Cina
La Cina scarica quantità record di asset in dollari

La Cina ha venduto un numero record di obbligazioni statunitensi nel primo trimestre di quest’anno, evidenziando l’allontanamento del paese dalle attività in dollari, rivelano gli ultimi dati del Dipartimento del Tesoro americano.
Secondo i dati, Pechino ha disinvestito un totale di 53,3 miliardi di dollari in titoli del Tesoro e obbligazioni di agenzie messe insieme nei primi tre mesi dell’anno, aumentando allo stesso tempo i suoi acquisti di oro e altre materie prime.
Alcuni analisti hanno suggerito che questa riduzione delle riserve valutarie potrebbe essere parte della più ampia strategia della Cina volta a diversificare dalle attività denominate in dollari statunitensi in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche con gli Stati Uniti.
Sostieni Renovatio 21
Alcuni esperti hanno sottolineato l’impatto economico delle sanzioni occidentali sulla Russia in seguito al conflitto in Ucraina, affermando che la Cina cerca di mitigare rischi simili.
«La gestione delle riserve russe da parte degli Stati Uniti e di altri paesi del G7, comprese le minacce di espropri e sanzioni, probabilmente ha spinto la Cina a ridurre la sua esposizione alle attività del Tesoro americano per evitare di essere presa di mira allo stesso modo», ha detto al settimanale americano Newsweek in riferimento al sequestro di beni russi Craig Shapiro, consulente macroeconomico di LaDuc Trading.
Dall’inizio del conflitto in Ucraina, l’Occidente ha congelato circa 300 miliardi di dollari in fondi sovrani russi. Come sa il lettore di Renovatio 21, tale atto, considerato come il primo vero evento di guerra economica della storia, è stato ideato con grande iniziativa di Mario Draghi, allora premier italiano forte di tanta esperienza al vertice della Banca Centrale Europea.
Secondo Bloomberg, la società di regolamento delle transazioni in titoli Euroclear con sede a Bruxelles, spesso vista come custode delle partecipazioni cinesi, ha ceduto 22 miliardi di dollari in titoli del Tesoro statunitense durante il periodo in esame.
Essendo il secondo più grande detentore estero di titoli del Tesoro statunitense dopo il Giappone, la svendita della Cina potrebbe potenzialmente turbare il mercato dei titoli del Tesoro e aumentare i costi di finanziamento degli Stati Uniti, hanno sostenuto alcuni economisti.
«Dato che la Cina sta vendendo entrambi nonostante il fatto che siamo più vicini a un ciclo di tagli dei tassi da parte della Fed, dovrebbe esserci una chiara intenzione di diversificare rispetto alle partecipazioni in dollari USA», ha affermato Stephen Chiu, capo stratega dei tassi e dei cambi asiatici presso Bloomberg.
«La vendita di titoli statunitensi da parte della Cina potrebbe accelerare con la ripresa della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, soprattutto se Trump tornasse presidente», ha affermato.
Mentre la Cina vende asset in dollari, le sue riserve di oro sono aumentate nelle riserve ufficiali del Paese, riporta RT. Secondo la Banca popolare cinese, ad aprile la quota del metallo prezioso nelle riserve è salita al 4,9%, il livello più alto da quando sono iniziate le registrazioni nel 2015.
Aiuta Renovatio 21
Come riportato da Renovatio 21, sei mesi fa l’allora primo vice primo ministro russo Andrej Removich Belousov, da poco divenuto ministro della Difesa, aveva dichiarato che la de-dollarizzazione Russia-Cina era quasi completa.
La Cina è certamente uno dei Paesi che più può trarre benefizio dalla fine del dollaro come valuta di scambio globale. La quantità di Banche Centrali che ha iniziato ad aumentare le riserve in renminbi (o yuan, la valuta cinese) ne è prova. La Banca Centrale israleliana ha comprato yuan. Così come la Banca Centrale brasiliana, che nel 2021 ha aumentato le sue riserve di moneta della Repubblica Popolare cinese. La Birmania ha dichiarato che userà lo yuan come valuta di scambio.
In Cina, già due anni fa, si parlava di de-dollarizzazione accelerata. Nel 2022 il Global Times (testata in inglese diretta emanazione del Partito Comunista Cinese) quattro mesi fa aveva pubblicato un articolo che enucleava alcune proteste tecniche di de-dollarizzione.
Come riportato da Renovatio 21, altri Paesi che stanno attuando politiche di allontanamento dal dollaro l’India, l’Indonesia, il Bangladesh, la Malesia, lo Sri Lanka, il Pakistan la Bolivia, l’Argentina e altre Nazioni del Sud del mondo (con timidi accenni perfino in Isvizzera) stanno seguendo si stanno sganciando dal dollaro. A inizio anno la Banca Centrale Irachena ha annunciato che consentirà scambi con la Cina direttamente in yuan cinesi, senza passare dal dollaro, mentre il Ghana si è rivolto non alla moneta statunitense, ma all’oro per stabilizzare la propria valuta nazionale.
Sei mesi fa Arabia Saudita e Cina hanno stipulato un accordo per il commercio senza dollari.
Come ha avuto a dire il presidente russo Vladimiro Putin nel 2023, il processo di de-dollarizzazione è ormai irreversibile.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Cina
Cina, Bambini presi di mira da politiche antireligiose

Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Cina
COVID, blogger cristiana cinese condannata ad altri quattro anni di carcere

Una blogger cristiana cinese già condannata a quattro anni di carcere per aver documentato le prime fasi della pandemia di COVID da Wuhan è stata condannata ad altri quattro anni di carcere.
Zhang Zhan, 42 anni, è stata condannata in Cina con l’accusa di «aver attaccato briga e provocato disordini», la stessa accusa che ha portato alla sua prima incarcerazione nel dicembre 2020. L’accusa viene spesso utilizzata per perseguire i giornalisti che si esprimono contro il governo cinese o rivelano verità imbarazzanti.
Zhang ha pubblicato i resoconti di testimoni oculari di Wuhan sulla diffusione iniziale del COVID-19, compresi video, di strade vuote e ospedali affollati che dimostravano che la situazione a Wuhan era molto peggiore di quanto affermassero le autorità cinesi. I filmati della Zhanga sono stati visualizzati centinaia di migliaia di volte.
Il suo avvocato dell’epoca, Ren Quanniu, aveva affermato che Zhan credeva di essere stata «perseguitata per aver violato la sua libertà di parola». Dopo la prigionia, aveva iniziato uno sciopero della fame e fu alimentata forzatamente tramite un sondino.
Come riportato da Renovatio 21, cinque anni fa erano emerse notizie della sua cattiva salute e di una sua possibile tortura in carcere.
Era stata rilasciata nel maggio 2024. Secondo Quanniu, è stata nuovamente arrestata perché aveva commentato su siti web stranieri, tra cui YouTube e X.
🚨🇨🇳CHINA TO RELEASE JOURNALIST JAILED OVER COVID REPORTING
After spending four years behind bars for her reporting of the Covid outbreak and lockdowns in Wuhan, Zhang Zhan is set to be released today after completing her sentence.
— Kacee Allen (@KaceeRAllen) May 14, 2024
Sostieni Renovatio 21
Un portavoce del governo cinese ha dichiarato: «il caso riguarda la sovranità giudiziaria della Cina e nessuna forza esterna ha il diritto di interferire. I suoi diritti legittimi saranno pienamente rispettati e tutelati».
«Questa è la seconda volta che Zhang Zhan viene processata con accuse infondate che non rappresentano altro che un palese atto di persecuzione per il suo lavoro giornalistico», ha affermato Beh Lih Yi, direttore per l’area Asia-Pacifico del Comitato per la protezione dei giornalisti con sede a Nuova York.
«Le autorità cinesi devono porre fine alla detenzione arbitraria di Zhang, ritirare tutte le accuse e liberarla immediatamente». La Cina costituisce la prigione per giornalisti più grande del mondo. Si ritiene che attualmente vi siano detenuti oltre 100 giornalisti.
Come riportato da Renovatio 21, il nuovo processo era iniziato sei mesi fa.
Prima della pandemia di COVID, l’attivista e giornalista cristiana era già stata arrestata nel settembre 2019 per aver sfilato con un ombrello su Nanjing Road a Shanghai, in segno di solidarietà con le proteste di Hong Kong. Con le prime notizie della pandemia, si era recata a Wuhan per documentare gli eventi, pubblicando circa cento video in tre mesi e rispondendo alle domande di media internazionali. Arrestata nel maggio 2020, è stata la prima blogger a essere condannata per le informazioni diffuse sulla pandemia.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da YouTube
Cina
Trump blocca l’accordo sulle armi con Taiwano

Sostieni Renovatio 21
Iscriviti al canale Telegram
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Cancro1 settimana fa
Impronta genetica del vaccino COVID nel DNA di un paziente oncologico: l’mRNA può integrarsi con il genoma umano
-
Misteri2 settimane fa
Storie, misteri ed orrori dal Mostro di Firenze ad Amanda Knox. Renovatio 21 intervista il giudice Mignini
-
Vaccini2 settimane fa
Documentario rivela lo studio bomba sul collegamento tra vaccino ed epidemia di malattie croniche
-
Senza categoria2 settimane fa
Papa Leone contro la Chiesa e i dogmi per LGBT e donne-prete: «Dobbiamo cambiare atteggiamento prima di cambiare dottrina»
-
Storia2 settimane fa
Netanyahu conferma – ancora una volta – che Israele non ha ucciso Charlie Kirk. E neanche San Simonino
-
Autismo7 giorni fa
Vaccini, paracetamolo: Trump e Kennedy delineano il piano contro l’autismo. Momento storico
-
Animali1 settimana fa
Le orche di Gibilterra affondano una barca a vela. È ora di dire basta
-
Salute2 settimane fa
I malori della 38ª settimana 2025