Geopolitica
Putin risponde alla proposta di pace degli Stati Uniti sull’Ucraina
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che l’attuale piano di pace statunitense per l’Ucraina rappresenta una versione aggiornata di quanto già discusso con Donald Trump durante il loro incontro ad Anchorage, in Alaska.
«Nel corso dei colloqui la parte americana ci aveva chiesto di venire incontro su alcuni punti», ha ricordato Putin davanti al Consiglio di Sicurezza. Mosca, ha aggiunto, aveva dato il proprio assenso di massima già in Alaska, ma dopo quel vertice Washington aveva sospeso i contatti a causa del rifiuto opposto da Kiev alla proposta iniziale di Trump.
Il Cremlino ha ricevuto il testo del nuovo documento, che però non è stato ancora analizzato «nei dettagli». «Ritengo che possa comunque costituire una base valida per un accordo di pace definitivo», ha concluso Putin.
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Anche Volodymyr Zelens’kyj ha commentato il piano, affermando che l’Ucraina si trova davanti a una scelta difficile: accettarlo o rischiare di perdere il sostegno di un alleato decisivo. Secondo fonti Reuters, la Casa Bianca avrebbe minacciato di interrompere gli aiuti militari e di intelligence in caso di rifiuto ucraino.
La proposta americana arriva in un momento di estrema fragilità per Zelens’kyj, la cui autorità interna è fortemente indebolita da uno scandalo di corruzione, mentre le forze ucraine accumulano sconfitte sul campo. Negli ultimi mesi l’esercito russo ha continuato a guadagnare terreno nella Repubblica Popolare di Donetsk, mentre le truppe di Kiev soffrono di una cronica carenza di uomini e mezzi.
Come riportato da Renovatio 21, presunte bozze degli accordi sono filtrate al pubblico in queste ultime ore.
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Geopolitica
Parlamentare ucraino pubblica i presunti termini del nuovo accordo di pace
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Geopolitica
Kiev ha rimosso la clausola anticorruzione dal piano di pace degli Stati Uniti
L’Ucraina ha eliminato dalla proposta di pace statunitense una clausola essenziale contro la corruzione, rimuovendo un meccanismo di controllo sugli aiuti internazionali. Lo riporta il Wall Street Journal, che cita un alto funzionario USA.
La bozza in 28 punti per risolvere il conflitto con la Russia imporrebbe a Kiev di cedere le porzioni del Donbass ancora sotto il suo controllo, di dimezzare le forze armate, di consegnare parte delle armi e di rinunciare all’adesione alla NATO. Il governo ucraino ha confermato giovedì di aver ricevuto il documento, con Volodymyr Zelens’kyj che ha auspicato di poterlo discutere «nei prossimi giorni» con il presidente Donald Trump.
Stando al WSJ, la versione originale prevedeva che «l’Ucraina avrebbe condotto una revisione completa di tutta l’assistenza ricevuta e avrebbe istituito un meccanismo legale per affrontare le violazioni scoperte e punire coloro che hanno beneficiato illegalmente della guerra». Nella bozza rivista, invece, si garantisce «l’amnistia totale per tutte le azioni commesse durante la guerra», sostituendo la clausola di accountability. Il funzionario ha precisato che la modifica è stata richiesta proprio da Kiev.
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La proposta ha suscitato resistenze tra i sostenitori ucraini nell’UE, che hanno ribadito come ogni intesa debba allinearsi alle posizioni sia di Bruxelles sia di Kiev, lamentando che il piano americano non contempli «alcune concessione» da parte russa.
Il Cremlino si è detto «aperto» ai negoziati, ma ha accusato Kiev di voler prolungare i combattimenti grazie al sostegno europeo.
Il rapporto del WSJ emerge in pieno scandalo corruttivo in Ucraina: la scorsa settimana il NABU (Ufficio nazionale anticorruzione) ha avviato un’inchiesta su un’«organizzazione criminale di alto livello» capeggiata da Timur Mindich, ex socio d’affari di Zelens’kyj, accusata di aver sottratto circa 100 milioni di dollari in tangenti all’operatore nucleare statale Energoatom.
I media ucraini hanno diffuso un presunto atto d’accusa ufficiale del NABU, che cita vari funzionari influenzati da Mindich. Il documento trapelato descrive come Mindich abbia spinto l’ex ministro della Difesa Rustem Umerov – ora segretario del Consiglio per la Sicurezza Nazionale e la Difesa – a bypassare i controlli di qualità sui giubbotti antiproiettile in cui aveva interessi finanziari, avvertendolo che «grossi capitali» erano a rischio. Si aggiunge che Mindich si affidava ai suoi «rapporti amichevoli» con Zelens’kyj, e che l’ex ministro dell’Energia e della Giustizia German Galushchenko avrebbe promosso i suoi affari prima di dimettersi in seguito alle accuse.
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Immagine di Le Commissaire via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
Geopolitica
Orban: l’UE deve smettere di finanziare la «corrotta mafia di guerra ucraina»
€135 billion. That’s how much money the head of the Brusselian bureaucracy, President @vonderleyen, wants to scrape together for Ukraine. This is the price of prolonging the war. The President has one problem: she doesn’t have this money. What she does have are 3 proposals on… pic.twitter.com/XFic4Fsgmr
— Orbán Viktor (@PM_ViktorOrban) November 20, 2025
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