Arte
Piero Pelù dal rock ribelle agli appelli sociali per pioggia e vaccini

Il lettore sa come il maltempo in questi giorni abbia creato non poche difficoltà in Toscana con esondazioni e allagamenti.
La quantità di acqua caduta in pochissimo tempo è stata pari a quella dell’alluvione fiorentina del 1966, rimandano subito alla mente quelle tristi e dolorose immagini di una Firenze immersa nel fango e nell’acqua che molti di noi hanno impresso nella mente. Vediamo in loop sui media nazionali scene di gente in strada che cerca di svuotare i propri garage e scantinati dall’inondazione improvvisa con una buona volontà, una tenacia e un senso di solidarietà verso il prossimo invidiabile.
Le cronache quindi riportano anche la storia del rocker Piero Pelù che sfortunatamente si è visto allagare lo studio di registrazione Parsifal, a Sesto Fiorentino. Parte di questo studio, ci dice lui, è stato invaso violentemente da un’ondata di acqua e fango creando ingenti danni alle attrezzature. Fortunatamente il piano superiore è stato risparmiato e gran parte della strumentazione più preziosa è stata risparmiata. È sempre una tragedia vivere dentro una catastrofe, ma da musicista, vedere il luogo della propria arte devastato fa ancora più male.
Piero Pelù a Sesto Fiorentino: “Attenzione ai tombini saltati ma invisibili” #ANSA pic.twitter.com/p2m4azreod
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) March 14, 2025
Sostieni Renovatio 21
Il Pelù racconta quegl’attimi drammatici: «Il Rimaggio, rompendo l’argine, è andato veloce verso ovest investendo piazza del Comune e poi subito in via Tonietta dove c’è il nostro Parsifal, per questo è piombato qui con tanta forza. Per noi è più di uno studio: c’è dentro la storia della musica fiorentina degli ultimi 35 anni, tutti i miei materiali, strumenti rari anche. E poi è diventata una comunità. Noi Litfiba avevamo da poco lasciato la mitica cantina di via dei Bardi. Qui a Sesto si vive ancora come negli anni Ottanta: ci si parla quando ci incontriamo per strada, si venne subito a creare una simbiosi con la realtà fiorentina dove gli artisti venivano cacciati da ogni sala prove».
Piero Pelù preso da un senso civico che oramai gli appartiene da tempo immemore, in un video in strada, sotto l’ombrello, ha fatto appello alla popolazione esortandola a non uscire di casa: «mi dice la Protezione Civile di avvertire tutti che sono saltati tutti i tombini, quindi di non camminare dove c’è l’acqua alta, perché i tombini diventano dei trabocchetti micidiali. Mi raccomando collaborate tutti stando a casa».
Gli appelli del frontman dei Litfiba sono oramai diversi, da quello in musica contro le guerre nel mondo con il brano – cantato insieme a Jovanotti e Ligabue – Il mio nome è mai più, alle prediche politiche dal palco del concertone del Primo Maggio. Tuttavia le paternali pelusiane che ci tornano alla mente sono quelle più recenti, appartenenti all’era pandemica.
Piero Pelù, come in una sorta di «pubblicità progresso» psicopandemica – che a noi ricordava la cura Ludovico di Arancia Meccanica – faceva appello al popolo italiano a rispettare le restrizioni COVID e a vaccinarsi, come in un’intervista rilasciata in hub vaccinale con tanto di mascherina nera d’ordinanza.
Aiuta Renovatio 21
«Finalmente! Sono molto contento. Ora devo partire in tournée per cui era assolutamente necessario iniettarsi un po’ di vaccino delle scimmie, tra l’altro, quindi mi sento già un po’ trasformato [ride]. Ragazzi non abbiate paura, perché il vaccino salva le vite, è molto semplice. Non vi fate fuorviare dalle propagande dei negazionisti che prima hanno negato l’esistenza del virus, poi hanno negato l’importanza dei vaccini e sicuramente negheranno quando qualcuno scomparirà perché non si è voluto vaccinare, quindi andate tranquilli. Io me lo son fatto un quarto d’ora fa. Come bere un caffè».
«Se c’hai paura dell’ago, ti ci accompagno io, ok? Lo faccio», ribadiva in un’altra occasione. Ma ancor prima, il 12 marzo 2020, appena fu dichiarato il primo lockdown nazionale, il Pelù già faceva «appelli sociali» in eco alle direttive governative: «Questa guerra si combatte in casa, si combatte per sottrazione. Bisogna sottrarsi al mondo, al contatto fisico», titolava il «clippino» pubblicato sulla sua pagina Facebook.
Insomma, «Spiri-to, libe-ro». Purché sierato. Huah.
Come riportato da Renovatio 21, del civismo peluso si parlò anche quando vi fu tra artisti ed intellettuali italiani la campagna per disincentivare la frequentazione il social X, ex Twitter, che una volta rilevato da Elon Musk, era stato boicottato dall’intellighènzia de’ Noantri.
Detto questo, auguriamo a Piero Pelù di risolvere al meglio la situazione nel suo studio di registrazione, aggiungendoci alla solidarietà di molti colleghi musicisti che gli hanno fatto arrivare.
Francesco Rondolini
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Sabrina Campagna via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Arte
I sauditi e il genero ebreo di Trump comprono l’Electronic Arts

Sostieni Renovatio 21
Iscriviti al canale Telegram
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Arte
Mons. Viganò offre la sua preghiera per il pittore Gasparro

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha scritto su X un messaggio di solidarietà per l’artista Giovanni Gasparro, che ora rischia sei mesi di carcere per aver dipinto un quadro che ritrae il martirio di San Simonino, il bambino secondo la tradizione cattolica (che, fino al Concilio Vaticano II, lo venerava come beato) trucidato dagli ebrei di Trento in un atto di omicidio rituale.
«La rappresentazione del martirio di San Simone di Trento risponde alla narrazione riportata negli atti processuali ed è confermata dagli studi di Ariele Toaff, in particolare da “Pasque di sangue”, pubblicato nel 2007» scrive monsignor Viganò, ricordando il famoso caso editoriale che oramai quasi due decenni fa sconvolse l’Italia e il mondo.
«Quanti accusano di antisemitismo i Cattolici che venerano come Martire il piccolo Simonino sono più preoccupati dei carnefici che della vittima, verso cui continuano a vomitare il loro odio».
La rappresentazione del martirio di San Simone di Trento risponde alla narrazione riportata negli atti processuali ed è confermata dagli studi di Ariele Toaff, in particolare da “Pasque di sangue”, pubblicato nel 2007.
Quanti accusano di antisemitismo i Cattolici che venerano… https://t.co/RQOVzgxvsI
— Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) September 25, 2025
Sostieni Renovatio 21
«Questa narrazione non incanta più nessuno» dichiara l’arcivescovo, che offre «Tutta la mia preghiera e solidarietà per Giovanni Gasparro».
Simonino di Trento, noto da tutti come San Simonino (1472-1475), bambino di due anni e mezzo, fu trovato morto durante la Pasqua del 1475, venerato come beato dalla Chiesa cattolica sino al Concilio Vaticano II. A seguito del ritrovamento in una roggia del corpo (che, secondo voci, da qualche parte ancora dovrebbe esserci…), quindici ebrei di Trento furono interrogati con la tortura, e confessarono. Furono messi a morte. Il culto di Simonino divenne nei secoli, e non solo per il mondo cattolico, la prova dell’esistenza dell’omicidio rituale ebraico.
Lo studio storico Pasque di Sangue, edito per i tipi prodiani de Il Mulino esamina il contesto storico e culturale dell’ebraismo ashkenazita medievale in diaspora, dove nacque l’accusa agli ebrei di compiere omicidi rituali di bambini cristiani durante la Pasqua, utilizzando il loro sangue per presunti riti anticristiani.
Nel saggio, da un lato Toaff rigetta l’idea di omicidi rituali come mito cristiano, in linea con la storiografia tradizionale che considera tali accuse una montatura delle autorità cristiane, dall’altro suggerisce che, pur mancando prove dell’uso magico o superstizioso del sangue, non si può escludere che singoli individui, forse legati a gruppi estremisti ashkenaziti, possano aver compiuto tali pratiche. In particolare, vi sarebbero elementi che farebbero pensare a collegamenti con culti cabalistici dell’ebraismo dell’Europa orientale.
Il libro fu precipitosamente ritirato dalle librerie poche ore dopo l’uscita, mentre sui giornali impazzava la polemica.
Toaff, va ricordato, è figlio del già rabbino capo di Roma Elio Toaff, la cui «amicizia» con Giovanni Paolo II è stata spesso raccontata ai media. Ariel, professore universitario che insegna storia medievale ad Haifa, ha recentemente pubblicato un post in lingua italiana sui social in cui condanna senza appello quanto Israele sta facendo a donne e bambini palestinesi.
Una smentita alle storie sull’omicidio di bambini è giunta la scorsa settimana per bocca dello stesso premier israeliano Beniamino Netanyahu in un suo intervento alla TV americana per negare che Israele abbia ucciso Charlie Kirk.
🚨🇮🇱🇺🇸 BREAKING: NETANYAHU claims “ISRAEL did NOT ASSASSINATE Charlie Kirk”
What an odd thing for a world leader who is busy bombing 7 countries to say… pic.twitter.com/Nc6WMWENif
— Jackson Hinkle 🇺🇸 (@jacksonhinklle) September 12, 2025
«Nei secoli, specialmente nel Medio Evo, sono state dette le peggiori cose che si potevano dire riguardo agli ebrei: avvelenavamo i pozzi, noi bevevamo il sangue dei bambini cristiani… di tutto e di più… ciò è continuato sino all’Olocausto, i nazisti hanno detto le stesse cose» ha spiegato Netanyahu al canale della destra americana Newsmax, raccontando che ogni volta che queste cose sono state creduto ciò a portato a massacri, «culminando con il più grande massacro di tutti, l’Olocausto».
Nel frattempo, nel mondo impazzano le accuse per l’uccisione di migliaia di bambini, per bombe o per fame, nella campagna militare israeliana a Gaza.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine da Twitter
Arte
Quadro su San Simonino da Trento, chiesti sei mesi di carcere per il pittore Gasparro

Sostieni Renovatio 21
Iscriviti al canale Telegram
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Cancro1 settimana fa
Impronta genetica del vaccino COVID nel DNA di un paziente oncologico: l’mRNA può integrarsi con il genoma umano
-
Misteri1 settimana fa
Storie, misteri ed orrori dal Mostro di Firenze ad Amanda Knox. Renovatio 21 intervista il giudice Mignini
-
Vaccini2 settimane fa
Documentario rivela lo studio bomba sul collegamento tra vaccino ed epidemia di malattie croniche
-
Pensiero2 settimane fa
Mons. Viganò: l’élite sovversiva ha infiltrato gli Stati
-
Senza categoria2 settimane fa
Papa Leone contro la Chiesa e i dogmi per LGBT e donne-prete: «Dobbiamo cambiare atteggiamento prima di cambiare dottrina»
-
Storia2 settimane fa
Netanyahu conferma – ancora una volta – che Israele non ha ucciso Charlie Kirk. E neanche San Simonino
-
Autismo7 giorni fa
Vaccini, paracetamolo: Trump e Kennedy delineano il piano contro l’autismo. Momento storico
-
Animali1 settimana fa
Le orche di Gibilterra affondano una barca a vela. È ora di dire basta