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Immigrazione

Nuove protesta autoctone in Gran Bretagna davanti agli hotel degli immigrati: le immagini

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Gruppi di manifestanti sono comparsi in diverse città britanniche per protestare contro la gestione da parte del governo del continuo afflusso di migranti, con violenti scontri e arresti segnalati. Le manifestazioni si sono concentrate sulla controversa pratica di ospitare i richiedenti asilo in hotel in zone residenziali.

 

Nel fine settimana, i critici delle politiche migratorie del governo britannico hanno organizzato manifestazioni con lo slogan «Abolire il sistema di asilo» a Bristol, Liverpool, Londra, Mold, Perth e nella contea di Antrim. Le proteste sono state precedute da una storica sentenza dell’Alta Corte che ha permesso alle autorità locali dell’Essex di chiudere una di queste strutture di accoglienza, al centro di un caso di violenza sessuale.

 

Anche le contromanifestazioni organizzate dal gruppo «Stand Up to Racism» sono scese in piazza per opporsi a quelli che hanno definito «fascisti». La polizia è intervenuta in forze per separare i gruppi opposti.

 

Sebbene la maggior parte delle manifestazioni si sia svolta senza incidenti, in alcune zone sono stati segnalati scontri. La polizia di Avon e Somerset ha dichiarato che un 37enne è stato fermato sabato al Castle Park di Bristol per presunta aggressione a un soccorritore.

 

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A Liverpool la polizia ha arrestato 11 persone per vari reati.

 

Le proteste sono avvenute pochi giorni dopo che l’Alta Corte ha autorizzato il Consiglio distrettuale di Epping Forest a chiudere il Bell Hotel, che ospitava richiedenti asilo nell’Essex. Il sito ha attirato l’attenzione pubblica dopo che uno dei suoi residenti migranti è stato accusato di violenza sessuale su una ragazza di 14 anni.

 

 

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Secondo recenti statistiche pubblicate dal ministero dell’Interno, si registra un arretrato di 106.000 domande di asilo, con un tempo di attesa medio di 53 settimane. Un numero record di 111.084 persone ha presentato domanda di asilo nell’anno fino a giugno 2025, di cui oltre 27.000 arrivate illegalmente.

 

Il partito Reform UK ha duramente criticato il governo britannico per aver «sprecato miliardi in hotel per migranti illegali», sottolineando che i senzatetto britannici e altre categorie vulnerabili non ricevono lo stesso livello di sostegno dalle autorità All’inizio di questo mese, il partito di Nigel Farage ha lanciato una petizione per «chiudere subito gli alberghi per migranti».

 

Reform UK ha ottenuto notevoli progressi nelle elezioni locali di maggio in Inghilterra, aggiudicandosi più di 670 seggi e prendendo il controllo di dieci dei 23 consigli contesi.

 

Come riportato da Renovatio 21, Farage negli scorsi giorni ha proposto un piano di deportazione di massa.

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Immagine screenshot da Twitter

 

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Immigrazione

«Allahu akbar» e investe i pedoni nell’isola francese

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Cinque persone sono rimaste ferite, due in modo grave, dopo che mercoledì un uomo ha travolto con la propria auto pedoni e ciclisti sull’isola francese di Oléron, hanno comunicato le autorità locali. L’autista avrebbe urlato «Allahu Akbar» al momento dell’arresto.   L’aggressione, protrattasi per 35 minuti, si è consumata lungo le strade che uniscono i comuni di Dolus-d’Oléron e Saint-Pierre-d’Oléron, capoluogo dell’isola atlantica. Il ministro dell’Interno Laurent Nunez ha confermato che cinque pedoni e ciclisti sono stati investiti prima che il conducente venisse fermato.   La polizia ha neutralizzato il sospettato con un taser dopo che questi aveva dato fuoco al veicolo. All’interno dell’auto sono state rinvenute diverse bombole di gas, ha reso noto la procura di La Rochelle, precisando che l’uomo aveva ripetutamente gridato «Allahu Akbar» durante l’arresto.   La procura antiterrorismo francese non è coinvolta nell’indagine per tentato omicidio. Stando a quanto riportato dal quotidiano Le Parisien, il sospettato è un 35enne del villaggio di pescatori di La Cotinière, con precedenti per reati minori e legati alla droga, ma privo di collegamenti noti a gruppi terroristici organizzati. Avrebbe riferito agli inquirenti di essersi «auto-radicalizzato online» circa un mese fa – dichiarazione che gli investigatori stanno al momento verificando.   Secondo recenti notizie trapelate, sarebbe un francese europeo anarchico convertitosi all’islam

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Negli ultimi anni la Francia è stata teatro di numerosi attacchi con veicoli a motore. Il più letale risale al 2016, quando un estremista islamista ha falciato con un camion la folla in festa per la Bastiglia a Nizza, causando 86 morti e oltre 450 feriti prima di essere abbattuto dalla polizia.   Gli attacchi a base di grida «Allahu Akbar» sono oramai una costante in Europa e oltre.   Come riportato da Renovatio 21, solo tre mesi fa a Dublino si è avuto un accoltellatore allahukbarista. L’anno scorso un uomo ha fatto irruzione con machete in una stazione di polizia di Linz am Rhein, in Germania, col il trito grido islamista. Tre anni fa in Francia un marocchino ha decapitato il padre urlando «Allahu Akbar». Sempre in Francia, sempre tre anni fa, un allahuakbarista ha abbattuto un albero di natale.   Il grido allahuakbarico è stato udito, ovviamente, anche durante la rivolta delle banlieue del 2023.   Più significativo quando l’anno passato masse di immigrati siriani invasero i mercatini di Natale tedeschi gridando «Allahu akbar», in celebrazione della presa di Damasco da parte degli islamisti anti-Assad. Non è chiaro perché, se sono felici di questo esito politico, non tornino nel loro Paese (scherziamo, è a noi chiarissimo)   Al contempo, non è chiaro come gli europei riescano a farsi sputare in faccia in questo modo, persino a Natale. Scherziamo anche qui: sappiamo benissimo perché.  

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Immagine di Cobber17 via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 3.0 Unported 
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Trump: «La gente di Nuova York fuggirà dal comunismo»

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I neoeboraceni presto abbandoneranno la loro città «comunista», ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, in seguito all’elezione a sindaco del democratico progressista Zohran Mamdani.

 

Mercoledì, parlando ai suoi sostenitori a Miami, Trump ha affermato che i democratici avevano «insediato un comunista» al comando della metropoli più grande del Paese e ha aggiunto che il cosiddetto Sunshine State «diventerà presto il rifugio per chi fugge dal comunismo newyorkese».

 

Mamdani, che si definisce socialista democratico ed è stato eletto martedì, promuove l’edilizia popolare, la proprietà pubblica dei servizi essenziali e la tassazione sul patrimonio. Il suo programma ha suscitato critiche da moderati e repubblicani, che lo accusano di spingere idee «radicali», «comuniste» e populiste, mentre i suoi sostenitori ritengono che le proposte affrontino la crisi abitativa in atto e le disuguaglianze crescenti di Nuova York.

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La scelta di Trump di rilasciare tale dichiarazione proprio a Miami è apparsa intenzionale. La città ospita da decenni vaste comunità cubane e venezuelane, che ne hanno forgiato l’immagine di approdo per chi scappa da regimi socialisti e comunisti.

 

Lungi dall’essere un uomo del popolo, il Mamdani è un immigrato di lusso figlio di papà. Suo padre è un professore di «studi post-coloniali» di origine ugandese-gujarati e di famiglia sciita, la madre è la regista indiana nota internazionalmente (in particolare, per il film 2001 Monsoon Wedding – Matrimonio indiano), premiata anche al Festival di Venezia nel 1991, Mira Nair. Il secondo nome dato al pargolo, Kwame, fu un omaggio a Kwame Nkrumah, primo presidente del Ghana.

 

Come riportato da Renovatio 21, Mamdani è è affiliato con organizzazioni che perorano apertis verbis la distruzione della famiglia e progetta addirittura aborti eseguiti in chiesa.

 

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Immagine di Bingjiefu He via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International

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Immigrazione

Accoltellamento di massa in un treno inglese. Silenzio sulle origini immigrate dei massacratori

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Secondo quanto riferito dalla polizia, sabato diverse persone sono state accoltellate su un treno vicino a Cambridge, nell’Inghilterra centrale. Due sospettati sono stati arrestati. I responsabili sarebbero un caraibico e un nero di 32 e 35 anni, ma per ore le autorità non hanno rivelato l’identità dei presunti massacratori.   Le ambulanze e le unità armate sono giunte sul posto intorno alle 19:40 ora locale.   «Sono intervenuti agenti armati e il treno è stato fermato a Huntingdon, dove due uomini sono stati arrestati. Diverse persone sono state trasportate in ospedale», ha dichiarato la polizia del Cambridgeshire.   In seguito la polizia ha dichiarato che dieci persone sono state ricoverate in ospedale, tutte tranne una con ferite gravi in pericolo di vita.  

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La polizia dei trasporti britannica ha dichiarato che a un certo punto era stato dichiarato un allarme terrorismo, ma che poi è stato revocato. Il sovrintendente capo Chris Casey ha affermato che «non sarebbe appropriato» fare congetture sul movente in questa fase.   I video pubblicati sui social media mostrano una massiccia presenza della polizia alla stazione ferroviaria.  

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Un testimone ha dichiarato a Sky News di aver visto passeggeri «estremamente insanguinati» fuggire dagli aggressori. Il testimone ha aggiunto che un passeggero ha gridato: «Hanno un coltello».   Il primo ministro britannico Keir Starmer ha condannato il «terribile incidente» e ha ringraziato i servizi di emergenza per la loro risposta. «I miei pensieri sono con tutte le persone colpite», ha scritto su X.   Il ministro degli Interni Shabana Mahmood ha dichiarato di essere «profondamente rattristata» e ha esortato il pubblico a «evitare commenti e speculazioni in questa fase iniziale».   Polemiche ora montano sul fatto che le autorità hanno per ore mancato di rivelare le origini immigrate dei presunti massacratori ferroviari.  

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