Politica
Nuotatore olimpionico medaglia d’oro condannato a sei mesi di domiciliari per essere entrato al Campidoglio il 6 gennaio 2021
Il nuotatore statunitense medaglia d’oro olimpica Klete Keller è stato condannato a sei mesi di arresti domiciliari per aver partecipato all’assalto al complesso del Campidoglio il 6 gennaio 2021.
La sentenza letta venerdì in un tribunale di Washington comprende anche tre anni di libertà vigilata e 360 ore di servizio comunitario. Keller si era precedentemente dichiarato colpevole di ostruzione al Congresso.
Keller, 41 anni, ha rappresentato gli Stati Uniti alle Olimpiadi nel 2000, 2004 e 2008, vincendo quattro medaglie di cui due d’oro.
Faceva parte della folla di sostenitori dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump che si è scontrata con la polizia e ha invaso brevemente il Campidoglio mentre il Congresso stava certificando la vittoria elettorale di Joe Biden, che secondo i sostenitori di Trump era stata «rigged», cioè truccata.
All’interno del Campidoglio, Keller ha indossato la giacca olimpica della Nazionale USA e ha urlato «F*****o Nancy Pelosi!» e «F*****o Chuck Schumer!» in riferimento rispettivamente all’allora presidente della maggioranza della Camera e al Senato.
FORMER OLYMPIC GOLD MEDALIST SWIMMER KLETE KELLER SENTENCED TO PROBATION FOR CAPITOL RIOT ROLE
In a dramatic turn of events, former U.S. Olympic swimmer Klete Keller, a two-time gold medalist, has been handed a 36-month probation sentence on Friday for his involvement in the… pic.twitter.com/TqqrQxCare
— Emerald Chronicles (@emeraldnewscast) December 3, 2023
Secondo l’accusa, a un certo punto ha tirato il gomito a un agente di polizia che tentava di sgomberare l’edificio. L’accusa ha tuttavia riconosciuto che l’ex atleta non ha commesso atti di violenza fisica.
Tuttavia, l’assistente procuratore dell’accusa Troy Edwards Jr. ha chiesto una pena detentiva di 10 mesi, sostenendo che la libertà vigilata avrebbe inviato «un messaggio che puoi fare questo senza essere punito adeguatamente».
L’avvocato di Keller, Zachary Deubler, ha chiesto clemenza alla corte, descrivendo il suo cliente come «impeccabile in libertà vigilata» e sottolineando che aveva collaborato con le autorità in altri casi del 6 gennaio.
«Non ho scuse per il motivo per cui sono di fronte a voi oggi», ha detto Keller in tribunale. «Capisco che le mie azioni sono state criminali e che sono pienamente responsabile della mia condotta».
In rete abbondano battute sulla «rieducazione di un campione olimpico».
The re-education of Olympic swimmer Klete Keller has been completed. pic.twitter.com/X9dFj1mJ8m
— Nine Foot Couch (@9FootCouch) December 2, 2023
Il Keller ha vinto un oro e un bronzo nella staffetta 4×200 rispettivamente ai Giochi olimpici di Atene 2004 e Sydney 2000, quando era in squadra con Michael Phelps. Ha vinto anche due bronzi nei 400 stile libero. È primatista mondiale dei 4×200 stile libero.
Immagine di EmmyMik via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic
Bioetica
Biden fa il segno della croce durante una manifestazione a sostegno dell’aborto
Il presidente americano Joe Biden, ad un evento politico in Florida, si è fatto il segno della croce quando la signora con lui sul palco, la presidente del Partito Democratico della Florida, si è espressa a favore dell’aborto. Lo riporta Modernity News.
La vicenda ha generato sconvolto tra la comunità cristiana internazionale.
La candidata governativa fallita Nikki Fried stava sollecitando la rielezione di Biden quando ha fatto commenti su Ron DeSantis e Donald Trump che spingevano per maggiori restrizioni sull’aborto.
La prossima settimana in Florida entrerà in vigore un divieto di aborto di sei settimane, e questo sarebbe uno dei motivi per cui Biden si è fermato nello Stato. La Fried aveva dichiarato la scorsa settimana che Biden sa che deve trascorrere del tempo in Florida per dimostrare quanto le cose siano diventate «estreme» sotto DeSantis. «Capisci che se dobbiamo combattere contro l’estremismo dei repubblicani MAGA, devi venire al ventre della bestia».
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Mentre Biden era al suo fianco, la Fried ha dichiarato che «Ron DeSantis sentiva di dover candidarsi alla presidenza, quindi quindici settimane non erano sufficienti, dovevamo arrivare a sei settimane», sottolineando la sua opposizione alla legge sull’aborto.
È a questo punto che Biden, sulla carta secondo presidente «cattolico» della storia USA (e forse l’unico, che nonostante gli acciacchi, porterà al termine mandato: il primo è stato JFK e sappiamo come è andata a finire) si è fatto il segno della croce.
Joe Biden made the sign of the cross as the chair of the Florida Democratic Party spoke in favour of abortion yesterday. Apparently he was so horrified at the notion of Ron DeSantis limiting abortions to six weeks that he had to bless himself. Report: https://t.co/m4sOjcWTtI pic.twitter.com/HZ8pC81GCx
— m o d e r n i t y (@ModernityNews) April 24, 2024
La reazione della rete è stata immediata, con commenti che davano del «vile» al vegliardo del Delaware. «Biden, l’autodefinito “cattolico devoto”, fa il segno della croce a sostegno del desiderio di questa donna di uccidere i bambini fino ai 3 mesi di gravidanza» scrive Buck Sexton. «Totalmente malvagio e sacrilego» ha twittato LifeNews. «Davvero da vomitare. Disgustoso. Insulto. Blasfemo» hanno scritto ancora su Twitter. Ancora: «Joe Biden si fa il segno della croce mentre promuove l’aborto! Questo è il male!».
Il fatto è avvenuto a pochi giorni dalla sostituzione della Pasqua della Casa Bianca con la giornata mondiale di visibilità trans.
La Fried, già Commissario per l’Agricoltura della Florida, grande sostenitrice dell’aborto, è anche esplicita riguardo alla sua pratica del giudaismo. Mentre era al liceo, partecipava al B’nai B’rith, la famigerata organizzazione ebraica. La donna ha preso anche attivamente in considerazione l’idea di fare aliya – cioè di andare a vivere in Israele –e di unirsi alle forze di difesa israeliane.
Dopo la sua elezione a commissario per l’agricoltura, Fried ha prestato giuramento utilizzando la prima Bibbia ebraica pubblicata negli Stati Uniti.
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Politica
Elezioni USA 2020, un elettore per corrispondenza su cinque ha ammesso la presenza di frode elettorale: sondaggio
About one in five mail-in ballots in the last election was fraudulent, handing Biden the presidency. We know this because the people who committed the fraud have admitted it in a new poll. pic.twitter.com/fxHL9hT4sw
— Tucker Carlson (@TuckerCarlson) April 26, 2024
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Politica
Mai così tanti deputati cattolici a Seoul: 80 su 300 nel nuovo Parlamento
Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Il numero maggiore nel Partito Democratico uscito vincitore dal voto del 10 aprile. Nel Paese i cattolici sono l’11,3% della popolazione. I vescovi avevano esortato i laici a non trascurare le proprie responsabilità rispetto alla cura del bene comune. Un tema emerso anche nelle commemorazioni del decennale della strage del traghetto Sewol rimasta senza colpevoli.
La nuova Assemblea nazionale di Seoul – che si insedierà il prossimo 30 maggio – avrà ben 80 cattolici su un totale di 300 deputati. È il risultato del voto del 10 aprile che ha segnato l’affermazione del Partito Democratico, con la sconfitta del Partito del Potere Popolare del presidente Yoon Suk-yeol.
Si tratta della quota più alta di deputati cattolici mai registrata nel parlamento di Seoul, più del doppio rispetto all’11,3% che secondo i dati diffusi dall’ufficio statistico della Chiesa coreana è la percentuale dei cattolici oggi tra i 52,62 milioni di abitanti.
Va peraltro ricordato che la Corea del Sud ha già avuto nella sua storia anche due presidenti cattolici: Kim Dae-jung tra il 1998 e il 2003 e Moon Jae-in tra il 2017 e il 2022. Tra i cattolici che siederanno nel nuovo parlamento 16 sono stati eletti tra i conservatori del Partito del Potere Popolare, 53 nel Partito Democratico e 11 nel Nuovo Partito Riformista.
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Prima del voto la Conferenza Episcopale Cattolica della Corea aveva inviato a tutti partiti un questionario di 43 domande chiedendo loro di esprimersi sulle principali questioni dell’agenda politica del Paese. Diffondendo le risposte ricevute lo scorso 28 marzo i vescovi avevano ricordato che «la Chiesa cattolica ha sempre insegnato che i laici non dovrebbero mai rifiutarsi di partecipare alla politica, ma sono chiamati a promuovere in maniera organizzata e nelle istituzioni il bene comune in tenti settori: economico, sociale, legislativo, amministrativo, culturale e altro».
Un’occasione per ricordare che cosa questo significhi è stata anche la recente commemorazione delle vittime del disastro del traghetto Sewol che nel 2014 costò la vita ad oltre 300 persone. In questa occasione i vescovi sudcoreani hanno esortato il governo a porre la vita e la sicurezza dei cittadini coreani come «priorità assoluta», al fine di evitare tragedie come il disastro del traghetto Sewol del 2014, che ha ucciso oltre trecento persone.
«Questo ricordo non può e non deve finire finché non sarà attuata una riforma fondamentale» che affronti davvero le cause della tragedia, hanno dichiarato in una dichiarazione congiunta pubblicata durante una Messa commemorativa tenutasi nella cattedrale di Sanjeong-dong dell’arcidiocesi di Gwangju il 15 aprile.
Come ha ricordato infatti lo stesso governatore della provincia di Gyeonggi Kim Dong-yeon in un’altra commemorazione tenuta allo Hwarang Public Garden di Ansan, nessun funzionario di alto livello sia stato ritenuto responsabile del fallimento della risposta al disastro: «gli alti funzionari hanno preferito insabbiare la verità. Purtroppo la nostra realtà non è cambiata rispetto a 10 anni fa».
Alla commemorazione di Ansan del 16 aprile hanno partecipato anche alti funzionari del PPP al governo e del DP all’opposizione, tra cui il leader del partito al governo Yun Jae-ok e il leader dell’opposizione Hong Ihk-pyo, oltre a leader e funzionari dei partiti minori di opposizione in Corea del Sud.
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Immagine di Dmthoth via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
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