Connettiti con Renovato 21

Salute

Pilota muore a bordo di un volo della Turkish Airlines: atterraggio di emergenza a Nuova York

Pubblicato

il

Un aereo di linea della Turkish Airlines diretto da Seattle a Istanbul ha effettuato un atterraggio di emergenza a Nuova York mercoledì dopo che il pilota è morto a bordo, ha affermato un funzionario della compagnia aerea. Lo riporta l’agenzia stampa Associated Press.

 

Il pilota Ilçehin Pehlivan, 59 anni, ha perso conoscenza a un certo punto dopo che il volo TK204 è decollato da Seattle martedì sera, ha affermato il portavoce della Turkish Airlines in una dichiarazione.

 

I membri dell’equipaggio hanno deciso di effettuare un atterraggio di emergenza e hanno lavorato per rianimare il pilota, ma è morto prima che l’aereo atterrasse, ha affermato il portavoce della compagnia di bandiera di Ankara.

Iscriviti al canale Telegram

I dati del sito di tracciamento FlightAware mostrano che l’Airbus A350 è atterrato all’aeroporto internazionale John F. Kennedy poco prima delle 6 del mattino. Sono state prese disposizioni affinché i passeggeri raggiungessero la loro destinazione dall’aviosuperficie di Nuova York, ha affermato il portavoce della compagnia aerea.

 

Pehlivan lavorava alla Turkish Airlines dal 2007. Un controllo sanitario di routine a marzo non ha evidenziato problemi di salute che gli avrebbero impedito di lavorare, ha affermato.

 

«Come Turkish Airlines, sentiamo profondamente la perdita del nostro capitano ed esprimiamo le nostre più sincere condoglianze alla sua famiglia in lutto, ai suoi colleghi e a tutti i suoi cari», ha dichiarato il portavoce di Turkish.

 

Non si tratta – il lettore di Renovatio 21 lo sa bene – del primo malore che capita ad un pilota di aereo nei tempi recenti. La lista dei casi si fa sempre più impressionante.

 

30 agosto 2021pilota del Bangladesh, 44 anni, muore in volo dopo un grave attacco di cuore. Il capitano ha subito un grave infarto mentre era al comando di un volo Muscat-Dhaka ed è morto in un ospedale indiano. Aveva 44 anni. Il volo trasportava 124 passeggeri. Dopo l’infarto, l’aereo è stato preso in consegna dal copilota.

 

29 giugno 2022un istruttore di volo è morto in volo dopo aver subito un arresto cardiaco; il suo copilota pensava che stesse scherzando. Poco dopo il decollo, la testa dell’istruttore rotolò all’indietro. Il pilota conosceva bene l’istruttore di 57 anni e pensava che stesse solo fingendo di fare un pisolino. Tuttavia, quando è atterrato sull’aereo e il suo copilota era ancora appoggiato sulla sua spalla e non rispondeva, si è reso conto che qualcosa non andava. Un esame post mortem ha concluso che l’istruttore è morto per insufficienza cardiaca acuta. Aveva passato una visita medica quattro mesi prima. Il rapporto ha rilevato che non vi era alcuna indicazione che l’istruttore non stesse bene. «Le persone che avevano parlato con lui la mattina dell’incidente hanno detto che era normale e allegro e non c’erano indicazioni che non si sentisse bene», dice un articolo.

 

21 luglio 2022pilota indonesiano muore dopo aver fatto atterrare l’aereo. Il pilota comandava un Airbus A320 che trasportava più di 100 passeggeri, partito dall’aeroporto internazionale di Surabaya nella provincia di East Java ed era diretto alla città di Ujung Pandang nella provincia di South Sulawesi. Il pilota, 48 anni, ha avuto l’emergenza sanitaria 15 minuti dopo il decollo ed è stato costretto a rientrare in aeroporto prima di essere ricoverato in ospedale dove è poi deceduto.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

18 settembre 2022pilota muore durante un volo interno alla Russia. Le autorità hanno riferito all’agenzia russa RIA Novosti che il pilota, identificato come comandante di volo, si è sentito male durante il volo tra le città di San Pietroburgo e Novokuznetsk. Il comandante del Boeing è morto prima che potesse essere prestata assistenza medica al pilota, hanno detto i funzionari.

 

20 novembre 202254enne pilota di linea muore in volo dopo la partenza dall’aeroporto di Chicago. Il capitano è svenuto poco dopo la partenza. I dati mostrano che il volo era a soli 10 minuti dal decollo quando si è verificata la situazione. Il capitano in addestramento è stato successivamente dichiarato morto in ospedale. Un blog sostiene che il pilota di 54 anni, avesse ricevuto un booster 2 giorni prima e si sentiva «stordito e stordito» durante il decollo. Ci è impossibile verificarlo.

 

28 novembre 2022stewart muore d’infarto durante il volo. L’assistente di volo di una linea aerea del Golfo ha avuto un attacco dopo sette ore e mezza dal decollo del volo dal Bahrain a Parigi. I piloti sono stati costretti ad effettuare un atterraggio di emergenza a poche ore dall’inizio del viaggio, a Erbil, in Iraq. Nonostante lo steward sia stato portato in ospedale subito dopo l’atterraggio, l’uomo è stato dichiarato morto all’arrivo nella struttura.

 

21 dicembre 2022hostess 24enne, muore improvvisamente in volo dopo che l’aereo è atterrato nel Regno Unito. La ragazza improvvisamente è svenuta dopo che l’aereo è atterrato. I paramedici hanno eseguito la rianimazione ma è morta. Un’autopsia ha rilevato che il 24enne era morto per la cosiddetta «sindrome della morte improvvisa» dell’adulto (SADS).

 

21 agosto 2023: pilota del volo LA505 in volo da Miami, in Florida, a Santiago del Cile, muore durante il volo, costringendo l’aereo ad effettuare un atterraggio di emergenza e lasciando centinaia di passeggeri bloccati a Panama.

 

Anche per il disastro aereo di Guidonia, nel marzo 2023, dove due aerei militari si sono urtati rovinando pericolosamente al suolo, si è parlato, tra le ipotesi al vaglio, di un possibile malore di uno dei piloti.

Aiuta Renovatio 21

In Nord America si registra la creazione di organizzazioni di piloti danneggiati da vaccino che hanno la volontà di portare in tribunale le compagnie aeree per l’obbligo vaccinale inflitto al personale.

 

Nel frattempo, urge la tremenda riflessione: se viaggiate in aereo, nel caso di malore di un pilota, ve ne sono altri due pronti a prendere il suo posto.

 

Il problema, più vicino alla vostra vita quotidiana, è l’autobus – che lo prendiate o no, perché, come si vede accadere, poi il bestione su ruote finisce addosso ad altre macchine o ad edifici.

 

Come riportato da Renovatio 21, è ancora più inquietante, e disperante, il caso degli scuolabus, dove la raffica di incidenti causata da malori di autisti che trasportano i nostri figli è oramai sui giornali, ovviamente senza che, a differenza di questo sito, i giornalisti rendano conto del pattern ormai evidente che accomuna questi eventi e si chieda quale possa essere la causa.

 

La domanda che nessun giornale mainstream sembra porsi: quale sarà mai la causa di tutti questi improvvisi malori, continui attacchi cardiaci?

 

Intanto, vi rimandiamo all’appuntamento, oramai imperdibile, dei «malori della settimana», con il 41° episodio della popolare rubrica di Renovatio 21 in uscita puntualmente questo fine settimana. I malori dei piloti di aereo paiono relativamente rari, ma lo stesso non possiamo dire per automobilisti, ciclisti, turisti, cercatori di funghi, atleti, padri di famiglia, sindaci, avvocati, medici, operai….

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine di Pieter van Marion via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generi

Salute

Malore di un CEO di Big Pharma mentre Trump annuncia tagli ai prezzi dei farmaci

Pubblicato

il

Da

Giovedì un rappresentante del settore farmaceutico è svenuto nello Studio Ovale mentre i membri dell’amministrazione del presidente statunitense Donald Trump annunciavano un nuovo accordo sui farmaci per la perdita di peso.   L’uomo si trovava in piedi dietro Trump durante l’evento quando le sue ginocchia sembrarono cedere di colpo. Secondo i media, era stato inizialmente identificato come Gordon Finlay, dirigente di Novo Nordisk.   L’azienda danese, produttrice di Ozempic, Rybelsus e Wegovy, ha però smentito in seguito che si trattasse di Finlay.  

Iscriviti al canale Telegram

Stando alla giornalista di Fox News Jacqui Heinrich, testimone oculare dell’episodio, il dottor Mehmet Oz, amministratore dei Centers for Medicare and Medicaid Services, ha soccorso il dirigente mentre collassava, impedendogli di urtare la testa nella caduta. I membri del gabinetto si sono occupati dell’uomo, sollevandogli le gambe, dopo che i giornalisti sono stati accompagnati fuori dallo Studio Ovale.   La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha successivamente dichiarato: «Il signore sta bene».   In precedenza, nello Studio Ovale, Trump aveva annunciato che i prezzi dei farmaci per la perdita di peso come Ozempic sarebbero stati «molto più bassi». Alla conferenza stampa partecipavano dirigenti di Novo Nordisk e di un’altra casa farmaceutica, Eli Lilly, che hanno collaborato con l’amministrazione a un accordo per rendere più accessibili i farmaci per la perdita di peso noti come GLP-1.   Le case farmaceutiche amplieranno l’accesso a diffusissimi rimedi contro l’obesità, come Ozempic, Wegovy e Zepbound, tramite TrumpRx, un nuovo portale web governativo che sarà lanciato il prossimo anno. Una volta ottenuta l’approvazione dalla FDA, le versioni orali potrebbero partire da 149 dollari al mese.   I farmaci iniettabili a base di GLP-1 costeranno 245 dollari al mese per i pazienti afferenti ai programmi sanitari Medicare e Medicaid che li utilizzano per patologie approvate come il diabete.   Come riportato da Renovatio 21, sono stati segnalati vari problemi attorno all’uso dell’Ozempic, dalla cecità come effetto collaterale all’aumento dei pensieri suicidi.   Notiamo l’espressione del segretario alla salute Roberto F. Kennedy junior nella Casa Bianca, che pare impassibile (perché magari sa di cosa si tratta?) e se la svigna con grande gravitas. Immaginiamo sia andato a chiamare soccorsi, ma non sappiamo.   Calley Means, ex lobbista farmaceutico che con la gemella medico Casey ha rivendicato di essere stato uno degli architetti dell’unione tra Trump e Kennedy, si è espresso varie volte contro l’uso dell’Ozempic.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine screenshot da YouTube
 
Continua a leggere

Salute

Le Maldive introducono il divieto di fumo a vita per la Generazione Z

Pubblicato

il

Da

La Repubblica delle Maldive ha proibito il fumo a tutti i nati a partire dal 1° gennaio 2007, diventando il secondo Paese al mondo, dopo la Nuova Zelanda, ad aver adottato un divieto generazionale sul tabacco.

 

Secondo le statistiche sanitarie maldiviane, il consumo di tabacco e l’esposizione al fumo passivo figurano tra le principali cause di malattia e morte nel Paese. Ciò ha indotto il presidente Mohamed Muizzu a lanciare una campagna antifumo lo scorso anno, vietando le sigarette elettroniche e i vaporizzatori e raddoppiando i dazi e le tasse di importazione sulle sigarette.

 

Il nuovo divieto, rivolto in primo luogo alla Generazione Z, è stato ratificato come emendamento alla legge sul controllo del tabacco a maggio ed è entrato in vigore sabato. Si applica anche ai visitatori della nazione insulare celebre per il suo turismo di lusso.

 

A chiunque sia nato dopo il 1° gennaio 2007 è ora vietato acquistare, vendere o consumare prodotti del tabacco alle Maldive. La restrizione copre tutte le forme di tabacco e i rivenditori sono obbligati a verificare l’età degli acquirenti.

Aiuta Renovatio 21

Ai minori di 21 anni è inoltre proibito partecipare ad attività commerciali o di vendita legate al tabacco, misura descritta come «un’ulteriore protezione dei giovani dall’esposizione al tabacco». La nuova legge vieta ogni forma di pubblicità, sponsorizzazione e promozione del tabacco e sancisce il divieto assoluto di sigarette elettroniche e vaporizzatori per tutte le età, inclusa la loro importazione, vendita, distribuzione, possesso e utilizzo.

 

Il ministero della Salute delle Maldive ha affermato che la nuova legge contribuirà a «proteggere la salute pubblica e promuovere una generazione libera dal tabacco». La First Lady Sajidhaa Mohamed ha salutato la decisione come storica, definendola «un passo coraggioso e basato sull’evidenza per spezzare il ciclo della dipendenza e prevenire le malattie» e un impegno a «garantire un futuro più sano e forte per i nostri giovani».

 

Negli ultimi anni molti Paesi hanno introdotto misure per limitare il consumo di tabacco, che vanno dal divieto di fumare nei luoghi pubblici all’aumento delle tasse sul tabacco e all’introduzione di restrizioni di marketing e di età.

 

Il Regno Unito sta valutando una legge simile basata sull’età che vieterebbe la vendita di tabacco a chiunque sia nato il 1° gennaio 2009 o in seguito. Contro il fumo si starebbe muovendo, pur certo con timidezza, la Repubblica Popolare Cinese, dove tuttavia sono in aumento fumatori e vendita delle bionde.

 

Un altro caso fu quello della Nuova Zelanda, che quattro anni fa, nel culmine della tirannide pandemica, aveva proibito il tabacco a tutti i nati dopo il 2008. Il Paese, tuttavia, ha revocato il divieto nel novembre 2023, meno di un anno dopo la sua entrata in vigore, adducendo il rischio di creare un mercato nero.

 

Come riportato da Renovatio 21, lo scorso mese è emerso che l’UE potrebbe vietare le sigarette con filtro. L’idea di bandire le sigarette al mentolo fu invece scartata dall’allora presidente americano Joe Biden per questioni elettorali: questo tipo di sigarette è molto gradito agli afroamericani.

 

La Federazione Russa, per mano dello stesso presidente Vladimiro Putin, si sta invece muovendo contro le sigarette elettroniche.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


 

Continua a leggere

Fertilità

I leggings stanno facendo diventare le donne sterili?

Pubblicato

il

Da

Da anni i leggings – che un tempo si chiamavano fuseaux, o «fusò» nei cartelli delle bancarelle nei mercati cittadini – dominano il guardaroba occidentale da decenni. Indossati al supermercato, nei locali o durante la messa domenicale, sono diventati il simbolo della moda «athleisure»: pratica, comoda e onnipresente. Tuttavia, ciò che per molte donne rappresenta una scelta di libertà e comfort, potrebbe nascondere un lato meno noto e potenzialmente preoccupante.   Molti dei modelli dei marchi più venduti sono realizzati in tessuti sintetici come poliestere, nylon o elastan (spandex). Materiali che offrono elasticità e resistenza, ma che, secondo alcuni studi, potrebbero interferire con il sistema ormonale e la fertilità.   Uno dei riferimenti più citati è una ricerca condotta alcuni decenni fa su animali: a un gruppo di cagne furono fatti indossare «pantaloni» in tessuti diversi – 100% poliestere, 100% cotone, lana e miscele poliestere-cotone. I risultati mostrarono che circa il 75% delle femmine vestite con indumenti in poliestere non rimase incinta, mentre quelle in cotone o lana registrarono un tasso di gravidanza del 100%.   Secondo i ricercatori, il poliestere e le sue miscele avrebbero generato un campo elettrostatico in grado di interferire con la comunicazione ormonale, effetto però reversibile dopo la rimozione del tessuto.   Un esperimento simile, condotto su cani maschi, ha evidenziato una riduzione della conta spermatica nei soggetti che indossavano biancheria in poliestere. In alcuni casi, i valori si sono normalizzati nel tempo; in altri, le alterazioni sono risultate più persistenti.

Sostieni Renovatio 21

Da qui il dubbio: se i tessuti sintetici possono influire sulla fertilità animale, è possibile che abbiano effetti analoghi sull’essere umano?   Il nylon, altro materiale comune nei leggings e nell’abbigliamento sportivo, è noto per rilasciare microplastiche che possono penetrare nell’organismo attraverso la pelle. Studi recenti suggeriscono che tali particelle possano alterare gli ormoni e danneggiare la qualità degli ovuli e dello sperma.   Inoltre, molti tessuti sintetici vengono trattati con ftalati, PFAS e coloranti — sostanze chimiche classificate come interferenti endocrini. «Alti livelli di questi composti sono stati associati a tempi più lunghi per concepire, scarsa qualità degli ovuli e dello sperma e rischio di aborto spontaneo», spiega la dottoressa Lora Shahine, esperta di fertilità.   In un contesto in cui la fertilità è già messa alla prova da fattori come lo stress, l’età sempre più avanzata della maternità, l’obesità o le infezioni sessualmente trasmissibili, l’iniezione mRNA COVID, anche l’abbigliamento potrebbe giocare un ruolo minore ma non trascurabile.   Chi desidera «vestirsi bene anche per la salute», dunque, potrebbe valutare un ritorno ai materiali naturali: cotone, lino o lana. Forse meno elastici, ma – secondo alcune ricerche – decisamente più amici della fertilità.  

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
 
Continua a leggere

Più popolari