito dell’editore dello studio
Il massiccio aumento della mortalità in eccesso pare essere iniziato solo quando l’iniezione letale ha iniziato a essere iniettata nelle braccia delle persone.
Cipro non è l’unico Paese o regione a registrare un eccesso di morti dopo la vaccinazione di massa con il siero genico sperimentale.
Come riportato da Renovatio 21, un mese fa il Giappone ha dichiarato 115.000 morti in più rispetto alla media a seguito della terza dose di vaccino COVID.
La Germania nel primo 2023 guidava i Paesi occidentali nell’aumento di decessi dal lancio del siero COVID.
Dati inglesi di fine 2022 mostravano un eccesso totale di morti non-COVID di oltre 23 mila individui. A quel tempo negli USA i decessi in eccesso tra i 18 e 49 anni erano aumentati del 40%, secondo dati ufficiali dell’ente di controllo epidemico CDC.
A ciò si aggiunge il «mistero» dell’aumento delle morti soprattutto fra i giovani che sembra colpire l’intera Europa. Migliaia di giovani morti in più rispetto a quanto avveniva in precedenza. Numeri che già due anni fa erano confermati da dati governativi.
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