Geopolitica
Militare americano si dà fuoco dinanzi all’ambasciata israeliana
Un aviere americano si è dato fuoco dinanzi all’ambasciata israeliana a Washington in protesta contro il «genocidio» contro i palestinesi a Gaza.
Aaron Bushnell, 25 anni, è morto a causa delle ferite riportate quando si è dato fuoco domenica. Lunedì la polizia di Washington ha confermato la sua morte.
Bushnell, originario di San Antonio, in Texas, ha trasmesso in streaming la sua manifestazione sui social media. Un filmato dell’incidente circolante online e lo mostra mentre indossa una tuta, porta una bottiglia di liquido e si identifica mentre cammina verso l’ambasciata israeliana.
«Non sarò più complice del genocidio», dice. «Sto per intraprendere un atto di protesta estremo, ma rispetto a ciò che le persone hanno vissuto in Palestina per mano dei loro colonizzatori, non è affatto estremo. Questo è ciò che la nostra classe dirigente ha deciso sarà normale».
BREAKING – WARNING – GRAPHIC: 25-year-old Aaron Bushnell is the US Air Force member who set himself on fire outside the Israeli Embassy in Washington DC on Sunday afternoon to protest what he described as 'genocide' in Gaza, the bombing to death of thousands of children and women… pic.twitter.com/KVmYnT03NG
— Simon Ateba (@simonateba) February 26, 2024
Il video mostra quindi Bushnell che versa il liquido sulla sua testa, getta a terra la bottiglia e si dà fuoco. Grida ripetutamente «Palestina libera» prima di emettere tremende urla di dolore, cadere e tacere. Si può sentire la polizia fuori dalla telecamera che gli urla di «scendere a terra».
Agenti sono arrivati sul posto circa un minuto dopo con gli estintori. Almeno un uomo (che alcuni dicono essere dell’ambasciata israeliana, ma potrebbe invece lavorare per il Secret Service americano o altri enti di sicurezza) viene mostrato mentre punta la pistola contro Bushnell mentre altri spengono il fuoco. Secondo quanto riferito, l’aviatore è morto domenica sera per le ferite riportate.
Proteste per la sua morte si sono consumate ieri sera davanti all’ambasciata dello Stato Ebraico nella capitale americana.
???? Tonight: Pro Hamas rioters rallied outside the Israeli embassy in Washington DC, in support of Aaron Bushnell’s self-immolation.
One activist yells at the secret service guarding the embassy, “You killed that man. You pulled your guns out instead of a fire extinguisher!”… pic.twitter.com/NAd7wLRK0t
— Awesome Jew (@Jewsarethegoat) February 27, 2024
Secondo quanto riportato, il Bushnell aveva frequentato ambienti dell’estrema sinistra americana.
L’immolazione per via ignea era stata praticata dai monaci buddisti durante la guerra del Vietnam, per protestare contro il troppo spazio garantito nel Paese ai cattolici.
La scintilla che fece esplodere la cosiddetta Primavera Araba fu proprio l’immolazione con il fuoco di un venditore di datteri a Tunisi.
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Geopolitica
Il Venezuela chiede aiuti militari a Russia, Cina e Iran
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Geopolitica
Gli USA revocano le sanzioni al leader serbo-bosniaco Dodik
Washington ha revocato le sanzioni imposte al leader serbo-bosniaco Milorad Dodik e ai suoi familiari, ha reso noto mercoledì il Dipartimento del Tesoro statunitense.
Le misure restrittive, introdotte inizialmente sotto l’amministrazione Biden nel 2022 e poi inasprite negli anni successivi, colpivano Dodik per aver presumibilmente compromesso l’accordo di pace di Dayton del 1995, che istituì la Bosnia ed Erzegovina come Stato composto da due entità in larga misura autonome: la Repubblica Srpska a maggioranza serba e la Federazione bosniaco-croata.
La decisione del Tesoro fa seguito all’impegno formale di Dodik di rinunciare al suo potere nella Republika Srpska, l’entità serba di cui era stato presidente.
In un post su X, Dodik ha ringraziato il presidente statunitense Donald Trump, affermando che il provvedimento «ha corretto una grave ingiustizia inflitta alla Republika Srpska, ai suoi rappresentanti e alle loro famiglie». Ha aggiunto che la mossa ha dimostrato che «le accuse contro di noi non erano altro che bugie e propaganda».
I am grateful to President Donald Trump @realDonaldTrump and his associates for correcting a grave injustice inflicted upon Republika Srpska, its representatives, and their families – an injustice perpetrated by the Obama and Biden administrations.
The decision to lift the…
— Милорад Додик (@MiloradDodik) October 29, 2025
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Dodik ha accettato di dimettersi dopo uno scontro con il governo centrale bosniaco di Sarajevo e con Christian Schmidt, il diplomatico tedesco a capo dell’Ufficio dell’Alto Rappresentante (OHR), l’organismo che vigila sull’attuazione degli accordi di Dayton.
Come riportato da Renovatio 21, un tribunale bosniaco lo aveva in precedenza condannato a una pena detentiva, poi commutata in multa. Nuove elezioni regionali sono in programma per novembre.
Il politico si oppone da tempo all’integrazione della Bosnia nella NATO e nell’Unione Europea, promuovendo invece rapporti più stretti con Serbia e Russia. In un’intervista rilasciata all’inizio del mese ai media russi, Dodik ha dichiarato che i leader UE hanno «distrutto tutti i vantaggi che l’Europa [occidentale] un tempo offriva» e li ha accusati di adottare politiche autoritarie e militariste per mascherare i propri fallimenti.
Come riportato da Renovatio 21, il Dodik era stato condannato al carcere a fine 2024. Due anni fa aveva sollevato le controversie su Hunter Biden per accusare il presidente americano Joe Biden di ipocrisia per aver inserito nella lista nera i suoi figli per presunta corruzione. Dodik ha sostenuto che le mosse di Washington hanno più probabilità di rendere la Repubblica serba indipendente che di distruggerla.
Ad aprile Dodik aveva dichiarato che l’UE dovrebbe smettere di demonizzare la Russia e il suo leader, Vladimir Putin. In un’intervista rilasciata alla rivista svizzera Die Weltwoche, Dodik ha affermato che «il punto di vista russo è che la guerra in Ucraina è stata imposta alla Russia dall’élite mondiale occidentale», citando quindi il presunto ruolo di Boris Johnson nel fallimento dei negoziati di pace tra Mosca e Kiev a Costantinopoli, in Turchia, nel 2022.
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Immagine di © European Union, 2025 via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International
Geopolitica
Israele attacca ancora Gaza. Trump approva
Gaza under Attack . Another violation of the ceasefire . 50 martyrs, most of them children, in an ongoing Israeli bombardment since Tuesday evening until these very moments on the Gaza Strip. pic.twitter.com/baVRHN9JjY
— Irlandarra (@aldamu_jo) October 29, 2025
Israel breaks the ceasefire Gaza under attack yesterday again. Israel has killed 97 Palestinians and wounded another 230, committing 80 ceasefire violations since October 10, according to the Gaza Media Office. Trump lying to save Zionism and its genocide pic.twitter.com/CO0Tmja4Os
— Irlandarra (@aldamu_jo) October 20, 2025
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