Gender
Serena Williams insulta il campione di football cattolico. Lui risponde
Durante il programma di premiazioni sportive ESPY andato alla televisione nazionale americana, la tennista Serena Williams ha ridicolizzato con disprezzo le convinzioni cattoliche conservatrici del giocatore di football cattolico Harrison Butker. Il quale ha risposto, dicendo che la Williams aveva usato la sua posizione di presentatrice degli ESPY «come un’opportunità per disinvitare coloro con cui non è d’accordo a sostenere i suoi colleghi atleti».
Giovedì, in occasione della cerimonia annuale di premiazione, Williams è salita sul palco insieme alla sorella Venus Williams e all’attrice Quinta Brunson per elogiare il ruolo delle donne nello sport.
Venus ha esortato il pubblico, gremito di professionisti dello sport, tra cui il campione del Super Bowl Butker dei Kansas City Chiefs: «Andate avanti e godetevi gli sport femminili come fareste con qualsiasi altro sport, perché sono sport».
«Tranne te, Harrison Butker», ha detto Serena Williams. «Non abbiamo bisogno di te».
«Per niente», ha aggiunto Brunson. «Proprio, mai»
“So, go ahead and enjoy women’s sports like you would any other sports, because they are sports.” – Venus Williams
“Except you, Harrison Butker. We don’t need you.” – Serena Williams
“At all. Like, ever.” – Quinta Brunson #ESPYS pic.twitter.com/RhvxfiHUWN
— Awful Announcing (@awfulannouncing) July 12, 2024
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«Ho pensato che la signora Williams fosse una grande ospite e la applaudo per aver usato la sua piattaforma per esprimere le sue convinzioni su una varietà di argomenti», ha detto in seguito Butker a NBCNews.com. «Si suppone che lo sport sia il grande unificatore e in un evento dedicato a celebrare un gruppo eterogeneo di uomini e donne che hanno compiuto grandi imprese, lei lo ha usato come un’opportunità per disinvitare coloro con cui non è d’accordo dal supportare i colleghi atleti».
Il trio di donne di alto profilo ha preso di mira Butker a causa del discorso di inizio anno da lui pronunciato al Benedictine College a maggio, in cui incoraggiava le giovani donne a sposarsi e a diventare casalinghe, mentre allo stesso tempo si opponeva senza mezzi termini all’aborto e al cosiddetto mese dell’«orgoglio» omosessuale, che lui definiva un «peccato mortale».
Butker ha inoltre criticato il presidente Joe Biden, i codardi vescovi cattolici statunitensi e «le persone che impongono pericolose ideologie di genere ai giovani americani».
Il clero, tra cui il vescovo Joseph Strickland, l’arcivescovo di San Francisco Salvatore Cordileone e laici di spicco come l’ex allenatore di football di Notre Dame Lou Holtz, si sono radunati per esprimere sostegno a Butker dopo la massiccia reazione al suo discorso. La sua maglia rossa numero 7 è diventata rapidamente un best-seller.
Devoto cattolico che frequenta esclusivamente la messa latina, il 28enne padre di due figli è stato ingaggiato dai Kansas Chiefs nel 2017 dopo essere stato esonerato dai Carolina Panthers. La squadra ha vinto il suo terzo Super Bowl in cinque anni nel 2024. Ha costantemente reso «gloria a Dio» dopo le sue numerose prestazioni impressionanti.
Serena Jameka Williams, classe 1981, soprannominata «The Queen» («la regina») è considerata una delle più grandi tenniste di tutti i tempi con 73 titoli WTA, 23 dei quali in incontri del Grande Slammo.
Un metro e ottanta per 72 chilogrammi, la possanza delle mascoline braccia della Williams ha fatto lavorare le menti dei malpensanti non poco. Tuttavia, «durante i suoi 23 anni di carriera nel tennis, Serena Williams non è mai risultata positiva per nessuna sostanza illegale nonostante sia stata testata in modo significativo più di altri giocatori di tennis professionisti, sia maschi che femmine» ha fatto sapere in una nota del 2018 un portavoce della campionessa nera che ha lamentato l’invasività dell’USADA, l’ente antidoping statunitense.
Nel 2017 la tennista (che ha concluso la carriera due anni fa – ha sposato il fondatore della piattaforma di discussione online Reddit, Alex Ohanian, da cui ha avuto una due figlie. La Williams si dichiara testimone di Geova.
Come riportato da Renovatio 21, qualche idea sulla quantità di persone non simpaticissime (eufemismo che sta per…) coinvolte nel tennis era possibile farsela anche vedendo il trattamento riservato a Novak Djokovic anche pochi giorni fa al Roland Garros.
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Immagine di Edwin Martinez via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
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La prima donna primo ministro del Giappone si oppone al «matrimonio» omosessuale
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Il Parlamento austriaco vieta il linguaggio «inclusivo di genere» nelle sue comunicazioni ufficiali
Il presidente del Parlamento austriaco ha vietato l’uso del cosiddetto linguaggio «inclusivo di genere» nelle comunicazioni ufficiali dell’organo legislativo.
Walter Rosenkranz, presidente del Nationalrat (Consiglio nazionale, la Camera bassa del Parlamento austriaco), ha recentemente annunciato che il Parlamento tornerà a utilizzare la forma maschile generica delle parole o, in alternativa, la forma maschile e femminile insieme, come nell’espressione «Gentili signore e signori» («Sehr geehrte Damen und Herren»).
In precedenza, il Parlamento di Vienna aveva adottato una variante ideologica che prevedeva l’inserimento di lettere maiuscole interne, due punti, asterischi o barre all’interno di sostantivi per includere persone di generi diversi, compresi coloro che si identificano come «transgender».
Questo adattamento linguistico, promosso da attivisti di sinistra in molte istituzioni austriache e tedesche, è estraneo alla lingua tedesca scritta. L’Associazione per la Lingua Tedesca ha più volte criticato questo linguaggio «inclusivo di genere», definendolo una «lingua ideologica» che «viola le regole ortografiche vigenti» e cerca di «rieducare» i cittadini. I sondaggi indicano che l’80-90% dei tedeschi rifiuta questo linguaggio ideologico.
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«Come istituzione governativa, dobbiamo rispettare le regole stabilite dal Consiglio per l’ortografia tedesca, l’unica istituzione riconosciuta dal governo», ha dichiarato Rosenkranz al quotidiano austriaco Krone. «Nel 2021, il Parlamento ha anche stabilito una base giuridica nel Piano di promozione delle donne. Voglio che le persone si attengano a questo e non inventino una propria lingua. Perché la vera uguaglianza si ottiene attraverso l’istruzione, le pari opportunità e il rispetto, non con i segni di punteggiatura».
«Il Parlamento è un luogo di democrazia, non di esperimenti linguistici», ha aggiunto. «Torniamo a una lingua che rispecchia lo spirito della Costituzione austriaca: universalmente comprensibile, oggettiva e inclusiva nel senso più autentico».
«Non a caso, il Bundestag tedesco e il Consiglio nazionale svizzero, così come quasi tutti i media stampati, non utilizzano un linguaggio neutro rispetto al genere», ha sottolineato il Presidente del Parlamento.
Le linee guida non si applicano ai discorsi tenuti nel Consiglio nazionale né ai testi presentati dai parlamentari, che, in virtù del loro mandato, sono liberi di redigere i propri documenti come preferiscono.
Rosenkranz, primo Presidente del Consiglio Nazionale austriaco nominato dal Partito della Libertà (FPÖ) è stato eletto dopo che l’FPÖ è diventato il partito più votato alle elezioni nazionali del 2024. Tuttavia, pur avendo ottenuto il maggior numero di voti, l’FPÖ non fa parte della coalizione di governo, poiché non dispone della maggioranza assoluta necessaria e gli altri partiti hanno rifiutato di allearsi con esso.
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Immagine di Gryffindor via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
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Il transgenderismo è in declino tra i giovani americani: «una moda in declino»
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