Bizzarria
Ministero paraguagio firma accordi con un Paese inesistente
Il ministero dell’Agricoltura del Paraguay ha licenziato il suo capo di gabinetto, Arnaldo Chamorro, dopo aver firmato un memorandum d’intesa con gli «Stati Uniti del Kailasa» (USK). Anche diversi altri funzionari ministeriali hanno ricevuto una delegazione dall’inesistente Paese durante il quale avrebbero riconosciuto come capo di stato un guru ricercato per reati sessuali in India.
Mercoledì il ministero ha pubblicato su Twitter una copia del memorandum in cui si afferma che Chamorro sarà sostituito.
La decisione è stata presa dopo che si è saputo che l’alto funzionario aveva firmato l’accordo, il che conferma, tra l’altro, l’impegno del Paraguay ad esplorare la possibilità di stabilire relazioni diplomatiche con gli «Stati Uniti del Kailasa». Nel memorandum Chamorro riconosce come sovrano anche il «Supremo Pontefice indù Nithyananda Paramashivam».
Secondo i media paraguaiani, quest’ultimo è un guru indù, autoproclamato dio, ricercato in India per reati sessuali e rapimenti, e per questo fuggito all’estero dove ha fondato l’immaginaria nazione induista, che secondo quanto dicono ha bandiera, passaporti e pure una Banca Centrale (!).
In passato vi erano state voci sull’acquisto da parte del guru un’isola al largo della costa dell’Ecuador e quindi la sua nazione si troverebbe effettivamente in una delle isole ecuadoriane. Tuttavia, l’amministrazione ecuadoriana ha confermato che tale Paese non esiste. Molto recentemente, l’USK ha lanciato la sua richiesta di cittadinanza, l’USK afferma inoltre di fungere da nazione per la sua popolazione di «due miliardi di indù».
«L’USK si presenta come una nazione per le persone che sono vittime di persecuzioni da oltre un decennio» scrive l’India Times. «Anche Nithyananda viene indicato come una di queste vittime, sul quale sarebbero stati compiuti 70 tentativi di omicidio, sarebbero stati archiviati 120 casi falsi e sarebbero state condotte oltre 17.000 ore di massiccia propaganda di odio online. Pertanto i rappresentanti dell’USK vedono Nithyananda come il Sommo Pontefice dell’Induismo e considerano il portarlo davanti alla legge come un attacco all’Induismo stesso» scrive il quotidiano indiano.
In rete abbondano clip sugli insegnamenti del guru, come quello in cui sostiene che egli non può parlare con nessun altro, ma solo, metafisicamente, con se stesso, anche se sta parlando ad altri.
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In un’altra occasione, ha parlato di programmi di fonetica per far parlare gli animali: «avremo mucche e tori che parleranno in sanscrito e Tamil» dice il guru, che ha parlato anche della costruzione di un «aeroporto cosmico» per «esseri di livello superiore, quelli che in Occidente chiamano alieni, ma noi non li chiamiamo alieni perché li conosciamo bene». L’idea di uno spazio per far atterrare gli alieni era già stata in passato lanciata da Rael, capo di un movimento religioso ufologico francese (i «raeliani») noto a fine degli anni Novanta per le sue dichiarazioni sulla clonazione umana.
Oltre al Chamorro, anche altri funzionari di livello regionale hanno firmato documenti che stabiliscono legami con la fittizia Nazione induista. Parlando ai giornalisti, il capo di stato maggiore caduto in disgrazia ha spiegato che i rappresentanti del Kailasa «sono venuti ed hanno espresso il desiderio di aiutare il Paraguay», presentando «diversi progetti». Il funzionario licenziato ha riconosciuto di essere stato ingannato.
Il ministero ha poi diffuso un comunicato in cui accusava il suo ex capo di gabinetto di aver commesso «errori procedurali firmando il presunto documento senza alcuna autorizzazione e senza avere i poteri necessari per questo tipo di procedura».
Si sottolinea che il memorandum con il gruppo indù è nullo e «non può essere considerato un documento ufficiale».
In effetti, il funzionario paraguaiano destituito non è stato il primo a cadere nella storia degli «Stati Uniti del Kailasa». A gennaio, Newark, cittadina nel New Jersey, ha firmato un accordo di gemellaggio con lo Stato che non esiste. Quando a marzo il governo locale ha scoperto di essere stato ingannato, ha annullato l’accordo.
Tuttavia, ciò non ha impedito al «governo del Kailasa» di affermare sul suo sito web che «gli Stati Uniti d’America riconoscono gli Stati Uniti del Kailasa (USK) e firmano un accordo bilaterale».
A febbraio, due rappresentanti dell’USK si sono recati a una riunione di un comitato delle Nazioni Unite a Ginevra. Il gruppo indù aveva poi affermato sui propri social media che il loro autoproclamato Paese era stato riconosciuto dall’ONU, riporta RT. L’USK ha quindi presentato osservazioni scritte alle Nazioni Unite, le quali, tuttavia, sono del parere di non pubblicare la richiesta in quanto non riconosce l’USK come nazione e quindi rende le osservazioni irrilevanti.
Tali accadimenti dovrebbero mettere di buon umore i sostenitori di Giorgia Meloni, che ha ricevuto una telefonata, nella quale ha parlato con schiettezza, da un politico africano inesistente, dietro cui si nascondevano gli ineffabili burloni russi Vovan e Lexus, autori di tante chiamate scherzo ai potenti della terra assai rivelatorie.
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Animali
Trafficante di droga latitante catturato mentre passeggiava con un delfino morto
A russian man wanted for drug dealing was caught after walking down the streets with a dead dolphin. pic.twitter.com/sSEPZ3Qjg3
— BroSINT 69™ (@osint_69) April 26, 2024
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Bizzarria
Accademici della Nuova Guinea attaccano Biden per i discorsi sullo zio cannibalizzato
Gli accademici della Papua Nuova Guinea hanno criticato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden per aver insinuato che i loro connazionali avessero mangiato suo zio dopo un incidente aereo in tempo di guerra. Le tribù locali «non mangiano semplicemente gli uomini bianchi caduti dal cielo», ha detto un professore al quotidiano britannico Guardian.
Mercoledì, parlando a una manifestazione elettorale in Pennsylvania, Biden ha raccontato il presunto destino del secondo tenente Ambrose J Finnegan Jr., il cui aereo da ricognizione fu «abbattuto in Nuova Guinea» nel 1944. «Non hanno mai trovato il suo corpo», ha detto Biden, «perché una volta c’erano molti cannibali – davvero – in quella parte della Nuova Guinea».
Michael Kabuni, docente di scienze politiche all’Università della Papua Nuova Guinea, ha detto al Guardian che, sebbene il cannibalismo fosse storicamente praticato da alcune tribù che abitavano il Paese, «non mangiavano semplicemente tutti gli uomini bianchi caduti dal cielo».
«Il gruppo melanesiano… è un popolo molto orgoglioso», ha detto il professor Kabuni. «E troverebbero questo tipo di categorizzazione molto offensivo. Non perché qualcuno dica “oh, in Nuova Guinea c’era il cannibalismo” – sì, lo sappiamo, è un dato di fatto. Ma toglierlo dal contesto e insinuare che tuo zio salti giù dall’aereo e in qualche modo pensiamo che sia un buon pasto è inaccettabile».
La carne umana non era un alimento base nella dieta melanesiana, ha spiegato il dottor Kabuni. Invece, alcune tribù mangiano i loro parenti defunti come usanza funeraria, ha detto al giornale britannico. Secondo l’Università dell’Australia Occidentale, la pratica scatenò l’epidemia di una malattia mortale conosciuta come «Kuru» e si estinse all’inizio degli anni Sessanta.
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«In realtà sono senza parole», ha detto al Guardian il leader dell’opposizione della Papua Nuova Guinea, Allan Bird. «Non mi sento offeso. Ð davvero divertente. Sono sicuro che quando Biden era bambino, queste sono le cose che sentiva dire dai suoi genitori. E probabilmente gli è rimasto impresso per tutta la vita».
Il professore di economia Maholopa Laveil ha sostenuto che Biden avrebbe dovuto scegliere meglio le sue parole, considerando che gli Stati Uniti hanno firmato un patto di sicurezza con la Papua Nuova Guinea l’anno scorso. Una volta raggiunto l’accordo, Washington sta attualmente tentando di spingere il Paese a uscire da un patto separato con la Cina.
«Per un presidente degli Stati Uniti dire questo – soprattutto dopo che molti accordi sono stati siglati con PNG e il lavoro che hanno svolto nel Pacifico – anche a braccio, non penso che si sarebbe dovuto dire affatto», ha detto il professor Laveil.
Secondo i registri militari ufficiali, lo zio Finnegan è stato ucciso quando il suo aereo si è schiantato «per ragioni sconosciute» al largo della costa settentrionale dell’isola. “Un membro dell’equipaggio è sopravvissuto ed è stato salvato da una chiatta di passaggio”, afferma la POW/MIA Accounting Agency del Pentagono (l’ente per i prigionieri di guerra e i caduti), aggiungendo che «una ricerca aerea il giorno successivo non ha trovato traccia dell’aereo scomparso o dei membri dell’equipaggio dispersi».
Biden ha una lunga esperienza nell’esagerare il proprio coinvolgimento in eventi storici. L’81enne ha affermato falsamente di aver visitato Ground Zero a New York il giorno dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre, di essere stato arrestato mentre tentava di far visita a Nelson Mandela in una prigione sudafricana e di aver marciato con manifestanti per i diritti civili negli anni Sessanta.
Si tratta di quantità di balle ripetute in ogni momento della sua carriera.
Come riportato da Renovatio 21, il Biden al mendacio più spudorato ha aggiunto talvolta anche il plagio, come dimostrato dal caso dei discorsi copiati da quelli del politico laburista britannico Neil Kinnock, del quale ripeteva pure i dettagli biografici sulla sua famiglia.
Varie volte egli dovette scusarsi perché beccato a mentire spudoratamente, talvolta peggiorando la sua situazione. Al ritiro dalla campagna presidenziale 1987, La Repubblica (sì, La Repubblica), aveva intitolato «Casa Bianca, si ritira Biden, il candidato copione».
C’è da chiedersi: una carriera politica riuscita nonostante le menzogne o grazie alle menzogne?
Se esistesse ancora una stampa libera, se lo starebbe chiedendo da lungo tempo.
Perché questo è l’uomo che ci sta portando verso la Terza Guerra Mondiale.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Bizzarria
Donna trasporta cadavere in banca per avere un prestito
🇧🇷 #Brasil
📹 A woman in Brasil brought her dead uncle to the bank in order to take credit in the name of dead man. Bank clerks realized the situation and called the police. pic.twitter.com/D2CDMRizNS — Journalite (@journaIite) April 17, 2024
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