Sanità
Riecco il Trattato Pandemico: Stati membri OMS firmano
I rappresentanti degli stati membri dell’OMS hanno concordato una bozza del cosiddetto Trattato pandemico, la cui votazione è prevista per il mese prossimo.
«Le nazioni del mondo hanno fatto la storia oggi a Ginevra», ha affermato il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS, dopo che mercoledì gli stati membri hanno concordato sulla bozza del trattato sulla pandemia.
«Raggiungendo il consenso su Trattato Pandemico, non solo hanno messo in atto un’intesa generazionale per rendere il mondo più sicuro, ma hanno anche dimostrato che il multilateralismo è vivo e vegeto e che, nel nostro mondo diviso, le nazioni possono ancora lavorare insieme per trovare un terreno comune e una risposta condivisa a minacce comuni. Ringrazio gli Stati membri dell’OMS e i loro team negoziali per la loro lungimiranza, il loro impegno e il loro instancabile lavoro. Attendiamo con impazienza che l’Assemblea mondiale della sanità prenda in considerazione l’accordo e, ci auguriamo, ne adotti uno», ha proseguito l’etiope ai vertici dell’OMS.
L’accordo è stato raggiunto dall’Intergovernmental Negotiating Body (INB), il comitato istituito dall’OMS per negoziare il trattato, dopo oltre tre anni di trattative.
Secondo il comunicato stampa dell’OMS, la bozza fondamentale del trattato pandemico include l’istituzione di «un sistema di accesso ai patogeni e di condivisione dei benefici», che consente la condivisione di dati tra governi e aziende farmaceutiche, con l’obiettivo di sviluppare e fornire rapidamente «prodotti sanitari correlati alla pandemia» durante una pandemia.
Questi «prodotti sanitari» potrebbero consistere nei vaccini mRNA, ovviamente.
L’OMS sostiene che la «proposta afferma la sovranità dei paesi nell’affrontare le questioni di salute pubblica all’interno dei propri confini e stabilisce che nulla nella bozza di accordo debba essere interpretato come se fornisse all’OMS l’autorità di dirigere, ordinare, modificare o prescrivere leggi o politiche nazionali, o di obbligare gli stati ad adottare azioni specifiche, come vietare o accettare viaggiatori, imporre obblighi vaccinali o misure terapeutiche o diagnostiche o attuare lockdown».
L’OMS sembra rispondere alle critiche al trattato, che lo hanno definito un tentativo di acquisizione di potere da parte dell’OMS. Conferirebbe all’organizzazione globale un potere incondizionato ogni volta che dichiarasse che qualsiasi rischio per la salute è una «pandemia». Tuttavia, la nuova bozza non è ancora stata resa pubblica, rendendo impossibile una valutazione approfondita.
Il direttore generale dell’OMS Ghebreyesus si è scatenato nel suo consueto allarmismo, affermando: «il virus è il peggior nemico. Potrebbe essere peggio di una guerra».
Mentre il trattato dell’OMS sulla pandemia e gli emendamenti al Regolamento sanitario internazionale (RSI) non sono riusciti ad essere approvati l’anno scorso, la nuova versione dell’accordo potrebbe essere approvata con una maggioranza di due terzi durante l’Assemblea mondiale della sanità annuale (19-27 maggio 2025) il mese prossimo.
Tuttavia, gli Stati Uniti non hanno partecipato ai negoziati e non sarebbero stati vincolati dall’accordo, poiché il presidente Donald Trump ha ritirato il Paese dall’organismo internazionale nel gennaio 2025, dopo aver assunto l’incarico per il suo secondo mandato.
Come riportato da Renovatio 21, il presidente argentino Javier Milei ha annunciato a febbraio che anche il suo Paese abbandonerà l’OMS, seguendo l’esempio di Trump.
Se altri Paesi dovessero abbandonare l’OMS, il Trattato Pandemico potrebbe risultare inefficace nella pratica, anche se venisse approvato a maggio.
L’opposizione al Trattato Pandemico ha una base internazionale. Basta pensare all’ex ministro degli Interni giapponese Kazuhiro Haraguchi il quale, danneggiato dal vaccino con un turbocancro, ha dichiarato la necessità di distruggere il Trattato Pandemico «in quanto business di armi biologiche di massa». Il medico kenyota Wahome Ngare ha dichiarato lo scorso maggio che il Trattato Pandemico OMS mira a «menomare e uccidere» ed a «stabilire un governo mondiale».
In Italia i parlamentari Claudio Borghi e Alberto Bagnai stanno portando avanti la richiesta di uscita dell’Italia dall’OMS.
Il compianto esperto in armi biologiche Francis Boyle, autore della legislazione americana sul bioterrorismo, ritiene come Johnson che il Trattato pandemico OMS potrebbe privare le Nazioni della loro sovranità e creare un super-Stato totalitario mondiale.
Come riportato da Renovatio 21, a febbraio alcuni deputati USA hanno dichiarato che il Trattato Pandemico OMS rappresenta la più grande minaccia alla libertà nella storia umana.
Il senatore del Wisconsin Ron Johnson, noto per la sua inesausta crociata sui danni del vaccino mRNA, è arrivato a dichiarare la scorsa estate che «il COVID è stato diffuso intenzionalmente da un’élite che vuole assumere il controllo totale delle nostre vite».
In un’intervista a Fox News senatore attaccava proprio l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Trattato pandemico come agenti della desovranizzazione degli Stati nazionali: «questi emendamenti che saranno votati nel 2024 dall’OMS fanno paura e rischiano davvero di toglierci tutta la nostra sovranità. Le persone devono rendersi conto dei pericoli del momento».
Mesi fa anche alcuni politici slovacchi avevano definito il Trattato pandemico come uno sforzo «globalista» per indebolire le sovranità nazionali. Una posizione condivisa dal premier di Bratislava Robert Fico, vittima l’anno passato di un tremendo attentato.
La spinta verso un potere sempre maggiore dell’OMS è coperta sotto l’operazione sanitaria globale «One Health».
Tale tendenza per la ratifica del Trattato pandemico era già avvertibile pienamente nel 2022, quando emerse che in concomitanza la Banca Mondiale aveva approntato un fondo da 1 miliardo di dollari per la creazione di passaporti vaccinali internazionali. Il cosiddetto «passaporto pandemico» era già stato finanziato l’anno precedente da Microsoft ed altri colossi tecnologici e dai danari dei Rockefeller.
Come riportato da Renovatio 21, il Trattato OMS, dando al pensiero biomedico dell’establishment il potere sui singoli ordinamenti nazionali, garantirebbe il «diritto» all’aborto in caso di pandemia.
È possibile vedere il Trattato e l’allargamento dell’OMS come un’ulteriore fase del colpo di Stato globale slatentizzatosi con il COVID-19.
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Immagine di Yann via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
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Salute
Malore di un CEO di Big Pharma mentre Trump annuncia tagli ai prezzi dei farmaci
Giovedì un rappresentante del settore farmaceutico è svenuto nello Studio Ovale mentre i membri dell’amministrazione del presidente statunitense Donald Trump annunciavano un nuovo accordo sui farmaci per la perdita di peso.
L’uomo si trovava in piedi dietro Trump durante l’evento quando le sue ginocchia sembrarono cedere di colpo. Secondo i media, era stato inizialmente identificato come Gordon Finlay, dirigente di Novo Nordisk.
L’azienda danese, produttrice di Ozempic, Rybelsus e Wegovy, ha però smentito in seguito che si trattasse di Finlay.
🚨 BREAKING: From the OVAL OFFICE: Pharma executive COLLAPSES behind Trump mid-weight-loss drug bombshell!
😱 Reporters booted as chaos erupts. Full scoop 🧵 1/5 pic.twitter.com/l6MrGKHpwU
— Svilen Georgiev (@siscostwo) November 6, 2025
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Stando alla giornalista di Fox News Jacqui Heinrich, testimone oculare dell’episodio, il dottor Mehmet Oz, amministratore dei Centers for Medicare and Medicaid Services, ha soccorso il dirigente mentre collassava, impedendogli di urtare la testa nella caduta. I membri del gabinetto si sono occupati dell’uomo, sollevandogli le gambe, dopo che i giornalisti sono stati accompagnati fuori dallo Studio Ovale.
La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha successivamente dichiarato: «Il signore sta bene».
In precedenza, nello Studio Ovale, Trump aveva annunciato che i prezzi dei farmaci per la perdita di peso come Ozempic sarebbero stati «molto più bassi». Alla conferenza stampa partecipavano dirigenti di Novo Nordisk e di un’altra casa farmaceutica, Eli Lilly, che hanno collaborato con l’amministrazione a un accordo per rendere più accessibili i farmaci per la perdita di peso noti come GLP-1.
Le case farmaceutiche amplieranno l’accesso a diffusissimi rimedi contro l’obesità, come Ozempic, Wegovy e Zepbound, tramite TrumpRx, un nuovo portale web governativo che sarà lanciato il prossimo anno. Una volta ottenuta l’approvazione dalla FDA, le versioni orali potrebbero partire da 149 dollari al mese.
I farmaci iniettabili a base di GLP-1 costeranno 245 dollari al mese per i pazienti afferenti ai programmi sanitari Medicare e Medicaid che li utilizzano per patologie approvate come il diabete.
Come riportato da Renovatio 21, sono stati segnalati vari problemi attorno all’uso dell’Ozempic, dalla cecità come effetto collaterale all’aumento dei pensieri suicidi.
Notiamo l’espressione del segretario alla salute Roberto F. Kennedy junior nella Casa Bianca, che pare impassibile (perché magari sa di cosa si tratta?) e se la svigna con grande gravitas. Immaginiamo sia andato a chiamare soccorsi, ma non sappiamo.
Calley Means, ex lobbista farmaceutico che con la gemella medico Casey ha rivendicato di essere stato uno degli architetti dell’unione tra Trump e Kennedy, si è espresso varie volte contro l’uso dell’Ozempic.
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Sanità
Un nuovo sindacato per le prossime pandemie. Intervista al segretario di Di.Co.Si
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