Nucleare
Prima approvazione per il riavvio della centrale nucleare più grande del Giappone

Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Si tratta di uno degli impianti più potenti al mondo. L’Autorità di regolamentazione nucleare ha autorizzato la Tokyo Electric Power Company Holdings a caricare carburante nella centrale, nonostante il governatore locale non abbia ancora dato il proprio consenso.
L’Autorità di regolamentazione nucleare del Giappone (NRA) ieri ha autorizzato la Tokyo Electric Power Company Holdings (Tepco) a caricare carburante nucleare nella centrale di Kashiwazaki-Kariwa per la prima volta da quando sono state imposte una serie di restrizioni dopo l’incidente di Fukushima del 2011. Non è però ancora stato concesso il via libera a riattivare il reattore. Il permesso dovrà essere approvato dal governatore della prefettura di Niigata, scrive Jiji Press.
Secondo i piani, ci vorrà circa un mese e mezzo per trasferire e posizionare il carburante, attualmente conservato in una piscina nei locali dell’impianto. In particolare, ha fatto sapere la Tepco, ci vorrà del tempo per testare il sistema di raffreddamento del nucleo di emergenza.
Nel 2017 due reattori della centrale di Kashiwazaki-Kariwa avevano superato i controlli della NAR per il riavvio, poi revocato nel 2021. A marzo di quest’anno la Tepco ha fatto domanda per condurre i test necessari relativi al reattore numero 7. La società prevede anche di condurre test specifici in caso di emergenza e ha annunciato che aumenterà il numero di lavoratori notturni, passando da 8 a 51, e fornirà strumenti di monitoraggio delle radiazioni portatili.
Il governatore di Niigata, Hideyo Hanazumi, non ha ancora fatto sapere se accetterà di riavviare il reattore. Finora ha chiesto che vengano discusse le misure di sicurezza in caso di incidente nucleare, mentre il governo centrale ha cercato l’approvazione dell’amministrazione locale per reintrodurre la produzione di energia nucleare.
Circa 60 persone hanno presentato una lettera di protesta alla Tepco e inscenato una protesta davanti alla stazione di Niigata. Dopo il disastro di Fukushima del 2011. Tutti i reattori nucleari attualmente attivi nel Paese hanno ricevuto il consenso del governo locale per il riavvio. Alcuni sindaci hanno detto di essere a favore del riavvio.
L’impianto a sette reattori si trova tra le città di Kashiwazaki e Kariwa e ha una potenza massima di 8,212 milioni di kilowatt, una delle più potenti centrali nucleari al mondo.
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Nucleare
«Non c’è vittoria nella guerra nucleare»: parla l’esperto in armamenti del MIT

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Nucleare
Trump reagisce all’offerta di trattato nucleare di Putin

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha accolto favorevolmente la proposta del presidente russo Vladimir Putin di estendere di un ulteriore anno l’ultimo trattato di controllo degli armamenti tra i due Paesi.
Domenica, mentre conversava con i giornalisti fuori dalla Casa Bianca, a Trump è stato chiesto cosa pensasse dell’offerta di Putin riguardo al New START. «Mi sembra una buona idea», ha risposto.
Le parole di Trump sono state apprezzate da Kirill Dmitriev, consigliere economico di Putin e figura centrale negli sforzi per migliorare le relazioni con Washington.
Dmitriev ha scritto su Telegram che la posizione del presidente statunitense indica che Washington e Mosca sono «abbastanza propense» a prorogare l’accordo.
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Come riportato da Renovatio 21, il mese scorso Putin aveva espresso la disponibilità di Mosca a estendere di un anno il Trattato sulla riduzione delle armi strategiche del 2010 (New START), a patto che gli Stati Uniti rispondano positivamente e si astengano da azioni che potrebbero alterare l’equilibrio nucleare.
All’inizio di questa settimana, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato che Washington non ha ancora fornito una risposta ufficiale alla proposta.
L’ultimo trattato di riduzione degli armamenti tra Stati Uniti e Russia, che limita ciascuna parte a un massimo di 1.550 testate nucleari strategiche e 700 sistemi di lancio schierati, scadrà a febbraio, salvo un’eventuale proroga.
Come riportato da Renovatio 21, tre anni fa, all’apice delle tensioni per la guerra ucraina, il ministero degli Esteri russo aveva accusato la «flagrante» violazione del trattato Start da parte di Washingtone. Nell’agosto 2022 la Russia aveva quindi annunciato la sospensione delle ispezioni nucleari con il nuovo trattato START.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Nucleare
La Russia resta il principale fornitore di combustibile all’uranio per gli Stati Uniti

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