Geopolitica
L’ISIS attacca un convoglio di soldati siriani, almeno 26 vittime
Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di Asianews
L’assalto è avvenuto nella provincia orientale di Deir Ezzor. I militari erano di stanza nell’area alla ricerca di miliziani jihadisti. Ieri le autorità siriane hanno annunciato il ritrovamento del cadavere del direttore di Palmira, decapitato nel 2015. Verrà effettuata la prova del DNA per confermare l’identità.
Nell’attacco avvenuto ieri sono morti almeno 26 soldati fedeli al presidente Bashar al-Assad
Un convoglio di soldati dell’esercito governativo nel settore orientale del Paese, presso il confine con l’Iraq, è stato attaccato da milizie dello Stato Islamico (SI, ex ISIS). Secondo quanto riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani, ong ONG base nel Regno Unito e una fitta rete di corrispondenti nell’area, nell’attacco avvenuto ieri sono morti almeno 26 soldati fedeli al presidente Bashar al-Assad.
Testimoni oculari affermano che l’attacco jihadista è avvenuto nelle prime ore della giornata, nella provincia di Deir Ezzor. Il convoglio era dislocato nella zona alla ricerca di cellule jihadiste o di lupi solitari fedeli allo Stato Islamico e pronti a colpire.
«Violenti scontri fra i due fronti – racconta una fonte – hanno provocato ingenti perdite a livello di vite umane. Si tratta dei più vasti combattimenti dall’inizio dell’anno».
Il convoglio era dislocato nella zona alla ricerca di cellule jihadiste o di lupi solitari fedeli allo Stato Islamico e pronti a colpire
Sempre ieri, a sei anni dalla decapitazione per mano dei miliziani del califfato che aveva sollevato grande sdegno e commozione, sarebbero emersi i resti di Khaled Asaad, archeologo e direttore di Palmira, decapitato per aver cercato di difendere il sito patrimonio UNESCO.
I miliziani avevano ucciso in modo brutale l’82enne studioso perché si sarebbe rifiutato di rivelare il luogo in cui erano nascosti preziosi manufatti, che il gruppo rivendeva al mercato nero per finanziare la guerra in Siria e Iraq.
I media di Stato siriani riferiscono che il suo corpo sarebbe fra i tre scoperti a Kahloul, località a est di Palmira. Nelle prossime settimane verrà effettuato il test del DNA per accertare l’identità dell’uomo e confermarne il ritrovamento.
«Violenti scontri fra i due fronti – racconta una fonte – hanno provocato ingenti perdite a livello di vite umane. Si tratta dei più vasti combattimenti dall’inizio dell’anno»
Khaled Asaad ha dedicato oltre 50 anni della propria vita al sito patrimonio Unesco, situato nei pressi di un’oasi nel deserto siriano, a nord-est di Damasco.
All’epoca dell’avanzata dei miliziani, tre figli e un genero del direttore, anch’essi archeologi, sono fuggiti nella capitale portando con sé diversi manufatti e reperti di grande valore, conservati nel museo della vicina cittadina di Tadmor. Di contro, Asaad ha voluto restare a Palmira rivendicando l’appartenenza all’area: «Starò qui – sono le sue parole – anche se mi uccideranno».
Khaled Asaad sarebbe stato decapitato in una pubblica piazza di Tadmor nell’agosto del 2015, per essersi rifiutato di collaborare coi jihadisti e il suo cadavere esposto e appeso a testa in giù.
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Geopolitica
Trump: Zelens’kyj deve essere «realista»
Il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato che Volodymyr Zelens’kyj deve fare i conti con la realtà del conflitto contro la Russia e con l’urgenza di indire nuove elezioni.
Il mandato presidenziale quinquennale di Zelens’kyj è scaduto a maggio 2024, ma il leader ucraino ha sempre escluso il voto per via della legge marziale in vigore. Vladimir Putin ha più volte sostenuto che lo Zelens’kyj non può più essere considerato un interlocutore legittimo e che la sua posizione renderebbe giuridicamente problematico qualsiasi accordo di pace.
Mercoledì Trump ha affrontato la questione Ucraina in una telefonata con i leader di Regno Unito, Francia e Germania. «Ne abbiamo parlato in termini piuttosto netti, ora aspettiamo di vedere le loro risposte», ha riferito ai giornalisti alla Casa Bianca.
«Penso che Zelens’kyj debba essere realista. Mi domando quanto tempo passerà ancora prima che si tengano le elezioni. Dopotutto è una democrazia… Sono anni che non si vota», ha aggiunto Trump, sottolineando che l’Ucraina sta «perdendo moltissima gente».
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Il presidente americano ha poi sostenuto che l’opinione pubblica ucraina sia largamente favorevole a un’intesa con Mosca: «Se guardiamo i sondaggi, l’82 % degli ucraini vuole un accordo – è uscito proprio un sondaggio con questa cifra».
Trump ha insistito sulla necessità di chiudere rapidamente il conflitto: «Non possiamo permetterci di perdere altro tempo».
Secondo Axios e RBC-Ucraina, Kiev ha trasmesso agli Stati Uniti la sua ultima proposta di pace. Zelens’kyj , che fino a ieri escludeva elezioni in tempo di legge marziale, ha dichiarato mercoledì di essere disposto a indire il voto, a patto però che Stati Uniti e alleati europei forniscano solide garanzie di sicurezza.
Il consenso verso Zelens’kyj è precipitato al 20 % dopo uno scandalo di corruzione nel settore energetico che ha travolto suoi stretti collaboratori e provocato le dimissioni di diversi alti funzionari. Trump ha più volte invitato il leader ucraino a tornare alle urne, ribadendo che la corruzione endemica resta uno dei problemi più gravi del paese.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Geopolitica
Gli Stati Uniti sequestrano una petroliera al largo delle coste del Venezuela
Today, the Federal Bureau of Investigation, Homeland Security Investigations, and the United States Coast Guard, with support from the Department of War, executed a seizure warrant for a crude oil tanker used to transport sanctioned oil from Venezuela and Iran. For multiple… pic.twitter.com/dNr0oAGl5x
— Attorney General Pamela Bondi (@AGPamBondi) December 10, 2025
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Geopolitica
Putin: la Russia raggiungerà tutti i suoi obiettivi nel conflitto ucraino
La Russia porterà a compimento tutti gli obiettivi dell’operazione militare speciale in Ucraina, ha dichiarato il presidente Vladimir Putin.
Tra gli scopi principali enunciati da Putin nel 2022 vi sono la protezione degli abitanti delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk dall’aggressione delle forze di Kiev, nonché la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina.
«Naturalmente porteremo a termine questa operazione fino alla sua logica conclusione, fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi dell’operazione militare speciale», ha affermato Putin in videocollegamento durante la riunione del Consiglio presidenziale per i diritti umani di martedì.
Il presidente russo quindi ricordato che il conflitto è scoppiato quando l’esercito ucraino è stato inviato nel Donbass, regione storicamente russa che nel 2014 aveva respinto il colpo di Stato di Maidan sostenuto dall’Occidente. Questo, secondo il presidente, ha reso inevitabile l’intervento delle forze armate russe per porre fine alle ostilità.
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«Si tratta delle persone. Persone che non hanno accettato il colpo di Stato in Ucraina nel 2014 e contro le quali è stata scatenata una guerra: con artiglieria, armi pesanti, carri armati e aviazione. È lì che è iniziata la guerra. Noi stiamo cercando di mettervi fine e siamo costretti a farlo con le armi in pugno».
Putin ha ribadito che per otto anni la Russia ha cercato di risolvere la crisi per via diplomatica e «ha firmato gli accordi di Minsk nella speranza di una soluzione pacifica». Tuttavia, ha aggiunto la settimana scorsa in un’intervista a India Today, «i leader occidentali hanno poi ammesso apertamente di non aver mai avuto intenzione di rispettarli», avendoli sottoscritti unicamente per guadagnare tempo e permettere all’Ucraina di riarmarsi.
Mosca ha accolto positivamente il nuovo slancio diplomatico impresso dal presidente statunitense Donald Trump, che ha proposto il suo piano di pace in 28 punti come base per un’intesa.
Lunedì Trump ha pubblicamente invitato Volodymyr Zelens’kyj ad accettare le proposte di pace, lasciando intendere che il leader ucraino non abbia nemmeno preso in esame l’ultima offerta americana.
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Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
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