Nucleare
La Corea del Nord effettua esercitazioni di «contrattacco nucleare»

Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha supervisionato un’esercitazione militare che simulava un contrattacco nucleare, secondo quanto riportato dalla Korean Central News Agency (KCNA). L’esercitazione, condotta giovedì, prevedeva il lancio di missili balistici a corto raggio e di artiglieria a lungo raggio per valutare la prontezza delle forze nucleari del Paese.
L’esercitazione ha visto l’impiego di sistemi missilistici multilancio da 600 mm e del missile balistico tattico Hwasong-11 (KN-23), entrambi aventi capacità nucleare. I missili avrebbero percorso circa 800 km prima di atterrare in mare, a dimostrazione della capacità operativa dei sistemi missilistici nordcoreani.
L’esercitazione includeva anche un’ispezione del sistema di «innesco nucleare», progettato per gestire e controllare l’arsenale di deterrenza nazionale e garantirne un rapido dispiegamento in caso di necessità. «L’obiettivo dell’esercitazione è stato raggiunto e l’affidabilità del sistema di comando e mobilitazione, in grado di reagire rapidamente a qualsiasi crisi nucleare, è stata verificata», ha riferito la KCNA.
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Kim ha sottolineato l’importanza di mantenere la prontezza al combattimento delle forze nucleari del Paese, evidenziando la necessità di migliorare le capacità di attacco di precisione a lungo raggio e l’efficienza complessiva delle armi.
Il mese scorso, ha chiesto un’accelerazione degli sforzi per dotare la Marina di armi nucleari, durante un test di sistemi d’arma a bordo del cacciatorpediniere multiruolo Choe Hyon della RPDC. Dopo aver assistito alla dimostrazione, avrebbe osservato che la potenza di fuoco della nave da guerra si basava ancora su armi convenzionali e «non può essere definita un mezzo affidabile di difesa marittima».
Gli Stati Uniti e la Corea del Sud hanno condotto regolarmente esercitazioni militari congiunte nella regione, che la Corea del Nord ha ripetutamente condannato come provocatorie. In risposta, Pyongyang ha intensificato i test missilistici, affermando il proprio diritto all’autodifesa e alla deterrenza.
Come riportato da Renovatio 21, l’anno passato Kim aveva dichiarato che la Corea del Nord sta diventando una «superpotenza militare» nucleare.
Pyongyang ha svelato a settembre 2024 il cantiere di una nuova «base navale moderna». A fine settembre l’esercito nordcoreano ha testato una nuova variante del suo missile balistico Hwasong-11 armato con una testata «super-grande». Pyongyango, che sta continuando ad effettuare test missilistici, aumentando anche la dimensione delle testate, aveva testato una versione in grado di trasportare una testata «super-grande» a luglio dell’anno passato.
Mesi fa la Corea del Nord ha effettuato un contrattacco nucleare simulato contro obiettivi nemici osservati personalmente dal leader Kim Jong-un. Come parte dell’esercitazione, diversi lanciarazzi multipli «super grandi» hanno lanciato una salva missilistica verso un’isola nel Mar del Giappone. Lo scorso settembre la Nordcorea aveva lanciato missili come parte di un’esercitazione per un «attacco nucleare tattico simulato». In questi mesi Pyongyang non ha mai smesso di parlare di conflitto atomico.
Ad agosto 2023 il ministro della Difesa nordcoreano, generale Kang Sun-nam in una dichiarazione presentata alla XI Conferenza internazionale sulla sicurezza di Mosca aveva detto che il mondo è a un passo dal conflitto nucleare. «Ora, la domanda non è se scoppia una guerra nucleare nella penisola coreana, ma chi e quando inizia» ha avvertito il generale Kang.
Pyongyang disporrebbe da ben due anni anche, a suo dire, di missili con tecnologia ipersonica, tecnologia che ancora sfugge agli americani.
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Come riportato da Renovatio 21, Kim Yo-jong, sorella del leader della Corea del Nord, sette mesi fa ha dichiarato che gli Stati Uniti stanno correndo una pericolosa scommessa fornendo all’Ucraina sempre più armamenti e apparentemente ignorando gli avvertimenti della Russia, qualcosa che potrebbe innescare un «disastro nucleare».
La Russia si è impegnata a contribuire alla protezione della Corea del Nord in caso di attacco, in base a un accordo di mutua difesa firmato lo scorso anno. Il trattato obbliga entrambe le parti a fornirsi reciprocamente assistenza militare immediata, se necessario.
L’accordo è stato firmato dal presidente russo Vladimir Putin e da Kim nel giugno 2024, dopodiché le truppe nordcoreane si unirono ufficialmente all’operazione militare di Mosca volta a respingere un’incursione ucraina nella regione russa di Kursk.
Putin ha espresso in seguito gratitudine per il ruolo svolto dalle truppe di Pyongyang nella liberazione della regione, sottolineando che avevano dimostrato «eroismo, un alto livello di addestramento specializzato e coraggio».
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Immagini di KCNA
Nucleare
Gli attacchi aerei israelo-USA non hanno distrutto gli impianti nucleari iraniani: parla il capo della diplomazia nucleare di Teheran

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Nucleare
L’Ucraina tenta di colpire una centrale nucleare durante la visita a Mosca del capo dell’AIEA

Giovedì Kiev ha cercato di colpire la centrale nucleare di Kursk II con un drone, mentre Rafael Grossi, direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, lodava i progressi tecnologici russi durante una visita a Mosca.
Il governatore della regione di Kursk, Aleksandr Khinshtein, ha riferito che il drone ha danneggiato un edificio ausiliario del cantiere della centrale a Kurchatov, lasciando segni di schegge sulle pareti, ma senza provocare incendi o vittime. Rosenergoatom, gestore dell’impianto, ha confermato che l’attività è proseguita normalmente e i livelli di radiazione sono rimasti stabili.
L’attacco è avvenuto mentre Grossi partecipava al Global Atomic Forum, dove ha elogiato la Russia come «pioniera» in settori come le centrali nucleari galleggianti, la propulsione nucleare navale e la ricerca sulla fusione.
Grossi ha invitato le aziende russe a una conferenza dell’AIEA sull’intelligenza artificiale nel settore nucleare, prevista per dicembre a Vienna, e ha proposto una possibile collaborazione con la Nuova Banca di Sviluppo dei BRICS.
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In seguito, Grossi ha incontrato il presidente Vladimir Putin al Cremlino, discutendo di sicurezza nucleare globale e della cooperazione russa con l’AIEA. Putin ha lodato il lavoro dell’agenzia, assicurando il pieno sostegno di Mosca.
«Faremo tutto il possibile per supportare le vostre attività», ha dichiarato Putin a Grossi, che di recente ha annunciato la sua candidatura a Segretario generale delle Nazioni Unite.
L’attacco a Kursk segue i ripetuti assalti alla centrale nucleare di Zaporozhye, la più grande d’Europa, che questa settimana è passata per la decima volta ai generatori diesel di emergenza da quando è sotto controllo russo nel 2022.
I funzionari russi hanno accusato Kiev di «terrorismo nucleare», avvertendo delle potenziali conseguenze catastrofiche.
Aleksey Likhachev, direttore di Rosatom, ha dichiarato a margine del forum che Grossi è «ben consapevole» dell’origine degli attacchi alle centrali russe, ma ha suggerito che il capo dell’AIEA sia limitato nelle sue dichiarazioni ufficiali. «In privato, fa valutazioni piuttosto adeguate, credetemi», ha aggiunto Likhachev.
Gli attacchi agli impianti atomici sono un pattern riconoscibile e continuo del conflitto.
Come riportato da Renovatio 21, un drone kamikaze ucraino è stato abbattuto nei pressi di una centrale elettrica nella regione russa di Kursk, parte della quale era sotto occupazione ucraina da diversi mesi.
L’anno passato la Russia aveva esortato l’AIEA a rivelare pubblicamente gli attacchi ucraini alla centrale nucleare di Zaporiggia.
Come riportato da Renovatio 21, mesi fa un drone ha attaccato la centrale atomica di Chernobyl mentre Zelens’kyj incontra il vicepresidente USA Vance a Monaco.
Un anno fa gli ispettori nucleari costretti a nascondersi dagli attacchi dei droni ucraini alla centrale di Zaporiggia.
Come riportato da Renovatio 21, l’Ucraina ha colpito varie volte con droni kamikaze la «città atomica» russa di Kurchatov, nell’oblast’ di Kursk, scatenando la reazione di Mosca che accusa Kiev di «terrorismo nucleare».
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Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
Nucleare
Putin: la Russia rifiuta il «colonialismo tecnologico» atomico

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